"Er go de Fiorini"
Ce lo siamo raccontati molte volte, come troppe volte i giovani laziali hanno dovuto sentire raccontare questa storia, qualcuno magari sbuffando, come quando da piccoli il nonno ci raccontava per l'ennesima volta le sue gesta in guerra.
Però, quel gol ha rappresentato davvero tanto nella storia della Lazio. Non ha portato a nessuna vittoria e neanche a nessuna salvezza, perché quel giorno lo sforzo di Giuliano non bastò a salvarci, ma soltanto a rinviare la sofferenza agli spareggi.
Partita nata male e continuata peggio, che non si sbloccava, che non voleva sbloccarsi. A un certo punto non si sapeva più che fare, la disperazione stava per prendere il sopravvento. Ormai non era più questione di tattiche e di schemi, ci voleva una spizzata, una carambola, un qualcosa che producesse l'unico risultato che ci serviva: il gol.
L'azione del gol di Fiorini fu calcisticamente bruttina: tiraccio sbilenco di Podavini, la palla che arriva a Fiorini che fa girare la palla dietro di sè con l'interno destro per poi ritrovarsi davanti al portiere e a quel punto lo anticipa con una puntata. Calcisticamente non fu roba per palati fini, ma chissenefrega, va bene così!
Insomma, ce lo ricordiamo tutti, ce lo abbiamo stampato nella memoria, lo custodiamo come se fosse un trofeo, anche se non è una coppa.
Tempo fa il grande Cragnotti, che tanto lustro ci ha dato, si lamentava del fatto che nessuno ricordava il gol di Nedved che ci ha dato la (finora) unica coppa internazionale, mentre tutti ricordano con "er-go-de-Fiorini".
E' strano, è paradossale, è inconcepibile per certi versi, ma un popolo abituato da sempre alla sofferenza non dimentica chi lo ha aiutato in certi momenti.
Ora Giuliano non c'è più, ma nessuno di noi lo ha dimenticato.
E' una mia idea, personale, sulla quale ci penso sempre.
Che ne pensate di una statua a Formello che raffiguri "
er-go-de-Fiorini"?