Altro fango addosso alla nostra Lazio

[Dissent]

C'è anche un chiaro discorso politico  ed elettorale della medesima area politica che è storicamente contro la Lazio  e contro il presidente Lotito vedi repubblica espresso messaggero sul caso Anna Frank o sul caso Mauri o su qualsiasi buuu in uno stadio d Italia  e la Rai di conseguenza essendo espressione dell attuale maggioranza. Manca poco e la prossima ci attribuiranno anche la responsabilità dei flussi migratori.
Posto che questa condizione non la cambi se non cambia il vento politico c'è poi un problema tutto nostro.
Ovvero pseudo giornalisti laziali pochi criticoni e sempre pronti ad essere più realisti del re ogni qualvolta si parli di Lazio cosa che sull altra sponda è esattamente il contrario con una batteria di soldati con la penna in mano sempre pronei ad esaltare e fomentare e fare anche pressioni (vedi vicenda stadio).
Sentitevi invece quello che un lazialone come Focolari ha detto ieri a radio radio sul rigore di caceido definendo di fatto peracottari testuale parola chiunque dicesse non era rigore.
Ecco noi siamo messi così.
Pensate cosa avrebbe detto un Pietro Torri se la stessa cosa fosse successa ala roma.
Come se ne esce? Solo con il consenso ed il consenso lo ottieni se sei numeroso ed unito.
Essere uniti tifosi società e squadra serve ed è funzionale a fare in modo che chi parla male di Lazio ha contro un popolo e non 4 gatti.
Essere numerosi comprare biglietti comprare materiale ufficiale sostenere la.società seguire la pagina facebook  (scandalosamente ferma a 0.8M di like contro i 2M della fiorentina) smetterla con protestè divisioni e boicottaggi vari che hanno distrutto mediaticamente il mondo Lazio in questi anni e tenere comportamenti corretti allo stadio soprattutto in certi settori.
C'è da fare ma altra strada per uscirne non c'è. Sta a noi.

[Panzabianca]

Ovvero pseudo giornalisti laziali pochi criticoni e sempre pronti ad essere più realisti del re

io l'ho sempre colto come un punto di virtuosa distinzione.

Noi a Piazza del popolo saremo centomila veri e non un milione immaginario.

P.s. Per il resto condivido l'auspicio di un'unione forte e duratura tra tutte le componenti, mantenendo, tuttavia, lo spirito critico che ci fa essere così variegati, multiformi e unici.

[Dissent]

io l'ho sempre colto come un punto di virtuosa distinzione.

Noi a Piazza del popolo saremo centomila veri e non un milione immaginario.

P.s. Per il resto condivido l'auspicio di un'unione forte e duratura tra tutte le componenti, mantenendo, tuttavia, lo spirito critico che ci fa essere così variegati, multiformi e unici.

di virtuosismi ne ho visti veramente pochi.
la critica virtuosa per essere tale è roba di pochissimi.
nella stragrande maggioranza trattasi di giornalisti (non solo quelle di fede laziale) poco preparati, senza le adeguate competenze nè conoscenze per poter fare domande intelligenti e costituire una critica davvero sensata.
Stante ciò, che per me è una situazione di fatto e non modificabile  dal momento che trattasi di gente che scrive di calcio e non sul sole 24 ore, non mi servono e soprattutto non serve alla lazio, gente che ogni qualvolta ha la possibilità di avere un microfono in mano, tende sempre a dividere piuttosto che ad unire.
la colpa è che il dante causa, ovvero il popolo della lazio, ha sempre prestato il fianco a tale deriva, mostrandosi esso stesso diviso e divisivo al suo interno ed è in questo pertugio che taluni si sono infilati.
Quando capiremo che il male della lazio è altrove, forse si riuscirà ad orientare meglio sforzi e critiche.

[Brunogiordano]

Condivido tutto.
Necessario difendersi dagli attacchi. Auspicabile apparire tutti uniti.

Eliminare tutti gli elementi di divisione all'interno, non solo dei contenitori radiofonici o social che fanno comunicazione, ma, soprattutto, nella tifoseria. Allo stadio.

I richiami all'unità e alla compattezza siano accompagnati dall'eliminazione di tutti gli elementi divisivi per l'intera tifoseria: ululati, adesivi antisemiti, pupazzi di buda, braccia tese e su cantiamo tutti insieme.

Perchè questi sono "dettagli" che non vanno nella direzione della "compattezza".

[Panzabianca]

di virtuosismi ne ho visti veramente pochi.
la critica virtuosa per essere tale è roba di pochissimi.
nella stragrande maggioranza trattasi di giornalisti (non solo quelle di fede laziale) poco preparati, senza le adeguate competenze nè conoscenze per poter fare domande intelligenti e costituire una critica davvero sensata.
Stante ciò, che per me è una situazione di fatto e non modificabile  dal momento che trattasi di gente che scrive di calcio e non sul sole 24 ore, non mi servono e soprattutto non serve alla lazio, gente che ogni qualvolta ha la possibilità di avere un microfono in mano, tende sempre a dividere piuttosto che ad unire.
la colpa è che il dante causa, ovvero il popolo della lazio, ha sempre prestato il fianco a tale deriva, mostrandosi esso stesso diviso e divisivo al suo interno ed è in questo pertugio che taluni si sono infilati.
Quando capiremo che il male della lazio è altrove, forse si riuscirà ad orientare meglio sforzi e critiche.

non so se il laziale sia dante causa o, più facilmente, avente causa. Per il resto, mi tengo questi giornalisti, come dici tu, "divisivi". Credo che non siano loro il problema ma una natura del Laziale del tutto particolare fatta di inquietudini e bastiancontrarismo che mi tengo ben stretti. 

[Dissent]

non so se il laziale sia dante causa o, più facilmente, avente causa. Per il resto, mi tengo questi giornalisti, come dici tu, "divisivi". Credo che non siano loro il problema ma una natura del Laziale del tutto particolare fatta di inquietudini e bastiancontrarismo che mi tengo ben stretti.

il laziale è dante causa in quanto pagatore di ultima istanza del baraccone lazio ed insieme a gli altri tifosi del baraccone calcio.
nel nostro caso specifico è dante causa ulteriore perchè da lì parte tutto, contro un popolo unito ti ci metti con più accortezza, contro un popolo che si fa la guerra al proprio interno sempre e comunque, ci sguazzi meglio.
Loro non sono la causa, come detto la causa è sempre "il dante causa". Loro sono un accessorio che veicola un certo "sentiment" che per anni e anni è stato abituato ad essere ipercritico, ipercontrario, a guardare sempre di più cosa ci divide e non cosa ci unisce. Il giornalista laziale è uno a cui piace prima essere sportivo e poi semmai laziale.
Si potrebbe dire che fanno prima i professionisti e poi i tifosi, e questo sarebbe un bene nella vita normale, ma dato che di professionalità ne vedo ben poca in questo ambito, preferisco che almeno facciano i tifosi e invece neanche quello.

[Panzabianca]

... Il giornalista laziale è uno a cui piace prima essere sportivo e poi semmai laziale professionista

Io non so se tu faccia riferimento al concetto giuridico che animava il mio intervento precedente e pure il presente ma, ti ribadisco, il dante causa unico è la Lazio. Il Laziale forse può aspirare al  ruolo eventuale di avente causa.
Quanto ai giornalisti "Laziali" li preferisco professionali e terzi.
Poi vanno a casa loro e ponno fa i tifosoni daa lazio come tutti noi. La quotidiana presenza di esempi di sfacciata parzialità a prescindere dall'etica professionale provenienti dall'altra sponda del Tevere mi da unicamente apprensione perché nell'osservarli o leggerli non sempre ho i popocorn o le noccioline.   

[MagoMerlino]

Ma infatti dobbiamo decidere, o vogliamo professionisti seri, o vogliamo dei professionisti che se parlano della Lazio derogano completamente ad ogni etica professionale.
Quindi o vogliamo mantenere la distinzione o tendiamo a conformarci.
Poi ci sono diversi livelli per far coincidere le due cose, per la quali il professionista può parlare di certi argomenti in una certa maniera, senza derogare completamente al suo ruolo di imparzialità, soprattutto quando si verificano episodi eclatanti come ieri sera al TG1. Come deve essere considerato un effetto collaterale la possibilità che il giornalista professionista diventi particolarmente critico nei confronti della squadra per cui tifa. E' un comportamento abbastanza diffuso e non è una specifica peculiarità dei giornalisti Laziali.
Un maestro come Mario Pennacchia quando ricopriva incarichi istituzionali era spesso molto critico nei confronti della Lazio, ma lo faceva per essere da stimolo alla società per migliorarsi. Non era mai una critica astiosa, ma sempre costruttiva.
Tendere a volersi conformare al loro modus operandi lo ritengo un abominio.

[Russotto]

Ma infatti dobbiamo decidere, o vogliamo professionisti seri, o vogliamo dei professionisti che se parlano della Lazio derogano completamente ad ogni etica professionale.
Quindi o vogliamo mantenere la distinzione o tendiamo a conformarci.
Poi ci sono diversi livelli per far coincidere le due cose, per la quali il professionista può parlare di certi argomenti in una certa maniera, senza derogare completamente al suo ruolo di imparzialità, soprattutto quando si verificano episodi eclatanti come ieri sera al TG1. Come deve essere considerato un effetto collaterale la possibilità che il giornalista professionista diventi particolarmente critico nei confronti della squadra per cui tifa. E' un comportamento abbastanza diffuso e non è una specifica peculiarità dei giornalisti Laziali.
Un maestro come Mario Pennacchia quando ricopriva incarichi istituzionali era spesso molto critico nei confronti della Lazio, ma lo faceva per essere da stimolo alla società per migliorarsi. Non era mai una critica astiosa, ma sempre costruttiva.
Tendere a volersi conformare al loro modus operandi lo ritengo un abominio.

Concordo su questo ma si ha la sensazione che il laziale non solo non deroghi dalla sua professionalità ma anzi, sia sempre incalzante ed eccessivamente critico verso la Lazio, senza mai difenderla neanche quando ne avrebbe le ragioni. Ecco, questo francamente dà un po' fastidio.

[Pomata]

C'è anche un chiaro discorso politico  ed elettorale della medesima area politica che è storicamente contro la Lazio  e contro il presidente Lotito vedi repubblica espresso messaggero sul caso Anna Frank o sul caso Mauri o su qualsiasi buuu in uno stadio d Italia  e la Rai di conseguenza essendo espressione dell attuale maggioranza. Manca poco e la prossima ci attribuiranno anche la responsabilità dei flussi migratori.
Posto che questa condizione non la cambi se non cambia il vento politico c'è poi un problema tutto nostro.
Ovvero pseudo giornalisti laziali pochi criticoni e sempre pronti ad essere più realisti del re ogni qualvolta si parli di Lazio cosa che sull altra sponda è esattamente il contrario con una batteria di soldati con la penna in mano sempre pronei ad esaltare e fomentare e fare anche pressioni (vedi vicenda stadio).
Sentitevi invece quello che un lazialone come Focolari ha detto ieri a radio radio sul rigore di caceido definendo di fatto peracottari testuale parola chiunque dicesse non era rigore.
Ecco noi siamo messi così.
Pensate cosa avrebbe detto un Pietro Torri se la stessa cosa fosse successa ala roma.
Come se ne esce? Solo con il consenso ed il consenso lo ottieni se sei numeroso ed unito.
Essere uniti tifosi società e squadra serve ed è funzionale a fare in modo che chi parla male di Lazio ha contro un popolo e non 4 gatti.
Essere numerosi comprare biglietti comprare materiale ufficiale sostenere la.società seguire la pagina facebook  (scandalosamente ferma a 0.8M di like contro i 2M della fiorentina) smetterla con protestè divisioni e boicottaggi vari che hanno distrutto mediaticamente il mondo Lazio in questi anni e tenere comportamenti corretti allo stadio soprattutto in certi settori.
C'è da fare ma altra strada per uscirne non c'è. Sta a noi.

Si, però hai visto i modi de Lotito...

Questo è quello che risponde il tifoso Laziale.

Altro che in ginocchio sui ceci (cit) e chiedere scusa...

[Dissent]

I presunti e aspiranti professionisti giornalisti laziali non sanno distinguere nella maggior parte dei casi una plusvalenza da un ricavo pur lavorando in un mondo che vive di questo è questo la dice lunga su loro standing. Notizie non ne hanno, quando c'è il mercato non sanno niente di niente , cosa sono se non mera cassa di risonanza.
E mi sta anche bene ma almeno che siano in grado di fare qualcosa di laziale e non stare li, grazie anche agli errori della tifoseria, a fare gli eterni cacadubbbi ipercritici e a fare tutti i necessari distinguo prima di dire un timido forza Lazio.
Non ci servono anzi sono dannosi.
Stasera dopo l ennesimo schifo arbitrale nella olimpico riommico non c'è un giornalista riommico a fare autocritica ed essere professuoniale anzi dicono che cmq avrebbero vinto lo stesso.
Fossero i nostri stavano un ginocchio sui ceci a dire che eravamo stati fortunati.
Questa è la differenza è non pensate che i nostri siano scenziati il livello è lo stesso quindi almeno facessero i tifosi.

[zeno]

ma io penso che molti che parlano di lazio,non siano tifosi della lazio
ma fanno finta di esserlo per sembrare più credibili

[disabitato]

La Lazio ha poi sporto querela nei confronti di quel giornalista che ha detto, su radio Rai, che la società Lazio promulga l'antisemitismo?

[Arch]

No, come temevo

[Arch]

Come molti avranno letto, in una caserma dei carabinieri di Firenze su una parete è appesa una grande bandiera del terzo Reich. Vicino ad essa vi è  una sciarpa della rioma.Che sarebbe successo se quella sciarpa fosse stata della Lazio?
Per ora gli indignati ad orologeria tacciono. Comunità ebraica, Repubblica, Gramellini, dove siete?

[MagoMerlino]

Come molti avranno letto, in una caserma dei carabinieri di Firenze su una parete è appesa una grande bandiera del terzo Reich. Vicino ad essa vi è  una sciarpa della rioma.Che sarebbe successo se quella sciarpa fosse stata della Lazio?
Per ora gli indignati ad orologeria tacciono. Comunità ebraica, Repubblica, Gramellini, dove siete?

Foto?
Ansa?
Qualcosa da rilanciare sui profili social?

[Yotanka]

Nel servizio del giornalista del Tirreno la sciarpa si vede chiaramente e il giornalista stesso la cita apertamente.
Passerà sotto silenzio.

[Arch]

[Anselazio]

https://www.nextquotidiano.it/bandiera-nazista-caserma-baldissera/

[MagoMerlino]

La corsa ai distinguo già è cominciata.
Ovvio, vista la presenza della sciarpa mafiosa.
Non è una bandiera nazista, ma viene esposta da gruppi di neonazisti.
C'è da chiedersi perché uno dovrebbe esporla, è un ammiratore dell'impero prussiano?
Probabilmente in quella caserma è semplicemente attivo un club di tifosi gialloprussi.