Il Profeta parla a consuntivo

[aaronwinter]

Hernanes si ricrede
"Stagione straordinaria"
Una settimana fa il brasiliano aveva giudicato "sufficiente" il campionato biancoceleste. Adesso ha cambiato idea: "Venti punti in più e l'Europa sono comunque un grande traguardo". Il 'profeta' è il capocannoniere: "Ho ricevuto un'accoglienza incredibile, sono molto soddisfatto"
di ALBERTO ABBATE

ROMA - Hernanes si ricrede. Aveva dato poco più della sufficienza appena una settimana fa alla stagione biancoceleste. Doveva servire da stimolo per credere ancora alla Champions nell'ultima giornata. L'Europa League non è certo il paradiso, ma è comunque un grande traguardo: "Sicuramente abbiamo fatto un importante passo in avanti rispetto alla scorsa stagione. Venti punti in più e una qualificazione europea sono un ottimo risultato. La Lazio veniva da un'annata travagliata e nessuno pensava di riuscire a disputare un campionato così straordinario. La Serie A è davvero tosta e non è facile riuscire a classificarsi quinti a pari punti con la quarta su venti squadre". Non ha sbagliato la "profezia", Hernanes è felice: "Sono molto soddisfatto del mio primo anno alla Lazio e in Italia. Quando avevo lasciato il Brasile ero parecchio preoccupato. Non sapevo come sarei riuscito ad ambientarmi al clima e al cibo, invece è stato più facile del previsto".

"UNA GRANDE STAGIONE GRAZIE AI TIFOSI E AL CLUB" - Merito del calore trasmesso subito dai tifosi e dalla società: "L'accoglienza al mio arrivo è stata incredibile, non me l'aspettavo davvero. Sia i sostenitori che i miei compagni di squadra sono stati fantastici con me. E' grazie a loro se sono riuscito a superare senza traumi le difficoltà dell'adattamento". E' diventato il re dell'Olimpico, il capocannoniere, il nuovo idolo. Con 11 gol in campionato,
Hernanes ha eguagliato il record di reti in biancoceleste per un centrocampista, ha raggiunto Pavel Nedved. In realtà, la furia ceca l'ha persino superata. Perché al primo anno alla Lazio (1996-97), Nedved mise a segno solo - si fa per dire - 7 reti in serie A. Hernanes rivela il suo segreto: "Dal punto di vista fisico ho vissuto una stagione meravigliosa: mai stato fuori forma, nessun infortunio, ho sempre lasciato sano il rettangolo di gioco alla fine di ogni gara".

"SARO' ANCORA PIU' FORTE IL PROSSIMO ANNO" - Eppure in qualche occasione, il "Profeta" è sembrato piuttosto sottotono: "Ha pesato parecchio la parte mentale, lo stress. Non è facile trasferirsi in un altro paese, dover risolvere diverse faccende extracalcistiche. E' normale che poi uno possa perdere un po' di concentrazione in campo e non essere al 100%. Ma sono sicuro che questo problema si risolverà la prossima stagione, sarò ancora più forte". Una promessa, una certezza che Reja custodisce gelosamente. Anche perché il brasiliano potrà finalmente godere di un periodo di pausa, dopo 78 partite disputate senza fermarsi un attimo. Il ct Menezes lo ha tagliato fuori dai 28 che, con ogni probabilità, andranno in Coppa America. Hernanes se la godrà in tv da Auronzo di Cadore, ma non ha rimorsi: "Non credo che la mia mancata convocazione sia dovuta alla mia espulsione contro la Francia (il calcione rifilato a Benzema, ndr). Menezes è un ottimo allenatore e un uomo intelligente, sa che quello di Parigi è stato solo un incidente e che nella mia carriera ho subito poche espulsioni. Quindi non credo a una punizione".

[aaronwinter]

Menezes è un ottimo allenatore e un uomo intelligente, sa che quello di Parigi è stato solo un incidente e che nella mia carriera ho subito poche espulsioni. Quindi non credo a una punizione".

(quanto mi piace, anche nella misurata pacatezza delle dichiarazioni)

[DinoRaggio]

Quarto posto aveva detto e quarto posto (seppure in coabitazione, ahinoi) è stato.

Npn vedo l'ora che faccia il pronostico sulla prossima stagione della Lazio.
Sulla sua l'ha già fatto... 

[jegue98]

Un ragazzo umile e un giocatore strepitoso. Sono convinto che ci farà sognare.
Grande Anderson!

[zorba]

(La Gazzetta dello Sport 25 maggio 2011)

Hernanes: «Grazie Lazio Ma il bello deve ancora venire»

(di Davide Stoppini)

Le vacanze, finalmente. Il Brasile, finalmente. L’ultima corsetta, il pranzo a Formello con i compagni, i saluti, l’appuntamento ad Auronzo. E via a Fiumicino. Il Profeta partirà stasera. Lascerà la Lazio, ma non mettetevi paura: è solo questione di tempo, a luglio sarà di nuovo qui. «E il prossimo anno farà ancora meglio», dice Edy Reja.

Il riposo
Hernanes ha anticipato il rientro in Brasile. Si sarebbe dovuto fermare in Italia ancora qualche giorno, aveva anche pensato a un fine settimana di relax a Venezia, una città che lo affascina e che ha intenzione di visitare a tutti i costi. Sarà per un’altra volta, meglio risolvere alcuni pratiche burocratiche in patria e dedicarsi al… riposo. Niente Coppa America, quella maledetta amichevole a Parigi con la Francia lo ha decisamente allontanato dal traguardo. In Brasile si è discusso molto in questi giorni delle decisioni del c.t. Menezes, un po’ tutti sono convinti che quel calcione a Benzema sia il vero motivo dell’esclusione del Profeta. «Ma io non ci credo — ha detto Hernanes alla stampa del suo Paese —. Mano Menezes è un ottimo allenatore e un uomo intelligente, sa che quello di Parigi è stato un incidente, sa che nella mia carriera ho subito poche espulsioni. Non penso quindi che la mancata convocazione sia una punizione per quel fallo».

La Lazio
E allora, come spiegare l’esclusione? Come spiegarla dal punto di vista tecnico, per un giocatore che ha segnato 11 reti al primo campionato in Italia? «Sono contento della mia stagione, felice per aver eguagliato il record di Nedved — ancora il Profeta —. Quando lasciai il Brasile ero molto preoccupato per il clima, il cibo, l’ambientamento. E invece tutti è filato liscio. La società e i tifosi mi hanno accolto benissimo, così è stato più facile superare le difficoltà. Ecco perché posso dire che nel prossimo campionato farò ancora meglio». Già sentita, questa: non era di Reja? «Sì, il bilancio è positivo — spiega ancora —, per me e per tutta la Lazio. C’è chi mi ha paragonato a Kakà e Falcao? È un onore, la cosa mi rende felice e orgoglioso. Sulla Lazio dico che è stato fatto un grande passo in avanti rispetto alla scorsa stagione: 20 punti in più e la qualificazione all’Europa League non sono cose di poco conto. Sì, è stata una grande stagione».

La Clericus Cup
E ora il futuro. L’aereo di stasera, tra l’altro, lo porta via anche dalla Clericus Cup 2011: «Sabato in finale tiferò Angelicum», ha detto Hernanes, che lunedì ha incontrato il connazionale Thiago Viana (seminarista del Sedes Sapientiae) consolandolo per il rigore sbagliato in semifinale. Il Profeta fa pure lo psicologo.

[aaronwinter]

La Clericus Cup
E ora il futuro. L’aereo di stasera, tra l’altro, lo porta via anche dalla Clericus Cup 2011: «Sabato in finale tiferò Angelicum», ha detto Hernanes, che lunedì ha incontrato il connazionale Thiago Viana (seminarista del Sedes Sapientiae) consolandolo per il rigore sbagliato in semifinale. Il Profeta fa pure lo psicologo.

(che è questa?)

[Lazialli]

sono curioso di vederlo mangiato e riposato ad Agosto.

[MagoMerlino]

Bravo Hernanes

[Fulcanelli]

(che è questa?)

E' il campionato che si gioca tra allievi dei collegi pontifici di Roma, in pratica giovani seminaristi. Ci sono ragazzi di tutto il mondo, brasiliani, argentini, francesi, polacchi ecc. La rivalità è molto accesa, in campo e in tribuna. Però mancano bestemmie e parolacce.  Si gioca da alcuni anni. Quest'anno siamo alla conclusione, la finale si gioca sabato.

[aaronwinter]

Grazie Fulca,

da come viene riportata la cosa nell'articolo, mi pare di capire che la cosa sia abbastanza nota nel circuito capitolino.
Forse le squadre sono composte in base alle simpatie calcistiche?

[Fulcanelli]

Grazie Fulca,

da come viene riportata la cosa nell'articolo, mi pare di capire che la cosa sia abbastanza nota nel circuito capitolino.
Forse le squadre sono composte in base alle simpatie calcistiche?

No, le squadre sono rappresentive di college capitolini, che sono i seminari più prestigiosi del mondo, ciascuno dei quali ha alunni di tutto il mondo. In pratica è come se si giocasse Bocconi Milano contro Normale di Pisa, La sapienza contro Federico II. E' vero anche che ogni istituto è punto di riferimento di una o più nazionalità, per cui i brasiliani afflusicono più volentieri in un seminario che in un altro.
Lo spettacolo sono le tribune, piene non solo di altri seminaristi, ma di insegnanti che fanno un tifo mai visto. E' capitato anche un docente francese che si era costruito un maschera/elemtto da...gallo bianco, rosso e blu. Credo che per loro sia l'occasione unica di fare un po' di carnevale.
Ma non c'è niente da ridere. Sulle panchine siedono (a titolo volontario) anche personaggi come Trapattoni e Felice Pulici, che cercano di vincere con tutti i mezzi (leciti).

[aaronwinter]

Grazie.