Autore Topic: A.C.F. Fiorentina  (Letto 17432 volte)

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Offline ammiraglio

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Re:A.C.F. Fiorentina
« Risposta #100 : Mercoledì 27 Ottobre 2010, 15:37:32 »
naaaa ... con tre mln ti eviti un fallimento? naaaa ...
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Offline AlenBoksic

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Re:A.C.F. Fiorentina
« Risposta #101 : Giovedì 28 Ottobre 2010, 14:58:49 »
FIRENZE - A poco più di una settimana dal rientro in campionato dopo la lunga squalifica per doping (9 mesi per aver assunto sibutramina), Adrian Mutu si sarebbe reso protagonista di un nuovo, censurabile, episodio di cronaca. L'attaccante rumeno della Fiorentina avrebbe aggredito, all'alba, il cameriere di un locale notturno del centro di Firenze.
corsera.it

Ecco in esclusiva per i lettori di Rock & Gol la versione definitiva sui fatti che hanno coinvolto Adrian Mutu. Un episodio da archiviare alla voce “Il calcio è divertimento, certo, ma vaglielo a dire a chi lo prende nel viso”.

Alle 4 del pomeriggio di venerdì il calciatore rumeno arriva insieme a un compagno (nel senso di compagno compagno, non di calciatore) davanti alla casa del popolo di Vie Nuove. Dopo aver posteggiato il Garellino 50 all’interno degli spazi riservati ai motorini (in queste cose il ragazzo è preciso), Mutu entra nella casa del popolo sorridendo e salutando con la mano gli avventori del bar, tra cui Ginetto il meccanico che a denti stretti si lascia andare un “Gli era meglio se s’era venduto”.
A quel punto il ragazzo (dopo aver sfogliato una copia dell’Unità del ’78) e il suo amico si dirigono verso il privè della casa del popolo dove è atteso come relatore per un dibattito intitolato “Dal dopo Ceausescu al dopo Bersani passando il dopo Prandelli, come cambia il mondo, maremma impestata”. Terminata una breve introduzione (90 minuti più recupero) della compagna Iole, responsabile esteri della sezione con delega alla tombola, Mutu chiede una spuma al cedro al cameriere muto kosovaro, che in realtà è di Grassina (e non è muto, provate voi a imparare in tre giorni il kosovaro), ma si è fatto passare come tale per trovare un lavoro pagato male, che è sempre meglio di un lavoro non pagato.
Il cameriere muto gli spiega a gesti che è rimasta solo la spuma al bitter e che al limite c’è il chinotto San pellegrino”. La parola “chinotto San pellegrino”, non facile da tradurre con le mani, viene raffigurata con una specie di involontario gesto dell’ombrello. A quel punto i compagni presenti iniziano a litigare tra di loro. Chi dice che si tratti di un gesto razzista nei confronti del giocatore, chi dice che sarebbe razzista accusare il kosovaro. Su questo tema manca una linea precisa del partito, tanto per cambiare. Nel frattempo Ginetto urla “Gli era meglio vendillo” e la situazione degenera. Nel tentativo di dividere il cameriere dai compagni che gli urlano di tutto, Mutu colpisce senza volere il cameriere, che resta a terra. Desolato per l’accaduto, il rumeno corre a cercare soccorsi e nel farlo inciampa della faccia del finto kosovaro che a quel punto gli grida (a gesti) una cosa del tipo “Speriamo che Abramovic ti spolpi l’estratto conto”. La parola “Estratto conto”, nel linguaggio dei gesti (e in quello delle banche), equivale a due braccia che si alzano e scendono sulle parti basse. Mutu però non reagisce alla provocazione e va via, tornando con un medico e una cassa di spuma al cedro presa alla Coop. Un brindisi e via sul Garelli verso nuove avventure (lo aspettano all’Sms di Rifredi).

Sicuramente, qualcuno di voi avrà pensato: non è giusto scherzare su queste cose. Beh, ci sta che abbiate ragione. Ma davanti a vicende come queste, oltre agli auguri sinceri di pronta guarigione per chi è finito in ospedalke, bastano giudizi sintetici. Io, per esempio, mi auguro che, una volta accertati i fatti, la Fiorentina multi pesantemente il giocatore e che dia i soldi in beneficenza, magari ad associazioni come Parada (www.parada.it), che si occupa da anni dei ragazzi di strada di Bucarest, quelli che abitano nelle fogne e sniffano la colla per disperazione.
Marco Pontecorvo ne ha tratto un bel film presentato qualche anno fa a Venezia. Ma questa è solo un’idea che mi ha suggerito un amico.

Un abbraccio, vostro b.

Ps: ricordate che i pugni fanno male, ma anche la spuma al cedro non scherza

http://ferrara.blogautore.repubblica.it/
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Offline ammiraglio

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Re:A.C.F. Fiorentina
« Risposta #102 : Giovedì 28 Ottobre 2010, 18:47:22 »
un genio  :D.
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Offline AlonZo

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Re:A.C.F. Fiorentina
« Risposta #103 : Giovedì 28 Ottobre 2010, 21:31:20 »
naaaa ... con tre mln ti eviti un fallimento? naaaa ...

no con 3 milioni però, aggiunti ai 5 che avevano, c'hanno comprato burdisso...

Offline surg

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Re:A.C.F. Fiorentina
« Risposta #104 : Giovedì 28 Ottobre 2010, 21:42:14 »
no con 3 milioni però, aggiunti ai 5 che avevano, c'hanno comprato burdisso...

Affare del secolo

Offline AlonZo

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Re:A.C.F. Fiorentina
« Risposta #105 : Giovedì 28 Ottobre 2010, 21:59:47 »
Affare del secolo

oggi, ma ieri? loro quello volevano e non avevano i soldi. La fallentia li ha aiutati.


zorba

Re:A.C.F. Fiorentina
« Risposta #106 : Venerdì 29 Ottobre 2010, 09:25:11 »
(Il Fatto Quotidiano 29.10.2010)


Anatomia di una Viola sfiorita
 
(di Oliviero Beha)

Cominciamo dalla fine, che dovrebbe poi essere l’inizio: il ritorno in campo di Adrian Mutu, a Catania, tra due giorni, dopo i dieci mesi di squalifica per “pillole dopanti” che dovevano farlo dimagrire.... Salvator mundi, secondo la vulgata. Fuoriclasse assoluto e bizzarro, scazzottatore di camerieri con un tasso di sregolatezza e cattive compagnie davvero eccessivo. Il buco di Jovetic riempito da uno di dieci anni più anziano ma di classe probabilmente superiore. Ebbene, se vi dicessi che il romeno ha sei mesi di arretrati nello stipendio? Che il club gli ha fatto causa per danni per non pagarglielo mentre Mutu ha in corso un conflitto con il Chelsea che lo vuole spolpare per la vecchia vicenda della cocaina? Che la Fiorentina non ha mai, dico mai, neppure chiesto la deroga per fargli disputare almeno le amichevoli negli ultimi tre mesi se non altro perché Jovetic era rotto o rottissimo? Che un anno fa un medico della Juve si accollò la responsabilità di un Cannavaro trovato positivo all’antidoping e così passo tuttò in cavalleria, mentre per Mutu in società questo problema non si pose mai e qualcuno già si fregava le mani “con il nuovo Jo-Jo” che avrebbe polverizzato la memoria del “divino giostraio” caduto in disgrazia? Con tutti gli eccessi colpevoli di Adrian…

Tali critiche a raso non ho aspettato di farle oggi, a babbo semi-morto quando farle è facilissimo, ma le muovevo qui già un anno fa quando Firenze gongolava perché la squadra tirava, in Champions avanzava, il “progetto” dellavallesco dirompeva e Prandelli “era il primo Ferguson italiano”. Possibile che in un anno sia andato in pezzi tutto il cristallo ? Che cosa c’è sotto, e perché? Era vero cristallo?

Vent’anni fa, Mondiali in Italia e Franchi rifatto per l’occasione, i Pontello lasciavano a Cecchi Gori sparendo muro muro perché avevano ceduto (e alla Juve, vergogna delle genti!) l’unico fuoriclasse in grado di mantenere in vita nella città di Dante l’asse tecnico ereditario di Antognoni, ossia Baggio. All’epoca Franco Zeffirelli commissionò a me e a un prestigioso collega albionico, Brian Glanville, una “Storia del calcio dalle origini ai nostri giorni” per un film per la tv che avrebbe dovuto produrre Fininvest. Poi non si fece, e si fece nel ’94 il primo governo Berlusconi…per dire. Fu allora che mettemmo mano per il copione a meravigliose scene di massa del calcio fiorentino dei secoli passati, infilandoci nel dna di una città e di una cittadinanza che è un tutt’uno, un unicum con la squadra.

Per capirci, il calcio è spesso e ovunque o quasi metafora di tutto, Firenze invece rischia –Walter Pater e le sue cronache alla mano- di essere storicamente metafora del calcio dagli albori. Per questo è delicato parlare di Firenze e Fiorentina, un’endiadi scabrosa piena di soddisfazioni ma anche di dolori formidabili.

L’arrivo di Vittorio, figlio di Mario il produttore
SU QUESTO canovaccio si innestano i Cecchi Gori, il praticone eccellente cinematografaro e il suo erede allo zafferano. Il primo muore presto, ahimé, il secondo ha in mano la società per non far troppi danni altrove (è la teoria della Moratti family con Massimo). Invece fa un macello dal ’93 al 2002 tra stalle/stelle/stalle. Cecchi Gori era segnato, e nemmeno voleva vendere le sue sale cinematografiche perché da sotto il lenzuolo Valeria Marini lo sconsigliava di farlo.Così crolla, la Fiorentina sparisce e il duo Ds Domenici sindaco e D’Alema dux e non pater (quello era Walter…) in quell’estate combinano con Della Valle.

Sarà lui il nuovo padrone, senza spendere una lira per la neonata Florentia Viola successivamente rientrata prima in B e poi in A. Da allora sapete tutto: l’anno in cui, 2004-2005, poco mancò che rifinisse in B nella temperie di Calciopoli, con Della Valle che si prese per la Fiorentina 17 punti di penalizzazione ma ne uscì mondato per la giustizia sportiva ( e allora scusate ma quei 17 punti erano per punire me?), e poi gli anni in cui Prandelli era il Signore di Firenze. Cinque, o quattro e mezzo, con molte virtù ed alcuni errori marchiani (cfr.Pazzini).

Ma è stato cacciato con ignominia mesi fa e nessuno si chiede davvero come mai ? O si pensa da autentici grulli che abbia lasciato la Fiorentina per la Nazionale? E’ stato “sistemato” ad una Nazionale in cerca di autore più di Pirandello solo perché i Della Valle (naturalmente il Della Valle, l’altro essendo solo un fratello) volevano sbolognarlo senza pagare dazio alla città “del calcio fiorentino”.
E’ stato in questi anni che lo strepitoso spirito del capitalismo soffiava sempre più forte in Diego e gonfiava i gonfaloni gigliati. Qualche numero sugli affari di famiglia mentre la Fiorentina offriva un palcoscenico fenomenale sia dal punto di vista pubblicitario che da quello “antropologico”, di fidelizzazione. Chiedete a un pubblicitario di monetizzare tutto ciò. E comunque: nel 2002 quando i Della Vallerilevano gratisla Fiorentina in serie C2 il gruppo Tod's chiude con un utile netto in incremento del 12,5%. Nel 2003 il gruppo Tod's chiude con un utile netto in incremento del 8,1%. Ma ricordo che fino a questo momento la Fiorentina anfanava nelle serie inferiori e i Della Valle ancora non avevano acquisito quella visibilità che ottengono l'anno successivo quando i viola arrivano in serie A.

Della Valle è regolarmente in tv più per la Fiorentina che per i suoi marchi, e allora che ti combina? Si compra un testimonial ogni tanto a passeggio per il campo come l’ex campione nipponico Nakata, ormai stantio, con relativo viaggio estivo in Giappone, consequenziali esibizioni e un rendiconto “magico”: nel 2004 infatti l'utile netto sale al 15% ma il dato più significativo è che grazie al suo testimonial speciale che inaugura show room a Tokyo il gruppo aumenta l'utile netto in Asia del 60%.

Con i viola in serie A, Diego Della Valle spopola e mentre la squadra è a un passo dalla B con mille allenatori e poi approda all’era Prandelli il 2005 chiude con incremento del 39%.
Il 2006 è l'anno di Calciopoli, delle intercettazioni, una botta negativa di immagine clamorosa e la parabola ascendente dei ricavi comincia a invertire la tendenza. Nel 2006 l'incremento scende a un 14%, stesso dato nel 2007. Il 2008 continua con il trend al ribasso e l'utile netto riportato nei bilanci scende ancora a 7,9%. Il primo trimestre 2009 solo a 5,4%......... Che voglio dire, cifre alla mano? Che si sta incrinando il famoso “progetto” di cui tante volte ho chiesto ragione per iscritto ai Della Valle. Il progetto consisteva in questo: riuscire in qualche modo a non perdere un euro con la Fiorentina guadagnando con l’indotto, fosse l’aspetto pubblicitario preponderante oppure un futuro edilizio con Cittadella, stadio, negozi ecc. Un autentico colpaccio.
Naturalmente da mettere in atto a Firenze, ossia quel tipo di città e di cittadinanza con quel legame storico che dicevo.

Quella città dello sport che rimase sulla carta
COSÌ nel settembre 2009, giacché quest’ultimo progetto non si realizzava, Andrea Della Valle lasciava la presidenza a un anonimo “perché la città non lo capiva”, e successivamente il patron Diego quella onoraria “per dare un segnale”. Ma un segnale di che ? Il segnale di chi pretendeva una Cittadella come e dove la voleva lui, nell’area di Castello nelle vicinanze dell’aeroporto casualmente di Ligresti e casualmente sotto sequestro della magistratura, in un turbine giudiziario che parte dalla banca di Verdini e sconfina nella “cricca” e in un pasticcione nazionale ben poco calcistico.

Ma mentre litigano il nuovo sindaco Renzi e il nuovo governatore Rossi (l’unico rimasto fedele al “progetto” essendo Dieguito), i Della Valle mandano continui segnali di disimpegno. Forse non si divertono più. 
Ma non ci spiegano perché hanno comprato sottocosto i terreni di Incisa sei anni fa per costruirvi un Centro Sportivo mai costruito ma rimasto di loro proprietà evidentemente con altre destinazioni d’uso, non ci spiegano perché è finita con Prandelli, non ci spiegano perché abbiano condizionato da un anno e mezzo un club e una squadra ben costruiti e con qualche speranza di vivaio ai loro interessi edilizi “sotto gli occhi di tutti”,ecc.ecc.

Dati chiari per un imprenditore “raffinato” con lo charme del Fondo lussemburghese omonimo in società con Montezemolo, Abete e sodali. Obiezioni da una stampa ultradisponibile finora?

Offline ammiraglio

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Re:A.C.F. Fiorentina
« Risposta #107 : Venerdì 29 Ottobre 2010, 15:41:07 »
i segnali di disimpegno dal progettone si vedono da almeno un anno.
l'articolo è veramente improntato ad una feroce critica dei DV.
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RobCouto

Re:A.C.F. Fiorentina
« Risposta #108 : Sabato 30 Ottobre 2010, 08:35:40 »
Con i viola in serie A, Diego Della Valle spopola e mentre la squadra è a un passo dalla B con mille allenatori e poi approda all’era Prandelli il 2005 chiude con incremento del 39%.
Il 2006 è l'anno di Calciopoli, delle intercettazioni, una botta negativa di immagine clamorosa e la parabola ascendente dei ricavi comincia a invertire la tendenza. Nel 2006 l'incremento scende a un 14%, stesso dato nel 2007. Il 2008 continua con il trend al ribasso e l'utile netto riportato nei bilanci scende ancora a 7,9%. Il primo trimestre 2009 solo a 5,4%......... Che voglio dire, cifre alla mano? Che si sta incrinando il famoso “progetto” di cui tante volte ho chiesto ragione per iscritto ai Della Valle. Il progetto consisteva in questo: riuscire in qualche modo a non perdere un euro con la Fiorentina guadagnando con l’indotto, fosse l’aspetto pubblicitario preponderante oppure un futuro edilizio con Cittadella, stadio, negozi ecc. Un autentico colpaccio.

Ammazza, anche Beha ha capito che le società di calcio si prendono non per guadagnarci (il che è sostanzialmente impossibile) ma perché servono da catalizzatore per esaltare il rendimento di altre attività (le famose sinergie, insomma). La ACF Fiorentina 2002 e il Napoli 2004, nonostante i fallimenti di comodo, sono già in perdita: il gioco non sta valendo la candela, né per lo scarparo né tampoco per il cinematografaro. Le tenebre si stanno avvicinando, e sarà pianto e stridor di denti.

bak

Re:A.C.F. Fiorentina
« Risposta #109 : Sabato 30 Ottobre 2010, 12:27:45 »
Diego sfida Beha: Confronto pubblico

Diego Della Valle risponde al giornalista che su «Il Fatto Quotidiano» lo ha attaccato sulla gestione della Fiorentina: «La sfido ad un dibattito pubblico, non si nasconda dietro la professione giornalistica»

FIRENZE - Una lettera indirizzata a Oliviero Beha, in cui lo invita ad un confronto pubblico e in cui coinvolge anche quei «tre o quattro che utilizzano l’arroganza del proprio ruolo per tentare di destabilizzare la Fiorentina»: così Diego Della Valle risponde al giornalista che su «Il Fatto Quotidiano» lo ha attaccato sulle gestione del club viola. «Sono a New York e mi è appena arrivata la rassegna stampa con il vergognoso articolo che lei mi ha dedicato. Di solito, a cose così infamanti, si procede con una querela, ma io la voglio sfidare ad un dibattito pubblico a Firenze perchè è troppo facile per persone che come lei si nascondono dietro la professione giornalistica, cercare di sporcare la faccia al prossimo uscendone sempre immuni e sorridenti», scrive l’ imprenditore marchigiano e proprietario della Fiorentina nella lettera affidata al sito internet del club.

Nell’ articolo Beha sostiene, tra l’altro, che Cesare Prandelli «è stato cacciato con ignominia e che è stato sistemato alla nazionale perchè volevano sbolognarlo senza pagare dazio alla città», che Mutu «ha sei mesi di stipendio arretrati» e che la Fiorentina «gli ha fatto causa perchè non vuol pagarglieli» a causa della squalifica per doping, che i Della Valle dovevano fare il centro sportivo a Incisa e non è mai stato costruito, che per Calciopoli hanno preso 17 punti di penalizzazione, che hanno condizionati gli investimenti nel club legandoli a interessi edilizi (la cittadella viola). «Io Le dimostrerò che lei - scrive Diego Della Valle - ha detto solo stupidaggini, che non si è documentato su nulla e che tutto ciò che dice deriva da un forte odio che nutre nei confronti della Società Viola e dei suoi proprietari; odio che deriva dal fatto che non le è stato permesso di diventare il suggeritore tecnico della Società come qualche volta ha tentato di fare in passato». «Utilizzare il proprio giornale per fare un’operazione scientifica di killeraggio sul prossimo come lei ha fatto non le fa fare una degna figura - continua Della Valle -. Al mio rientro in Italia la contatto, e se lei è un uomo di onore e di coraggio non dovrà mancare a questo dibattito davanti ai fiorentini, che avranno voglia di conoscere la verità. Lei e chi come lei (siete tre o quattro) utilizza l’arroganza del proprio ruolo per tentare di destabilizzare la Fiorentina, se ne assumerà la responsabilità pubblica davanti a tutti». «E si vergogni di dire che lei è un tifoso Viola - aggiunge il patron della Fiorentina, rivolto a Beha -: i tifosi Viola amano la loro squadra soprattutto nei momenti difficili e non tentano di affondarla come lei e qualche altro state tentando di fare. A prestissimo, e abbia il coraggio di rispondere di persona alle sue azioni».

(Fonte Ansa)
-------------------------------

nota a margine su Beha che ancora non ha risposto alla mia richiesta di sapere per quale motivo eravamo buzzurri.
Più che zorro, mi sà tanto di sergente Garcia questa cosa.


POMATA

Re:A.C.F. Fiorentina
« Risposta #110 : Sabato 30 Ottobre 2010, 16:06:34 »
Ammazza, anche Beha ha capito che le società di calcio si prendono non per guadagnarci (il che è sostanzialmente impossibile) ma perché servono da catalizzatore per esaltare il rendimento di altre attività (le famose sinergie, insomma). La ACF Fiorentina 2002 e il Napoli 2004, nonostante i fallimenti di comodo, sono già in perdita: il gioco non sta valendo la candela, né per lo scarparo né tampoco per il cinematografaro. Le tenebre si stanno avvicinando, e sarà pianto e stridor di denti.

Tra un  par d'anni rifalliscono...

Alla luce di tutto questo noi abbiamo un genio della finanza a capo :D

zorba

Re:A.C.F. Fiorentina
« Risposta #111 : Domenica 31 Ottobre 2010, 19:46:41 »
(Il Fatto Quotidiano 31.10.2010)

IL CASO FIORENTINA

Diego Della Valle

Non la querelo ma la sfido a duello

Signor Oliviero Beha,

SONO A NEW YORK e mi è appena arrivata la rassegna stampa con il vergognoso articolo che Lei mi ha dedicato. Di solito, a cose così infamanti, si procede con una querela, ma io La voglio sfidare a un dibattito pubblico a Firenze. La sfido a un dibattito pubblico perché è troppo facile per persone che come Lei si nascondono dietro la professione giornalistica, cercare di “sporcare la faccia” al prossimo uscendone sempre immuni e sorridenti.

Io Le dimostrerò che Lei ha detto solo stupidaggini, che non si è documentato su nulla e che tutto ciò che dice deriva da un forte odio che Lei nutre nei confronti della Società Viola e dei suoi proprietari; odio che deriva dal fatto che non Le è stato permesso di diventare il “suggeritore” tecnico della Società come qualche volta ha tentato di fare in passato. Utilizzare il proprio giornale per fare un’operazione scientifica di “killeraggio” sul prossimo come Lei ha fatto non Le fa fare una degna figura.

Al mio rientro in Italia La contatto e se Lei è un uomo di onore e di coraggio non dovrà mancare a questo dibattito tra me e Lei davanti ai Fiorentini, che avranno voglia di conoscere la verità.

Lei e chi come Lei (siete tre o quattro) utilizza l’arroganza del proprio ruolo per tentare di destabilizzare la Fiorentina, se ne assumerà la responsabilità pubblica davanti a tutti. E si vergogni di dire che Lei è un tifoso Viola; i tifosi Viola amano la loro squadra soprattutto nei momenti difficili e non tentano di affondarla come Lei e qualche altro state tentando di fare.

A prestissimo e abbia il coraggio di rispondere di persona alle sue azioni.

Diego Della Valle


Oliviero Beha

Accetto, scelga lei luogo e arma


Caro Della Valle,

RICEVO la Sua lettera aperta addirittura da New York, dove Le è stato consegnato uno strameritatissimo “Fashion Award” con strette di mano – mi dicono – di Richard Gere. Ma qui il punto temo sia un altro... Mi dedica uno scrittino pieno di insulti, naturalmente senza contestare una sola mia affermazione, notizia, cifra ecc., con la premessa che pur potendolo fare non mi querelerà. Ciò è molto nobile da parte Sua, ma anche molto prudente: presumo che una condanna per la cosiddetta “lite temeraria” (sa, in questo giornale ho colleghi esperti del ramo...) non Le avrebbe fatto molto piacere. Lei vuole un dibattito pubblico, mi “sfida” (da cavaliere di una volta senza macchia e senza paura...) a duello. Le anticipo che naturalmente accetto e raccoglierò il Suo guanto, di pelle, di maglia ferrata o di lattice. Ma di questo poi. Senza entrare nel merito delle offese almeno per ora, mi accusa di “usare” il mio giornale per un’opera di “killeraggio”, “nascondendomi dietro la professione”. Bizzarro. Sarebbe come se io La accusassi di utilizzare i numerosi giornali di cui è azionista e comproprietario per difendersi... So che Lei, Don Diego senza macchia ecc., non lo farebbe mai... Sostiene poi che odio la Fiorentina perché non mi è stato consentito di farne il “suggeritore tecnico”. Questa è bella davvero, ed è la prima volta che la sento. Ma è riduttiva: davvero non sapeva che casomai vorrei farLe da suggeritore per il club e per le scarpe, per i Fondi e per i Treni, per le Sue frequentazioni e il Suo spessore politico ecc. ecc.? Come è riduttiva la faccenda “dei fiorentini cui far sapere in un dibattito pubblico la verità”. Perché solo ai fiorentini e non agli italiani tutti, magari anche ai connazionali delocalizzati all’estero come certi suoi prodotti? Non hanno forse diritto anche loro a saperne di più sui rapporti tra calcio e potere, club e cittadinanza, interessi di settore e interessi collegati, cioè tutto ciò di cui mi sono occupato per due anni la domenica, nel Tg3 delle 19, prima che stranamente ne venissi estromesso due mesi fa? Dunque accetto il “duello”. Mi faccia sapere chi sono i suoi padrini e che arbitro/giudice vorrebbe. Per il luogo, dovendo parlare a una platea numerosa che penderà dalle Sue labbra, scelga Lei tra i Conventi delle Carmelitane (non dirò scalze...) che abitualmente frequenta: preferisce Porta a Porta, Annozero o Ballarò? Accetto fin da ora una qualsiasi delle tre piazze mediatiche e su qualunque argomento (con ogni arma). Mi fa sapere?

CiPpi

Re:A.C.F. Fiorentina
« Risposta #112 : Domenica 31 Ottobre 2010, 19:50:34 »
spero diano lo scontro anche in streaming.  :)

RobCouto

Re:A.C.F. Fiorentina
« Risposta #113 : Domenica 31 Ottobre 2010, 19:58:33 »
Della Uallera non è un buon comunicatore: ha legittimato Oliviero Buha (quella presa con la faccenda del Camerun) come suo interlocutore paritario. Un errore imperdonabile.

Offline ammiraglio

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Re:A.C.F. Fiorentina
« Risposta #114 : Domenica 31 Ottobre 2010, 20:16:31 »
azz ... la cosa si fa interessante  :o.
beha ha evidenziato in una serie di passaggi una certa pesantezza.
di certo a della valle non manca un certo coraggio.
vedremo.
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Offline MCM

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Re:A.C.F. Fiorentina
« Risposta #115 : Domenica 31 Ottobre 2010, 20:20:05 »
Incredibile come chiunque scriva su il fatto quotidiano abbia stessa spocchia e arroganza...
sarà lo stesso Ghost Writer?

Bill Kelso

Re:A.C.F. Fiorentina
« Risposta #116 : Domenica 31 Ottobre 2010, 20:20:15 »
In pratica è come se Lotito sfidasse a dibattito i cateterari nostrani.

Ve lo immaginate il Presidente alle prese con Mago Traversone?
 :D

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Re:A.C.F. Fiorentina
« Risposta #117 : Domenica 31 Ottobre 2010, 20:23:46 »
Ve lo immaginate il Presidente alle prese con Mago Traversone?
 :D

cosa che invocai qualche anno fa su lazionet, se non altro per una questione di trasparenza reciproca.

poi vennero fuori le intercettazioni e cambiai idea: il confronto sarebbe stato inutile, c'è troppo livore personale che con le sorti della lazio non ci azzecca molto.
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RobCouto

Re:A.C.F. Fiorentina
« Risposta #118 : Domenica 31 Ottobre 2010, 20:29:26 »
cosa che invocai qualche anno fa su lazionet, se non altro per una questione di trasparenza reciproca.

poi vennero fuori le intercettazioni e cambiai idea: il confronto sarebbe stato inutile, c'è troppo livore personale che con le sorti della lazio non ci azzecca molto.

Perché legittimare il venditore di stampanti da arredamento? Il giornalista è giornalista, non è parte in causa. Rispetto a Lotito, il piazzista di VHS di Bruno Conti vale quanto qualsiasi altro tifoso laziale.

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Re:A.C.F. Fiorentina
« Risposta #119 : Domenica 31 Ottobre 2010, 20:34:31 »
ripeto: credevo davvero che potesse essere una buona mossa dal punto di vista della com.ne.
se fossi stato il consulente di lotito lo avrei consigliato in tal senso.
lotito è molto meno attaccabile in un confronto diretto.
il problema è che dietro ci sono certe intercettazioni.

pensa che in un paio di telefonate avute con plastino in cui contestai con dati alla mano alcune sue sciocchezze, terminata la telefonata, plastino mi diedi delll' ... addetto stampa "in maschera" di lotito.
pensa te.

tutta roba passata, fortunatamente.
conta solo il presente e conta solo il rettangolo verde.
solo quello.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.