Ancora sto sorridendo, benchè i miei Amici se ne siano andati da casa mia già da un bel po’, che insieme a me pare, dice (fonte autorevolissima) famo ‘na specie de’ i
Fantastici Quattro.Non mi azzarderei ad assegnare i relativi ruoli, che come me movo me fùlminano, tanto di Donna in quel contesto una sola ce n’è, e sarebbi io... invisibile farei fatica a dirlo, stante altezza e (ahimè, subentrata negli ultimi tempi) anche un’anticchia di larghezza. Fatto sta che.
Dice… fatto sta che?
Ah, già, giusto, fatto sta che sabato ci sentiamo con gli altri tre Supereroi, e si decide di vederci la partita quine, a casa di Clazia, alias Donna Invisibile (si fa per dire nel senso di cui sopra), ed uno dei Fantastici , tal Giclic, mi dice ‘na cosa tipo “
no problem baby, cucino io, tu metti your home, and i’ll metto my cucking ability, don’t worry”.E chi si worry? Figuramose se.
Sempre fatto sta che domenica late afternoon finally il cuoco, sedicente tale, arriva; luckily Clazia ha già apparecchiato the table, e già che ci stava pure affettato un’anticchia di corallina e ridotto a cubettini a little of cacio-occhiato.
E Giglic acconsente a che Clazia gli conceda l’onore di vestirsi della parannanza di ordinanza (per intenderci, quella marketing Lazio) e comicia a darsi da fare.
E però, medio tempore, accitofonano gli altri due Supereroi, tal Bob Lovati e tal Giamma, di pastarelle muniti.
Intanto che Giglic si inventa un godibilissimo spaghettino tonno, pomodorini, capperi, olive, Bob e Giamma si sparecchiano la corallina de qua ante agitur… dopodik… incredibile dictu, al momento dello sporzionamento dello spaghettino, Giglic chiede ausilio a Bob, e, simsalabin, pronto passaggio della parannanza e… vai… magnifico, tempismo perfetto, manco i cambi di gomme in formula uno…
Ok, si mangia. I Fantastici Quattro devono ricaricarsi. Sacrosanta cosa, no?
Ok, pure, comincia la partita.
Va a capì perché, invece di parlare del gioco che vediamo ci mettiamo a dissertare sulle labbra di Scarlett Jhoanson.
Giglic mi richiama all’ordine: “
stai a pija appunti, hai preso le veline bone pe’ scrive”? Obbedisco immedialpresto.
Ecco, sta cosa, cioè sto nominà le veline fa’ partì ‘n’antra digressione tra Giamma e e gli altri… su chi era mejo e chi no, robba de striscialanotizia di tempo fa.
Intanto io cerco di convincere gli altri fantastici tre dei (dice) quattro a seguire un po’ la partita.
Il portiere del Lecce, pora creatura, bruttarello come pochi, s’è messo una maglia bella, coloratissima, ma XXL, ossia eccessivissima, minimo.
Tirissimo di Zarate, palo… marò, che tragedia; però da sta cosa parte una digressione tra Giglic e Giamma se era una cosa dovuta ad una erronea impostazione di interno- piede o va a sa pe’ che altro.
Cerco di stemperare il momento di tensione e chiedo,
”Ragazzi che vi posso offrire?”Intanto Rocchi segna.
Giglic se ne frega della banale offerta, e fermo mi quasi intima: “
chiama Cartesio e digli di andare a fare pipì”… memore di quanto funzionò sta cosa a suo tempo, ossia in altra simililare occasione. Ovviamente mi rifiuto.
Epperò pure questi del Lecce mica chè stanno a dormì, e così pareggiano.
Fatto sta (che se sto sempre a da’ retta agli atri Fantastici, si fa per dire) che Rocchi fa un tirissimo sballato , perché non passato.
Altro tirissimo di Herny.
Un campanile. Zaratello. Evvai!!!
Tiro fortissimo di Rocchi.
Passaggio di Rocchi a Mauri, ma conclusione moscia.
Noo, aripareggio del Lecce. Uffa però, eh.
Fine primo tempo.
Stamo due a due.
Caffè.
Giglic , very simply, mi dice una cosa tenera ed elegante tipo
“Zarate si è cagato un goal”.Gli altri due Supereroi sono intanto tutti presi a dissertare ed a darsi da fare; uno, in particolare, Giamma, a cercare di sparecchiare, annientare, annullare, le pastarelle ancora giacenti on the table. L’altro, Bob, che ve lo dico a fa’, intanto borbotta, as usual, simil amorevole pila de facioli.
Secondo tempo
Rocchi steso in area.
Rigore.Comincio a sudare freddo e pregare… Reja, ti prego, fammi venire a me a tirarlo, Reja, ti prego, fammi venire a me a tirarlo, Reja, ti prego, fammi venire a me a tirarlo, Reja, ti prego, fammi venire a me a tirarlo, .... sta specie di lagna….. il tutto col capo chino sul braccio(ne) di Giglic…
Ok. Tirato, segnato. Puff… che fatica.
Poco dopo, ad abundantiam, un autogoal del Lecce.
Insomma 4 a 2 per Noi.Inquadratura di Licht, col braccio ingessatello. Stella, quanto dolore.
Sempre va a sapè perché (nel senso che in quel momento ero distratta) parte un excursus dotto, accalorato ed ammirabile di uno di Noi F4, ossia Giamma; ho percepito solo che in qualche modo Del Nero sarebbe responsabile di qualchecosa del passato.
Ci credo e mi fido.
Ok.
Il campionato è finito.
Se m’avessero detto, all’inizio di questo campionato, che saremmo tornati a giocare in Europa, mi sarei fattta un sorriso scettico, appena accennato, flebile.
Ed invece eccomi.
Anzi, scusate se è poco,
EccociNoi Ci Siamo. !
Forza Lazio mia Bella!