Altro fango addosso alla nostra Lazio

[Jim Bowie]

Ho appena commentato l'articolo dulla gazzetta on-line.
Chissa' se pubblicheranno la mia ripsosta che comunque recita(va)

"Ottimo articolo, una domanda
Er fegato te lo magni co' 'a cipolla oppure senza?"

[franz_kappa]

io non vado mai sui siti di repubblica e della gazzetta
sto tizio non so nemmeno chi sia
al massimo lo leggerà   qualche sfigato come lui

Con tutto il rispetto: quello che fai tu, per quanto rispettabilissimo, non fa testo.

andrea monti, lo si voglia considerare "sfigato" oppure no, dirige da parecchi anni il principale quotidiano sportivo italiano. E' un giornalista che fa opinione. Pur con tutti i distinguo sulla crisi dell'informazione tradizionale.

un esercito occupante illuminato....mmmmmmm..... quasi un ossimoro. Meglio nun comprà er giornale

Concordo appieno con l'amico Panzabianca. Meglio disinformati dall'attuale stampa italica che invasi dagli eserciti inimici.

Ho appena commentato l'articolo dulla gazzetta on-line.
Chissa' se pubblicheranno la mia ripsosta che comunque recita(va)

"Ottimo articolo, una domanda
Er fegato te lo magni co' 'a cipolla oppure senza?"

Mmm, in effetti hai scelto una prosa che colpisce come nodosa clava e non come puntuto fioretto.
Ho come il sentore che non pubblicheranno la replica. 

[zeno]

Con tutto il rispetto: quello che fai tu, per quanto rispettabilissimo, non fa testo.

andrea monti, lo si voglia considerare "sfigato" oppure no, dirige da parecchi anni il principale quotidiano sportivo italiano. E' un giornalista che fa opinione.

dai non diciamo scemenze,guarda i dati di vendita della gazzetta,è in crollo verticale
poi se i giornalisti facessero opinione i 5stelle non prenderebbero manco un voto
invece sono il primo partito italiano

[franz_kappa]

dai non diciamo scemenze,guarda i dati di vendita della gazzetta,è in crollo verticale

Senza dubbio, soffre da anni una costante emorragia di lettori.
Ma le oltre 150mila copie medie diffuse a novembre 2017 dalla Rosea equivalgono, visto che ogni singola copia è letta da più persone, a qualche centinaio di migliaia di utenti di audience. Per tacere dei contatti sul sito Web.
Non proprio stampa clandestina, direi.

Quanto alla costruzione del consenso, i penstastellati (e non solo loro) condividono contenuti anche e direi soprattutto generati da soggetti terzi, soggetti esterni al Movimento. E non è infrequente - anzi! - che a venir condivisi siano contenuti prodotti dall'informazione tradizionale. Magari poi le persone si fermano al titolo e non leggono neanche la prima riga ma gli articoli scritti o i servizi radio-tv continuano a essere condivisi, dibattuti e analizzati da milioni di persone.

[chemist]

Gli ho appena risposto sul sito della Gazzetta
http://www.gazzetta.it/Calcio/25-01-2018/caso-anna-frank-se-questa-una-sentenza-editoriale-direttore-monti-2401164336460.shtml

Caro Direttore,
non comprendo affatto il Suo sdegno per la sentenza del Tribunale sportivo.
La responsabilità oggettiva può avere senso quando è impossibile identificare i responsabili del comportamento illecito. Ad esempio, nell'ipotesi di cori razzisti, in cui è oggettivamente più difficile individuare i colpevoli oppure il numero di responsabili è estremamente elevato, trovo corretto squalificare la curva o, se i colpevoli sono anche altrove, persino l'intero stadio.
Tuttavia, in questo caso in cui le telecamere hanno consentito di identificare i 20 responsabili dell'ignobile gesto, perché dovrebbero pagare tutti i tifosi della Lazio, la maggior parte dei quali ha saputo dell'episodio quando ne è stato dato ampio risalto sui giornali?
Sotto il profilo giuridico, non ha peraltro senso invocare una sentenza più dura perché resa nel giorno della Memoria.

commento piu' votato finora. 20 like e 4 pollice verso

[SAV]

commento piu' votato finora. 20 like e 4 pollice verso

E peccato che c'è il limite di parole... stavo per fargli notare quanto fosse fuori luogo il confronto tra il giudice sportivo e i giudici di Norimberga e l'Aia... 

[gentlemen]

Ragazzi è ripartita la propaganda anti-Lazio e proroma, e quindi l'ennesimo tentativo di condizionamento ambientale:
-Skysport24 che manda in onda una intervista fiume con...DEFREL (?), una riserva scadente cui il buon Assogna ha fatto domande al miele con il sorriso stampato, manco stesse intervistando un giocatore il giorno seguente la vittoria della Champions, immancabile le dichiarazioni che vogliono la rioma superiore alla Lazio, con dichiarazione rassicurante sul fatto che il sorpasso in classifica è garantito....il tutto con Assogna sorridente e compiacente....
-articoli di ignoranza giuridica estrema che denunciano la mancata punizione della Lazio nella vicenda degli adesivi antisemiti allo stadio, chiedendo punizioni esemplari, ignorando volutamente che i responsabili dell'accaduto sono stati identificati e puniti...
-attacchi alla persona di Lotito, commentando la querelle elezioni del Presidente della FIGC, e contemporanea beatificazione di Tommasi....
Cercano di provarne tutte, la squadra è forte, deve fregarsene, e soprattutto Diaconale deve rispondere a muso duro, e non solo sui social, ma nelle tv nazionali.

[Karmilla]

Direttore Monti,
mi permetto di risponderle con questo mezzo in quanto il mio intervento certamente eccederebbe il limite di caratteri consentito ai commenti.


Vado subito al dunque: ho trovato il suo editoriale sconcertate. E lo dico non come - sveliamolo subito - tifosa laziale, cosa che pure sono, ma soprattutto come laureata in giurisprudenza e dottoranda in diritto internazionale, e anche come cittadina che non ama i proclami a vuoto né la retorica, soprattutto quando (mi perdoni, ma l'impressione è questa, ed è forte) si tratta di una retorica diretta a sollecitare la pancia e non la riflessione.


Lei critica la sentenza con cui il Tribunale Figc ha condannato la Lazio ad una ammenda (posso permettermi un'osservazione? "Multa pecuniaria" è pleonastico. La multa, o ammenda - il dispositivo della sentenza fa riferimento a quest'ultima - è essenzialmente di natura pecuniaria) pari ad € 50.000,00 a seguito dell'introduzione di adesivi oltraggiosi nel corso della partita Lazio - Cagliari. Ora, il diritto di critica libera è un fondamento dello stato liberale e nessuno vuole toglierglielo: ma rimango oltremodo perplessa dai toni da lei usati, dal momento che definisce - velatamente o meno, direttamente o no - il collegio giudicante privo di intelligenza, di saggezza e di creatività (che detto tra noi è dote che si addice agli artisti, magari, ma ai magistrati proprio no). Sarebbe interessante, a fronte di un così duro attacco, sapere esattamente cosa, dal punto di vista giuridico, lei trova incongruente nel ragionamento seguito dal tribunale; purtroppo l'unico riferimento concreto al contenuto della pronuncia è il suo accenno (velato di sufficienza, o è una mia impressione?) all' "esercitarsi dottamente sul tema della responsabilità oggettiva": sarà deformazione professionale, ma non riesco a capire che altro avrebbe dovuto fare il giudice sportivo, dal momento che la responsabilità della Lazio poggia proprio sugli istituti della responsabilità oggettiva e aggravata.


Ma forse il punto è proprio questo: che io mi ostino a discutere di diritto di fronte ad un editoriale in cui si parla di "mano leggera con i razzisti" senza comprendere che oggetto del giudizio non erano gli individui che hanno materialmente attaccato gli adesivi, ma la Società Sportiva Lazio, chiamata a rispondere del comportamento di questi ultimi - fortunatamente individuati dalle autorità competenti - in ragione delle norme sulla responsabilità oggettiva ed aggravata. Un editoriale in cui si tira in ballo il Giorno della Memoria - che è domani, peraltro (sto scrivendo prima di mezzanotte) - come se un Tribunale dovesse basare le proprie decisioni sul calendario invece che sul codice. Un editoriale in cui si fa riferimento al Tribunale di Norimberga dimenticando un concetto molto semplice: che il Tribunale di Norimberga ha fatto la storia proprio perché giudicava individui, stabilendone la responsabilità per le azioni che essi avevano posto in essere, non riversandola oggettivamente ed indiscriminatamente su tutte le organizzazioni ad essi collegate. Mi permetto di citarle un passaggio: al momento di stabilire se il Gabinetto del Reich è un'organizzazione criminale, i giudici di Norimberga scrivono "[...] it is clear that those members of the Reich Cabinet who have been guilty of crimes should be brought to trial, and a number of them are now on trial before the Tribunal. [...] Any others who are, guilty should also be brought to trial; but nothing would be accomplished to expedite or facilitate their trials by declaring the Reich Cabinet to be a criminal organisation." Interessante, non trova? 


Sì, forse sarebbe stato un "segnale" se la Lazio fosse stata punita in "modo esemplare": nell'epoca dei social network, dei pareri buttati al vento e della superficialità un tanto al chilo, questi segnali sono molto di moda e molto graditi, soprattutto da chi bada all'apparenza più che alla sostanza. Dal momento che spero che lei non rientri in questa categoria, mi avrebbe certo fatto più piacere leggere una riflessione più approfondita, priva di richiami (per quanto non espliciti) a quel concetto aberrante che è la "pena esemplare". Priva di slanci retorici secondo i quali "grazie al Tribunale sportivo tanti giovani ignoranti, e non è solo colpa degli stadi, continueranno a pensare che i campi di sterminio appartengono all’archeologia, non alla storia e all’attualità": come se veramente fosse l'entità della sanzione comminata alla Lazio il metro su cui misurare la tenuta morale e la consapevolezza storica di un paese in cui un politico, candidato ad un'importante poltrona, parla di "difesa della razza".


Certo mi piacerebbe molto se, nel 2018, "ebreo" e "omosessuale" (c'erano anche quelli, di adesivi, purtroppo) non venissero più usati come insulti. E mi piacerebbe che coloro che sono così beceri da usare questi termini come insulti comprendessero la gravità delle loro azioni, specialmente quando pur di schernire l'avversario utilizzano l'immagine di una ragazza morta a 16 anni in situazioni atroci. Mi piacerebbe, in parole povere, una società più sana. (E sottolineo: una società, non una curva: perché mi dica lei che soddisfazione le dà sapere che questi soggetti non entrano in uno stadio, se poi entrano nelle università, nelle cabine elettorali, nei circoli). Ma credo che gli anticorpi della società non si costruiscano con la retorica e con l'invito rivolto a dei giudici a "leggere i giornali", o con il suggerimento di usare immagini dai campi di sterminio come "forche caudine della memoria", come se tutti i tifosi laziali che vanno allo stadio, indistintamente, avessero bisogno di questo e come se quei corpi fossero merce da esibire per nobili scopi, senza tener conto che a quelle persone è stata tolto anche il diritto alla dignità nella morte. 


Buona serata,
Nome Cognome


Tornata tardi, scritto sta letterina e inviata al modulo per contattare Gazzetta. Vediamo se ottengo risposta...

[blackdahlia]

Direttore Monti,
mi permetto di risponderle con questo mezzo in quanto il mio intervento certamente eccederebbe il limite di caratteri consentito ai commenti.


Vado subito al dunque: ho trovato il suo editoriale sconcertate. E lo dico non come - sveliamolo subito - tifosa laziale, cosa che pure sono, ma soprattutto come laureata in giurisprudenza e dottoranda in diritto internazionale, e anche come cittadina che non ama i proclami a vuoto né la retorica, soprattutto quando (mi perdoni, ma l'impressione è questa, ed è forte) si tratta di una retorica diretta a sollecitare la pancia e non la riflessione.


Lei critica la sentenza con cui il Tribunale Figc ha condannato la Lazio ad una ammenda (posso permettermi un'osservazione? "Multa pecuniaria" è pleonastico. La multa, o ammenda - il dispositivo della sentenza fa riferimento a quest'ultima - è essenzialmente di natura pecuniaria) pari ad € 50.000,00 a seguito dell'introduzione di adesivi oltraggiosi nel corso della partita Lazio - Cagliari. Ora, il diritto di critica libera è un fondamento dello stato liberale e nessuno vuole toglierglielo: ma rimango oltremodo perplessa dai toni da lei usati, dal momento che definisce - velatamente o meno, direttamente o no - il collegio giudicante privo di intelligenza, di saggezza e di creatività (che detto tra noi è dote che si addice agli artisti, magari, ma ai magistrati proprio no). Sarebbe interessante, a fronte di un così duro attacco, sapere esattamente cosa, dal punto di vista giuridico, lei trova incongruente nel ragionamento seguito dal tribunale; purtroppo l'unico riferimento concreto al contenuto della pronuncia è il suo accenno (velato di sufficienza, o è una mia impressione?) all' "esercitarsi dottamente sul tema della responsabilità oggettiva": sarà deformazione professionale, ma non riesco a capire che altro avrebbe dovuto fare il giudice sportivo, dal momento che la responsabilità della Lazio poggia proprio sugli istituti della responsabilità oggettiva e aggravata.


Ma forse il punto è proprio questo: che io mi ostino a discutere di diritto di fronte ad un editoriale in cui si parla di "mano leggera con i razzisti" senza comprendere che oggetto del giudizio non erano gli individui che hanno materialmente attaccato gli adesivi, ma la Società Sportiva Lazio, chiamata a rispondere del comportamento di questi ultimi - fortunatamente individuati dalle autorità competenti - in ragione delle norme sulla responsabilità oggettiva ed aggravata. Un editoriale in cui si tira in ballo il Giorno della Memoria - che è domani, peraltro (sto scrivendo prima di mezzanotte) - come se un Tribunale dovesse basare le proprie decisioni sul calendario invece che sul codice. Un editoriale in cui si fa riferimento al Tribunale di Norimberga dimenticando un concetto molto semplice: che il Tribunale di Norimberga ha fatto la storia proprio perché giudicava individui, stabilendone la responsabilità per le azioni che essi avevano posto in essere, non riversandola oggettivamente ed indiscriminatamente su tutte le organizzazioni ad essi collegate. c


Sì, forse sarebbe stato un "segnale" se la Lazio fosse stata punita in "modo esemplare": nell'epoca dei social network, dei pareri buttati al vento e della superficialità un tanto al chilo, questi segnali sono molto di moda e molto graditi, soprattutto da chi bada all'apparenza più che alla sostanza. Dal momento che spero che lei non rientri in questa categoria, mi avrebbe certo fatto più piacere leggere una riflessione più approfondita, priva di richiami (per quanto non espliciti) a quel concetto aberrante che è la "pena esemplare". Priva di slanci retorici secondo i quali "grazie al Tribunale sportivo tanti giovani ignoranti, e non è solo colpa degli stadi, continueranno a pensare che i campi di sterminio appartengono all’archeologia, non alla storia e all’attualità": come se veramente fosse l'entità della sanzione comminata alla Lazio il metro su cui misurare la tenuta morale e la consapevolezza storica di un paese in cui un politico, candidato ad un'importante poltrona, parla di "difesa della razza".


Certo mi piacerebbe molto se, nel 2018, "ebreo" e "omosessuale" (c'erano anche quelli, di adesivi, purtroppo) non venissero più usati come insulti. E mi piacerebbe che coloro che sono così beceri da usare questi termini come insulti comprendessero la gravità delle loro azioni, specialmente quando pur di schernire l'avversario utilizzano l'immagine di una ragazza morta a 16 anni in situazioni atroci. Mi piacerebbe, in parole povere, una società più sana. (E sottolineo: una società, non una curva: perché mi dica lei che soddisfazione le dà sapere che questi soggetti non entrano in uno stadio, se poi entrano nelle università, nelle cabine elettorali, nei circoli). Ma credo che gli anticorpi della società non si costruiscano con la retorica e con l'invito rivolto a dei giudici a "leggere i giornali", o con il suggerimento di usare immagini dai campi di sterminio come "forche caudine della memoria", come se tutti i tifosi laziali che vanno allo stadio, indistintamente, avessero bisogno di questo e come se quei corpi fossero merce da esibire per nobili scopi, senza tener conto che a quelle persone è stata tolto anche il diritto alla dignità nella morte. 


Buona serata,
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Tornata tardi, scritto sta letterina e inviata al modulo per contattare Gazzetta. Vediamo se ottengo risposta...

Risposta MERAVIGLIOSA!!!! Complimenti davvero, fossi Diaconale la leggerei urbi et orbi (ringraziandoti per averla scritta).....questo pezzo poi

Mi permetto di citarle un passaggio: al momento di stabilire se il Gabinetto del Reich è un'organizzazione criminale, i giudici di Norimberga scrivono "[...] it is clear that those members of the Reich Cabinet who have been guilty of crimes should be brought to trial, and a number of them are now on trial before the Tribunal. [...] Any others who are, guilty should also be brought to trial; but nothing would be accomplished to expedite or facilitate their trials by declaring the Reich Cabinet to be a criminal organisation." Interessante, non trova? 

fa capire la differenza tra chi conosce di cosa sta parlando e di chi fa citazioni un tanto al chilo (tra parentesi, ma avete notato come questi "giornalisti" usino SEMPRE gli stessi estratti di Primo Levi? Mai un qualcosa di diverso, che magari ha colpito loro particolarmente....no, sempre gli STESSI estratti...nel caso di specie, mi gioco dollari contro pesos (cit) che questo ha letto solo la prefazione di "Se questo è un uomo")

[blackdahlia]

Direttore Monti,
(posso permettermi un'osservazione? "Multa pecuniaria" è pleonastico. La multa, o ammenda - il dispositivo della sentenza fa riferimento a quest'ultima - è essenzialmente di natura pecuniaria)

Neanche il suo strumento di lavoro sa usare .... GRAZIE per averglielo sbattuto in faccia

[Matita]

Direttore Monti,
mi permetto di risponderle con questo mezzo in quanto il mio intervento certamente eccederebbe il limite di caratteri consentito ai commenti.


Vado subito al dunque: ho trovato il suo editoriale sconcertate. E lo dico non come - sveliamolo subito - tifosa laziale, cosa che pure sono, ma soprattutto come laureata in giurisprudenza e dottoranda in diritto internazionale, e anche come cittadina che non ama i proclami a vuoto né la retorica, soprattutto quando (mi perdoni, ma l'impressione è questa, ed è forte) si tratta di una retorica diretta a sollecitare la pancia e non la riflessione.


Lei critica la sentenza con cui il Tribunale Figc ha condannato la Lazio ad una ammenda (posso permettermi un'osservazione? "Multa pecuniaria" è pleonastico. La multa, o ammenda - il dispositivo della sentenza fa riferimento a quest'ultima - è essenzialmente di natura pecuniaria) pari ad € 50.000,00 a seguito dell'introduzione di adesivi oltraggiosi nel corso della partita Lazio - Cagliari. Ora, il diritto di critica libera è un fondamento dello stato liberale e nessuno vuole toglierglielo: ma rimango oltremodo perplessa dai toni da lei usati, dal momento che definisce - velatamente o meno, direttamente o no - il collegio giudicante privo di intelligenza, di saggezza e di creatività (che detto tra noi è dote che si addice agli artisti, magari, ma ai magistrati proprio no). Sarebbe interessante, a fronte di un così duro attacco, sapere esattamente cosa, dal punto di vista giuridico, lei trova incongruente nel ragionamento seguito dal tribunale; purtroppo l'unico riferimento concreto al contenuto della pronuncia è il suo accenno (velato di sufficienza, o è una mia impressione?) all' "esercitarsi dottamente sul tema della responsabilità oggettiva": sarà deformazione professionale, ma non riesco a capire che altro avrebbe dovuto fare il giudice sportivo, dal momento che la responsabilità della Lazio poggia proprio sugli istituti della responsabilità oggettiva e aggravata.


Ma forse il punto è proprio questo: che io mi ostino a discutere di diritto di fronte ad un editoriale in cui si parla di "mano leggera con i razzisti" senza comprendere che oggetto del giudizio non erano gli individui che hanno materialmente attaccato gli adesivi, ma la Società Sportiva Lazio, chiamata a rispondere del comportamento di questi ultimi - fortunatamente individuati dalle autorità competenti - in ragione delle norme sulla responsabilità oggettiva ed aggravata. Un editoriale in cui si tira in ballo il Giorno della Memoria - che è domani, peraltro (sto scrivendo prima di mezzanotte) - come se un Tribunale dovesse basare le proprie decisioni sul calendario invece che sul codice. Un editoriale in cui si fa riferimento al Tribunale di Norimberga dimenticando un concetto molto semplice: che il Tribunale di Norimberga ha fatto la storia proprio perché giudicava individui, stabilendone la responsabilità per le azioni che essi avevano posto in essere, non riversandola oggettivamente ed indiscriminatamente su tutte le organizzazioni ad essi collegate. Mi permetto di citarle un passaggio: al momento di stabilire se il Gabinetto del Reich è un'organizzazione criminale, i giudici di Norimberga scrivono "[...] it is clear that those members of the Reich Cabinet who have been guilty of crimes should be brought to trial, and a number of them are now on trial before the Tribunal. [...] Any others who are, guilty should also be brought to trial; but nothing would be accomplished to expedite or facilitate their trials by declaring the Reich Cabinet to be a criminal organisation." Interessante, non trova? 


Sì, forse sarebbe stato un "segnale" se la Lazio fosse stata punita in "modo esemplare": nell'epoca dei social network, dei pareri buttati al vento e della superficialità un tanto al chilo, questi segnali sono molto di moda e molto graditi, soprattutto da chi bada all'apparenza più che alla sostanza. Dal momento che spero che lei non rientri in questa categoria, mi avrebbe certo fatto più piacere leggere una riflessione più approfondita, priva di richiami (per quanto non espliciti) a quel concetto aberrante che è la "pena esemplare". Priva di slanci retorici secondo i quali "grazie al Tribunale sportivo tanti giovani ignoranti, e non è solo colpa degli stadi, continueranno a pensare che i campi di sterminio appartengono all’archeologia, non alla storia e all’attualità": come se veramente fosse l'entità della sanzione comminata alla Lazio il metro su cui misurare la tenuta morale e la consapevolezza storica di un paese in cui un politico, candidato ad un'importante poltrona, parla di "difesa della razza".


Certo mi piacerebbe molto se, nel 2018, "ebreo" e "omosessuale" (c'erano anche quelli, di adesivi, purtroppo) non venissero più usati come insulti. E mi piacerebbe che coloro che sono così beceri da usare questi termini come insulti comprendessero la gravità delle loro azioni, specialmente quando pur di schernire l'avversario utilizzano l'immagine di una ragazza morta a 16 anni in situazioni atroci. Mi piacerebbe, in parole povere, una società più sana. (E sottolineo: una società, non una curva: perché mi dica lei che soddisfazione le dà sapere che questi soggetti non entrano in uno stadio, se poi entrano nelle università, nelle cabine elettorali, nei circoli). Ma credo che gli anticorpi della società non si costruiscano con la retorica e con l'invito rivolto a dei giudici a "leggere i giornali", o con il suggerimento di usare immagini dai campi di sterminio come "forche caudine della memoria", come se tutti i tifosi laziali che vanno allo stadio, indistintamente, avessero bisogno di questo e come se quei corpi fossero merce da esibire per nobili scopi, senza tener conto che a quelle persone è stata tolto anche il diritto alla dignità nella morte. 


Buona serata,
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Come Leiva su Cuadrado .

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[Pomata]

Applausi a Karmilla,  non riceverà nessuna risposta.

L’attacco parte dalla rabbia che hanno nel vedere l’ennesimo fracasso della loro squadra di merda e per di più l’odiato Lotito trionfante con la sua squadra che vola. Tipo gli ellenici, i plastiniani etc. etc. etc... Anzi forse penserà: Questa s’è accorta che sto a rosica’...

[Ataru]

Nella, pur ottima, risposta di karmilla manca un asromammerda di chiosa, che poi sarebbe l'unica cosa che un individuo del genere riuscirebbe a capire di tutto il contesto.

[CeiZanettiGarbuglia]

Grazie Karmilla.

[Karmilla]

Ringrazio tutti di cuore, mi fa molto piacere che quanto scritto sia condiviso (a proposito, qualche anima pia mi spiega come mettere il karma ad altri utenti?).

Quanto alla risposta, non so se l'avrò, non credo e in fondo neanche mi interessa: quello che mi interessa è che sappiano che noi sappiamo, che non ci facciamo prendere in giro chinando la testa per paura di fare la figura dei cattivi.
Eh poi se uno crede di andare a caccia sul mio territorio (diritto in generale, Norimberga in particolare) non gliela posso far passare liscia 

[Wasicu]

Ringrazio tutti di cuore, mi fa molto piacere che quanto scritto sia condiviso (a proposito, qualche anima pia mi spiega come mettere il karma ad altri utenti?).

Quanto alla risposta, non so se l'avrò, non credo e in fondo neanche mi interessa: quello che mi interessa è che sappiano che noi sappiamo, che non ci facciamo prendere in giro chinando la testa per paura di fare la figura dei cattivi.
Eh poi se uno crede di andare a caccia sul mio territorio (diritto in generale, Norimberga in particolare) non gliela posso far passare liscia 

Karmilla,  il Karma secondo me si dovrebbe mettere ma solo in positivo.        In negativo per
metterlo a volte bisognerebbe prima capire profondamente il senso, ... non e' sempre facile, e quindi 
e' meglio non metterlo ....

Un mio personale punto di vista .... ciao.

[zorba]

Ringrazio tutti di cuore, mi fa molto piacere che quanto scritto sia condiviso (a proposito, qualche anima pia mi spiega come mettere il karma ad altri utenti?).

Quanto alla risposta, non so se l'avrò, non credo e in fondo neanche mi interessa: quello che mi interessa è che sappiano che noi sappiamo, che non ci facciamo prendere in giro chinando la testa per paura di fare la figura dei cattivi.
Eh poi se uno crede di andare a caccia sul mio territorio (diritto in generale, Norimberga in particolare) non gliela posso far passare liscia 

http://www.biancocelesti.org/index.php?topic=5599.msg175373#msg175373

http://www.biancocelesti.org/index.php?topic=20.msg129#msg129

Se non sbaglio, Karmilla, potrai anche tu "elargire" karma agli altri utenti del forum, solo dopo aver raggiunto un numero minimo di post pubblicati (non ricordo esattamente se 25 o 50).

[gentlemen]

Quello che succede da Noi succede dappertutto, solo che con Noi accendono i riflettori volutamente e strumentalmente.
Basta, io dico che per troppi anni siamo stati divisi e per questo percepiti come più deboli, oggi dobbiamo essere uniti e compatti.
Le teste di ca@@o stanno dappertutto, i delinquenti stanno dappertutto, e per perseguirli c'è il codice penale e le istituzioni preposte, dalle cazzatine alle cose più serie, la Lazio non c'entra nulla.
Per gli adesivi di Anna Frank i responsabili sono stati individuati e sanzionati secondo le norme di legge previste, CHE CA@@O VOGLIONO ANCORA ?
VOGLIONO COLPIRE LA LAZIO, QUESTA E' LA VERITA', ED IO DICO CHE DOBBIAMO ESSERE COMPATTI E UNITI A DIFINDERLA, E REAGIRE IN MANIERA COMPATTA, NELLE FORME CIVILI E LEGITTIME, CON MAIL DI PROTESTA, COMUNICATI E DICHIARAZIONI FERME E DECISE.

[Ataru]

http://www.biancocelesti.org/index.php?topic=5599.msg175373#msg175373

http://www.biancocelesti.org/index.php?topic=20.msg129#msg129

Se non sbaglio, Karmilla, potrai anche tu "elargire" karma agli altri utenti del forum, solo dopo aver raggiunto un numero minimo di post pubblicati (non ricordo esattamente se 25 o 50).

 

davvero?

mica me lo ricordavo


(edit) so' annato a vede'... ne servono 50, non 25 

[Fulcanelli]

Ottimo Karmilla. Che il tizio non risponda né pubblicamente né in privato importa poco. Importa che sappia dentro di sé che scrive cose da cog@#!ne e qualcuno se ne accorge.