Autore Topic: Protezione Testimoni.  (Letto 47396 volte)

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Re:Protezione Testimoni.
« Risposta #20 : Giovedì 6 Maggio 2010, 16:18:08 »
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

bak

Re:Protezione Testimoni.
« Risposta #21 : Giovedì 6 Maggio 2010, 16:34:08 »
Gagliardi 'sti fiorentini   :D

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Re:Protezione Testimoni.
« Risposta #22 : Giovedì 6 Maggio 2010, 16:47:43 »
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jumpingjackflash

Re:Protezione Testimoni.
« Risposta #23 : Giovedì 6 Maggio 2010, 22:02:27 »
anche tu caro amico, guardati le spalle. anche i muri hanno occhi ed orecchie!!


DOPO LAZIO-INTER /2 UN’OPINIONE BIANCOCELESTE

Ma io, laziale convinto, lo so: evitata la vera disfatta

DANILO PAOLINI

Ancora una volta, dunque, i laziali sono «brutti, sporchi e cattivi». L’accusa, stavolta, è addirittura di avere tifato «contro» la propria squadra. Ebbene no, lo nego. Noi della Lazio, domenica sera, abbiamo tifato «per» i nostri amati colori e «per» la nostra parte di città, quella più antica, che per primi ci ha visto nascere e che troppo spesso all’esterno viene dimenticata, identificando Roma con la Roma. Perdendo, non di proposito ma senza giocare alla morte, i nostri giocatori ci hanno evitato forse (la prudenza non è mai troppa...) una sconfitta ben più bruciante: veder festeggiare i rivali per almeno un mese, con fontane, strisce pedonali e muri dipinti in giallorosso. Con il sovrapprezzo, stavolta, di poter essere indicati come gli «utili idioti» che avrebbero consegnato a loro, proprio a loro, lo scudetto. Questo sì sarebbe stato «innaturale», non lo striscione (geniale) con la scritta «Oh nooo!» apparso in Curva Nord dopo il primo gol nerazzurro.

E non è vero, salvo poche eccezioni, che si è esultato alle reti dell’Inter (non certo regalate, sia detto per inciso, perché Muslera ha parato di tutto): i legittimi boati erano di migliaia di tifosi interisti, i quali non occupavano soltanto il settore ospiti ma erano sparsi un po’ in tutto lo stadio. Certo, noi non eravamo dispiaciuti. E perché, di grazia, avremmo dovuto esserlo, con la salvezza ormai a portata di mano? Per fare uno sgarbo a una tifoseria, quella interista, da sempre amica? Per la felicità del capitano romanista, novello Nerone dai pollici versi? Per farci sbeffeggiare dai suoi degni sostenitori, che la notte successiva al derby hanno tappezzato il muro di cinta del centro sportivo della Lazio con centinaia di copie di quell’immagine?

Per le «lacrime di gioia» del romanista Daniele De Rossi, dopo la sconfitta biancoceleste in casa con il Catania? O, ancora, per ringraziare la presidente Sensi di averci augurato pubblicamente la retrocessione in B? Ecco, questo è il calcio nella Capitale: metà della gioia sta nella propria vittoria quando arriva (raramente), l’altra metà nella disgrazia dei 'dirimpettai'. Romolo contro Remo, come 2.700 anni fa. È sbagliato? Allora cerchiamo di cambiare tutti. Tutti. Senza indulgenze o condanne a senso unico.

Più di qualche ipocrita dell’ultima ora ha parlato di «morte del calcio». Forse erano altrove nel maggio di 10 anni fa, quando la partita d’addio dell’idolo giallorosso Giuseppe Giannini finì con la devastazione dello stadio Olimpico, frutto della rabbia per uno scudetto appena vinto dalla Lazio e della contestazione alla famiglia Sensi. A proposito: siamo proprio sicuri che, a parti invertite, domenica sarebbe andata diversamente? Sì? Allora ricordiamoci lo striscione apparso in Curva Sud ancora nel 2000, durante Roma-Milan: «M’hai costretto a tifa’ Juve...». Era il 7 maggio, una settimana dopo la Lazio avrebbe vinto il Tricolore allo sprint, con un punto di vantaggio sui bianconeri.

jumpingjackflash

Re:Protezione Testimoni.
« Risposta #24 : Venerdì 7 Maggio 2010, 08:38:58 »
Blasfemia!! hai osato non incensare il divo francesco!!

Gramellini da urlo

Le due maledizioni di Totti

Ma chi è Totti? Il sorriso da bravo ragazzo che traspare negli spot in cui lui e la moglie ripropongono Casa Vianello in versione meno alfabetizzata? Oppure il ghigno da posseduto che oscura lo schermo, mentre la regia lavora di replay sul calcione a tradimento con cui ha appena steso un avversario? E non un avversario qualsiasi, ma Balotelli, altra icona double-face: provocatore strafottente (un nero che grida «romani di m...» con accento bresciano è un sintomo inoppugnabile di integrazione) e però anche vittima emblematica del razzismo strisciante.

Chi è dunque Totti? È la prova di quanto un puledro di razza possa essere azzoppato dalle due maledizioni dell’identità italiana: la famiglia iperprotettiva e lo spirito di fazione. A trentaquattro anni, il miglior calciatore del nostro Paese resta un pupo di mamma e di curva, incapace di reggere alle pressioni del ruolo di capobranco a cui è stato issato più dal talento che dal carattere. Ingozzato di coccole, nella vita ha sofferto troppo poco per essere un leader, al punto che ogni volta che è chiamato a diventarlo sbraca.

La salvezza, per lui, sarebbe stata emigrare ad almeno mille chilometri dalle sottane della sua Roma. Perché solo lontano da quell’amore che lo vizia e lo giustifica avrebbe potuto diventare finalmente adulto. Ha scelto di non rischiare, cioè di non crescere. Ed è rimasto fermo. Fermo allo sputo con cui rinfrescò le guance del danese Poulsen agli Europei del 2004. Anche allora era stato provocato. Ma i campioni vengono sempre provocati, per definizione. Quanti insulti intimi riceverà Messi in ogni partita? L’eroe è tale se sa dominare le sue emozioni. È l’auriga di se stesso, che mette le redini ai cavalli dell’ego. Totti invece è il prodotto di una società isterica, dominata da un senso malinteso dell’onore.

Ancora ieri, prima di chiedere genericamente scusa (senza mai nominare Balotelli né Milito, colpito a freddo all’inizio del secondo tempo) aveva spiegato che la sua era stata una reazione a «offese dirette a infangare una città e un popolo intero». Un popolo offeso dal barbaro invasore, capite? Per chi non lo sapesse, si sta parlando di una partita di pallone. Ma il capitano della Roma ha preso molto sul serio il ruolo attribuitogli dai tifosi. Lui è il Gladiatore di Russell Crowe, «a un mio cenno scatenate l’inferno». La differenza è che l’eroe cinematografico incarnava i valori trasmessigli da Marco Aurelio, non da Er Patata.

jumpingjackflash

Re:Protezione Testimoni.
« Risposta #25 : Venerdì 7 Maggio 2010, 13:50:50 »
Signor Presidente, spero lei ricordi di come riuscì a salvarsi quand'era partigiano. Lasci il  colle e si rifugi in montagna, dia retta..

ROMA - "Una cosa inconsulta". Arriva anche dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano la condanna al gesto di Francesco Totti nei confronti di Balotelli: "Ci sono forme di tifo selvaggio che danno luogo a violenze intollerabili, che oggi si esprimono negli stadi, ma domani chissà dove possono arrivare - ha detto il Capo dello Stato, a margine della presentazione dei candidati ai Premi David di Donatello. E' un fenomeno preoccupante e le società calcistiche dovrebbero reagire di più". E alla richiesta di un commento sul caso Totti-Balotelli, il presidente ha detto: "E' un fatto che rientra proprio in questo panorama, ed è una cosa inconsulta". 

Intanto a due giorni di distanza dalla finale di Coppa Italia, è ancora forte l'eco del parapiglia in campo tra interisti e romanisti, soprattutto per quanto concerne il calcione rifilato da Francesco Totti a Mario Balotelli. Il capitano della Roma torna a parlare dell'accaduto in un articolo firmato da lui stesso, pubblicato dal Corriere dello Sport-Stadio, in cui parla di Balotelli senza mai nominarlo (lo chiama sempre "lui").

"SCAGIONO CHI NON E' IN MALAFEDE" - "Durante la gara "lui" - scrive il capitano giallorosso nel suo lungo articolo - ha avuto nei riguardi dei miei compagni un atteggiamento provocatorio e questo è avvenuto anche in passato contro di noi. Certo, ho sbagliato nel commettere quel fallo, ma io sono sempre stato il primo a riconoscere i miei errori e a giustificare chi contro di me ha compiuto falli di gioco che mi hanno procurato anche infortuni gravi, ma privi di malafede, vedi Vanigli, che ho subito scagionato".

"HO REAGITO A UNA PROVOCAZIONE" - "Chi mi conosce sa perfettamente che una mia reazione viene sempre generata da una provocazione - spiega ancora Totti - sentire che un calciatore alle prime armi, ma con grandi doti, offenda ripetutamente i miei tifosi, la mia città, il mio senso di appartenenza a Roma, oltre a me personalmente, dicendomi che sono finito, è insopportabile. Non si può tollerare che 'lui' abbia sempre la possibilità di provocare tutti, compresi i suoi tifosi e quelli avversari e nessuno prenda in considerazione preventivamente i suoi atteggiamenti".

"TOTTI COMBATTA RAZZISMO CON NOI" - Balotelli, dal canto suo, accusa Totti di avergli dato del "negro di m..." ma non dice altro. La risposta la lascia al suo procuratore, Mino Raiola: "Odio il razzismo e lo combatto contro chiunque - dichiara l'agente del nerazzurro - non voglio neanche ripetere quello che Totti ha detto a Balotelli. Il romanista ha sbagliato ma noi vogliamo portarlo dalla nostra parte, ovvero tra coloro che combattono il razzismo".


"C'ERA PREMEDITAZIONE?" - "Posso capire il raptus - argomenta ancora Raiola - il campo dà emozioni che chi guarda dalla tribuna non può capire. Totti però ha parlato di cose avvenute un anno fa e questo mi fa pensare alla premeditazione. Comunque Mario non ne ha fatto un dramma: se Totti dice che ha perso la testa e si scusa, non ci sono problemi".

"SE MOU RESTA..." - Chiuso, almeno per ora, il capitolo Totti, il discorso cade giocoforza sul 'fronte interno': "Le acque si sono calmate e preferisco non fare alcun commento in questo momento - afferma l'agente di Balotelli - il futuro di Mourinho? È un problema che non mi pongo affatto: nella vita bisogna scegliere di quali problemi occuparsi e lui sa decidere benissimo da solo, non si fa influenzare da nessuno, è grande e vaccinato. Credo che al 99% rimarrà all'Inter e sappiamo bene cosa voglia dire o no, questo...".

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Offline borges

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Re:Protezione Testimoni.
« Risposta #26 : Sabato 8 Maggio 2010, 16:20:02 »
Da gazzetta.it

MILANO, 8 maggio 2010 - Non si è fatta attendere la risposta di José Mourinho a Claudio Ranieri, che oggi lo aveva attaccato in conferenza stampa. Mourinho, che è a Berlino per vedere la passerella del Bayern Monaco, affida la sua risposta al un comunicato sul sito uficiale.

la risposta — Queste le parole di Mou: " "Premesso che la Roma mercoledì sera avrebbe dovuto terminare la partita in sei, visto e considerato che Mexes, Totti, Perrotta, Taddei e Burdisso hanno fatto il necessario per meritare le sanzioni che non gli avrebbero permesso di restare più tempo in campo, oggi si è parlato di come si motivano i giocatori. Lo si fa tutti i giorni con il lavoro del gruppo, allenamento dopo allenamento. Non si fa certo facendo vedere un film alla squadra prima di una finale di coppa. I giocatori sono professionisti seri, non vanno trattati come bambini. Noi abbiamo preferito lavorare sul campo e abbiamo studiato a fondo la Roma e i suoi punti deboli. Se prima di una partita metto la squadra a guardare "Il Gladiatore", i miei giocatori si mettono a ridere o chiamano il dottore chiedendogli se sono malato". "Non credo di essere un fenomeno - prosegue il portoghese -, però ho lavorato tanto per aiutare la mia squadra. Non ho mai pianto, ho sempre lavorato duramente per ottenere i risultati con i miei giocatori. Prima della finale di Tim Cup ho visto sei partite della Roma per trovare i loro punti deboli, lavorandoci diciotto ore, perchè ogni partita sulla quale lavoro al computer mi impegna per tre ore circa. Dopo ho passato tante altre ore selezionando le parti che mi servivano e lavorandoci sopra con i vari programmi utili al mio lavoro. Certo che è più facile scegliere un film da proiettare prima della gara, ma Ranieri ha dimenticato che i suoi giocatori sono dei campioni e non dei bambini". "Non ho mai detto di essere un fenomeno - conclude -, pero' non è certo colpa mia se, nel 2004, dopo essere arrivato al Chelsea e aver chiesto perchè stavano cambiando Ranieri, mi hanno risposto che volevano vincere e con lui non sarebbe mai capitato. Di questo io non proprie ho colpe"
Alla Sensi consiglio un Aulin (S.Siviglia)
Bisogna rinunciare al consenso per la legalità (C. Lotito)
è il calcio pulito, baby (centurio)

Offline rash

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Re:Protezione Testimoni.
« Risposta #27 : Domenica 9 Maggio 2010, 00:05:51 »
che aveva detto ranieri ?
spigni sfonna spara e ammazza ma nun sai 'ntigne er biscotto 'nde la tazza

jumpingjackflash

Re:Protezione Testimoni.
« Risposta #28 : Giovedì 3 Giugno 2010, 07:53:55 »
stai attento, per te il raccordo anulare ormai è peggio di un fossato con i coccodrilli. ti stanno già cercando, SCAPPA!!

Dalla Gazzetta dello Sport di oggi, giovedì 3 giugno a firma Alessandro Catapano.


Crac Italpetroli, guai per la Sensi

Bilancio a rischio. Domani vertice con UniCredit che propone: subito la Roma in cambio dei debiti



L’ultimo pellegrinaggio, sabato scorso, dall’amico Gianni Letta, non è servito a granché. Tanta solidarietà dal sottosegretario, ma in questo momento tra manovra economica, intercettazioni e inchieste— lei capirà— non c’è proprio il tempo di occuparsi dei guai di Italpetroli, la holding con cui la famiglia controlla la Roma.

La crisi si è abbattuta come un uragano su quel che resta di una società un tempo leader nello stoccaggio petrolifero. «Il 13% dell’Italia si muove con il mio petrolio», disse una volta Franco Sensi. Oggi, sono tempi duri per Rosella. I risultati della Roma l’unica soddisfazione recente. Ma la squadra costa. Mentre la piattaforma nel porto di Civitavecchia è in disuso, i depositi praticamente deserti, il progetto di Gioia Tauro morto. Messi in vendita ormai da tempo, dovevano sistemare le cose, ma non se li è comprati nessuno.

E i debiti intanto galoppano come il debito pubblico. Ormai è difficile anche quantificarli: 400? 500? Stando agli ultimi dati, sono almeno 325 con UniCredit e un centinaio con Monte Paschi di Siena. Senza calcolare gli interessi, e i debiti con fisco, fornitori e dipendenti. La Italpetroli rischia di fallire, e di portarsi dietro le sue controllate, Roma in testa. Sindaci e revisori dei conti della Bdo avrebbero già comunicato alla Sensi l’intenzione di non firmare e, quindi, non certificare il bilancio 2009, da chiudere entro il mese di giugno. Manca la continuità aziendale come l’anno scorso, noi stavolta non firmiamo, il senso del messaggio recapitato alla famiglia.

La Italpetroli finirebbe al tribunale fallimentare e le conseguenze sarebbero molto gravi anche per la Roma. A meno che Rosella Sensi, in balia dei mari, non decida di afferrare l’ultima ciambella che UniCredit, già detentrice del49% di Italpetroli, intende lanciarle: debiti azzerati in cambio della cessione immediata alla banca degli asset principali del gruppo. La piattaforma, i depositi, la Roma innanzitutto. A lei e alle sorelle, sgravate dai debiti, resterebbe la proprietà di qualche immobile (e le parti starebbero già trattando sulla quantità), la banca sarebbe finalmente padrona del destino della Roma. E, ovviamente, cesserebbero di colpo tutti i procedimenti giudiziari pendenti, a cominciare dall’arbitrato.

Sempre che la Sensi decida di accettare la proposta della banca. Domani sembra il giorno giusto per ascoltare la sua risposta: i legali delle parti si vedranno nello studio del professor Cesare Ruperto, presidente del collegio arbitrale, Francesco Carbonetti per Unicredit e Agostino Gambino per la famiglia Sensi, oltre agli arbitri. Non sarà una normale udienza arbitrale (il cui esito, peraltro, è ancora lontano), ma forse un giorno da ricordare nell’epopea dei Sensi. E nella storia della Roma.


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Offline Ataru

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Re:Protezione Testimoni.
« Risposta #29 : Giovedì 4 Novembre 2010, 01:35:08 »
urge ritirare su questo topic:

Dal "riformista" di oggi (prima pagina, taglio basso)

Totti lo perdonano, Cassano mai
di Massimiliano Gallo

E' come a scuola, si stava in banco assieme, assieme si mettevano in croce compagni e professori, assieme si architettavano gli scherzi più assurdi e poi si finiva sempre allo stesso modo: uno veniva assolto, l'altro condannato. Di solito perchè uno era più presentabile dell'altro, aveva voti più alti e poteva contare su una faccia da bravo ragazzo. Ecco, più o meno Totti e Cassano sono così. Uno, Francesco, ha allestito un pool per rendersi presentabile: da Maurizio Costanzo ai registi pubblicitari, hanno lavorato tutti su quel volto un po' da ebete che il Pupone mostrava. Sembra stupido? E noi gli creiamo un personaggio: non è stupido, fa lo stupido. Aggiungeteci una moglie bella e protagonista della tv e il quadro è completo. Tutto il resto è spazzato via. E tutto il resto è un calciatore che da anni in campo non si trattiene: sputi in faccia agli avversari, altri ne rincorre per prenderli a calci, mette quasi la mani addosso a un arbitro reo di averlo involontariamente ostacolato al momento del tiro senza che gli accada nulla e potremmo continuare a lungo. L'ultimo episodio risale a sabato scorso, Roma-Lecce, quando dopo essere stato espulso ha rincorso l'avversario Oliveira per menargli. Ma nessuno dice nulla. Basta uno spot in tv, e di Totti si ride. Tutto gli viene perdonato. Piace alle mamme e alle sorelle. E quindi Totti in classe può sempre rientrare.
Chi paga, tanto, è l'altro. Quello che lo sanno tutti che ha una famiglia disastrata, che ha un volto non presentabile, che viene a scuola giusto per scaldare la sedia. Il cattivo è lui, ha le physique du role. E a Cassano nessuno perdona niente. Nè per Cassano a nessuno è venuto mai in mente di ingaggiare curatori di immagine in grado di renderlo un po' più presentabile. Lui quando sclera e se la prende con l'arbitro di giornate di squalifica ne becca sei, altrochè! E quando manda a quel paese il presidente davanti ai compagni rischia di essere licenziato; poco importa che la moglie stia vivendo una gravidanza difficile, tanto mica è una bellona sua moglie, è solo una ragazzina che gioca a pallanuoto.
A Roma Rosella Sensi al pupone perdona ogni cosa; a Genova invece di cambiare idea non ne vogliono sapere. Del resto nessuno dirà mai nulla loro: chi vuoi che si metta a difendere l'indifendibile? Cassano è quello che spezza bandierine, che a Madrid è rimato famoso solo per la sua stazza e l'imitazione di Capello che gli costò il posto in squadra. In fondo gli unici che sono riusciti a farlo giocare sono stati due grandi vecchi : Eugenio Fascetti che lo lanciò al Bari e Giovanni Trapattoni che gli fece disputare un grande europeo nel 2004, quello dello sputo di Totti.
Per trovare qualche altro che parli bene di Fantantonio bisogna andare in qualche ristorante e parlare con un cameriere: a loro il barese non dà mai meno di cento euro. E anche questo dà la misura del personaggio. Cassano non ha capito che l'immagine è ormai, e non solo nel nostro paese, davvero tutto. E lui l'etichetta di sporco e cattivo non se la toglierà più. Per dirla citando "c'era una volta in America", lui la puzza della strada di dosso non se la leva perchè gli piace.
Totti invece ha fatto l'accordo con quelli che se ne intendono. Se andate a contare, le intemperanze di Totti sono molto più delle cassanate, ma poco importa, nessuno le ricorderà mai. Uno spot pubblicitario e una comparsata tv ben orchestrata azzerano la memoria.
 Dovresti andare a rifarti il guardaroba, Antonio, entrare in quel banco vestito di tutto punto e salutare in maniera deferente la professoressa. Ma tu proprio non riuscirai a farlo. E noi perciò ti vogliamo bene.
osa c'è da psicolo propriono capisco.
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Offline WBB

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Re:Protezione Testimoni.
« Risposta #30 : Giovedì 4 Novembre 2010, 19:41:00 »
A 'sto Gallo je fanno le scarpe de cemento...
trigoria delenda est

jumpingjackflash

Re:Protezione Testimoni.
« Risposta #31 : Domenica 7 Novembre 2010, 10:25:19 »
impavido! andrebbe insignito del premio Borsellino e dovrebbero metterlo immediatamente sotto scorta

Offline Ataru

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Re:Protezione Testimoni.
« Risposta #32 : Mercoledì 17 Novembre 2010, 15:45:33 »
Quel pupone di un capitano

SENZA VERGOGNA. L'intervento di Claudio Sabelli Fioretti, su "Io donna" dal 13 al 19 novembre 2010

NE FA DI TUTTI I COLORI. IL PUPONE. Francesco Totti. Ricordate quando sputò sul suo avversario, il danese Christian Bager Poulsen, durante la partita degli Europei del 2004? Vabbè, poverino, era stato provocato.

Ricordate quando rifilò un calcione al suo avversario, l’interista Mario Balotelli? Vabbè, poverino, era stato provocato. Ricordate quando mandò affanculo per tre volte l’arbitro Nicola Rizzoli? Vabbè, poverino, non gli aveva dato un rigore.
Ricordate quando dette uno schiaffone e un calcio al suo ex compagno Ciccio Colonnese, del Siena? Vabbè, poverino, era stato "offeso come padre e come marito".
Ricordate quando, da fermo, dette un calcio al milanista Massimo Ambrosini? Vabbè, poverino…
E quando ha messo una mano sulla faccia al leccese Ruben Oliveira e poi lo ha inseguito per picchiarlo? Vabbè, poverino, gli aveva fatto lo sgambetto.

Come dargli torto? Lui ha ragione. Lui è impulsivo. C’è da spiegarsi, però, come mai i dirigenti della sua squadra, la Roma, gli abbiano dato la fascia di capitano, quella fascia che di solito viene data al più autorevole, al più calmo, al più ragionevole in campo e certo non al più focoso.

P.S. Dicono i suoi fan: "Francesco è buono, Francesco è generoso, ha anche adottato dieci bambini africani a distanza...". Ah be’! Generosissimo. Però, a pensarci un attimo: tenuto conto del suo stipendio è come se un operaio tirasse fuori dalle sue tasche un euro.
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Offline Andre

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Re:Protezione Testimoni.
« Risposta #33 : Mercoledì 17 Novembre 2010, 15:46:30 »
azz, che tempismo ... è davvero in pericolo allora  :o
da qualche parte la Lazio è in vantaggio (V.)

Offline Centurio

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« Risposta #34 : Giovedì 18 Novembre 2010, 16:03:15 »
http://forum.chatviola.it/index.php?topic=5113.1035

ma questa la sapevate?

Ai Sigg. Presidenti

Caro collega,

come al solito ci troviamo (oggi il Palermo) vittime di un sistema di ordinamenti Federali che penalizza le nostre società, i nostri diritti costituzionali violando le più elementari norme di giustizia ordinaria.

Orbene: Zamparini Maurizio è stato squalificato per 6 mesi (impedendo ora la sua partecipazione alle assemblee di Lega e Federali) per un fatto provocato nel giugno 2002 dalla proprietà della Roma, proprietaria allora anche del Palermo, con una cessione di diritti di un giocatore della Roma venduto al Palermo per € 11.000.000, Bombardini, ed uno del Palermo ceduto alla Roma per € 11.000.000, Brienza.

Questo provocava notevoli plusvalenze per Palermo e Roma di proprietà Famiglia Sensi, e un aggravio per ammortamenti notevoli per il Palermo negli anni 2003 – 2004 – 2005 – 2006 con cifre di circa € 2.750.000 anno.

Zamparini acquistava le azioni del Palermo Calcio nell’agosto 2002 obbligandosi con la proprietà a confermare in sede di approvazione di bilancio le operazioni fatte fino al 30/07/2002 dalla proprietà Sensi.

Orbene: se esiste un fatto di plusvalenza fittizia (ed allora anche di ammortamento) dovrebbe esistere per il Palermo e per la Roma.

Stranamente la Roma (beneficiaria della plusvalenza Brienza) e la proprietà che a giugno aveva creato “la plusvalenza fittizia” non sono state chiamate in causa: è stata squalificato Zamparini Maurizio non per aver commesso il fatto (eventuale reato sportivo) ma per aver approvato il bilancio (eventuale reato amministrativo non riscontrato dopo verifica della Guardia di Finanza).

E’ chiaro che il Palermo della gestione Zamparini è stato fortemente penalizzato dallo scambio Bombardini - Brienza, con ammortamenti abnormi ereditati dalla proprietà Sensi che invece:

a) aveva sistemato il bilancio Palermo prima della cessione quote con plusvalenza attiva fittizia

b) aveva sistemato il bilancio Roma con plusvalenze fittizie

Morale finale: oltre il danno la beffa: Zamparini condannato a 6 mesi, la Roma e la famiglia Sensi assenti dal procedimento.

Questo è la nefasta applicazione della Giustizia Sportiva odierna.

Vi prego: dobbiamo riportare sotto la tutela della Lega di serie A tutti gli organi della gestione di diritto sportivo ora in Federazione: giustizia sportiva, settore arbitrale e altro come in Inghilterra.

Dobbiamo ridare alla Giustizia ordinaria i suoi compiti costituzionali perché la sua assenza (voluta dalla famosa firma compromissoria) ha fatto lievitare il potere di un virus che noi paghiamo e che ci soffoca senza tutela dei diritti normali della società e del cittadino: la procura Federale e la Corte di Giustizia Sportiva.

Tanto per Vostra conoscenza, poiché in futuro vittime potreste essere anche Voi.

Maurizio Zamparini


forte, eh?
sine pennis volare haud facile est

jumpingjackflash

Re:Protezione Testimoni.
« Risposta #35 : Giovedì 18 Novembre 2010, 18:12:51 »
vi ricorderemo tutti, ricorderemo il vostro sacrificio, faremo di tutto per proteggervi e nascondervi.

Forza!

Offline robylele

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« Risposta #36 : Giovedì 18 Novembre 2010, 18:27:06 »

che articoli meravigliosi, condivisibili al 101%.

E non sono d'accordo che chi li ha scritti rischi l'incolumità personale. il romanista medio non può aver capito, siamo seri.

il difettoso più emancipato potrebbe al limite essere anche d'accordo durante quei minuti di lettura, ma una volta finito di leggere nella calotta cranica riprenderebbe a circolare l'Idiotina.
'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Offline Ataru

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Re:Protezione Testimoni.
« Risposta #37 : Giovedì 18 Novembre 2010, 22:01:03 »
che articoli meravigliosi, condivisibili al 101%.

E non sono d'accordo che chi li ha scritti rischi l'incolumità personale. il romanista medio non può aver capito, siamo seri.

il difettoso più emancipato potrebbe al limite essere anche d'accordo durante quei minuti di lettura, ma una volta finito di leggere nella calotta cranica riprenderebbe a circolare l'Idiotina.
si, ma devi anche considerare i picchi di concentrazione di idiotina nel sangue che vengono raggiunti in un organismo difettoso nel momento in cui questi legge il nome del suo degno condottiero...

segue travaso di bile, calo di zuccheri, caduta e conseguente rigorepaariomma. quindi impulso irrefrenabile di vile atto idiota e vendicativo
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Offline Ataru

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Re:Protezione Testimoni.
« Risposta #38 : Giovedì 4 Ottobre 2012, 10:36:40 »
LA GAZZETTA DELLO SPORT, GIOVEDI' 4 OTTOBRE 2012





osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

paoletto

Re:Protezione Testimoni.
« Risposta #39 : Venerdì 5 Ottobre 2012, 13:47:25 »
altro che protezione testimoni
in questo caso contro il pupo B manco gli SWAT sabbrero sufficienti