Due anni fa erano tra i più belli e chiacchierati d'Europa. Prima Bundesliga vinta nella storia (peraltro con Barzagli centrale di difesa e Zaccardo a centrocampo), una coppia d'attacco (Grafite-Dzeko) che aveva superato il record di Muller-Hoeness mettendo a segno 54 gol in campionato. L'anno successivo Magath lascia, il nuovo allenatore non va, cambiano in inverno, uscendo prima dalla Champions e poi dall'Europa League (nei quarti col Fulham), e finendo ottavi in patria. Quest'anno gli acquisti roboanti di Diego (15.5 milioni) e Kjaer (12.5), l'arrivo di Friedrich, titolare fisso della nazionale, del miglior giocatore dell'ultimo campionato croato, Mandzukic, ma soprattutto, la resistenza alle pretese di mezz'Europa per Dzeko. Che resta, controvoglia, fino a gennaio. Quando parte anche Barzagli per 300mila euro. La stagione è stata un disastro. Grafite è tornato nel dimenticatoio, complice anche qualche infortunio. Diego (quel Diego che è stato accostato anche a noi negli ultimi tempi) è il simbolo del tracollo. Ottima partenza (come con la Juve), supergol in rovesciata, finisce per essere sempre meno decisivo nonostante i 6 gol complessivi, fino all'episodio in cui ruba palla a Helmes per battere lui il rigore, sbagliandolo (e causando la sconfitta dei suoi, che perdevano 1-0). Supermulta ed esclusione alla partita successiva. Inutile il ritorno di Magath, due giorni dopo la cacciata dallo Schalke. Oggi, perdendo in casa con un Kaiserslautern che non ha più nulla da chiedere, sono ad un passo dalla retrocessione. Domenica prossima in casa dell'Hoffenheim hanno un solo risultato, sperando che il Borussia M. non batta l'Amburgo e che l'Eintracht non batta il B.Dortmund, già campione e già in vacanza (oggi sconfitta secca). Il povero progetto-Volkswagen è, anch'esso, a un passo dal baratro..