sul corsport cartaceo interessante intervista a tutta pagina a Preziosi, che spiega il legame con Lotito.
Chi può, posti
PREZIOSI: LOTITO MERITEREBBE LA CHAMPIONS MA... Presidente Preziosi, con tanti ex rossoblù in maglia biancoceleste, Lazio-Genoa sembra quasi un derby. O no?
«No, non scherziamo, di derby ce n’è solo uno, quello con la Samp. Siamo soddisfatti di come è andata la partita di domenica, anche se è stata al cardiopalma ».
Vincere all’ultimo respiro ha sempre il suo perché.
«Dico la verità, non avremmo meritato al cento per cento di vincere, il pareggio sarebbe stato giusto. Tornando alla Lazio, con tutti i calciatori che diamo in giro, allora sarebbe derby con tutti...».
Genoa decisivo nella volata salvezza, ora può incidere, e molto, su quella Champions. Che partita si aspetta all’Olimpico?
«Sicuramente il Genoa non viene a fare una passeggiata. Giocheremo la partita per vincere, anche se in questo periodo fuori casa non ne stiamo azzeccando una. Però possiamo fare bella figura».
La Lazio si gioca tutto.
«E infatti le sue esigenze sono diverse dalle nostre. Diciamo che la Lazio dovrà metterci più impegno, noi quello solito».
Con il vantaggio di giocare senza pressioni.
«La spensieratezza aiuta. Magari anche a provare qualcosa di nuovo sul piano della formazione. Dopo un campionato ormai chiuso, vorrei vedere Federico Rodriguez all’opera, o anche Paloschi. Chiaramente sono decisioni che spettano a Ballardini, io ho le mie idee e lui le sue. Però vedere in campo Rodriguez...».
Come vive Ballardini il ritorno all’Olimpico, contro il suo passato recente?
«Non credo alle storie del dente avvelenato. Anche perché non credo che Ballardini debba dimostrare qualcosa come allenatore. Rivalersi contro le ex squadre conta poco nel calcio, il passato è il passato e il presente è il presente».
Però magari in cuor suo, la vendetta dell’ex...
«No, non lo vedo come un tipo vendicativo. Deve pensare solo a fare il meglio per il Genoa, è questo il suo compito».
Niente passato, ma il futuro sì: contro Lazio e Cesena può rilanciare la propria candidatura per guidare il Genoa anche la prossima stagione.
«Intanto la squadra viene da tre vittorie in quattro gare e di questo sono contento. Ballardini ha vinto anche i due derby, riuscirci nello stesso anno non è cosa da tutti. Oltretutto due derby in tre mesi, visto che la gara d’andata è stata recuperata. Deve solo pensare a fare il suo lavoro».
Con Lotito, dopo il mercato, c’è anche piena sintonia sulla questione dei diritti tv?
«Certamente. Con lui, con Pozzo, con lo stesso Zamparini, con tutte quelle società che tutelano i nostri interessi. Con Lotito il rapporto è più stretto perché ci vediamo spesso, negli ultimi giorni ci siamo incontrati in Federcalcio. L’aver concluso diversi affari di mercato ha cementato il rapporto».
In agenda c’è già una nuova operazione, il riscatto di Sculli. Gli accordi di gennaio saranno rispettati?
«E’ un riscatto già chiuso, una pura formalità».
Chi teme o chi seguirà con più interesse?
«La Lazio davanti ha giocatori importanti, Floccari, Zarate, Hernanes, un Mauri che ha fatto un campionato straordinario. Lo stesso Rocchi è sempre pericoloso. I laziali però devono stare molto attenti: troveranno di fronte una squadra con la testa sgombra».
La Lazio, invece, si ritrova ad inseguire.
«Hanno fatto sicuramente meglio di noi in campionato. Sono motivati, anche se ultimamente hanno commesso qualche errore di troppo. E c’è stata anche più di una polemica. La Lazio ha sciupato delle occasioni».
Chi andrà in Champions?
«L’Udinese. Così come a inizio anno avevo pronosticato lo scudetto del Milan, oggi dico che i friulani sono favoriti, perché sono davanti alle altre e perché hanno due turni favorevoli. E’ vero che all’ultima giornata giocano contro i rossoneri, però li affrontano in casa. Vedremo ».
Una beffa per la Lazio, un altro rimpianto per la Roma.
«La Lazio è quella che meriterebbe più delle altre per quanto ha fatto, è stata in testa alla classifica e comunque sempre nelle primissime posizioni. Purtroppo il calcio è questo, conta dove si è all’ultima giornata».
A.D.D.
(Corriere dello Sport)