su La Stampa pubblicano i testi delle telefonate su Lotito. Pare ci sia di mezzo anche Della Valle; insomma un deja vù. Comunque parlano di squadre di centro classifica
E il medico al telefono disse: "Sappiamo Lotito quello che fa"GIOVANNA TRINCHELLA
Cinquantamila intercettazioni telefoniche. Un mare magnum di conversazioni rilevanti, ma anche chiacchiere poco comprensibili o semplicemente millanterie quelle che si possono leggere nelle seicentoundici pagine dell'ordinanza di custodia cautelare del gip di Cremona Guido Salvini e che vedono protagonisti gli arrestati. Si parla di presidenti di società, di altre partite di serie A oltre alla già citata Inter-Lecce e di un ministro.
Il ministro Frattini Giorgio Buffone, direttore sportivo del Ravenna calcio, parla con Ismet Mehmeti, il cittadino albanese che si occupa materialmente delle scommesse. È il 16 marzo, mancano pochi minuti alle 18.
Buffone: «Dì un po' stamattina com'è andata? di' fammi sape' che sono curioso».
Mehmeti: «È andata bene... quello lì te lo dico però quando ci vediamo non...».
B: «Quando ci vediamo va beh» M: «Perché lui non piace... mi ha detto anche il tuo discorso è andato molto bene ... lì eh. Però non non vuole che lo sappia molta gente... mi ha consigliato».
B: «Eh normale».
M: «Eh capito? mi ha detto anche chi mi ha chiamato Giorgio e ho detto... guarda io non ho parlato con Giorgio non so come lo sa».
B: «Mm» M: «Capito?».
B: «Sì sì no...».
M: «Perché non non voleva che sappia molta gente».
B: «In che senso dove? Ma io con lui ho un buon rapporto quindi problemi non ce ne ho... tra me e lui problemi non ce n'è... poi se».
M: «No no».
B: «Se sì incomprensibile... in giro».
M: «Ricevuto ...».
B: «Problemi non ci sono».
M: «Ci ha ricevuto Frattini (ministro degli esteri. ndr) eh».
B: «Ah ti ha ricevuto quella persona lì».
M: «Frattini Frattini».
Nel mirino Milan-Napoli Secondo l'accusa si scommetteva anche sulle partite di serie A, ma non ci sono prove che siano stati influenzati i risultati. In un'intercettazione Massimo Erodiani e Mario Pirani parlano di Milan-Napoli. Le telefonate sono del 28 febbraio 2011, giorno della partita serale a San Siro: una alle 14,42 e una alle 21,12, durante l'incontro. Nella prima si parla di che cosa giocare.
Erodiani: «Io penso 1-X... siamo più al coperto».
Pirani: «Per me Milan-Napoli stasera è una partita da stare lontano...è da tripla...».
E: «Per me è 1...e ti dico che segna pure Ibrahimovic...».
Seconda telefonata (sullo 0-0).
E: «Il Milan come sta a giocà?».
P: «Te dico solo che il Napoli è andato a Milano per far 0-0... il Napoli si difende, il Milan attacca ma non... non attacca veramente».
Al riposo è 0-0, poi il Milan segna 3 gol (uno con Ibra) e vince.
Il presidente LotitoMarco Pirani, il dentista, e Massimo Erodiani, il tabaccaio, discutono di puntate, di percentuali e dei debiti del portiere Marco Paoloni. È il 23 febbraio sono le 18,37.
Erodiani: «Mi dice... ma tu puoi fare qualcosa quaggiù da te? gli ho detto ... perché? Perché loro sono disposti a venire a perdere ... chi viene qui a Pescara è disposto a venire a perdere... quanto vuoi? Gli ho detto Gianfrà ... loro chiedono cento» (100.000 euro ndr).
Pirani: «Ma non ce pensà nemmeno ... non ce pensà».
E: «Aspetta... aspetta... io mi sono mosso... la società del Pescara è irraggiungibile... dicono persone che sono vicine che queste cose non le fanno P: «Mm».
E: «Ok?» P: «E glie fa solo onore».
E: «Ok... non so fino a quanto è vero perché m'hanno detto che mo'... Sebastiano che è il d.g. (direttore generale ndr) è attaccato a Lotito... sappiamo Lotito quello che fa...».
P: «...se ti hanno detto così evidentemente non vogliono far sapere... c'hanno i loro canali».
E: «Bravissimo».
Il patron Diego Della Valle A parlare sono sempre Erodiani e Pirani. È il 16 febbraio poco dopo le 16. I due discutono di Paoloni e della questione degli assegni del portiere.
Pirani: «Mercoledì sicuramente vado a vedere la partita a Firenze che m'hanno invitato».
Erodiani: «Addirittura».
P: «Sì».
E: «Fiorentina-Inter».
P: «Io conosco bene Della Valle hai capito? ma bene bene».
E: «C'è un posto per me vengo pure io...» (ride).
P: «Te lo faccio avé... quando c'è la Juve».
E: «Sì e la Juve sta domani».
P: «Noo con la Fiorentina».
E: «Ah Fiorentina-Juve».