L'arrabbiatura

[TD]

Seguo la Lazio da quando sono nato. Era il 1962.
Cognizione di causa dal 1970/71. Ho cominciato con Lorenzo in panchina e una retrocessione.
Poi mi sono scoperto tifoso di una grande. ma è durata poco.
Corsini mi angosciava. I tifosi della roma mi ammorbavano. Poi gli è toccato Giagnoni.
Ho gioito con Vinicio, ho vivacchiato con Lovati, mi sono illuso e ho pianto con Castagner, ho resistito al fianco di Simoni, con Salafia e Zaccagna in campo. Giorgio Chinaglia mi ha preso a frustate nel 1975, poi nel 1976, poi ancora a metà degli anni 80.
Ha esonerato Carosi che ci aveva salvato. Ha richiamato Lorenzo, due volte ce l'ho avuto e la seconda è andata peggio della prima. Poi Calleri e Fascetti. Un raggio di sole. La logorrea di Materazzi, niente di che ma un derby e tre fischi al Napoli.
Poi, Dino. Pareva un sogno. Zeman. Pareva un dio. Sven. Il paradiso. Zaccheroni, il lassativo. Mancio. Il sublime. Il primo anno di Lotito e le difficoltà, poi il calore umano di Delio. Con Ballardini mi sono arrabbiato perché lui non lo cacciava.
Seguendo la lotta per la salvezza sapevo bene che bastava poco per rialzarsi, ma Lotito ci ha tenuto a patire due mesi prima di cambiare. Poi è arrivato questo signore con i capelli grigi e ne ho apprezzato il modo di fare. Convinto che fosse la cura giusta, per via della sua grande esperienza. Ma era la cura giusta per una squadra precipitata con un piede nella fossa.
Non quando c'è da attrezzarsi per il volo.
Così a 48 anni mi ritrovo nei primi 4. Non m'è successo tante volte, ma solo stavolta sono arrabbiato. Più arrabbiato che quando m'è toccato Corsini, forse perché ero piccolo. Più che quando è arrivato Zaccheroni, perché sapevo che se ne sarebbe andato. Più che ai tempi di Chinaglia presidente, perché avevamo problemi molto più grandi altrove. Reja è il primo allenatore che mi fa passare l'estate arrabbiato, ogni volta che mi accosto a una notizia che ci riguarda penso: tanto c'è Reja pure l'anno prossimo.
Mi dispiace, sto diventando vecchio. Dice che si nasceva contestatori e si moriva reazionari, io non ho mai criticato un allenatore della Lazio e questo non mi va più né su né giù.

[fish_mark]

Mi dispiace, sto diventando vecchio. Dice che si nasceva contestatori e si moriva reazionari, io non ho mai criticato un allenatore della Lazio e questo non mi va più né su né giù.

Lo diceva Nenni che un uomo a 20 anni è un rivoluzionario e a 40 un informatore della polizia.
Beh, Reja non scalda il cuore e spesso irrita l'apparato digerente (specie nel transito intestinale). Però i numeri sono dalla sua parte e la conferma, almeno per quello (anzi, direi solo per quello), la merita.
Volevi un cambio tecnico per intraprendere una nuova strada? Io pure e ho la sensazione che moltissimi, dentro e fuori i forum, volevamo una cosa del genere.
Alcuni maitre a pensier del catetere hanno sottolineato che la conferma di Reja rischia di trasformarsi un handicap per la Lazio, specie se nelle priem fasi del campionato dovessimo subire delle sconfitte. Speriamo di no, perché se le stagioni cominciano con questa tara allora si mette male.
Possibile, anzi forse probabile, che il presidente lo abbia confermato perché non trovava di meglio, rinviando al'anno prossimo la scelta del nuovo tecnico.

Stiamo sereni, perché se Edy non è una archistar è comunque un ottimo geometra e noi il prossimo anno abbiamo molto da fare.

[carpelo]

Capisco (meglio, intuisco) la tua arrabbiatura. Ma non bisogna smettere di essere fiduciosi, anche quando si è vecchi come te ( ) e si pensa di averne viste così tante da essere in parte sicuri di come andrà a finire
Bisogna guardare nel lungo periodo ed io ti garantisco una cosa: Reja è un traghettatore. Prima l'annata della salvezza, poi della speranza e fiducia. La prossima sarà l'annata della consapevolezza: ci confermeremo ad alti livelli. Però non vinceremo nulla, arriveremo quarti o quinti e sempre con l'amaro in bocca.
Ma confermandoci ad alti livelli, ci prepariamo ad un radioso avvenire, con un giovane allenatore che non avrà bisogno di fare da papà ad uno spogliatoio ormai cazzuto.
Dai, non t'arrabbiare

[pizzeman]

zio edy è un brav'uomo, un friuliano con i piedi ben piantati in terra; con lui sai che il tuo patrimonio è al sicuro.
è l'uomo adatto per Lotito, un presidente che non fa (quasi) mai il passo più lungo della gamba.
Quella di oggi non è una Lazio per sognatori. Domani può diventarlo, anche grazie al patrimonio amministrato oggi bene da Reja.
Piccoli passi, piccole crescite, un ottimo lavoro, da stimare.
Manca solo un particolare: senza sogni non siamo tifosi e non abbiamo speranze, se non quella di aspettare che si cresca.

[Aquilotta del Nord]

Quella di oggi non è una Lazio per sognatori.


Manca solo un particolare: senza sogni non siamo tifosi e non abbiamo speranze, se non quella di aspettare che si cresca.

Appunto, se ci togli i sogni cosa ci resta, a noi poveri tifosi? 
Non lo so, non mi voglio intristire davanti ad un piatto prima ancora di conoscerne gli ingredienti principali, l'anno appena trascorso doveva servire a togliere la Lazio dalle secche, la situazione era drammatica, bisognava risollevarsi. L'hanno fatto, ma spero si siano resi conto che bastava davvero qualcosa in più, solo qualcosa, per il salto definitivo. Solo chi osa vince. Spero se ne convincano anche loro.

[pizzeman]

io credo che reja sia una conseguenza della situazione: la scelta di non sognare è della società.
siamo formiche, per scelta.

[jegue98]

Diamo la possibilità anche a lui di dimostrare che può fare meglio e lascia perdere le arrabbiature che fanno solo male! 

[fish_mark]

io credo che reja sia una conseguenza della situazione: la scelta di non sognare è della società.
siamo formiche, per scelta.

Nessuno chiede di trasformaci in cicale.

[aquilafelyx]

Io mi arrabbio di più se non prendiamo almeno un paio di centrocampisti coi controcazzi .........

[WombyZoof]

thom, ma secondo te a reja non gli va di vincere? cioè lo fa apposta?

dagli i giocatori che mancano e vedrai che miglioreremo. ricordati i furti, bastava vincere a napoli ed eravamo terzi.

boh, io quuesto astio preventivo non l'ho mai capito

[pizzeman]

Nessuno chiede di trasformaci in cicale.

beh.. tra la cicala e la formica c'è una via di mezzo.
cmq essere formiche è proprio una palla...

[pantarei]

semo in due, TD.
reja mi stressa, mi ammazza l'entusiasmo e i sogni.
quel che e' peggio e' che e' l'emanazione delle intenzioni di lotito.
pragmatismo calcistico , nun po' esse.

[BobCouto]

Alcuni maitre a pensier del catetere hanno sottolineato che la conferma di Reja rischia di trasformarsi un handicap per la Lazio,

Ahò, ce fosse una volta che le maitresse a penser interpretano un avvenimento in modo positivo per la Lazio.

Per fortuna costoro non capiscono un caxxo di niente, quindi dormiamo tra quattro guanciali.

Per il resto, io pensavo che il compito di un allenatore fosse quello di mettere insieme più punti che sia possibile. E sotto questo profilo, Reja ha un curriculum con la Lazio inattaccabile. Meglio di lui solo Delio Rossi, perché ha portato un pezzo a casa e le vittorie contano, ma gli ultimi due anni di Delio in campionato li ricordo come due interminabili agonie. E certo, con Artipoli Vignaroli e Baronio... E allora ci vogliono i calciatori, per sognare. Con Zeman e Cribari-Diakité che sogni? Di salvarti vincendo un paio di partite 5-2?

[TD]

Mica dico che gioca a perdere, dico che gioca male.

[BobLovati]

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Così a 48 anni mi ritrovo nei primi 4. Non m'è successo tante volte, ma solo stavolta sono arrabbiato.
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Reja è il primo allenatore che mi fa passare l'estate arrabbiato, ogni volta che mi accosto a una notizia
che ci riguarda penso: tanto c'è Reja pure l'anno prossimo.
Mi dispiace, sto diventando vecchio. Dice che si nasceva contestatori e si moriva reazionari, io non ho mai criticato un allenatore della Lazio e questo non mi va più né su né giù.

sulla vecchiaia lassamo perde          Quanto al resto abbastanza d´accordo   

io credo che reja sia una conseguenza della situazione: la scelta di non sognare è della società.
siamo formiche, per scelta.

più che altro, il risveglio dai sogni è spesso " bagnato " ( di sudore ); sennò vedi gli asfalliti !

Diamo la possibilità anche a lui di dimostrare che può fare meglio ...........................

certo, hai ragione; dipende però " a che cosa " può fare meglio. Al gioco ne dubito, alla crescita dei giovani, meno ( non nel senso degli sganassoni  ). Dall´anno scorso ha fatto miracoli, ma il problema è che quest´anno, al momento di crescere, è rimasto col cerino acceso in mano; fino alla fine !   

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Per il resto, io pensavo che il compito di un allenatore fosse quello di mettere insieme più punti che sia possibile. E sotto questo profilo, Reja ha un curriculum con la Lazio inattaccabile. 

su questo non ci piove !

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Meglio di lui solo Delio Rossi, perché ha portato un pezzo a casa e le vittorie contano, ma gli ultimi due anni di Delio in campionato li ricordo come due interminabili agonie.

... su questo nemmeno.

Per terminare io ho ancora seri problemi per rinnovare l´abbonamento, seppure a metà prezzo ( vedi TD, anche l´età a volte può dare dei vantaggi     )

[BobCouto]

E' un calcio che può non entusiasmare o divertire, certo.

Forse un altro allenatore avrebbe potuto fare 5 punti in più, chissà. Ma manca sempre la controprova. Per estremizzare: chi ci dice che un altro allenatore al posto di Maestrelli non avrebbe vinto tre scudetti, invece di uno? Però, visti l'eccezionalità - verso l'alto - del rendimento di quella squadra, è più logico supporre che il contributo dell'allenatore sia stato positivo. Lo stesso vale per Reja, secondo me.

[fiDelio]

TD, l'allenatore "normale" conta come sempre il 20%. L'altro 80% lo fanno i giocatori.

L'allenatore speciale (che al massimo sale al 30%) al momento non ce lo possiamo permettere.

[Aquilotta del Nord]

A dirla tutta, sono molto preoccupata solo per i derby.
Per il resto, sono abituata a mangiare pane e cipolle 

[TD]

Questa squadra non ha offerto un rendimento eccezionale se non per il primo terzo del campionato e nemmeno tutto.
Dopo, ha fatto quello che ha fatto la Fiorentina di Sinisa, che ha avuto un milione di travagli. Basti pensare che Jovetic, il loro Zarate, non ha giocato nemmeno una partita. M'immagino la Lazio senza Zarate per tutto l'anno e faccio i conti, per qualcuno magari si vinceva lo scudetto. Il rendimento della Lazio di Maestrelli fu superiore a ogni rosea aspettativa, ma per due anni e mezzo come minimo. Nel 74/75 la Lazio andò a perdere ad Ascoli col gol di Colautti che era in scia della Juve. Nel girone di ritorno ne successero parecchie, di cose negative... Il paragone è ingeneroso, per Reja.
Il problema è che abbiamo (io per primo, mea culpa, per mesi ho battuto questo tasto) sopravvalutato pesantemente i risultati di questo allenatore, che ha fatto salvezza con una materia prima che a Bologna t'avrebbero sputato in un occhio se parlavi di serie B e poi è finito fuori dalla Champions nel modo che sappiamo, sbracando nelle gare cruciali della stagione.
Per una tifoseria che ha negli occhi la memoria delle squadre belle e quasi tutte vincenti di Maestrelli, Zeman, Eriksson, Mancini e Rossi è singolare per davvero.

[jegue98]

Per terminare io ho ancora seri problemi per rinnovare l´abbonamento, seppure a metà prezzo ( vedi TD, anche l´età a volte può dare dei vantaggi     )

Rinnova e non te ne pentirai! 

TD, l'allenatore "normale" conta come sempre il 20%. L'altro 80% lo fanno i giocatori.

L'allenatore speciale (che al massimo sale al 30%) al momento non ce lo possiamo permettere.

Quoto Fidelio e aggiungo ciò che ho scritto in altro topic.
Reja dovrebbe, secondo me, riuscire a far cambiare mentalità alla squadra. Dovrebbe renderla più aggressiva. Ma, detto questo, alla Lazio servono un paio (anche di più) di giocatori grintosi, incazzati. A parte Brocchi (speriamo ripeta un altra annata come questa) e Lich (che probabilmente se ne andrà) gli altri sono tutti "molli e mosci".
Di questo la Lazio ha bisogno più di ogni altra cosa. Di giocatori che abbiano le palle quadrate!
Sono i giocatori che scendono in campo non ce lo dimentichiamo.