++Calcioscommesse: Arrestato Beppe Signori (Ansa)++

[Reflexblue]

Fatemi capire. Quindi il Lecce si sarebbe giocato la salvezza, sopraggiunta poi solo grazie al suicidio della Sampdoria. Bah.



Questa a proposito di strane doppiette, triplette o quaterne di fine stagione.

34^ Giornata 2004/2005
PARMA-LIVORNO 6-4

PARMA (3-5-1-1): Frey, Bonera, Cardone, Bovo, Pisanu (32' st Camara), Simplicio, Bolano (34' pt Savi), Bresciano, Contini (42' st Viganroli), Morfeo, Gilardino. (37 Bucci, 8 Olive, 35 Dessena, 18 Ruopolo). Allenatore: Carmignani.

LIVORNO (3-5-2): Amelia, Grandoni, A.Lucarelli, Galante, Balleri, Crauso (34' st Doga), Osei, Licka (10' st Vigiani), Giallombardo, C. Lucarelli, Colombo (21' st Protti). (22 Mareggini, 8 Pferzel, 79 Melara, 86 Paulinho). Allenatore: Donadoni.

ARBITRO: Rodomonti di Roma.

RETI: nel pt 3' Gilardino, 22' e 25' C.Lucarelli, 27' Pisanu, 37' Gilardino; nel st 2' Simplicio, 16' C.Lucarelli su rigore, 25' Gilardino, 29' C.Lucarelli, 40' Gilardino.

[Aquiladimare]

io starei abbastanza tranquillo... già adesso le voci che riguardano le squadre citate sono, appunto, voci....

finche non si trovano bonifici, assegni, contanti.... incassati dai calciatori o intercettazioni dirette non potranno condannare nessuno....

al momento la situazione, leggendo le carte è:   "...gira voce che la partita x-y è aggiustata..."

[BobCouto]

E visti i nomi coinvolti, mi vengono in mente Napoli-Lazio, Lazio-Genoa e Lecce-Lazio (tra l'altro le partite citate da Pirani sono concentrate nel periodo marzo-aprile, come queste tre).

Erano proprio queste.

Ho letto in giro di qualche sallucchione che sfotteva i Laziali d'antan, che se la stavano facendo sotto al solo nome di "scandalo scommesse" e nonostante qualsiasi rassicurazione sulla nostra estraneità.

Ma chi ha vissuto i momenti peggiori della storia di questa società SA che c'avrebbero tirato dentro, a qualsiasi costo.

Comunque, la sola segnalazione di "flussi anomali", di per sé, non ha alcun valore a livello di giustizia sportiva (ci vogliono le prove, nonostante quello che scrive qualche sprovveduto: solo che anche L'INTENZIONE di truccare una partita costituisce illecito, chiaro?).

[Aquiladimare]

Erano proprio queste.

Ho letto in giro di qualche sallucchione che sfotteva i Laziali d'antan, che se la stavano facendo sotto al solo nome di "scandalo scommesse" e nonostante qualsiasi rassicurazione sulla nostra estraneità.

Ma chi ha vissuto i momenti peggiori della storia di questa società SA che c'avrebbero tirato dentro, a qualsiasi costo.

Comunque, la sola segnalazione di "flussi anomali", di per sé, non ha alcun valore a livello di giustizia sportiva (ci vogliono le prove, nonostante quello che scrive qualche sprovveduto: solo che anche L'INTENZIONE di truccare una partita costituisce illecito, chiaro?).

infatti è punita anche l'intenzione ma sempre ci vogliono le prove certe del coinvolgimento di uno o più giocatori....
fino ad ora in Serie A, da quanto ho letto, queste non ci sono....

[WombyZoof]

Ho letto in giro di qualche sallucchione che sfotteva i Laziali d'antan, che se la stavano facendo sotto al solo nome di "scandalo scommesse" e nonostante qualsiasi rassicurazione sulla nostra estraneità.

Ma chi ha vissuto i momenti peggiori della storia di questa società SA che c'avrebbero tirato dentro, a qualsiasi costo.

ma io li perdono, i sallucchioni che sfottono. non hanno vissuto, non sanno.

[AlenBoksic]

Comunque, la sola segnalazione di "flussi anomali", di per sé, non ha alcun valore a livello di giustizia sportiva (ci vogliono le prove, nonostante quello che scrive qualche sprovveduto: solo che anche L'INTENZIONE di truccare una partita costituisce illecito, chiaro?).

Tra l'altro le partite segnalate dalla SNAI per "flussi anomali" erano state 37

[AlenBoksic]

Tutte le attivita' sospese per due settimane a causa dei sospetti di combine e degli episodi di violenza (come l'invasione di campo del 30 aprile nella finale di coppa fra Aek Atene e Atromitos) che hanno caratterizzato di recente il campionato greco. Come riporta Agipronews e' questa la decisione drastica adottata dalla federazione calcistica della Grecia (con 49 voti a favore e 7 contro) lo scorso venerdi', che ha di fatto messo lo stop a tutti gli eventi ancora in calendario nel finale di stagione: rimandati a data da destinarsi i playoff di seconda e terza divisione e 'congelate' anche tutte le operazioni di mercato. Uniche eccezioni al blocco delle attivita' la gara di qualificazione a Euro 2012 della Nazionale ellenica e la prossima amichevole contro l'Ecuador. La decisione, spiega Agipronews, e' nata a seguito del ''recente scandalo-combine che ha coinvolto 15 persone ree di aver 'alterato' i risultati di alcuni incontri di calcio per piazzare scommesse 'sicure'. Lo stop di quindici giorni servira' all'organismo che controlla il calcio greco a riflettere sulle contromisure da adottare per arginare il fenomeno del match-fixing e della violenza negli stadi''.

Una mossa che fa parte della campagna mediatica contro il suo assistito denunciata dal procuratore di Mazinga?

[aaronwinter]

"300 mila euro per truccare i match"
ecco i tre incontri di serie A nel mirino
Il pm scopre le carte: si tratta di Fiorentina-Roma, Lecce-Cagliari e Genoa-Lecce. Erodiani rivela: "Rimasi allibito dalle cifre che il giro di Signori poteva giocare"
dai nostri inviati GIULIANO FOSCHINI E MARCO MENSURATI

qui

Io accorperei. Intanto, vado a postare anche di là.

[aaronwinter]

CREMONA - "Fiorentina-Roma 2-2 del 20 marzo, Lecce-Cagliari 3-3 del 17 aprile, Genoa-Lecce 4-2 del 20 marzo". Eccole, finalmente, le partire di serie A finite al centro dell'inchiesta sul calcioscommesse. Ed ecco spuntare anche, secondo quanto rivelato da un testimone chiave, la tariffa che serviva per aggiustare i risultati: 300mila euro.

Per quanto asettico, questo piccolo elenco, così formulato, rappresenta una sorta di salto di qualità nell'inchiesta di Cremona. Perché per la prima volta dall'inizio delle investigazioni, a parlare di serie A corrotta non è un millantatore qualunque, non è un calciatore fallito, un portiere intercettato o un testimone pieno di debiti. Per la prima volta, a parlare di club come Roma, Fiorentina, Genoa, Cagliari e Lecce è un magistrato. Un pubblico ministero che conosce qualcosa, che sospetta qualcos'altro, e che vuole sapere di più.

[aaronwinter]

(avevano comunque ragione coloro i quali anticipavano il coinvolgimento "solo di club di media e bassa classifica"  )

[Kim Gordon]

il problema qui è che il giornalismo sportivo è un solo ululato dei cani o che è soltanto ululato da cani?

[pepetto]

Da Il Giornale - domenica 05 giugno 2011

C’è un ex campione di kickbox dietro il complicato giro di denunce, articoli e alleanze che ha portato ad esplodere il nuovo scandalo di Calciopoli. L’inchiesta della Procura di Cremona nasce, come è noto, da uno spunto da cronaca nera: l’intossicazione dei giocatori grigiorossi, addormentati dal loro portiere per far perdere la squadra. Ma da quelle bottiglie di acqua minerale al bromuro, la Mobile si è mossa lungo un sentiero dove l’indagine ha incrociato più volte un sito di scommesse on line con sede in Austria, a Innsbruck. Il sito si chiama Skysport365. A dirigerlo è Paolo Carlo Tavarelli, napoletano, 42 anni, nel 1989 campione europeo di calci e pugni sulla faccia. E ora alla testa di uno dei siti più vivaci nel mondo milionario delle scommesse su Internet.
Il sito di Tavarelli appare nell’inchiesta in una duplice veste. Da una parte è vittima, anzi denunciante. Gli uomini di Skysport365 tengono costantemente monitorati gli andamenti delle scommesse, e sono tra i primi ad accorgersi delle puntate anomale. A volte fanno partire gli esposti alla magistratura: come nel caso di Albino Leffe-Piacenza del 19 dicembre, o di Bari-Livorno dell’1 dicembre, partite di cui ora finirà ad occuparsi l’inchiesta di Cremona. Altre volte, gli uomini di Skysport365 utilizzano un mezzo più semplice ed efficace: la stampa. Ci sono spesso le loro «dritte» dietro gli articoli con cui, nel corso dell’ultimo anno, i giornali sportivi hanno segnalato più di una partita «sospetta».
Di fatto, Skysport365 sembra svolgere un ruolo «moralizzatore», portando a galla scandali in un ambiente dove in genere i panni sporchi vengono lavati in privato. Il problema è che, stando alle carte dell’inchiesta, in almeno un paio di occasioni questa funzione gli uomini del sito la svolgono in collegamento con una banda di truccapartite: gente del calcioscommesse che si rivolge a loro per «vendicarsi» delle fregature subite da organizzazioni concorrenti. «Si va dai giornalisti o dagli slavi», dice Ivan Berardi, uno degli inquisiti, parlando con il suo complice Andrea Gaiti. Il loro contatto con la stampa è Alessandro Baranca, detto «l’avvocato», rappresentante legale di Skysport365. E quando Andrea Gaiti vuole inviare un esposto anonimo alla federazione contro le malefatte dei concorrenti si rivolge a Baranca, perché, si legge nelle carte «avrebbe importanti contatti all’interno della Procura federale». Nulla di illegale, infatti Baranca non è indagato. «E poi - dicono quelli di Skysport365 - sono sempre gli scommettitori a cercare noi, e non viceversa. Noi ci limitiamo a invitare chi ha commesso dei reati a un “ravvedimento operoso”».

[aaronwinter]

 

IN-CRE-DI-BI-LE

[aaronwinter]

QUI la diretta della giornata in Procura a CR (in programma, l'interrogatorio di Pirani)

[BobCouto]

Bisogna dire che "Il Giornale", quando non deve occuparsi di lucidare le chiappe del Primiera, è un gran bel quotidiano.

[Baruch]

DARIO DEL PORTO
NAPOLI — Quelle rimonte impossibili
valgono un sacco di soldi. Un risultato ribaltato
nel finale garantisce vincite altissime
a chi punta via internet sulle partite
in corso. La camorra lo ha capito da un
pezzo. E il fronte delle “scommesse live”
rappresenta il filone più delicato dell’inchiesta
della Procura di Napoli che
proietta nuove ombre sui campionati di
calcio. Serie A compresa. Di «puntate
anomale» durante Napoli-Parma del 10
aprile 2010 si parlava già nell’informativa
trasmessa un anno fa alla Procura federale.
Il primo tempo di quella gara si
concluse con il Napoli in vantaggio. Nell’intervallo,
secondo una fonte confidenziale,
nel quartiere Secondigliano si
impennarono le giocate sul successo del
Parma che poi vinse la partita 3-2. A bordo
campo, quel giorno, c’era anche Antonio
Lo Russo, esponente della famiglia
malavitosa di Secondigliano (il padre
Salvatore, ex boss, oggi è pentito) che di
lì a poco si sarebbe dato alla latitanza.
Due coincidenze però non fanno una
prova, il procedimento penale non ha
avuto sbocchi, stesso discorso per quello
della giustizia sportiva. Il pool coordinato
dal procuratore aggiunto Giovanni
Melillo, competente per i reati collegati
alle manifestazioni sportive, mantiene
massima attenzione e questo episodio
potrebbe confluire in un fascicolo aperto
per altre vicende e tuttora in pieno
svolgimento.
Sulle scommesse “live” e sul giro di danaro
che ruota attorno alle giocate online
indagano da mesi i magistrati del pool
anticamorra che sono arrivati al calcio
seguendo la pista del denaro sporco riciclato
dal clan D’Alessandro di Castellammare
di Stabia in alcuni centri scommesse
ritenuti intestati a prestanome. Il
pm Pierpaolo Filippelli e il procuratore
aggiunto Rosario Cantelmo hanno scoperto
che nel torneo di Lega Pro 2008-
2009 fu pilotata una partita, Juve Stabia-
Sorrento, con la complicità dell’attaccante
dello Stabia, Cristian Biancone, arrestato
e poi scarcerato, e del portiere avversario
Vitangelo Spadavecchia. L’organizzazione
era interessata al successo
della Juve Stabia e nelle intercettazioni
delle telefonate intercorse alla vigilia
della partita due intermediari, commentando
il rischio di un esito negativo della
combine, dicono: «Se questo si prende i
soldi, a questo dobbiamo ucciderlo solo
». Frase che, secondo gli inquirenti, alludeva
«alle estreme conseguenze cui
sarebbero dovuti ricorrere nei confronti
di Biancone» se l’affare fosse andato a
monte. Partendo da qui, le indagini si sono
estese al mondo delle giocate sulle
partite in corso e sui risultati ribaltati nei
minuti finali. Di questo i pm hanno parlato
con Claudio Lotito, il presidente della
Lazio convocato in Procura a Napoli
come testimone dopo le frasi polemiche
(e, lette oggi, anche profetiche) sul «tintinnar
di manette come Tangentopoli»
pronunciate dopo Lazio-Juve del torneo
appena concluso. «Volevo solo lanciare
un allarme per i torti subiti dalla mia
squadra, non so nulla di scommesse», ha
sostenuto Lotito con i magistrati, aggiungendo
di aver evocato Tangentopoli
perché «mentre parlavo c’era chi voleva
sminuire quello che dicevo». Ma poi
Lotito ha sottolinea di essere del parere
che «le scommesse sulle partite in corso
vadano vietate» proprio perché possono
inquinare profondamente il mondo del
pallone. «Meglio sarebbe consentire
scommesse solo sul modello del vecchio
Totocalcio», ha detto il dirigente ai pm.
Oggi i magistrati napoletani saranno a
Roma per sentire nuovi testimoni, in
particolare addetti ai lavori del mondo
delle scommesse. L’obiettivo è ricostruire
il sistema per poi verificare i sospetti
sui condizionamenti delle partite emersi
con riferimento non solo ai campionati
italiani ma anche a gare di tornei esteri.
Anche del Sud America, dove esponenti
della camorra si recano per “bancare”
numerose partite e, forse, anche
per contattare intermediari in grado di
“addomesticare” i risultati. I magistrati
hanno già ascoltato una volta, e lo risentiranno
in questi giorni, il dirigente del
bookmaker austriaco “Skysport365” che
si è detto pronto a consegnare l’elenco
delle partite sulle quali sono state registrate
puntate anomale. Nella città di
Calciopoli, pallone truccato non è mai finito.

[fish_mark]

Nel pezzo postato da Baruch emerge una dato molto importante da sottolineare.
La proposta diel presidente di vietare le scommesse sulle partite in corso.

Posto che non ci sono rimedi risolutivi per sconfiggere un fenomeno come quello delle scommesse - malattia esantematica del calcio di ogni epoca - mi sento di condividere questa idea. Peraltro il presidente propone di tornare al vecchio sistema del totocalcio, quando le giocate venivano chiuse la sabato sera precedente le partite e anche qui coglie nel segno.

Oggi sarebbe tutto più complicato per via delel partite spalmate su più giorni, ma si rende almeno opportuno un irrigidimento della possibilità di giocare le partite , chiudendo le giocate a 24 ore pruima dell'incontro: questo sarebbe  un bel segnale.

Altro fenomeno da combattere è la proliferazione eccessiva dei siti internet e la apertura che si dà al popolo degli scommettitori di giocare on line.
Questa libertà così ampia è pericolosa e se da una parte aumenta l'esposizione dei calciatori e società verso questo tipo di corruzione, dall'altra consente a troppa gente - studenti, lavoratori, pensionati, gente qualunque - di mettere a repetnaglio le loro finanze. Quest'ultimo è un problema sociale molto delicato, da non sottovalutare affatto.

[BobCouto]

Paoloni "sostiene di aver contattato giocatori di ROMA e Lecce", ma gli inquirenti "sospettano si tratti di millantato credito": così, le cinque partite di A "potrebbero uscire dall'inchiesta prima ancora di entrarvi".

Regolare, no?

[carpelo]

Nel pezzo postato da Baruch emerge una dato molto importante da sottolineare.
La proposta diel presidente di vietare le scommesse sulle partite in corso.

Posto che non ci sono rimedi risolutivi per sconfiggere un fenomeno come quello delle scommesse - malattia esantematica del calcio di ogni epoca - mi sento di condividere questa idea. Peraltro il presidente propone di tornare al vecchio sistema del totocalcio, quando le giocate venivano chiuse la sabato sera precedente le partite e anche qui coglie nel segno.

Oggi sarebbe tutto più complicato per via delel partite spalmate su più giorni, ma si rende almeno opportuno un irrigidimento della possibilità di giocare le partite , chiudendo le giocate a 24 ore pruima dell'incontro: questo sarebbe  un bel segnale.

Altro fenomeno da combattere è la proliferazione eccessiva dei siti internet e la apertura che si dà al popolo degli scommettitori di giocare on line.
Questa libertà così ampia è pericolosa e se da una parte aumenta l'esposizione dei calciatori e società verso questo tipo di corruzione, dall'altra consente a troppa gente - studenti, lavoratori, pensionati, gente qualunque - di mettere a repetnaglio le loro finanze. Quest'ultimo è un problema sociale molto delicato, da non sottovalutare affatto.

Bisogna stare attenti. Quanto dici è condivisibile, ma rischia di prestare il fianco alle scommesse clandestine.
Sicuramente ci sono anche adesso, ma depotenziare quelle legali non so se è una buona idea.

[Baruch]

Il Fatto di oggi sul calcio-scommesse fa davvero pena: titolone "Calciopoli2", parola mai usata per ammissione serale di Lepore, occhiello con le 7 squadre coinvolte ma pezzo senza nomi delle 7 squadre (anzi, le 5 di Cremona "ancora non note"), con splendida chiusura (intero ultimo paragrafo) alla difesa della Sensi, che oltre ad avere scarso rilievo giornalistico andrebbe quanto meno citata insieme alle difese delle altre squadre (l'hanno fatto sia la Fiorentina, sia Cellino, sia Semeraro), una volta pubblicata. Mamma mia...

ECCO CALCIOPOLI2

Almeno sette le squadre di Serie A coinvolte
Giocatori “ve n d u t i ”, scommesse e camorra

di Giampiero Calapà
e Antonio Massari

Da Napoli la notizia di
un’imminente replica del
2006 arriva direttamente
dalla procura, anche se il
capo Giandomenico Lepore
smentisce di aver definito l’inda -
gine “Calciopoli2” e spiega: “È
molto diverso da Calciopoli, non
sono coinvolti arbitri, per esempio,
e anche i nomi dei calciatori
che potrebbero avere avuto un
ruolo negli illeciti non sono ancora
certi”. Però salgono a sette
le squadre di Serie A finite nelle
indagini sullo scandalo del calcio-
scommesse; infatti alle 5, ancora
non note, emerse dagli interrogatori
di Cremona, si aggiungono
altre due società, e almeno
un’altra partita sospetta,
per la procura di Napoli. Così
sotto al Vesuvio sono stati aperti
due fascicoli, uno sullo scandalo
calcio-scommesse – anticipato
dal Fatto lo scorso 5 febbraio, che
ora fa il paio con l’indagine di
Cremona, ma con in più la camorra
– e uno per frode sportiva
.
IL PALLONE d’Italia ritorna indietro
di cinque anni, ma non al
titolo del mondo in Germania:
nell’estate 2006 fu rivoltata la Serie
A con i campioni d’Italia della
Juventus spediti in B (titolo assegnato
all’Inter, terza a fine stagione
dietro al Milan, penalizzato come
Fiorentina e Lazio). Mentre il
processo di Calciopoli1 è appena
al primo grado di giudizio, la giustizia
sportiva dovrà affrontare la
questione prima di allestire i calendari
dei campionati della prossima
stagione. La testa, come la
coda, della classifica di Serie A
non dovrebbe subire cataclismi,
almeno secondo quanto affermato
ieri dal presidente del Coni,
Gianni Petrucci: “Sono convinto
che sia limpido lo scudetto del
Milan, come le retrocessioni in B.
Ho appena firmato una lettera
per i ministeri di Interno, Economia
e Giustizia per chiedere aiuto:
il calcio non ce la può fare da
solo a fronteggiare la criminalità
or ganizzata.”.
Il ministro dell’Interno, Roberto
Maroni, ha già annunciato una
nuova task force: “Ho dato mandato
al capo della Polizia di costituire
una squadra investigativa per
stanare chi altera la regolarità delle
gare. Antonio Manganelli è già
par tito”. L’inchiesta della procura
di Napoli gira intorno a risultati ribaltati
tra primo e secondo tempo,
con puntate on line anomale
quasi alla fine delle gare, oltre alla
presenza costante di uomini del
clan degli “scissionisti” di Secondigliano
in centinaia di intercettazioni
telefoniche. Si parla di collegamenti
finanziari con tracce
che portano in Spagna e in Sudamerica.
Come hanno rivelato alcuni
pentiti, proprio la camorra
avrebbe interessi notevoli sul giro
di calcioscommesse sul quale indaga
la procura di Napoli.
TRA QUESTE partite ribaltate
dopo l’intervallo c’è anche quel
Napoli-Parma 2-3 del 10 aprile
2010 (di cui il Fatto ha scritto il 5
febbraio scorso). Ma non dovrebbero
essere Napoli e Parma le due
società nei guai che segneranno
la storia, ancora da scrivere, di
Calciopoli2. Lo scorso ottobre
per scommesse clandestine è stato
arrestato l’attaccante Cristian
Biancone, ex Sorrento e Avellino,
e indagato il portiere Vitangelo
Spadavecchia, ex Sorrento e Andria.
Giancarlo Abete, presidente
della Federcalcio, dopo l’incon -
tro con Petrucci nella giunta del
Comitato olimpico, invita alla
prudenza: “Le partite oggetto di
indagine individuate dalla procura
di Cremona sono diciotto. Non
facciamo confusione, sono attento
e vigile ma opero su dati documentati.
Non possiamo correre
il rischio di sbattere il mostro in
prima pagina, creando situazioni
non più recuperabili per alcune
persone”.
Proprio per questo motivo la presidente
uscente della Roma, Rossella
Sensi, è intervenuta dopo
che nei giorni scorsi è stato tirato
in ballo (e scagionato dagli stessi
pm) il vicecapitano Daniele De
Rossi, oltre alla società stessa:
“Sono infastidita per quello che è
stato scritto sulla Roma: una società
seria, lascio agli inquirenti il
loro lavoro, ma pregherei di non
mettere tutto in un calderone”.