una canzone per Gabriele

[Daniela]

dal sito degli Statuto (http://www.statuto.net/)

4-E’ GIA’ DOMENICA
Da sempre siamo i cantori dei tifosi ultrà, essendo io parte del tifo organizzato della maratona da 25 anni ormai..
Abbiamo dedicato l’antologia uscita due anni fa’ a Gabriele Sandri e a Matteo Bagnaresi, tifosi scomparsi tragicamente pochissimi anni fa’ mentre si stavano recando in trasferta per assistere alla partita della loro squadra del cuore.
Entrambe le famiglie ci scrissero per ringraziarci .
La lettera della mamma di Gabriele fu veramente toccante e mi ha ispirato e motivato a scrivere il testo di questa canzone, dove non vengono espressi sentimenti di vendetta, rancore o rabbia ma un infinito dolore, quello di una madre che perde un figlio in modo veramente assurdo e inaccettabile. Per correttezza, abbiamo fatto ascoltare il brano prima di chiunque altro alla famiglia Sandri e si sono detti "commossi" e "orgogliosi".
Tutti i diritti d’autore del testo di questa canzone saranno devoluti in beneficenza all’Associazione “Gabriele Sandri”.

[Trippanera]

Ecco, ci mancava solo la canzone.

[Daniela]

a me invece non sembra una iniziativa da condannare,
anzi,
magari Gabriele fosse ricordato sempre (e solo) con delle canzoni... 

[WBB]

Una cosa molto toccante, ottima iniziativa anche quella benefica.

Ecco, ci mancava solo la canzone.

scusami ma, nello specifico, trovo il tuo commento fuori luogo, si tratta di una cosa fatta con molto rispetto.

[Trippanera]

MA che ne so, non l'ho nemmeno ascoltata.
Semplicemente, trovo e ho sempre trovato rivoltante il modo in cui nella vicenda Sandri ci si è appropriati di una tragedia per scopi che nulla avevano a che vedere con quanto era successo.
Retorica, trombonismo, prosopopea da stadio, e adesso, ripeto, anche la canzone...
Ma lasciatelo in pace. Che la famiglia per prima, lo lasci in pace.

[Mark Lenders]

MA che ne so, non l'ho nemmeno ascoltata.

Non ti sei perso niente, non passerà certo alla storia della musica

Semplicemente, trovo e ho sempre trovato rivoltante il modo in cui nella vicenda Sandri ci si è appropriati di una tragedia per scopi che nulla avevano a che vedere con quanto era successo.
Retorica, trombonismo, prosopopea da stadio, e adesso, ripeto, anche la canzone...
Ma lasciatelo in pace. Che la famiglia per prima, lo lasci in pace.

Sono d'accordo con te.
Sono d'accordo se parliamo della strumentalizzazione che ne fanno gli ultras, che dietro il nome di Gabriele Sandri, ucciso dalla polizia, si riparano per portare avanti la loro eversività da strapazzo, ma sono d'accordo (anche se qui il terreno è ben più scivoloso) se parliamo della famiglia, che in base alla mia personale sensibilità, ho sempre trovato un po' troppo presenzialista è un po' troppo sopra le righe.
In ultimo, mi è sembrata forzata anche la scelta di intitolargli la curva. Sarebbe stato assai più appropriato chiamarla "Curva Paparelli", visto che Vincenzo è morto proprio lì, mentre stava tifando per la Lazio, e non in un autogrill dopo aver avuto contatti poco amichevoli con i tifosi di un'altra squadra.

[RobCouto]

La perdita di un figlio, di un fratello, è una dimensione incomprensibile per chi la guarda da fuori. Non esistono elaborazione del lutto né accettazione. C'è solo un dolore insopportabile che domani sarà più forte di ieri. Di fronte a questo, cosa c'è di criticabile in quello che mostra una famiglia?

[Mark Lenders]

La perdita di un figlio, di un fratello, è una dimensione incomprensibile per chi la guarda da fuori. Non esistono elaborazione del lutto né accettazione. C'è solo un dolore insopportabile che domani sarà più forte di ieri. Di fronte a questo, cosa c'è di criticabile in quello che mostra una famiglia?

A me non piace che non abbiano mai preso le distanze da chi strumentalizza il nome del loro ragazzo.
Allo stadio ci andiamo tutti, sappiamo esattamente chi sono coloro i quali si nascondono dietro la faccia di Gabriele.
Un paio di settimane fa, al derby primavera (!) mi sono trovato in mezzo a una sassaiola messa in piedi da venti dementi laziali e altrettanti romanisti. I quali, a una partita di ragazzini, non hanno trovato di meglio che fare cori macabri su polizia e carabinieri ("Filippo Raciti, gli scontri sono finiti"), ricoprirsi di insulti a sfondo razziale, salvo unirsi in un'unica occasione, battendosi le mani reciprocamente: quando hanno cantato "Gabriele uno di noi".
Insomma, io non conoscevo Gabriele Sandri, però da quello che ho letto mi è parso di capire che fosse un ragazzo con tanti interessi, certamente migliore di queste zucche vuote. Se gli si lascia cantare "Gabriele uno di noi", in qualche modo gli si lascia dargli del teppista. E a me (ma ribadisco, è un fatto di sensibilità mia personale) questo non piace.

[RobCouto]

Ripeto, Mark: quel tipo di lutto è incomprensibile dall'esterno, sotto ogni aspetto.

In ogni caso, ricordo benissimo che Cristiano Sandri prese più di una volta le distanze dalle strumentalizzazioni violente della vicenda. Presa di distanze comunque NON DOVUTA, anche se ammirevole: a me, fosse accaduta una cosa del genere, delle "prese di distanza" non importerebbe nulla, non ho simili doveri nei confronti dell'ordine pubblico (fatta salva la chiara istigazione, naturalmente): specie quando un mio familiare è stato vittima di un'abnorme azione di "tutela" dell'ordine pubblico.

[Daniela]

 la strumentalizzazion degli ultras è di certo odiosa, ma in questa canzone, in cui non si parla di calcio ed appena si comprende dal testo la dedica, personalmente on ci trovo nulla di disdicevole
 

[Mark Lenders]

Esatto. Gabriele Sandri

è stato vittima di un'abnorme azione di "tutela" dell'ordine pubblico.

L'ho scritto nel mio primo intervento, è stato ucciso dalla polizia.
E' una cosa gravisima, una cosa rispetto alla quale bisogna andare fino in fondo a tutti i livelli: in tribunale, innanzitutto, ma anche affrontando la questione sul piano politico (gli abusi della polizia sono all'ordine del giorno: negli ultimi anni ne hanno fatto le spese Federico Aldrovandi, Stefano Cucchi, ma anche tanti altri che non ci lasciano la pelle e non finiscono sui giornali) e cercando di far penetrare questa tematica nella coscienza dell'opinione pubblica.
Nel caso di Sandri si parte da una posizione di RAGIONE ASSOLUTA, ed è per questo mi dispiace che il suo nome venga usato da chi invece lo infanga e rischia di farlo passare, da morto, dalla parte del torto.
Detto questo, capisco quello che dici, finché certi dolori non li provi non puoi giudicare le reazioni altrui. Ma infatti l'ho detto che quello relativo alla famiglia è un terreno scivoloso. Mi faccio, invece, molte meno remore nel criticare la falsa retorica del mondo ultras, che in molti casi spende una faccia pulita per finalità che pulite non sono.

PS: Sulla canzone: Sentita una volta, non mi ha fatto impazzire. Non manda messaggi negativi quindi va benisimo, tanto più che credo serva per fare della beneficienza. Se mi sono approcciato al tema con lo scetticismo di fondo che mi ha fatto solidarizzare con Trippanera, è perché gli Statuto del mondo ultras di cui sopra ne fanno parte. Però pure lì, non è che tutti gli ultras siano cattivi... E' un discorso complesso e comunque quel che volevo dire l'ho detto, credo si capisca bene.

[Texmex]

Do ragione a RC, su queste vicende non si dovrebbe mai espimere un guidizio sul lutto altrui.
Chi subisce sti drammi non è che poi sta lì ad operare distinguo su qualcuno che eventualmente si appropri della vicenda per strumentalizzarla.
Non credo ne abbiano ne le forze e ne la voglia.
Anzi credo tendano a tenere fuori ogni polemica e ad accettare ogni partecipazione. Senza dare patenti, perchè da parte loro sarebbe impossibile e sbagliato.
Secondo me.

[lollapalooza]

Rimango strettamente - nonché volutamente - in topic: bella canzone, bel testo, mi piace.

[disabitato]

canzone particolare, se ne sentono molto di peggio, inoltre i proventi in beneficenza sono sempre nobili.

[Aquilotta del Nord]

Magari alla famiglia fa piacere ricordarlo anche in questo modo. Non possiamo sapere, non sta a noi giudicare. Mancano elementi di fondo, come dice Rob è impossibile sapere cosa passi per la testa dei suoi familiari, e come hanno reagito alla sua morte.
Non sappiamo nemmeno dove finisce l'altrui solidarietà disinteressata e dove inizia la strumentalizzazione. Nel nostro piccolo sappiamo cosa fare per non andare fuori dalle righe o mancare di rispetto alla memoria di questo ragazzo.
Io stessa ho criticato le maglie, e altri gadgets che riportavano il nome di Gabriele: ma, mi ha fatto giustamente notare qualcuno, cosa ne sai che tutto questo non porti anche solo un minimo di sollievo alla sua famiglia? Infatti: io non posso saperlo.

[Sol Invictus]

Ecco, ci mancava solo la canzone.

non capisco il tuo commento.

[bak]

Ma lasciatelo in pace. Che la famiglia per prima, lo lasci in pace.

quindi, per usare il medesimo metro di paragone, anche la povera vedova Raciti, a cui và tutta la mia solidarietà, dovrebbe smettere di commemorare il marito ?

No, perchè morte violenta è una e morte violenta è l'altra. Sempre per usare il medesimo metro di paragone.

[Ataru]

a me non piacciono gli statuto, e la voce è allucinante, non mi ha fatto ascoltare nè comprendere il testo.

[Sol Invictus]

MA che ne so, non l'ho nemmeno ascoltata.
Semplicemente, trovo e ho sempre trovato rivoltante il modo in cui nella vicenda Sandri ci si è appropriati di una tragedia per scopi che nulla avevano a che vedere con quanto era successo.
Retorica, trombonismo, prosopopea da stadio, e adesso, ripeto, anche la canzone...
Ma lasciatelo in pace. Che la famiglia per prima, lo lasci in pace.

fin quando giustizia vera non sarà stata fatta, più se ne parla e meglio è. Se no, facciamo il gioco di chi non aspetta altro.

[Eagles71]

..."un' aquilotto in volo sempre più in alto s' alzerà"