Autore Topic: hanno scelto...pare che sia luis enrique  (Letto 15219 volte)

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Offline WombyZoof

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Re:hanno scelto...pare che sia luis enrique
« Risposta #120 : Venerdì 10 Giugno 2011, 10:16:25 »
ragazzi, renga è lazialeee .   quante volte ve lo devo dire. li prende per il culo, ci ha costruito una carriera. e se ci fate caso non ha mai speso una parola cattiva contro di noi a differenza di altri. il riferimento al sistina è una riprova della sua perfidia.

«Per un centimetro Beppe, per un centimetro»

Offline WombyZoof

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Re:hanno scelto...pare che sia luis enrique
« Risposta #121 : Venerdì 10 Giugno 2011, 10:16:52 »
intanto montiola suscita entusiasmi mondiali a catania:



Catania, "l'aeroplanino" Montella ha fatto il giro del mondo
10.06.2011 09.30 di Antonino Bulla   per itasportpress.it      articolo letto 342 volte
La notizia dell'ingaggio da parte del Catania di Vincenzo Montella come nuovo tecnico della formazione etnea, ha fatto il giro del mondo. La stampa internazionale, soprattutto quella sudamericana, ha dato grande risalto all'approdo sulla panchina rossazzurra “dell'aeroplanino”. In Argentina patria di molti giocatori in forza al Catania e dell'ex allenatore, Pablo Simeone, hanno titolato: “Vincenzo Montella, nuevo entrenador del Catania tras la marcha de Simeone”. In Brasile si legge: “Montella é contratado como treinador do Catania” mentre in Uruguay riportano: “Vicenzo Montella es el nuevo DT del Catania”. Non da meno la stampa europea. In Francia il titolo più gettonato sui quotidiani transalpini è “Montella entraîneur de Catania”. Per i tedeschi “Montella übernimmt Traineramt bei Catania”. In terra iberica scrivono “Montella, nuevo técnico del Catania”. In Portogallo invece si legge: “Catania aposta em Montella”. La notizia è arrivata anche in Giappone “モンテッラは、カターニアの新しいトレーナーです。” e in Russia “Монтелла является новый тренер Катании”.
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Offline WombyZoof

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Re:hanno scelto...pare che sia luis enrique
« Risposta #122 : Venerdì 10 Giugno 2011, 12:05:28 »
secondo me cagnucci , dopo aver visto renga stracciare il record mondiale di cazzate con questo articolo su luis enrique, si è già messo al lavoro. 

aspettiamoci qualcosa di pazzesco anche per i loro standard. sta per cominciare una guerra tra titani delle cazzate.


eccolo, come avevo previsto è arrivato il nuovo record ondiale de cazzate. cagnucci, con una prestazione che ha dell'irreale, paragonabile al salto di Bob Beamon a mexico 68, o al 19:72 di Mennea, straccia il record di renga.

attenzione, se state lavorando rimandate la lettura alla pausa pranzo, potrebbero venirvi delle convulsioni.

C’è un limite alla calunnia, all’infamia, alla meschinità, anche per chi non ha coscienza, appartenenza, ideali, sogni o valori. Anche se si volesse fare una guerra. Forse, come si dice c’è un limite a tutto. Sicuramente è stato oltrepassato quello che si traccia quando si (s)parla di Totti. Va bene, cioè no, ma va bene dargli del romano con quell’accezione negativa che mettono gli stronzi e gli ignoranti che la danno.
Va bene, cioè no, per niente, ma va bene dargli dell’ignorante, che poi sarebbe sempre per quegli idioti un corollario del primo postulato: romano, ignorante, cafone, analfabeta, Roma Ladrona la Lega Nord e pure quella Calcio non perdona (e vai con le cinque giornate di squalifica che arrivano ogni tanto da Milano). Va bene, e non va bene per niente, metterlo in croce quando fa i pollici, quando si ciuccia i pollici, quando indica la luna, quando fa la mano a Tudor, la manita alla Lazio, i gol col laser di Goldrake, il battimuro a Radu, le magliette ai laziali che so’ provinciali (vabbè te credo) però no perché pure il telecronista di Al Jazeera le fabbrica (“the king of Rome is not dead”: do you remember?). Va bene pure che quando lui dà un calcio interviene il Presidente della Repubblica, ma se un giocatore della squadra del presidente del consiglio prende a capocciate un signore (si chiama Joe Jordan, lavora nel Tottenham Hotspurs) davanti a tutta Europa nessuno dice niente, così come troppo pochi stanno dicendo niente adesso.
Avrebbero dovuto aprirci. I telegiornali ieri sera e stamattina, e quei giornali da Repubblica delle banane com’è quest’Italia alla frutta, senza dolce e tanto amaro da buttare giù come olio di ricino. Aprire con “Scusate” oppure “Abbiamo dato una lezione di come non si fa giornalismo” anzi “Esattamente è così che si frega la democrazia”. Perché come diceva il Marchese al buon Aronne Piperno “se tu me freghi qui, me freghi dappertutto”. Se tu me freghi con le Tessere del Tifoso, coi titoli su De Rossi e Totti me freghi sulla Finanziaria, sulla politica, sulla guerra.
Ma tutto questo conta meno di niente. Perché c’è un limite a tutto e cioè c’è un limite anche al commento, alla critica, all’editoriale, allo sdegno. Certo sono i grandi della nostra storia umana che ci hanno insegnato a verbalizzare ciò che non ha verbo, a dire persino il silenzio (fate risuonare il “nothing sir” di Cordelia nel Lear di Shakespeare) dialettizare persino l’urlo (guardate il quadro di Munch). C’è Tahar Ben Jellou che ha scritto un piccolo grande capolavoro: “Il razzismo spiegato a mia figlia”, perché davanti a cose insostenibili, clamorosamente ottuse, false, offensive, mistificatorie, brutte, fuori quadro, contro qualsiasi sensibilità appensa sensibile, è difficilissimo dire “A” dire il contrario, dire la verità. Forse qualcuno di veramente umano un giorno avrà l’arte di spiegare ai lestofanti di oggi e di ieri, alle puttane di regime e dell’informazione, che Totti non si può vendere se stesso. E’ l’opera più difficile spiegare la verità quando il sole è la verità. Ci sono le religioni apposta.. Hanno detto che spunta il nome di Totti nella vicenda scommesse, l’hanno detto in tv, l’hanno fotografato sui siti, l’hanno messo in prima pagina che Totti si vendeva le partite della Roma. Diteglielo voi come non può essere vero! Dite al mare che è pieno d’acqua, cercate di capire il cielo al volo. Aiutatemi.
Totti non si può vendere Totti. Se uno studiasse filosofia arriverebbe a una zona limite di quasi tutto che è il paradosso (un cortocircuito logico camuffato da mistero) la contraddizione che è la sorgente più inesauribile di pensiero, di vita, di scienza, di arte. Ma se uno studiasse appena il buon senso che il paradosso, la boutade, il gioco di parole, la contraddizione sono una cosa, le stronzate un’altra. Uno scarabocchio non è un Kandisky. Chi dice “non sono d’accordo con le mie idee” dice una cretinata non dà nessuno spunto, non disvela nessuna verità. Totti non si può vendere Totti. Totti non si può vendere le partite della Roma. Totti non si può vendere. Non si può proprio dire. Non si può. No. Totti è la Roma. E la Roma da quando è ragazzino che diventava rosso perché non credeva che un giorno lui potesse far parte di quel sogno palleggiato sul balcone di casa sua sopra al garage di un amico che lo portava per la prima volta allo stadio.
Ci dormiva col pallone. Totti alla Roma ha dato una carriera e il suo nome. Gli ha dato un ginocchio quando non aveva ancora 14 anni, e pochi lo sanno, e pochi le immaginano le paure di quel ragazzino fenomeno che si ritrova all’improvviso sul lettino. Totti gli ha dato un altro ginocchio, caviglia e tibia, lividi e gonfiori sulle gambe, nell’anima e nel cuore. Totti gli ha dato persino i soldi: tra quello che ha guadagnato qui alla Roma e quello che alla Roma ha fatto guadagnare in 18 anni di diritti d’immagine, di marketing, merchandising e di tutte quelle parolacce capitalistiche, ci rimette. Totti è la maglietta di Totti in Africa. Totti sono i ragazzini libanesi che dicono Totti ai nostri militari (perché Totti in Libano significa amico). Totti è la parola magica che in Medio Oriente apre ancora le porte, anche quelle della prigionia di Giuliana Sgrena. E’ una favola moderna. Una favola utile. Una bella realtà. Totti è una generazione di tifosi. Ci sono essere umani che hanno 18 anni e che giustamente considerano Totti un essere pre-esistente, più antico dei dinosauri proprio perché ancora non è stato estinto.
Come le cose, gli animali, le città. Gli arcobaleni. La neve. Ci sono tifosi che non hanno mai visto niente senza Totti. Totti è il chiacchiericcio sui ballatoi di San Lorenzo e resterà sempre quel brusio. Totti è la fettina panata che ti portavi allo stadio con la frittata. Una volta era così, e Totti viene da quella volta lì. Non è mai cambiato. Non s’è mai venduto. Non se n’è mai andato. Totti a 12 anni ha detto di no alla Lazio quando ancora non aveva una squadra grande, e a 13 anni al Milan: la famiglia non era ricca, era ed è una bellissima famiglia di Roma, e rifiutare centinaia di milioni di lire quando tuo figlio è ancora un ragazzino non è da tutti, anzi è esattamente questa che fa la differenza fra tutti e Totti. E non basta comprare una vocale. Non serve comprare niente. Totti non si vende. Non s’è mai venduto. E’ rimasto sempre qua. E’ l’unico della nostra storia ad averlo fatto.
Una volta, sempre quella volta lì anche se era il 2004, il Real Madrid gli fece arrivare a casa una maglietta tutta bianca come l’assegno che l’accompagnava. Totti ha detto no. Ha detto no ai soldi e alle vittorie, ha detto no a tanti soldi e a tante vittorie, scegliendo la strada (fra le due quella più impervia del bosco...) di restare in mezzo alle malelingue, agli invidiosi, a quelli che si credono alternativi e che in fila ripetono “voo dico io ’a rovina daaa Roma è proprio Totti” e tutti i soloni e i saloni longobardi, dagli snob intellettuali ai cafoni agguerritti delle valli pronti a imbracciare il forcone contro Roma. Totti a turno ha avuto contro tutti. E tutto questo va bene, anche se no. Però stavolta – ed è forse il regalo più grande che Totti ci fa – hanno esagerato, hanno varcato il limite l’unico che non si poteva varcare. Totti per la Roma ha pianto, Totti è quella camminata di notte da una notte di coppa campioni alla curva Sud, Totti è il nostro ragazzino che è diventato grande senza perdersi. Totti sta sempre qui. Basta guardarlo. Ora speriamo che gli tolga tutto con le querele, miliardi di miliardi di euro anche perché lui li girerebbe tutti in beneficenza, senza dire una parola. Non parla tanto Totti. Sorride. Fa arte coi piedi.
Fa ridere negli spot. Rassicura noi suoi contemporanei con la sua presenza. In fondo questa brutta e penosa storia (di chi si difende dicendo “beh comunque Totti è un nome” e grazie al ca’, proprio quello è il punto) ha una grande morale, una felicissima conclusione: appena ieri è uscita questa porcheria, subito tutti immediatamente hanno capito che non poteva essere vero, perché Totti non si può vendere Totti, perché Totti non si può vendere la Roma, perché di mezzo c’è qualcosa di infinitamente più grande che raramente si riesce a dire con immagini e parole. Insomma che c’è un limite all’infamia, alla calunnia e alla meschinità. Quel limite è l’amore.
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Offline disabitato

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hanno scelto...pare che sia luis enrique
« Risposta #123 : Venerdì 10 Giugno 2011, 15:00:08 »
Sono arrivato solo fino a metà..
Che schifo..
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

Offline disabitato

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hanno scelto...pare che sia luis enrique
« Risposta #124 : Venerdì 10 Giugno 2011, 15:03:15 »
Aggiungo che su skytrigoria24 c'è la diretta non stop dell'arrivo di l.e. manco fosse sto cazzo sceso in terra..
SKY sport è proprio un covo di merde giallorosse..
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Offline Eagles71

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Re:hanno scelto...pare che sia luis enrique
« Risposta #125 : Venerdì 10 Giugno 2011, 15:36:20 »
Aggiungo che su skytrigoria24 c'è la diretta non stop dell'arrivo di l.e. manco fosse sto cazzo sceso in terra..
SKY sport è proprio un covo di merde giallorosse..

se pjavano Klose, che facevano? ce aprivano tutte le edizioni dei tg
no dico hanno preso luiserriche... :o
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!

Offline WombyZoof

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Re:hanno scelto...pare che sia luis enrique
« Risposta #126 : Venerdì 10 Giugno 2011, 16:44:52 »
Aggiungo che su skytrigoria24 c'è la diretta non stop dell'arrivo di l.e. manco fosse sto cazzo sceso in terra..
SKY sport è proprio un covo di merde giallorosse..

disdire, disdire.
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Offline robylele

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Re:hanno scelto...pare che sia luis enrique
« Risposta #127 : Venerdì 10 Giugno 2011, 17:12:56 »
sono arrivato alla decima riga, impossibile leggere tutte quelle caz.zate, suvvia...

Sky fa il suo lavoro invece. Conosce il bobolo giallorosso e si regola di conseguenza.

'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Trippanera

Re:hanno scelto...pare che sia luis enrique
« Risposta #128 : Venerdì 10 Giugno 2011, 17:28:55 »
sono arrivato alla decima riga, impossibile leggere tutte quelle caz.zate, suvvia...

Sky fa il suo lavoro invece. Conosce il bobolo giallorosso e si regola di conseguenza.

Benissimo. Però si dichiari morto il giornalismo di informazione e Sky faccia come fece Biscardi che davanti al giudice confessò che il suo programma era soltanto il chiacchiericcio in malafede di mentecatti appositamente selezionati.

Offline Eagles71

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Re:hanno scelto...pare che sia luis enrique
« Risposta #129 : Venerdì 10 Giugno 2011, 17:57:48 »
Benissimo. Però si dichiari morto il giornalismo di informazione e Sky faccia come fece Biscardi che davanti al giudice confessò che il suo programma era soltanto il chiacchiericcio in malafede di mentecatti appositamente selezionati.

non è più giornalismo perchè questo è solo uno show, vendono un prodotto e deve piacere a chi lo compra, non deve informare, ma deve piacere.
Poi in mezzo ci casca pure il Laziale, il viola, il doriano, il genoano, il granata...etc
io sinceramente la striscia di sky"sport"24 non la reggo però avendocela nel pack la guardo, ma indubbiamente i padroni sono le 3 strisciate i peperoni e i ciucci. >:(
Però vederli rosicare quando beccano non ha prezzo...
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Mazzola

Re:hanno scelto...pare che sia luis enrique
« Risposta #130 : Venerdì 10 Giugno 2011, 23:41:44 »
Totti e' la fettina panata...
Sublime. Io, se ero Totti, gli facevo causa.

bak

Re:hanno scelto...pare che sia luis enrique
« Risposta #131 : Martedì 14 Giugno 2011, 15:45:47 »
su sky per cantare le gesta dell'eroico l.e. hanno intervistato Manuel Estiarte, cazzo c'entra che era un pallanuotista  :o, e Pique. :aleoo:.
Tutti premettono, se lo lasciano lavorare  :lol:.
Se mi nonno c'aveva cinque palle era un flipper, se ce ne aveva tre era un bingo  ;D

bak

Re:hanno scelto...pare che sia luis enrique
« Risposta #132 : Venerdì 17 Giugno 2011, 19:07:38 »
Oggi, 18:35      #14
Simone74
FEDELE

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Riferimento: Calciomercato estivo 2011
 
Vorrei sottolineare un azzardo,a mio parere,fatto dalla roma nell'affidarsi ad un tecnico praticamente all'esordio.
L.enrique allenava la b del barcellona ed era all'esordio,oltretutto non so' neanche con che risultato...ma da li' ad una serie A italiana,penso con obbiettivo minimo la C.L.,ce ne passa.
Che ne pensate?Magari chi lo conosce meglio puo' smentirmi.A voi!
Roma intesa come realtà calcistica, e' un tritacarne. La scelta che hanno fatto e' sicuramente una scommessa ma:
- Enrique ha ottenuto il miglior risultato di sempre col Barca B
- Guardiola ha fatto il suo stesso percorso e i risultati li conosciamo tutti
- l'ossatura della rosa della ++++ e' molto tecnica, ha già dimostrato di essere molto brava e giocare il pallone a terra e in velocità
- Enrique me lo ricordo da giocatore: grandissimo carattere!
Secondo me e' una buona scelta non fosse appunto che avrà a che fare con lo spogliatoio della ++++ e con Roma in generale. Si manderanno a fare in c@lo entro gennaio.


Grandioso. Che Dio lo ascolti  ;D

Offline quantomanca?

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Re:hanno scelto...pare che sia luis enrique
« Risposta #133 : Venerdì 17 Giugno 2011, 20:10:51 »
su sky per cantare le gesta dell'eroico l.e. hanno intervistato Manuel Estiarte, cazzo c'entra che era un pallanuotista  :o, e Pique. :aleoo:.
Tutti premettono, se lo lasciano lavorare  :lol:.
Se mi nonno c'aveva cinque palle era un flipper, se ce ne aveva tre era un bingo  ;D

estiarte fa il dirigente del barcellona ora, credo di tutta la polisportiva

Offline quantomanca?

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Re:hanno scelto...pare che sia luis enrique
« Risposta #134 : Venerdì 17 Giugno 2011, 20:15:32 »
Oggi, 18:35      #14
Simone74
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Riferimento: Calciomercato estivo 2011
 
Vorrei sottolineare un azzardo,a mio parere,fatto dalla roma nell'affidarsi ad un tecnico praticamente all'esordio.
L.enrique allenava la b del barcellona ed era all'esordio,oltretutto non so' neanche con che risultato...ma da li' ad una serie A italiana,penso con obbiettivo minimo la C.L.,ce ne passa.
Che ne pensate?Magari chi lo conosce meglio puo' smentirmi.A voi!
Roma intesa come realtà calcistica, e' un tritacarne. La scelta che hanno fatto e' sicuramente una scommessa ma:
- Enrique ha ottenuto il miglior risultato di sempre col Barca B
- Guardiola ha fatto il suo stesso percorso e i risultati li conosciamo tutti
- l'ossatura della rosa della ++++ e' molto tecnica, ha già dimostrato di essere molto brava e giocare il pallone a terra e in velocità
- Enrique me lo ricordo da giocatore: grandissimo carattere!
Secondo me e' una buona scelta non fosse appunto che avrà a che fare con lo spogliatoio della ++++ e con Roma in generale. Si manderanno a fare in c@lo entro gennaio.


Grandioso. Che Dio lo ascolti  ;D

in neretto il loro stato d'animo nonostante gli eventi.
io prego che queste certezze non li abbandonino mai.

POMATA

Re:hanno scelto...pare che sia luis enrique
« Risposta #135 : Venerdì 17 Giugno 2011, 21:32:33 »
Faranno gruppo, anche perché non hanno piú scuse, poi ai primi scricchioli se sbracano ;D ;D ;D

Offline Fraplaya

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Re:hanno scelto...pare che sia luis enrique
« Risposta #136 : Venerdì 17 Giugno 2011, 22:30:26 »
a ottobre lo legano ai termosifoni dello spogliatoio e usano de la pena come clava pe' menaje'...
Imho
"l'attacco fa vendere i biglietti, ma la difesa fa vincere le partite" (V.Lombardi)

Offline Eagles71

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Re:hanno scelto...pare che sia luis enrique
« Risposta #137 : Martedì 21 Giugno 2011, 08:24:50 »
è ufficiale.
Tutti parlano di 6 milioni (lordi) per 2 anni.
Ma perchè non dicono 1,5 milioni all' anno, forse perchè fa più enfasi dire contratto di 6 milioni, così uno pensa, ammazza 6 milioni!!!, ma allora gli ameriCani hanno un mucchio di quattrini?
Non è propaganda pure questa?

Comunque sono contento, da Laziale ovviamente!!!
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Offline syrinx

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Re:hanno scelto...pare che sia luis enrique
« Risposta #138 : Martedì 21 Giugno 2011, 08:37:54 »

eccolo, come avevo previsto è arrivato il nuovo record ondiale de cazzate. cagnucci, con una prestazione che ha dell'irreale, paragonabile al salto di Bob Beamon a mexico 68, o al 19:72 di Mennea, straccia il record di renga.

attenzione, se state lavorando rimandate la lettura alla pausa pranzo, potrebbero venirvi delle convulsioni.

C’è un limite alla calunnia, all’infamia, alla meschinità, anche per chi non ha coscienza, appartenenza, ideali, sogni o valori. Anche se si volesse fare una guerra. Forse, come si dice c’è un limite a tutto. Sicuramente è stato oltrepassato quello che si traccia quando si (s)parla di Totti. Va bene, cioè no, ma va bene dargli del romano con quell’accezione negativa che mettono gli stronzi e gli ignoranti che la danno.
Va bene, cioè no, per niente, ma va bene dargli dell’ignorante, che poi sarebbe sempre per quegli idioti un corollario del primo postulato: romano, ignorante, cafone, analfabeta, Roma Ladrona la Lega Nord e pure quella Calcio non perdona (e vai con le cinque giornate di squalifica che arrivano ogni tanto da Milano). Va bene, e non va bene per niente, metterlo in croce quando fa i pollici, quando si ciuccia i pollici, quando indica la luna, quando fa la mano a Tudor, la manita alla Lazio, i gol col laser di Goldrake, il battimuro a Radu, le magliette ai laziali che so’ provinciali (vabbè te credo) però no perché pure il telecronista di Al Jazeera le fabbrica (“the king of Rome is not dead”: do you remember?). Va bene pure che quando lui dà un calcio interviene il Presidente della Repubblica, ma se un giocatore della squadra del presidente del consiglio prende a capocciate un signore (si chiama Joe Jordan, lavora nel Tottenham Hotspurs) davanti a tutta Europa nessuno dice niente, così come troppo pochi stanno dicendo niente adesso.
Avrebbero dovuto aprirci. I telegiornali ieri sera e stamattina, e quei giornali da Repubblica delle banane com’è quest’Italia alla frutta, senza dolce e tanto amaro da buttare giù come olio di ricino. Aprire con “Scusate” oppure “Abbiamo dato una lezione di come non si fa giornalismo” anzi “Esattamente è così che si frega la democrazia”. Perché come diceva il Marchese al buon Aronne Piperno “se tu me freghi qui, me freghi dappertutto”. Se tu me freghi con le Tessere del Tifoso, coi titoli su De Rossi e Totti me freghi sulla Finanziaria, sulla politica, sulla guerra.
Ma tutto questo conta meno di niente. Perché c’è un limite a tutto e cioè c’è un limite anche al commento, alla critica, all’editoriale, allo sdegno. Certo sono i grandi della nostra storia umana che ci hanno insegnato a verbalizzare ciò che non ha verbo, a dire persino il silenzio (fate risuonare il “nothing sir” di Cordelia nel Lear di Shakespeare) dialettizare persino l’urlo (guardate il quadro di Munch). C’è Tahar Ben Jellou che ha scritto un piccolo grande capolavoro: “Il razzismo spiegato a mia figlia”, perché davanti a cose insostenibili, clamorosamente ottuse, false, offensive, mistificatorie, brutte, fuori quadro, contro qualsiasi sensibilità appensa sensibile, è difficilissimo dire “A” dire il contrario, dire la verità. Forse qualcuno di veramente umano un giorno avrà l’arte di spiegare ai lestofanti di oggi e di ieri, alle puttane di regime e dell’informazione, che Totti non si può vendere se stesso. E’ l’opera più difficile spiegare la verità quando il sole è la verità. Ci sono le religioni apposta.. Hanno detto che spunta il nome di Totti nella vicenda scommesse, l’hanno detto in tv, l’hanno fotografato sui siti, l’hanno messo in prima pagina che Totti si vendeva le partite della Roma. Diteglielo voi come non può essere vero! Dite al mare che è pieno d’acqua, cercate di capire il cielo al volo. Aiutatemi.
Totti non si può vendere Totti. Se uno studiasse filosofia arriverebbe a una zona limite di quasi tutto che è il paradosso (un cortocircuito logico camuffato da mistero) la contraddizione che è la sorgente più inesauribile di pensiero, di vita, di scienza, di arte. Ma se uno studiasse appena il buon senso che il paradosso, la boutade, il gioco di parole, la contraddizione sono una cosa, le stronzate un’altra. Uno scarabocchio non è un Kandisky. Chi dice “non sono d’accordo con le mie idee” dice una cretinata non dà nessuno spunto, non disvela nessuna verità. Totti non si può vendere Totti. Totti non si può vendere le partite della Roma. Totti non si può vendere. Non si può proprio dire. Non si può. No. Totti è la Roma. E la Roma da quando è ragazzino che diventava rosso perché non credeva che un giorno lui potesse far parte di quel sogno palleggiato sul balcone di casa sua sopra al garage di un amico che lo portava per la prima volta allo stadio.
Ci dormiva col pallone. Totti alla Roma ha dato una carriera e il suo nome. Gli ha dato un ginocchio quando non aveva ancora 14 anni, e pochi lo sanno, e pochi le immaginano le paure di quel ragazzino fenomeno che si ritrova all’improvviso sul lettino. Totti gli ha dato un altro ginocchio, caviglia e tibia, lividi e gonfiori sulle gambe, nell’anima e nel cuore. Totti gli ha dato persino i soldi: tra quello che ha guadagnato qui alla Roma e quello che alla Roma ha fatto guadagnare in 18 anni di diritti d’immagine, di marketing, merchandising e di tutte quelle parolacce capitalistiche, ci rimette. Totti è la maglietta di Totti in Africa. Totti sono i ragazzini libanesi che dicono Totti ai nostri militari (perché Totti in Libano significa amico). Totti è la parola magica che in Medio Oriente apre ancora le porte, anche quelle della prigionia di Giuliana Sgrena. E’ una favola moderna. Una favola utile. Una bella realtà. Totti è una generazione di tifosi. Ci sono essere umani che hanno 18 anni e che giustamente considerano Totti un essere pre-esistente, più antico dei dinosauri proprio perché ancora non è stato estinto.
Come le cose, gli animali, le città. Gli arcobaleni. La neve. Ci sono tifosi che non hanno mai visto niente senza Totti. Totti è il chiacchiericcio sui ballatoi di San Lorenzo e resterà sempre quel brusio. Totti è la fettina panata che ti portavi allo stadio con la frittata. Una volta era così, e Totti viene da quella volta lì. Non è mai cambiato. Non s’è mai venduto. Non se n’è mai andato. Totti a 12 anni ha detto di no alla Lazio quando ancora non aveva una squadra grande, e a 13 anni al Milan: la famiglia non era ricca, era ed è una bellissima famiglia di Roma, e rifiutare centinaia di milioni di lire quando tuo figlio è ancora un ragazzino non è da tutti, anzi è esattamente questa che fa la differenza fra tutti e Totti. E non basta comprare una vocale. Non serve comprare niente. Totti non si vende. Non s’è mai venduto. E’ rimasto sempre qua. E’ l’unico della nostra storia ad averlo fatto.
Una volta, sempre quella volta lì anche se era il 2004, il Real Madrid gli fece arrivare a casa una maglietta tutta bianca come l’assegno che l’accompagnava. Totti ha detto no. Ha detto no ai soldi e alle vittorie, ha detto no a tanti soldi e a tante vittorie, scegliendo la strada (fra le due quella più impervia del bosco...) di restare in mezzo alle malelingue, agli invidiosi, a quelli che si credono alternativi e che in fila ripetono “voo dico io ’a rovina daaa Roma è proprio Totti” e tutti i soloni e i saloni longobardi, dagli snob intellettuali ai cafoni agguerritti delle valli pronti a imbracciare il forcone contro Roma. Totti a turno ha avuto contro tutti. E tutto questo va bene, anche se no. Però stavolta – ed è forse il regalo più grande che Totti ci fa – hanno esagerato, hanno varcato il limite l’unico che non si poteva varcare. Totti per la Roma ha pianto, Totti è quella camminata di notte da una notte di coppa campioni alla curva Sud, Totti è il nostro ragazzino che è diventato grande senza perdersi. Totti sta sempre qui. Basta guardarlo. Ora speriamo che gli tolga tutto con le querele, miliardi di miliardi di euro anche perché lui li girerebbe tutti in beneficenza, senza dire una parola. Non parla tanto Totti. Sorride. Fa arte coi piedi.
Fa ridere negli spot. Rassicura noi suoi contemporanei con la sua presenza. In fondo questa brutta e penosa storia (di chi si difende dicendo “beh comunque Totti è un nome” e grazie al ca’, proprio quello è il punto) ha una grande morale, una felicissima conclusione: appena ieri è uscita questa porcheria, subito tutti immediatamente hanno capito che non poteva essere vero, perché Totti non si può vendere Totti, perché Totti non si può vendere la Roma, perché di mezzo c’è qualcosa di infinitamente più grande che raramente si riesce a dire con immagini e parole. Insomma che c’è un limite all’infamia, alla calunnia e alla meschinità. Quel limite è l’amore.


Leggo solo ora. Mamma mia che tristezza.

Offline borges

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Re:hanno scelto...pare che sia luis enrique
« Risposta #139 : Martedì 21 Giugno 2011, 14:08:23 »
VILAS BOLAS AL CHELSEA....
ah i sordi veri......
Alla Sensi consiglio un Aulin (S.Siviglia)
Bisogna rinunciare al consenso per la legalità (C. Lotito)
è il calcio pulito, baby (centurio)