Autore Topic: Renče van de Kerkhof  (Letto 2645 volte)

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Offline fiDelio

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Renče van de Kerkhof
« : Mercoledė 25 Maggio 2011, 23:23:47 »


Una delle cose che mi pių di addolorarono quell'estate, fų il dover rinunciare a vedere questo grandissimo giocatore con la nostra maglia.
Forse non era pių all'apice della carriera, ma credo avrebbe potuto fare ancora la differenza nel campionato di serie A.
Proprio una storia di Lazio.....
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Re:Renče van de Kerkhof
« Risposta #1 : Mercoledė 25 Maggio 2011, 23:30:45 »


Una delle cose che mi pių di addolorarono quell'estate, fų il dover rinunciare a vedere questo grandissimo giocatore con la nostra maglia.
Forse non era pių all'apice della carriera, ma credo avrebbe potuto fare ancora la differenza nel campionato di serie A.
Proprio una storia di Lazio.....

No, non avresti mai dovuto aprire un topic del genere.
E' come un callo sul piede, se lo tocchi salti dal dolore.
No, un olandese a qeull'epoca era come avere una stilografica d'oro, una cosa speciale.
Era tutto pronto e avevamo messo su pure una bella squadra, avevamo un certo moggi come ds ... poi arriva la CAF!

La butto qui, gli storici del forum potranno valutarne la portata di questa mia scemenza, ma sento di poter dire che senza quella sentenza uno scudetto avrebbe preso un'altra direzione del GRA ...

in ogni caso grazie FIDELIO
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Offline fiDelio

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Re:Renče van de Kerkhof
« Risposta #2 : Mercoledė 25 Maggio 2011, 23:34:02 »
No, non avresti mai dovuto aprire un topic del genere.
E' come un callo sul piede, se lo tocchi salti dal dolore.
No, un olandese a qeull'epoca era come avere una stilografica d'oro, una cosa speciale.
Era tutto pronto e avevamo messo su pure una bella squadra, avevamo un certo moggi come ds ... poi arriva la CAF!

La butto qui, gli storici del forum potranno valutarne la portata di questa mia scemenza, ma sento di poter dire che senza quella sentenza uno scudetto avrebbe preso un'altra direzione del GRA ...

in ogni caso grazie FIDELIO

Me lo sentivo che saresti intervenuto per primo  ;)
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Mazzola

Re:Renče van de Kerkhof
« Risposta #3 : Giovedė 26 Maggio 2011, 04:08:29 »
Vanno dette alcune cose.
Nel 1980 l'obiettivo di mercato era un centravanti che sostituisse Giordano.
Kees Kist dell'AZ 67, che in quel momento era l'uomo nuovo del calcio olandese. Calcio olandese pero' ormai sul viale del tramonto, visto che non si qualificarono per i mondiali del 1982 e 1986 (sarebbero rinati solo a fine anni 80 con Gullit Van Basten ecc). Fecero un brutto Europeo, in un girone difficile con la Germania Ovest (vincitrice), Cecoslovacchia (terza) e Grecia. Dei grandi erano rimasti solo Krol, Johnny Rep, i due fratelli Van de Kerkhof, il portiere Schrijvers + altri come Poortvliet e Nanninga. Castagner e Moggi andarono a Napoli per vedere e parlare con Kist, che nonostante non brillo' mise a segno comunque due goals. Ma c'era un problema grosso...costava troppo...
"Ripiegammo" in un certo senso su Van de Kerkhof, mentre per il centravanti ci accontentammo di Chiodi, che non era la prima scelta di Castagner (era il sesto della lista, avrebbe voluto come al solito Speggiorin...). Un regalo del Milan. Alla fine del calciomercato, fu messa in piedi, una buona squadra, secondo gli addetti ai lavori. Una Lazio da UEFA, quindi da secondo terzo quarto posto. In realtā le cose stavano in maniera molto differente. Arrivammo si quarti ma in serie B...
Pagammo l'infortunio di Moscatelli, il brutto campiona di Spinozzi e Mastropasqua, Sanguin non era il giovane centrocampista del futuro, ma un onesto giocatore di B, il discontinuo Greco la classica promessa non mantenuta come Perrone. Chiodi vabbe' lo sappiamo tutti...
Gli unici a salvarsi furono Citterio, lo stopper Pochesci, Viola ed il vecchio Albertino Bigon. in alcune partite ci ritrovammo a giocare in attacco con lo spremuto Garlaschelli ed il giovane Raoul Albania proveniente dal Maccarese...
Ora nel calcio tutto puo' essere, ma pensare di fare un campionato da UEFA o addirittura che lo scudetto potesse prendere un'altra direzione del GRA, mi sembra veramente fantascienza...
Non tutti ricordano che l'allenatore avrebbe dovuto essere il confermato Bob Lovati. Il quale venne sostituito da Castagner (allenatore sopravvalutato, vero responsabile dei due anni di B, parere personale), uno dei migliori al momento. SENZA ESSERE AVVISATO, a mercato gia' iniziato, gli fu dato il benservito...
Buffo no ? Come era quella storia ? Chi e' che lo ha cacciato via dalla societa' ? Il presidente... quello che inizia per L...
Van de Kerkhof torno' in Olanda. Qualche mese dopo, se non ricordo male (e non ricordo male...), si infortuno'. Un infortunio, credo ma stavolta non lo affermo con certezza, ai legamenti o qualcosa del genere. Un infortunio che ci fece pensare all'epoca che non fosse integro, se non addirittura "fracico".
Insomma e' pių una "nostalgia" per qualcosa che non abbiamo avuto che altro...
Parere ovviamente sempre personale...

BobCouto

Re:Renče van de Kerkhof
« Risposta #4 : Giovedė 26 Maggio 2011, 06:53:45 »
Quello che ricordo bene io č il solito editoriale rosicone finto-analitico del Messaggero, in cui si diceva che la Lazio aveva preso quello sbagliato, dei due gemelli (naturalmente, avessimo preso Willy, sarebbe uscito lo stesso articolo a nomi invertiti, figurarsi).

La squadra non valeva una mazza. Fece 22 punti in 15 partite - 7 vittorie e 8 pareggi - poi ne collezionō 24 nelle altre 23: una media da centroclassifica: di serie B, perō. A fine stagione Citterio, l'elemento migliore, fu dichiarato incedibile... e infatti andō al Napoli, dove fece schifo. Questo per dire quale fosse il valore medio dei calciatori che giocavano con noi.

Ah, anche in quel campionato andava di moda lo "sciopero del tifo" (pare che per alcuni sia l'unico modo di testimoniare la propria esistenza) e le contestazioni - soprattutto alla figura "cinica" e "senza amore per la Lazio" di Aldo Lenzini - erano all'ordine del giorno.

Ma il peggio doveva ancora venire.

Anni di merda, sinceramente, per i quali č assurdo avere, lazialmente parlando, il benché minimo rimpianto.

bak

Re:Renče van de Kerkhof
« Risposta #5 : Giovedė 26 Maggio 2011, 08:35:29 »
Lo vidi personalmente alla presentazione della squadra, prima dello tsunami retrocessione. La squadra fu fatta da tal Luciano Moggi ed era una squadra monca e spremuta, e ringraziamo iddio che Albertino Bigon da gran professionista quale era sfoderō un ultimo canto del cigno ottimo ed abbondante per la categoria, assieme al mai troppo compianto Nando Viola. Per il resto nulla da aggiungere all'ottima analisi di Mazzola.

Ah, anche in quel campionato andava di moda lo "sciopero del tifo" (pare che per alcuni sia l'unico modo di testimoniare la propria esistenza) e le contestazioni - soprattutto alla figura "cinica" e "senza amore per la Lazio" di Aldo Lenzini - erano all'ordine del giorno.

Ma il peggio doveva ancora venire.

Anni di merda, sinceramente, per i quali č assurdo avere, lazialmente parlando, il benché minimo rimpianto.

Tutto giusto se non che lo sciopero del tifo iniziō l'anno dopo, e con lui la sanguinosa disputa tra Eagles e Viking che si posizionarono in Maestrelli. Per il resto, tutto ok

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Re:Renče van de Kerkhof
« Risposta #6 : Giovedė 26 Maggio 2011, 08:49:33 »
Non ho niente da aggiungere né da obiettare con l'analisi documentata del Mazzola.
La mia tastiera si č lasciata andare per l'ingenuitā di un 13enne - il sottoscritto - che mostrava un certo entusiasmo per un gruppo di giocatori che, alla presentazione, sembrava formare una bella squadra.
Il campo disse tutt'altra cosa, in B peraltro.
Di certo da quel 1980 cominciō tutto un decennio di amarezze (la B per lunghi anni), di umiliazioni (le vittorie di quelli dellā*), di divisioni (in curva e fuori), ma anche di emozioni (il gol di Fiorini) di cui rimpiango soltanto i miei anni.


PS: alcune domande storica.
I c.d. Viking erano i figli dei Vigilantes?
E dai Viking nacque un certo gruppo egemone nel 1987?

* sono ricordi personali e l'ho raccontato molte volte. Ma il giorno del loro scudetto io (come molti di voi) ero allo stadio per l'importantissimo Lazio-Reggiana dove dovevamo vincere. Una fantastica tripletta di Giordano non bastō, perché i reggiani preggiarono ogni volta il conto. Verso i minuti finali lo stadio prese ad ammutolirsi, mentre dal lungotevere si sentivano i clacson delle colonne di automezzi in marcia per l'occupazione della cittā. Cominciava la lunga marcia, fatta di sofferenze, di privazioni, di clandestinitā.
Quanta sofferenza, ma quanto orgoglio!
Il gol di Fiorini fu l'inizio del riscatto.

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Offline aaronwinter

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Re:Renče van de Kerkhof
« Risposta #7 : Giovedė 26 Maggio 2011, 10:02:41 »
L'ho giā scritto da qualche parte.

Lo a-do-ra-vo e fu per lui che decisi di tifare Lazio, per i cui colori giā provavo una simpatia eretica, in un ambiente familiare (e non solo) brianzol-ggiuventino
Ero Laziale, ma ancora non lo sapevo, lui me lo fece scoprire

E quando risalė sull'aereo, la mia vocazione era giā consolidata
Molti altri qui ringraziano i papā o i nonni o i fratelli maggiori, io devo ringraziare VdK

SFL
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Damose da fa' (feat. Disabitato)

bak

Re:Renče van de Kerkhof
« Risposta #8 : Giovedė 26 Maggio 2011, 10:12:11 »
PS: alcune domande storica.
I c.d. Viking erano i figli dei Vigilantes?
E dai Viking nacque un certo gruppo egemone nel 1987?

a) neanche per idea. I Vigilantes furono l'unico gruppo (o forse dopo ci furono i Gruppo Rock e gli Erotik Group ?) dichiaratamente di sinistra.

b) da una loro costola nacquero gli irr.

Offline NV

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Re:Renče van de Kerkhof
« Risposta #9 : Giovedė 26 Maggio 2011, 10:23:48 »
b) da una loro costola nacquero gli irr.
no, da una costola degli eagles, antonio detto "Grinta" faceva parte degli eagles, e fu il fondatore degli irr.
i viking, probabilmente per affinitā politiche, ne accompagnarono con simpatia la nascita.
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Offline cuchillo

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Re:Renče van de Kerkhof
« Risposta #10 : Giovedė 26 Maggio 2011, 10:28:10 »
L'ho scritto trilioni di volte: quel Lazio-Reggiana fu la mia primissima partita allo stadio.
Ricordo che al gol di Improta del 3 a 3, mio zio fece: "no, porca mignotta"...Ma visto che era sotto la nord, e noi stavamo in Sud, io non ci capivo granché di quello che succedeva dall'altra parte, perché mi sembrava infinitamente lontano.
Insomma, i due gol della Reggiana sotto la Nord li capii dalle imprecazioni dello zio, non dal fatto che li avevo effettivamente visti.

Purtroppo, ero troppo troppo troppo piccolo per ricordarmi del 1980.
I miei primi ricordi di Lazio sono del 1981-'82. Lazio-Varese, ovviamente, il primo ricordo nitido.
La mia coscienza di essere tifoso la acquisii l'anno dopo con Lazio-Campobasso, prima di campionato 1982-'83. Quell'anno lo seguii davvero tutto, con tanto di regalo a fine anno di mio padre (tifoso di nulla) dell'annuario a firma di Virgilio Cherubini (il compianto papā di Marco) e del giovanissimo Alessandro Vocalelli.

Ricordo che quando mio padro mi regalō quell'annuario era il periodo che avevo l'atropina negli occhi e quindi vedevo solo i contorni.
Cosė, mio fratello mi sfogliava le pagine e io dovevo risconoscere faticosamente i giocatori, delle cui immagini vedevo solo i contorni e in modo molto sfocato. Ne azzeccai parecchi.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

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Re:Renče van de Kerkhof
« Risposta #11 : Giovedė 26 Maggio 2011, 10:47:35 »
a) neanche per idea. I Vigilantes furono l'unico gruppo (o forse dopo ci furono i Gruppo Rock e gli Erotik Group ?) dichiaratamente di sinistra.

b) da una loro costola nacquero gli irr.

Grazie per la ricostruzione.
Durante una partita di B - Lazio-Varese del 1982 (2-0) - ricordo che un gruppo di una ventina di giovanotti, che con sguardo truce e minaccioso, guanti di pelle, insomma non sembravano un gruppo di pacifisti, urlavano "VIKING VIKING!".
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Offline Fulcanelli

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Re:Renče van de Kerkhof
« Risposta #12 : Giovedė 26 Maggio 2011, 11:01:37 »
L'arrico di Chiodi fu una scelta obbligata. Ciō che si disse e si scrisse č che la Lazio doveva un bel po' di quattrini al Milan, che li aveva  anticipati a Lenzini, i cui affari andavano male, in conto Giordano e passaggio di Chiodi a noi. La squalifica di Giordano complicō la faccenda, la Lazio dovette cedere Tassotti al Milan e prendere Chiodi. La giā decisa cessione di Giordano, con soldi giā incamerati e credo giā spesi, mostra come, con o senza calciopoli, fosse comunque una Lazio attaccata al cannello del gas. Come e perché si fosse ridotta cosė, avendo incassato pure un sacco di quattrini dal Cosmos per la cessione di Chinaglia e avendo molto attinto al vivaio (Giordano, Manfredonia, Agostinelli, Tassotti, Perrone) č un mistero su cui circolavano voci, che č meglio tacere.

Offline cuchillo

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Re:Renče van de Kerkhof
« Risposta #13 : Giovedė 26 Maggio 2011, 12:27:27 »
Ma č vero che nell'estate del 1982 era quasi fatta per Giordano alla Fiorentina?
Chi si ricorda qualcosa?
Si č sempre parlato molto di Giordano alla Juve (ma la moglie voleva lasciare Roma solo per tanti soldi in pių di quelli che gli aveva offerto Boniperti), di Giordano addirittura agli sterchi ma mai di Giordano alla Fiorentina che, appunto, da quello che so io, fu la trattativa pių vicina alla finalizzazione.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Offline Sanfatucchio

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Re:Renče van de Kerkhof
« Risposta #14 : Giovedė 26 Maggio 2011, 12:38:00 »
amarcord!!!!!!!!

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Re:Renče van de Kerkhof
« Risposta #15 : Giovedė 26 Maggio 2011, 12:47:41 »
Ma č vero che nell'estate del 1982 era quasi fatta per Giordano alla Fiorentina?
Chi si ricorda qualcosa?
Si č sempre parlato molto di Giordano alla Juve (ma la moglie voleva lasciare Roma solo per tanti soldi in pių di quelli che gli aveva offerto Boniperti), di Giordano addirittura agli sterchi ma mai di Giordano alla Fiorentina che, appunto, da quello che so io, fu la trattativa pių vicina alla finalizzazione.

Si narra di un Viola che, durante la squalifica, faceva la corte a Bruno e Lionello e per quesot aveva promesso giocatori e soldi. Ma poi Casoni non ritenne di cedere, anche per motivi di piazza.
L'acquisto di Giordano alla Juventus fu cosa fatta nel 1984. In pratica, il golden boy di Trastevere si presentō a Boniperti chiedendo un ingaggi opių alto di Platinė. Saltō cosė il suo trasferimento, come quello di Manfredonia, assieme ad un vagone di giocatori. Si parlava di Vignola (ottimo), Penzo (ottimo), Prandelli (buono), Limido e Brio, ma io ricordo Favero che poi si tennero gli juventini.
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Mazzola

Re:Renče van de Kerkhof
« Risposta #16 : Giovedė 26 Maggio 2011, 12:51:49 »
L'errore di fondo fu:
una formazione da zona UEFA in serie B farā una passeggiata.
I due posti per la promozione, lo pensavano e lo dicevano tutti, erano giā prenotati.
Il ds Moggi anche se non ai livelli che avremmo conosciuto poi, fece miracoli.
Con i soldi di due cessioni obbligate (Tassotti al Milan e D'Amico, che non piaceva a Castagner, al Torino) fece un ottimo mercato.
Gli altri due "spendibili" erano Citterio (che infatti fu ceduto l'anno dopo per fare il mercato 1981-82 e riportare D'Amico a Roma, contro il parere di Castagner) e Viola.
Furono presi il portiere emergente Moscatelli (promosso in A con la Pistoiese e miglior portiere di B), la chioccia Nardin, due vecchi "corsari" come Spinozzi e Mastropasqua, uno dei miglior giovani della serie B come Sanguin (un tipo alla Nanni per intenderci), due campioni d'Italia della stella del Milan, come Bigon e Chiodi, e il 23enne Pappinello Greco, promessa del calcio italiano, con esperienze ad Ascoli e Torino.
Arrivare imbattuti alla 16° giornata, primi a 22 punti davanti al Milan a 21, Spal e Cesena 17, aumentō l'equivoco.
La partita con il Milan (e l'infortunio di Moscatelli) fu il vero spartiacque di quella stagione.
I rossoneri ci chiesero di posticipare la partita per permettere a Baresi e Collovati di partecipare al Mundialito in Uruguay. La Lazio rifiutō e sembra che questo "sgarbo" ci fu fatto in qualche modo pagare.
[chiedo l'aiuto da casa a chi ricorda in maniera pių approfondita la vicenda].
La domenica perdemmo per la seconda volta consecutiva a Cesena.
Arrivammo comunque alla fine del girone d'andata secondi dietro al Milan [28], con 24 punti, ma le distanze con le inseguitrici erano diminuite:
Cesena 23, Spal 22, Sampdoria e Genoa 21, Spal e Lecce 20.
Il nostro capocannoniere era Viola con solo 5 goals.
Nel girone di ritorno, pur con qualche difficoltā, il ritmo campionato era sempre da promozione.
Un brutto colpo fu la sconfitta in casa contro la Sampdoria alla quintultima, complice anche l'arbitro Michelotti che non concesse un calcio di rigore.
Nei due scontri diretti successivi perō facemmo un buon pareggio a Milano e battemmo in casa il Cesena 2 a 0, con due goals nell'ultimo quarto d'ora , che riportō entusiasmo.
Classifica Milan 48, Lazio Cesena Genoa 44.
Il calendario ci favoriva con un'altra partita in casa con il Lanerossi che sarebbe retrocesso.
Sappiamo come andō a finire.

Non sono d'accordo con la media punti espressa da BobCouto.
Le tre promosse furono Milan [50], Genoa [48] Cesena [48], Lazio [46].
Pagammo i due pareggi finali con Lanerossi e Taranto.
I due punti di distacco stanno tutti lė, stavamo in linea.

Il responsabile di quella mancata promozione e del brutto campionato successivo, parere personale, fu Castagner.
Fissato con Speggiorin (neanche fosse Ibrahimovic), aveva dei punti fermi tipo Spinozzi e Mastropasqua (libero/centrocampista) a cui probabilmente non andava di giocare in serie B, non voleva D'Amico (meno male che non gli diedero ascolto...) e lasciō andare via un buon giocatore come Agostinelli perchč "non serviva".

PS 1
http://www.laziowiki.org/wiki/Domenica,_15_febbraio_1981_-_Roma,_stadio_Olimpico_-_Lazio-Verona_1-0

Qui invece BobCouto ha ragione e ricorda bene.

PS 2
Giordano.
Giusta la corte della Fiorentina nel 1982.
Sarebbe da chiarire meglio la vicenda con la roma di Adino Viola e la famosa "carta privata".
Da qualche parte dovrei avere qualcosa...

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Re:Renče van de Kerkhof
« Risposta #17 : Giovedė 26 Maggio 2011, 12:56:04 »
Ricordiamo che il Castagner all'epoca era un allenatore molto emergente. Protagonista del Perugia che arriva secondo, imbattuto, nella serie A del 1978-79, con il Milan che vince lo scudetto della stella.
In pratica avevamo ingaggiato una specie di Vilas Boas de noantri.
Poi nel 1982-83 allena il Milan che vince a mani basse la B segnando 4-5 gol in media a tutti.
Quindi allena l'Inter con Rummenigge.
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Re:Renče van de Kerkhof
« Risposta #18 : Giovedė 26 Maggio 2011, 13:15:48 »
Ricordiamo che il Castagner all'epoca era un allenatore molto emergente. Protagonista del Perugia che arriva secondo, imbattuto, nella serie A del 1978-79, con il Milan che vince lo scudetto della stella.
In pratica avevamo ingaggiato una specie di Vilas Boas de noantri.
Poi nel 1982-83 allena il Milan che vince a mani basse la B segnando 4-5 gol in media a tutti.
Quindi allena l'Inter con Rummenigge.

...e poi finisce lė la sua carriera...

Hai ragione perō.
Il suo acquisto fu un vero colpaccio.
Pių che la squadra ed i giuocatori, era lui il vero asso nella manica.

Non fu cosė anzi.
Aveva delle "fisse" incomprensibili.
Speggiorin inseguito per due anni, veramente manco avesse avuto la carriera di Ibra, Mastropasqua, no a D'Amico e Agostinelli.

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« Risposta #19 : Giovedė 26 Maggio 2011, 13:21:07 »
Si narra di un Viola che, durante la squalifica, faceva la corte a Bruno e Lionello e per quesot aveva promesso giocatori e soldi. Ma poi Casoni non ritenne di cedere, anche per motivi di piazza.
L'acquisto di Giordano alla Juventus fu cosa fatta nel 1984. In pratica, il golden boy di Trastevere si presentō a Boniperti chiedendo un ingaggi opių alto di Platinė. Saltō cosė il suo trasferimento, come quello di Manfredonia, assieme ad un vagone di giocatori. Si parlava di Vignola (ottimo), Penzo (ottimo), Prandelli (buono), Limido e Brio, ma io ricordo Favero che poi si tennero gli juventini.

Favero era un bel terzinaccio ignorante. Riccioluto, baffuto, aspetto poco raccomandabile.