Paese sera di nuovo in edicola

[bak]

SPQR: Sono pentiti questi romani. E poi un fotomontaggio del sindaco Gianni Alemanno nelle vesti di un centurione romano. Eccola la copertina del nuovo Paese Sera da oggi in edicola. Un debutto importante e fortunato, come osserva il direttore Enrico Fontana, che capita nel giorno dopo la stangata subita dal centrodestra a Napoli, a Milano, a Cagliari e anche in sei delle otto città del Lazio in cui si è andati al ballottaggio.

Sfogliando il mensile d'inchiesta troverete un'interessantissima inchiesta sui tre anni del Campidoglio a Roma (con il parere negativo della maggioranza dei cittadini e con un'intervista al sindaco che replica e rilancia guardando all'orizzonte delle Olimpiadi), un reportage sulle borgate romane che stanno fuori dal Grande raccordo anulare (luoghi sconosciuti alla gran parte dei cittadini e tutti da scoprire), un parallelo "a due ruote" tra Roma e le altre capitali europee e poi la scoperta di nuovi e interessanti personaggi, la ricerca (ma che fine ha fatto?) dell'Estate romana di cui ad oggi non c'è traccia, un itinerario straordinario e doloroso sui luoghi della Capitale del cantautore Rino Gaetano (in occasione, il 2 giugno, del trentennale della sua tragica morte), il progetto Capitale metropolitana lanciato dall'Amministrazione provinciale e un viaggio nel mondo del caporalato fatto da Paese Sera insieme alla Cgil, la crisi del terzo settore per colpa dei tagli pesantissimi del governo e del Comune. E ancora le proposte ecofashion per l'estate, gli sport acquatici e tante rubriche. Un racconto inedito di Roma. Una grande scommessa che, insieme al quotidiano on line Paesesera.it e al social network dei cittadini Prendi l'iniziativa, insieme dobbiamo provare a vincere.

Buona lettura.

www.paesesera.it

[POMATA]

Ci lavorava mio padre quando era paese sera/unitá

[TD]

evviva!

[CeiZanettiGarbuglia]

Ci lavorava mio padre quando era paese sera/unitá

Paese sera/Unità ?

[franz_kappa]

Una buona notizia per il mondo dell'informazione.

Torna in edicola una voce storica della stampa italiana che, per ragioni anagrafiche, ho conosciuto solo indirettamente.

[Aquilotta del Nord]

Il primo giornale in cui ha lavorato mio padre 
Splendida notizia, sono contenta!

[CeiZanettiGarbuglia]

Il primo giornale in cui ha lavorato mio padre 
Splendida notizia, sono contenta!

Un altissimo numero di giornalisti con più di 50 anni, hanno iniziato a Paese sera.

[cuchillo]

L'intervento di darienzo tarda ad arrivare...
Quando c'è di mezzo "Paese sera" o, in generale, l'editoria passata, presente e futura, lui DEVE intervenire con le sue ineffabili chicche da intenditore.

[Mazzola]

Affezionato per motivi familiari.
Sono molto contento.

[bak]

Da bravo figiciotto lo compravo giornalmente. Poi vennero i tempi della crisi di Botteghe Oscure, finirono i finanziamenti ed il giornale sparì, dopo qualche tentativo cooperativistico. Micidiali le sciabolate reciproche all'epoca con il Tempo diretto all'epoca da Gianni Letta, che aveva una punta di diamante nel papà di Maurizio Mosca. Il Messaggero, era solo il terzo incomodo, oscillante politicamente verso il craxismo albeggiante di Vittorio Emiliani.

[POMATA]

Paese sera/Unità ?

Si stampavano nello stesso edificio

[Bill Kelso]

Mi piaceva leggervi Gianni Rodari e la sua rubrica Caro Anno Nuovo. Di Paese Sera ricordo molto, soprattutto lo sport e il modo in cui curava e difendeva la Lazio, soprattutto ai tempi del calcio scommesse del 1980.
Un giornale di sinistra, ma che guardava molto più al panorama capitolino che al PCI di Berlinguer, con molta cronaca e qualche gossip soprattutto nell'ultimo anno di vita.
Era un giornale serio e prestigioso, se pensiamo che tra le firme c'erano persino Natalino Sapegno, Tullio De Mauro e Norberto Bobbio.

Ma ciò che ricordo con un certo affetto sono gli incredibili errori di battitura (ovviamente non c'era Microsoft Word e nessuno pensava ancora a farsi il Mec) e la grande direzione di Andrea Barbato nei primi anni 80.

C'è solo una cosa che non ho mai perdonato a Paese Sera: l'aver pubblicato per la prima volta le vignette di Forattini.
Ahò, non so a voi, ma a me nun m'ha mai fatto ride.

[BobLovati]

potrebbe essere una splendida notizia; vedremo   

[CeiZanettiGarbuglia]

C'è solo una cosa che non ho mai perdonato a Paese Sera: l'aver pubblicato per la prima volta le vignette di Forattini.

Io invece ricordo con nostalgia le vignette di Camerini, ma poi avvenne quello che uno dei tanti che si è formato in quel laboratorio scrive:

.......Un quotidiano di sinistra che si caratterizzava con servizi di denuncia e con inchieste. Era un giornalismo in cui mi ritrovavo. Una fucina di grandi firme: Marco Cesarini Sforza (si firmava con lo pseudonimo Benelux), Iolena Baldini (era Berenice), Ruggero Zangrandi (Publio), Mimmo De Grandis, Paolo Biagi, Dario Beni, Gianni Rodari, Sandro Curzi (al politico).
Il vignettista era Augusto Camerini. Alla sua morte il posto venne preso da Forattini che lavorava a “Paese sera” come grafico.......

[Bill Kelso]

Mea culpa.
Grave.
Non ho citato Angese, alias Sergio Angeletti, mitico e divertentissimo disegnatore e vignettista di Paese Sera.
E' scomparso nel 2008, aveva solo 56 anni.

http://www.angese.it/

[cuchillo]

Giorgio Forattini è stato uno dei miei amori d'infanzia.
Ricordo che da bambino - "avevo circa otto anni" (cit.) - era una festa, per me, andare a casa di mia nonna e di mia zia (che vivevano nella stessa casa), perché rubavo dalla libreria "Un'idea al giorno". Quanto me piaceva. Me lo divoravo, tutte le volte.
In fondo, fu il mio avvicinamento alla politica. E' grazie a quel libro di vignette che "conobbi" Moro e la sua tragedia, Zaccagnini, Forlani, Craxi, Berlinguer, Longo, Pannella...
Poi, a Natale '85, i miei mi regalarono "Nudi alla meta". E lì cominciai una piccola collezione. Mi sono fermato a "Il mascalzone" del 1992. Poi ho smesso. Avevo 16 anni. Ero già grande. Ho 8 volumi nella mia libreria. Forse troppi.