Caro Vincenzo (Cerracchio) ti scrivo...

[disabitato]

scusami ma il parallelo non regge. Il giornalista deve rispettare una deontologia, raccontare il vero esprimere le proprie opinioni in libertà. Quella libertà (di stampa e di espressione) che è garantita dalla nostra carta costituzionale.

Altrimenti sta libertà di stampa è na grande cazzata che serve solo a rompere i coglioni quando qualcuno viene lasciato fuori da formello.

Non sono un giornalista, ma penso che le grosse testate siano più o meno assimilabili a grosse aziende.. per cui tutte le tue (condivisibili in termini assoluti) opinioni, trovino meno terreno fertile.

Si, però poi avrei il pudore di non andare in giro a raccontare che il colore alle pareti lo decido io perchè sono un grande pittore.

ecco, questa è un'altra questione..

[aquilafelyx]

...... e rispondiamo a zaradona !

[baol]

perdonami, ma questo, col giornalismo, cosa c'entra?

no, perché diventerebbe inutile poi discutere di qualsiasi notizia, cioè, qualsiasi discosrso verterebbe sull'editore e non sulla notizia, figuriamoci poi sull'estensore.

...
Il topic si chiudeva semplicemente con una risposta tipo "non se po' fà..." e magari qualcuno apriva un topic sugli editori laziali...
...

[baol]

Giusto, ma se la linea editoriale fosse proprio questa? Lecita per carità.. e nemmeno una novità.

Se tu fai il pittore, ed io titolare dell'impresa ti dico che quella parete va fatta rossa, te non è che me la puoi fare verde, perchè sta meglio con l'arredamento. Fai pippa e me la fai rossa.. poi col tempo smetti anche di chiederti se il colore scelto dal titolare sia in effetti il migliore e ti limiti a spennellare.

Perdonami ma è proprio questa la linea di difesa che definisco "fuoco amico".

[paoletto]

non ha scritto Cerracchio, ma stefano greco non ha esitato ha farci conoscere il Suo pensiero
(si trova su alcuni siti)

[LaLazioMia]

Io il posto di lavoro per la Lazio non me lo giocherei. perché solo a Cerracchio si chiede di fare l'eroe?

Che c'entra la Lazio?,Nessuno chiede al sign cerracchio di scrivere menzogne . Gli si chiede di fare solo il giornalista che riporta i fatti incontrovertibili e di trarre le sue personali , e non imposte, opinioni. Praticamente gli si chiede di fare solo il suo mestiere di giornalista. Se poi chi fa il giornalista al menzognero perde il posto , potrebbe sempre andare a fare il giornalista da un'altra parte. Difficile invece che possa fare il giornalista se non lo è.

[LaLazioMia]

Basterebbe ad esempio scrivere le cose semplicemente vere che sono in questo articolo sul corsera di Montefoschi

http://www.biancocelesti.org/index.php/topic,5568.0.html

[disabitato]

Perdonami ma è proprio questa la linea di difesa che definisco "fuoco amico".

in che senso?
Fuoco amico nei confronti della Lazio?

[CiPpi]

Io il posto di lavoro per la Lazio non me lo giocherei. perché solo a Cerracchio si chiede di fare l'eroe?

  nessuno  chiede  a Cerracchio  di fare  l'eroe,  solo che si decida da  che  parte stare, se contro Lotito  o per  la Lazio, perche' le  due  cose  non vanno  d'accordo insieme.  cosi  come  se  non si e'  possibilitati a scrivere  bene di Lazio si  evitasse  almeno  di scriverne  male.  altrimenti non  lamentarsi di non  essere considerato  Laziale.  non mi sembra  ne difficile da  capire ne da mettere in pratica.

[baol]

in che senso?
Fuoco amico nei confronti della Lazio?

No, ci mancherebbe disabitato, non scherziamo neanche 
E' che non difendi sicuramente il giornalista ( Cerracchio o chiunque altro, diciamo la professione di giornalista ) con questi paragoni, tutt'altro.
Preferisco l'ipotesi ventilata da Giangoverni (giango, perdonami se ho capito male): il giornalista vorrebbe fare l'articolo e nonostante lotti per questo, l'editore non glielo pubblica.
E' uno scenario desolante in generale, ma molto più dignitoso per il giornalista no ?
(P.S. ribadisco che chi ha aperto il topic inequivocabilmente non chiede a nessuno a darsi fuoco per protesta, chiede ad un arredatore di interni di evitare che l'imbianchino di turno dipinga le pareti giallo-rosse  )

[Aquilotta del Nord]

Comunque sono mere ipotesi il fatto che il giornalista, chiunque egli sia, voglia scrivere un articolo e l'editore glielo blocchi.... molto più banalmente, non intende scriverlo per motivi che a noi rimarranno ignoti.

[SAV]

Sinceramente trovo ormai stucchevole questa polemica costante contro Cerracchio per un articolo scritto quasi un anno fa (il famoso 2 luglio).
Abbiamo tutti più o meno convenuto che quell'articolo contenesse parecchie cazzate.  Persino, gli amici Merlino e Mark Fish hanno dovuto ammettere che i toni erano quanto meno esagerati.  Ma a distanza di tanto tempo che senso ha rinfacciare ancora questo benedetto articolo, chiedendo una sorta di bagno purificatore attraverso un articolo al vetriolo che denunci lo schifo a cui stiamo assistendo per favorire l'ingresso delle merde in CL?

Lo ha spiegato Giango e lo hanno confermato Franz Kappa e altri: un giornale ha la sua linea editoriale.  I giornalisti possono scrivere quello che vogliono purché rispettino la linea editoriale.  Anche perché i lettori comprano un determinato giornale proprio perché si immaginano di trovare articoli di un certo tenore. 
Vi immaginate la reazione dei lettori del Fatto Quotidiano leggendo un articolo di Travaglio che attacca la procura di Milano per lo spreco di risorse pubbliche per perseguire reati minori in cui sarebbe coinvolto il premier?  Ecco!  Accadrebbe anche di peggio se un lettore de Il Messaggero trovasse una giaculatoria infuocata contro gli errori arbitrali volti a favorire le merde e colpire le sue avversarie nella corsa CL.  Forse vi siete dimenticati le mistificazioni della realtà pro-merde negli articoli di Renga o l'inviato speciale in Svezia per scoprire gli altarini dell'arbitro Frisk, reo di essersi preso una monetina in faccia all'Olimpico.  Questo è quello che si aspetta il lettore de Il Messaggero: una difesa a spada tratta delle merde e delle loro malefatte.  Se si può difendere la Lazio senza colpire gli interessi delle merde, Il Messaggero non si tira indietro.  Se gli interessi sono contrastanti, la Lazio si fotta... Purtroppo, è la dura verità.
Quindi, Cerracchio può scrivere quello che gli pare (per esempio, attaccare Lotito o lodarlo), purché ciò non tocchi gli interessi delle merde.  Come ha detto Giango, un articolo di segno contrario non finirebbe neanche sul giornale.
Alcuni la fanno facile: se ti cacciano, ti trovi un lavora da un altro giornale.  Mi parete matti: Il Messaggero è il principale giornale romano (considero La Repubblica un giornale nazionale) e uno dovrebbe perdere un lavoro di anni a Il Messaggero per sperare di trovare lavoro in altri lidi... Dove?  In un giornale free press o in un quotidiano di nicchia?  "E' facile fa i froci cor culo dell'artri" (cit.)

Insomma, questo nuovo movimento degli anti-cerracchiani ha ampiamente rotto le scatole.  Guardate avanti, ragazzi, e criticate eventualmente Cerracchio se dovesse scrivere in futuro un nuovo articolo pregno di cazzate, ma non rivangate sempre nel passato! 

Chiudo dopo aver notato che qualcuno ha citato Stefano Greco.  Se si attacca ancora Cerracchio per l'articolo del 2 luglio 2010, che bisognerebbe fare con Greco dopo l'enorme marea di cavolate che ci ha propinato per mesi qualche anno fa? 

[disabitato]

No, ci mancherebbe disabitato, non scherziamo neanche 
E' che non difendi sicuramente il giornalista ( Cerracchio o chiunque altro, diciamo la professione di giornalista ) con questi paragoni, tutt'altro.
Preferisco l'ipotesi ventilata da Giangoverni (giango, perdonami se ho capito male): il giornalista vorrebbe fare l'articolo e nonostante lotti per questo, l'editore non glielo pubblica.
E' uno scenario desolante in generale, ma molto più dignitoso per il giornalista no ?
(P.S. ribadisco che chi ha aperto il topic inequivocabilmente non chiede a nessuno a darsi fuoco per protesta, chiede ad un arredatore di interni di evitare che l'imbianchino di turno dipinga le pareti giallo-rosse  )

Vabbè.. ma io mica sono amico di Cerracchio

La mia riflessione verteva sul fatto che essendo ormai le grandi redazioni assimilabili in tutto e per tutto a grandi aziende, dove c'è una linea aziendale da portare avanti. Non penso che Cerracchio sia un freelance, pagato ad articolo scritto, bensì un dipendente (impiegato) del Messaggero. Come tale, ha un caporedattore, o qualcun'altro che decide cosa va in stampa e cosa no.
Nella famosa riunione post scudetto del 2000 a villa pacelli, c'era anche sconcerti, al secolo direttore del cds. Lì fu decisa una strategia mediatica per oscurare lo scudetto della Lazio e preparare il terreno a quello dei canidi. Eppure a quel tavolo c'era solo Sconcerti, non tutta la redazione del cds.

Magari in Cerracchio arde un foco sacro di verità e giustizia, ma che viene spento costantemente dai suoi superiori. Dai e dai (per tornare al pittore), spegni oggi, spegni domani.. finisci con la camera giallorossa. 

opz. 2 - Al Cerracchio non importa scrivere di queste cose, oppure non ritiene loro aiutati e noi penalizzati. Ergo non lo scrive.

Aggiungo che ha detto tutto (e meglio) il buon sav:

Sinceramente trovo ormai stucchevole questa polemica costante contro Cerracchio per un articolo scritto quasi un anno fa (il famoso 2 luglio).
Abbiamo tutti più o meno convenuto che quell'articolo contenesse parecchie cazzate.  Persino, gli amici Merlino e Mark Fish hanno dovuto ammettere che i toni erano quanto meno esagerati.  Ma a distanza di tanto tempo che senso ha rinfacciare ancora questo benedetto articolo, chiedendo una sorta di bagno purificatore attraverso un articolo al vetriolo che denunci lo schifo a cui stiamo assistendo per favorire l'ingresso delle merde in CL?

Lo ha spiegato Giango e lo hanno confermato Franz Kappa e altri: un giornale ha la sua linea editoriale.  I giornalisti possono scrivere quello che vogliono purché rispettino la linea editoriale.  Anche perché i lettori comprano un determinato giornale proprio perché si immaginano di trovare articoli di un certo tenore. 
Vi immaginate la reazione dei lettori del Fatto Quotidiano leggendo un articolo di Travaglio che attacca la procura di Milano per lo spreco di risorse pubbliche per perseguire reati minori in cui sarebbe coinvolto il premier?  Ecco!  Accadrebbe anche di peggio se un lettore de Il Messaggero trovasse una giaculatoria infuocata contro gli errori arbitrali volti a favorire le merde e colpire le sue avversarie nella corsa CL.  Forse vi siete dimenticati le mistificazioni della realtà pro-merde negli articoli di Renga o l'inviato speciale in Svezia per scoprire gli altarini dell'arbitro Frisk, reo di essersi preso una monetina in faccia all'Olimpico.  Questo è quello che si aspetta il lettore de Il Messaggero: una difesa a spada tratta delle merde e delle loro malefatte.  Se si può difendere la Lazio senza colpire gli interessi delle merde, Il Messaggero non si tira indietro.  Se gli interessi sono contrastanti, la Lazio si fotta... Purtroppo, è la dura verità.
Quindi, Cerracchio può scrivere quello che gli pare (per esempio, attaccare Lotito o lodarlo), purché ciò non tocchi gli interessi delle merde.  Come ha detto Giango, un articolo di segno contrario non finirebbe neanche sul giornale.
Alcuni la fanno facile: se ti cacciano, ti trovi un lavora da un altro giornale.  Mi parete matti: Il Messaggero è il principale giornale romano (considero La Repubblica un giornale nazionale) e uno dovrebbe perdere un lavoro di anni a Il Messaggero per sperare di trovare lavoro in altri lidi... Dove?  In un giornale free press o in un quotidiano di nicchia?  "E' facile fa i froci cor culo dell'artri" (cit.)

Insomma, questo nuovo movimento degli anti-cerracchiani ha ampiamente rotto le scatole.  Guardate avanti, ragazzi, e criticate eventualmente Cerracchio se dovesse scrivere in futuro un nuovo articolo pregno di cazzate, ma non rivangate sempre nel passato! 

Chiudo dopo aver notato che qualcuno ha citato Stefano Greco.  Se si attacca ancora Cerracchio per l'articolo del 2 luglio 2010, che bisognerebbe fare con Greco dopo l'enorme marea di cavolate che ci ha propinato per mesi qualche anno fa? 

[BobLovati]

Il mio non è un ritorno, come promesso; volevo solo chiedere se il sig.Cerracchio è sottoposto alle logiche industriali anche quando parla in radio; TUTTI I GIORNI.
Grazie, riesco dal topic

[robylele]

volevo solo chiedere se il sig.Cerracchio è sottoposto alle logiche industriali anche quando parla in radio; TUTTI I GIORNI.

breve, circonciso, efficace.

non ci saranno risposte..   

[disabitato]

penso che Cerracchio abbia un rapporto di collaborazione amichevole non retribuita con Radio Sei.
Se fossimo pignoli dovremmo leggere il contratto di lavoro con Il Messaggero con in quale lui dovrebbe avere una esclusiva per quanto riguarda gli scritti.. La telefonata quotidiana a radio sei, è al pari di una chiacchiera da bar.

[LaLazioMia]

  Accadrebbe anche di peggio se un lettore de Il Messaggero trovasse una giaculatoria infuocata contro gli errori arbitrali volti a favorire le merde e colpire le sue avversarie nella corsa CL.  Forse vi siete dimenticati le mistificazioni della realtà pro-merde negli articoli di Renga o l'inviato speciale in Svezia per scoprire gli altarini dell'arbitro Frisk, reo di essersi preso una monetina in faccia all'Olimpico.  Questo è quello che si aspetta il lettore de Il Messaggero: una difesa a spada tratta delle merde e delle loro malefatte.  Se si può difendere la Lazio senza colpire gli interessi delle merde, Il Messaggero non si tira indietro.  Se gli interessi sono contrastanti, la Lazio si fotta... Purtroppo, è la dura verità.

Questo è certamente di grande consolazione. Io fossi Caltagirone preferirei forse sciogliere le catene a cerracchio piuttosto che avere questa fama consolidata di non credibilità .
A questo punto massima stima a caltagirone e a cerracchio che ci campa.

Comunque che la Lazio si fotta lo capisco, non capisco perchè non dovrei come tifoso della  Lazio schifarli.

[fish_mark]

penso che Cerracchio abbia un rapporto di collaborazione amichevole non retribuita con Radio Sei.
Se fossimo pignoli dovremmo leggere il contratto di lavoro con Il Messaggero con in quale lui dovrebbe avere una esclusiva per quanto riguarda gli scritti.. La telefonata quotidiana a radio sei, è al pari di una chiacchiera da bar.

Si, chiacchera da bar, ma meno libera di quanto si possa immaginare: il rischio querela e la responsabilità dell'editore ci stanno sempre.

Una parola per questo avvincente topic.
Un articolo di fondo non si comanda, non si pretende. E' una forma espressiva libera e incondizionata. Pertanto se e quando lo vorrà fare il sig. Cerracchio lo farà. Fino a quel momento (del tutto eventuale) mangiate tranquilli e buon appetito.

[Mazzola]

Sinceramente trovo ormai stucchevole questa polemica costante contro Cerracchio per un articolo scritto quasi un anno fa (il famoso 2 luglio).
Abbiamo tutti più o meno convenuto che quell'articolo contenesse parecchie cazzate.  Persino, gli amici Merlino e Mark Fish hanno dovuto ammettere che i toni erano quanto meno esagerati.

Quando e dove ?

...
Fino a quel momento (del tutto eventuale) mangiate tranquilli e buon appetito.

Vedo che si può tornare a scriverlo.
Mi fa piacere.

[baol]

Una parola per questo avvincente topic.
Un articolo di fondo .... è una forma espressiva libera e incondizionata.

  Per favore Fish, che ricominciamo da capo ?
Se ad una conclusione eravamo giunti era quella che "un giornalista è libero di NON farlo"