Sì, una ventina d'anni è una stima verosimile. Se non ricordo male arrivarono in Primera División insieme all'Albacete, il Queso Mecánico di Benito Floro.
Da allora, e con poche eccezioni, i ragazzi del pittoresco santone Arsenio Iglesias hanno occupato stabilmente i primi posti della classifica.
Ad un altro tecnico, Javier Irureta, sono legati gli exploit più importanti nelle Coppe - il 4-0 al Milan in rimonta e la semifinale di CL - oltre all'unico scudetto della loro storia.
Squadra per cui ho sempre provato grande simpatia, grazie al suo bel gioco, alle sublimi qualità tecnico-tattiche del suo capitano Fran - avesse avuto un po' più di cattiveria agonistica... - e alla capacità di rivaleggiare con club strafavoriti sul piano politico-economico, ha davvero nel Valencia la propria bestia nera.
Sempre contro lo stesso avversario, anche allora privo di obiettivi di classifica, si consumò un dramma sportivo alla Dorando Pietri: quello di Miroslav Đukić, che all'89' dell'ultima giornata calciò debolmente sulla sinistra del portiere il penalty grazie al quale il Depor si sarebbe aggiudicato il titolo lasciandosi alle spalle il Barcellona.
Spiace davvero vederli precipitare nella serie inferiore quando sarebbe bastata una vittoria all'ultima giornata: anche perché le 20 squadre, le tre retrocessioni e la coincidenza cronologica fra le nostre vittorie e le loro ispirano un accostamento da brividi col campionato dell'anno scorso.
Chissà se la loro stagione ha qualche somiglianza con quella della Sampdoria, altro club cui per certi versi somiglia.
Auguro una pronta risalita ad entrambe.