L'infernale truffa della VAR

[Russotto]

Chi parlava di arbitri in buonafede e semplice "sfortuna" dopo Lazio-Fiorentina, si è guardato bene dal farsi risentire dopo Lazio-Torino, per poi venirci a raccontare oggi che il problema è LA VAR, e non degli arbitri che manco con 18 riprese EVIDENTI prendono delle decisioni indiscutibili.

La VAR è stato un esperimento positivo per il momento, con alcuni isolati incidenti.
Gli arbitraggi vergognosi contro la Lazio invece, hanno avuto una continuità perfetta tra ante VAR e con VAR, permettendoci soltanto di smascherare la malafede di ALCUNI arbitri. E mo vediamo che combina la merda di Terni a Ferrara...

P.S.
La VAR puo' piacere o non piacere per i suoi tempi che spezzano le esultanze, ma se il rigore con l'inter è dubbio, non e' colpa della VAR ma del regolamento che fa schifo. Se ci hanno rubato 2 partite, non è colpa della VAR ma di Giacomerdi e Fabbri.

[Panzabianca]

Vincemmo un derby, che non è proprio una partita col Benevento, anche se i colori so' gli stessi, annichilendo un avversario in superioritá numerica per 83'+ recuperi vari....

Si ma quelli c'avevano tal servidei + un altro che ora non ricordo e tu c'avevi il meglio del calcio italiano. Il meglio.

Va'bbè, non devo convincere nessuno. E' il mio punto di vista.

[gentlemen]

La partita con il Torino è stata falsata, in 10 potevamo anche non perdere, ma serviva lucidità ed equilibrio, ma la zozzata, dopo quella con la Fiorentina, era troppo sporca, i giocatori ed il Mister hanno perso la testa, ed era normale fosse così, siamo rientrati n campo volendola vincere di rabbia, con Leiva che per poco non ci porta in vantaggio.
Sono convinto che una Lazio ben sistemata in campo e senza destabilizzazione mentale quella partita, anche in 10 contro 11, non la perde.

[Davide]

Io non capisco una cosa, delle tante....ieri il fallo di khedira , secondo molti "esperti" del campo, non esiste perche' il gobbo prende la palla prima di travolgere il granata, anche in modo abbastanza plateale...ecco,la differenza con il rigore fischiato a Patric? che prende nettamente la palla e poi travolge bernardeschi ? non e' la stessa identica dinamica?

[Frusta]

Chi parlava di arbitri in buonafede e semplice "sfortuna" dopo Lazio-Fiorentina, si è guardato bene dal farsi risentire dopo Lazio-Torino, per poi venirci a raccontare oggi che il problema è LA VAR, e non degli arbitri che manco con 18 riprese EVIDENTI prendono delle decisioni indiscutibili.

La VAR è stato un esperimento positivo per il momento, con alcuni isolati incidenti.
Gli arbitraggi vergognosi contro la Lazio invece, hanno avuto una continuità perfetta tra ante VAR e con VAR, permettendoci soltanto di smascherare la malafede di ALCUNI arbitri. E mo vediamo che combina la merda di Terni a Ferrara...

P.S.
La VAR puo' piacere o non piacere per i suoi tempi che spezzano le esultanze, ma se il rigore con l'inter è dubbio, non e' colpa della VAR ma del regolamento che fa schifo. Se ci hanno rubato 2 partite, non è colpa della VAR ma di Giacomerdi e Fabbri.

100%

[arturo]

Si ma quelli c'avevano tal servidei + Gomez  un altro che ora non ricordo e tu c'avevi il meglio del calcio italiano. Il meglio.

Va'bbè, non devo convincere nessuno. E' il mio punto di vista.

[Panzabianca]

ah, ecco si.

[Zapruder]

Gli arbitraggi vergognosi contro la Lazio invece, hanno avuto una continuità perfetta tra ante VAR e con VAR,

Quindi la VAR non serve a nulla.

È come mettere un lavandino a centrocampo. Che sei contro i lavandini? No, certo. Ma devono essere compatibili col giuoco del calcio.

[arturo]

 

[Russotto]

Quindi la VAR non serve a nulla.

È come mettere un lavandino a centrocampo. Che sei contro i lavandini? No, certo. Ma devono essere compatibili col giuoco del calcio.

Non serve a nulla se tagli la mia frase ndo te piace a te. Se la quoti tutta vedrai che l'ho spiegato a che serve.

[Frank 73]

Quindi la VAR non serve a nulla.

È come mettere un lavandino a centrocampo. Che sei contro i lavandini? No, certo. Ma devono essere compatibili col giuoco del calcio.

Purtroppo il lavandino non è a centrocampo, ma nelle aree di rigore.

Prima lì c'era una fontana.
Alcune volte con l'acqua, altre volte senza.
Capitava di bagnarsi al passaggio, altre volte no.
Poteva esserci malafede, e magari la aprivano o chiudevano apposta.
Ma non sapendo quando passavi, e come passavi, era più complicato. Se eri già passato, non si tornava indietro. Non c'era il "fottit check".
Se pure ti volevano fregare, e figuriamoci se non è successo, non sapevano nell'immediatezza della decisione quanto ti avevano fregato e quanto si erano esposti. Se il rigore regalato lo avevano regalato per due centimetri (e allora se la sarebbe cavata con la "buonafede presunta") o di mezzo metro (e allora si sarebbe beccato del "ladro"). E allora ci voleva più tatto anche nel fregarti. E si "fracicavano" più o meno tutti col getto dell'acqua o altro liquido (...). Con inevitabile occhio di riguardo per chi conta di più.

E se il moviolone biscardiano ti metteva alla gogna, due o tre settimane lontano dai campi e poi tornavi ad arbitrare. Potevi essere Menicucci o Treossi. Tornavi.

Oggi c'è appunto un grosso lavandino con rubinetto in area di rigore.
Hanno il potere di chiuderlo, e anche quello di aprirlo.
Lo fanno in differita, e se in malafede... perché da quanto si è capito questo si vuole e si deve combattere col citofono... non devono indovinare il momento del passaggio sotto la fontana, hanno mediamente un minuto, un giro di lancetta, secondo più, secondo meno per verificarlo. Anche in ciabatte e frittatona, l'anonimo che, se non decide, peggio... seleziona.
Vedono se sei passato, quando sei passato e vedono chi sei.
Riflettono su quello che è successo, lo osservano, ne scansionano i contorni nelle immagini proposte dal monitor e "selezionate" da un omino senza né faccia, né responsabilità, uno di quelli che nei film esce nei titoli di coda e conoscono solo i familiari, ne avvertono, in quelle decine di secondi di dubbio e valutazione, le pressioni ambientali, interne ed esterne, dirette o indirette, ne ponderano le conseguenze, sulla partita e personali, e come output di questo minestrone tirano fuori la Decisione.
Se sei in buonafede puoi essere nella migliore delle ipotesi comunque condizionato, se sei in malafede no... hai lo strumento per cercare nel monitor il cavillo e lo spazio di discrezionalità che l'immagine uguale per tutti, per te giudice e per te spettatore, mette a disposizione, spazio nel quale orientare il tuo giudizio. Ed hai pure quel rubinetto a disposizione rispetto a prima, quando anche la rapina programmata comportava una bella sudata all'atto di compierla. Ora hai il rubinetto.
E tu caro club, ricco o povero, potente o misero, ci passi sotto al rubinetto. Se sei quello egli, l'anonimo in ciabatte, lo apre. Se sei quell'altro lo chiude.

E se il VAR ti mette alla gogna (figuriamoci...  almeno i processi biscardiani li costringevano a un lunedì da reclusi...), due o tre settimane lontano dai campi e poi torni ad arbitrare. Esattamente come prima. Giacomelli ha già potuto mettersi in ciabatte davanti al monitor a prendere decisioni (VAR) e domenica arbitra. Come Menicucci e Treossi. Arbitra a Genova, e prossimamente pure a S. Siro. Però il VAR lo ha sputtanato. Non dorme più.

Prima caro arbitro eri come un palo della porta. Ora ti hanno fatto entrare dentro il pallone.

[Skorpius]

ma non erano quelli del complotto a favore del var? Adesso è uno strumento per cercare il cavillo.
 

[surg]

Il potenziale del Var è talmente evidente che non capisco come possa essere negato.
Mi viene da credere che i tifosi non vogliano il VAR perchè preferiscono le discussioni inconcludenti

[Skorpius]

Il potenziale del Var è talmente evidente che non capisco come possa essere negato.
Mi viene da credere che i tifosi non vogliano il VAR perchè preferiscono le discussioni inconcludenti

in realtà piace la possibilità di errore (che può essere anche a favore come a san siro)

[geddy]

Ci hanno tolto un rigore a San Siro Skorpius. Col Var. Mica tanto a favore.

[Panzabianca]

Purtroppo il lavandino non è a centrocampo, ma nelle aree di rigore.

Prima lì c'era una fontana.
Alcune volte con l'acqua, altre volte senza.
Capitava di bagnarsi al passaggio, altre volte no.
Poteva esserci malafede, e magari la aprivano o chiudevano apposta.
Ma non sapendo quando passavi, e come passavi, era più complicato. Se eri già passato, non si tornava indietro. Non c'era il "fottit check".
Se pure ti volevano fregare, e figuriamoci se non è successo, non sapevano nell'immediatezza della decisione quanto ti avevano fregato e quanto si erano esposti. Se il rigore regalato lo avevano regalato per due centimetri (e allora se la sarebbe cavata con la "buonafede presunta") o di mezzo metro (e allora si sarebbe beccato del "ladro"). E allora ci voleva più tatto anche nel fregarti. E si "fracicavano" più o meno tutti col getto dell'acqua o altro liquido (...). Con inevitabile occhio di riguardo per chi conta di più.

E se il moviolone biscardiano ti metteva alla gogna, due o tre settimane lontano dai campi e poi tornavi ad arbitrare. Potevi essere Menicucci o Treossi. Tornavi.

Oggi c'è appunto un grosso lavandino con rubinetto in area di rigore.
Hanno il potere di chiuderlo, e anche quello di aprirlo.
Lo fanno in differita, e se in malafede... perché da quanto si è capito questo si vuole e si deve combattere col citofono... non devono indovinare il momento del passaggio sotto la fontana, hanno mediamente un minuto, un giro di lancetta, secondo più, secondo meno per verificarlo. Anche in ciabatte e frittatona, l'anonimo che, se non decide, peggio... seleziona.
Vedono se sei passato, quando sei passato e vedono chi sei.
Riflettono su quello che è successo, lo osservano, ne scansionano i contorni nelle immagini proposte dal monitor e "selezionate" da un omino senza né faccia, né responsabilità, uno di quelli che nei film esce nei titoli di coda e conoscono solo i familiari, ne avvertono, in quelle decine di secondi di dubbio e valutazione, le pressioni ambientali, interne ed esterne, dirette o indirette, ne ponderano le conseguenze, sulla partita e personali, e come output di questo minestrone tirano fuori la Decisione.
Se sei in buonafede puoi essere nella migliore delle ipotesi comunque condizionato, se sei in malafede no... hai lo strumento per cercare nel monitor il cavillo e lo spazio di discrezionalità che l'immagine uguale per tutti, per te giudice e per te spettatore, mette a disposizione, spazio nel quale orientare il tuo giudizio. Ed hai pure quel rubinetto a disposizione rispetto a prima, quando anche la rapina programmata comportava una bella sudata all'atto di compierla. Ora hai il rubinetto.
E tu caro club, ricco o povero, potente o misero, ci passi sotto al rubinetto. Se sei quello egli, l'anonimo in ciabatte, lo apre. Se sei quell'altro lo chiude.

E se il VAR ti mette alla gogna (figuriamoci...  almeno i processi biscardiani li costringevano a un lunedì da reclusi...), due o tre settimane lontano dai campi e poi torni ad arbitrare. Esattamente come prima. Giacomelli ha già potuto mettersi in ciabatte davanti al monitor a prendere decisioni (VAR) e domenica arbitra. Come Menicucci e Treossi. Arbitra a Genova, e prossimamente pure a S. Siro. Però il VAR lo ha sputtanato. Non dorme più.

Prima caro arbitro eri come un palo della porta. Ora ti hanno fatto entrare dentro il pallone.

troppi "se" prima della parola "buonafede".
Nessuno di noi fa l'indovino. Alcuni di noi i battenti, e cominciano lamentandosi molto prima di subire il danno. In realtà temo che essi siano combattutissimi nella scelta tra un poderoso rutto di gioia dopo un gol della Lazio mentre ancora magnano er panino co la frittata (rigorosamente co le cipolle) e la soddisfazione tutta personale di dire "ecco, o vedi che Tagliavento è uno zozzone in malafede. Io te l'avevo detto"

Tutto qui.

Quanto al Var, ribadisco, questa discussione è probabilmente anacronistica. Gli altri hanno già fatto il passo successivo, ovvero, rispondere alla domanda: come migliorare sto lavandino?

[Panzabianca]

La partita con il Torino è stata falsata, in 10 potevamo anche non perdere, ma serviva lucidità ed equilibrio, ma la zozzata, dopo quella con la Fiorentina, era troppo sporca, i giocatori ed il Mister hanno perso la testa, ed era normale fosse così, siamo rientrati n campo volendola vincere di rabbia, con Leiva che per poco non ci porta in vantaggio.
Sono convinto che una Lazio ben sistemata in campo e senza destabilizzazione mentale quella partita, anche in 10 contro 11, non la perde.

questa cosa del 10 contro 11 è interessante. Credo che negli ultimi anni qualcosa sia cambiato tatticamente (magari un migliore uso delle fasce) e lo abbia fatto irrimediabilmente a favore del "10 contro 11 vattene a casa"
Non ho una memoria fortissima come chi di fronte ad un esempio oggettivo (Inter di Mourinho: la squadra più forte degli ultimi anni, come per dire: manco loro -ma forse erano pure in 9) me ricorda Lazio-Cesena (ok daje!!) ma, mi piacerebbe sapere chi e come nell'ultimo periodo abbia vinto una partita in inferiorità numerica contro una squadra avversaria magari più o meno dello stesso livello.

[Skorpius]

Ci hanno tolto un rigore a San Siro Skorpius. Col Var. Mica tanto a favore.

Intendo che l'errore dell'arbitro era a favore

[gentlemen]

questa cosa del 10 contro 11 è interessante. Credo che negli ultimi anni qualcosa sia cambiato tatticamente (magari un migliore uso delle fasce) e lo abbia fatto irrimediabilmente a favore del "10 contro 11 vattene a casa"
Non ho una memoria fortissima come chi di fronte ad un esempio oggettivo (Inter di Mourinho: la squadra più forte degli ultimi anni, come per dire: manco loro -ma forse erano pure in 9) me ricorda Lazio-Cesena (ok daje!!) ma, mi piacerebbe sapere chi e come nell'ultimo periodo abbia vinto una partita in inferiorità numerica contro una squadra avversaria magari più o meno dello stesso livello.

Le regole introdotte all'inizio degli anni '90, fatte ad hoc per rendere appetibile il calcio agli americani in vista dei mondiali del 1994, finalizzate a favorire gli attaccanti e quindi i goals, ed allo stesso tempo impedire o rendere difficili meline e giochi ostruzionistici per perdere tempo, tipo divieto di presa con le mani per il portiere in caso di retropassaggi ed ammonizioni ed espulsioni più facili, hanno fatto in modo che giocare in 10 contro 11, tranne che non vi sia uno squilibrio tecnico grande, è molto deficitario rispetto a 25 anni fa.

[Gotty]

L'anno scorso il Carpi ha vinto la semifinale play off a Frosinone in 9 contro 11, anche noi senza un arbitraggio infausto avremmo probabilmente vinto in 9 contro 11 contro l'Inter (non fuorigioco di Candreva) e saremmo arrivati secondi, a me tutto questo gran cambiamento non risulta.