Autore Topic: Ventura a un passo dall'impresa  (Letto 19503 volte)

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Offline Jim Bowie

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #40 : Venerdì 20 Ottobre 2017, 11:55:04 »
da Ottobre a Dicembre l'Italia non fallisce mai.

Certo che il Balotelli visto ieri sera lo vedrei in nazionale piu di quelli che ci giocano adesso.
Un trio Insigne, Immobile, Balotelli dovrebbe essere una schiccheria!

Buffon
Rugani/Brazagli  Bonucci Chiellini
Florenzi/Candreva Parolo De rossi Veratti Insigne
Balotelli Immobile
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Offline Wasicu

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #41 : Venerdì 10 Novembre 2017, 10:47:36 »
Avevo letto Milano ma credevo ancora non fosse ufficiale.
Quanto alla Svezia confermo l'impressione avuta da Il lodolaio: leggendo i nomi - e le squadre di appartenenza - non paiono così temibili come vengono dipinti. L'importante è che Ventura metta in campo una squadra quadrata riponendo nel cassetto velleità orgiastiche

Ma infatti il problema siamo noi e a me Ventura non piaceva e continua a non piacermi e
del resto ha fatto bene solo con il Bari e con il Torino in tutta la sua carriera.   E poi certi
moduli solo lui li tira fuori, non mi piace il nostro trainer .... e la Svezia non conta per me;
siamo noi che contiamo poco in mano a lui poi ....  !!??

Offline Er Matador

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #42 : Venerdì 10 Novembre 2017, 19:36:10 »
Intanto, ieri, due gare falsate in maniera vergognosa.
Manolàs, reo di un'ammonizione "cercata" a Cipro per scaricare la squalifica nell'ultima gara contro Gibilterra e sanare il proprio status di diffidato, è stato fermato per un turno: non è chiaro sulla base di quale Regolamento e di quali precedenti, trattandosi di una pratica magari discutibile ma comune e raramente sanzionata.
A Belfast, invece, una conclusione di Shaqiri sulla schiena di Evans - che col giallo salterà per giunta la gara di ritorno - è stata riconvertita in mani in area per il rigore decisivo.
Nessuno strumento aggiuntivo ha potuto riportare sulla retta via l'arbitro rumeno Haţegan, poiché la FIFA ha bandito dagli spareggi sia il VAR sia l'assai più consolidata e meno invasiva Goal-line technology.
Questione, verosimilmente, di ripicche politiche nei confronti dell'UEFA e della sua maggiore apertura all'utilizzo di supporti tecnologici.
Il gioco a chi ce l'ha più lungo, svoltosi ai vertici del calcio mondiale anziché nei bagni di un asilo, ha riportato questi cruciali play-off a un giurassico persino pre-televisivo.
In entrambe le gare la differenza tecnica è emersa comunque: ma come sarebbe finita permettendo ai greci di difendersi con una coppia centrale meno improbabile di quella formata da Papadopoulos e Papastathopulos?
E la Svizzera sarebbe riuscita a forzare il catenaccio dei nordirlandesi, di una pochezza tecnica sconcertante ma sulla strada giusta per portarsi a Basilea un insidiosissimo 0-0?
La sensazione è che la presidenza dell'ex maggiordomo dei sorteggi Infantino possa davvero rappresentare una degenerazione del blatterismo, assestando all'ex gioco più bello del mondo un ulteriore e forse fatale spintone verso il baratro.

Offline Jim Bowie

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #43 : Venerdì 10 Novembre 2017, 19:55:00 »
Non ho visto le partite, quindi parlo solo per sensazioni.
Condizionare pesantemente un 4-1 mi semb ra un attimo esagerato ed anche se ci fosse stato Manolas, non credo che le colse sarebbero cambiate di parecchio.
La Croatia, secondo me, e' una delle possibili 4 semifinaliste, sempre che riecano a tenere unito lo spogliatoio.
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Offline MCM

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #44 : Venerdì 10 Novembre 2017, 22:07:31 »
Svezia in vantaggio al 60esimo con Johansson entrato dalla panchina.
Andersson la sta incartando a Ventura.
Toivonen e Berg davanti fastidiosissimi.

Offline chemist

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #45 : Venerdì 10 Novembre 2017, 22:14:46 »
Il primo tempo un pianto. Nel secondo abbiamo preso gol nel nostro momento migliore. Male. Stiamo pagando però le eccessive simulazioni per addormentare il gioco. Figura di merda.

Offline MCM

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #46 : Venerdì 10 Novembre 2017, 22:15:27 »
Palo Italia con Darmian

Offline MCM

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #47 : Venerdì 10 Novembre 2017, 22:19:58 »
4-2-4
Vuole prendere un altro gol Ventura

Offline dukenduke

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #48 : Venerdì 10 Novembre 2017, 22:31:56 »
Già soffrivamo a centrocampo poi ha tolto Verratti e partita in ghiaccio.
Il gol acrobatico di Hernanes che usa la gamba d'appoggio come leva e si gira in torsione come una molla e 'l'immagine della Lazio e dei laziali: umilmente assorbi l'energia e poi liberala e falla fluire...

Offline chemist

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #49 : Venerdì 10 Novembre 2017, 22:41:40 »
Tutti in ritiro fino a lunedì. Vergogna.

Offline Ataru

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #50 : Venerdì 10 Novembre 2017, 22:43:45 »
Ventura sempre più vicino all'impresa
osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti

Pomata

Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #51 : Venerdì 10 Novembre 2017, 22:52:33 »
In questa Italia non esiste un briciolo di qualità, meglio sarebbe restare a casetta prima di andare a fare figure di merda in Russia...

Offline Fabio

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #52 : Venerdì 10 Novembre 2017, 23:00:49 »
fiera del retropassaggio.. e del velo di belotti se ne fai cosi tanti a fifa la ps va in recovery

non deve piu allenare la nazionale in ogni caso

Zapruder

Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #53 : Venerdì 10 Novembre 2017, 23:18:31 »
Non ho parole. Non ci credo che l'Italia non vada ai Mondiali.

Se accadrà, spero solo che questa disgrazia storica sia la pietra tombale sul grottesco torneo a venti, come minimo.

Offline Wasicu

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #54 : Venerdì 10 Novembre 2017, 23:36:06 »
Ventura non e' chiaramente all'altezza del compito .... difficile recuperare la sconfitta
subita.   Contrariamente a quanto ho letto,  uno degli ultimi tecnici della nazionale che
mi e' andato bene, e' stato Donadoni ....

Offline MCM

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #55 : Sabato 11 Novembre 2017, 00:02:15 »
La Svezia e' stata squadra, noi no. Questa la cosa più grave aldilà della sconfitta, che una tantum(ci ha perso pure la Francia a Stoccolma) ci sta.
Questa Italia ha fatto schifo pure contro il Lichtenstein

Offline Jim Bowie

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #56 : Sabato 11 Novembre 2017, 00:13:17 »
Vergogna, squadra senza gioco, senza idee, gente pronta per villa arzilla. A questo punto non so veramente se non sarebbe meglio non andare in Russia e rifondare dalle radici. Fuori Buffon, Barzagli, De Rossi, Bonucci, Chiellini, Parolo, Candreva, rifondare da Veratti, Immobile, Darmian.  Ventura deve dimettersi Lunedì sera qualsiasi sia l'esito della gara.
Affidare l'Italia a Roberto Mancini.


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Offline Fabio

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #57 : Sabato 11 Novembre 2017, 01:56:20 »
Vergogna, squadra senza gioco, senza idee, gente pronta per villa arzilla. A questo punto non so veramente se non sarebbe meglio non andare in Russia e rifondare dalle radici. Fuori Buffon, Barzagli, De Rossi, Bonucci, Chiellini, Parolo, Candreva, rifondare da Veratti, Immobile, Darmian.  Ventura deve dimettersi Lunedì sera qualsiasi sia l'esito della gara.
Affidare l'Italia a Roberto Mancini.


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Mancini?? Ma cosa ha dimostrato da allenatore? ci vuole gente preparata , onesta e coraggiosa non solo nelle richieste economiche.. l'unico che vedrei bene,nonostante dica che pedere dei giocatori non è fondamentale per poi ricredersi quando gli è capitato, è Sarri..

Offline Er Matador

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #58 : Sabato 11 Novembre 2017, 03:10:01 »
BUFFON 6-Praticamente mai impegnato. Rischia un po’ in uscita bassa su Berg, anche se l’intervento è sul pallone e con ampio margine. Incolpevole e sfortunato sul gol.

BARZAGLI 5-Per sua fortuna Forsberg è più vivace che concreto, ma non lo prende praticamente mai. Età pensionabile a 67 anni anche per lui?

BONUCCI 5-Non c’è più, semplicemente, persino in impostazione. Fra i più ingenui nell’abboccare alle provocazioni (ah, la civiltà e la sportività nordiche...), anche se qualche botta la prende davvero. Non incide in nessuna fase di gioco. Il capolavoro nel finale: mentre la squadra attacca (si fa per dire) a pieno organico, lui rimane dietro come ultimo uomo. Vale a dire là dove si abbandona l’elemento dal minore contributo offensivo, e non è proprio il suo caso.

CHIELLINI 5.5-Un mezzo errore nel primo tempo, ma complessivamente uno fra i meno fuori partita. Scende sotto la sufficienza per gli errori imbarazzanti in impostazione: nessuno pretende giocate da regista, ma certe imprecisioni in appoggio sono da Irlanda del Nord. Chi ha avuto la cattiva idea di seguirne il tentativo di forcing finale contro la Svizzera sa di cosa si sta parlando.

CANDREVA 4-Spinge, porta palloni, appare fra i più positivi nel lavoro sulla destra: così la communis opinio. Rimane piuttosto la sensazione di un giocatore fra i più ottusi a memoria d’uomo. A conti fatti, cosa cava dalla sua presunta prestazione? Non un solo pallone utile, fra cross senza senso e corner che qualcuno ha la brillante idea di lasciargli battere. Un tiro nello specchio, anche se parecchio telefonato, nella sua classica azione da sinistra sugli sviluppi di un calcio d’angolo: troppo poco.

PAROLO 5-Tenta di surrogare De Rossi in copertura, si lancia in un paio di percussioni solo contro il mondo. Ininfluente a 360°: anche se, nel suo caso, l’inesistenza della squadra sembra più un’attenuante che una chiamata di correo.

DE ROSSI 3-Nel primo tempo la Svezia effettua tutti i tentativi dal perimetro, vale a dire la zona di sua competenza: assente ingiustificato. Soffre la fisicità di Berg, che francamente non sembra in possesso di molto altro. Fuori posizione, e quindi non solo sfortunato, sulla deviazione fatale. Non copre e, col suo ruolo non certo da regista, toglie anche un riferimento centrale per ripulire palloni contro il pressing svedese. La prossima testata sul naso in quel di Ostia la meriterebbe lui.

VERRATTI 1-Chi scrive ha incrociato raramente partite che ne giustifichino la fama, ma questa le batte tutte. Insulso portatore di palla, neppure troppo bravo nel trattenerla, brilla per entrate isteriche frutto di veri e propri raptus: che continuano dopo un’ammonizione evitabilissima, esponendo la squadra al rischio di una catastrofica inferiorità numerica in cambio di nulla. Se poi si trattava di un esame nei panni di leader, lo ha fallito in maniera roboante.

DARMIAN 4-Centra un palo sull’unica conclusione realmente pericolosa, d’accordo: poi? Puntuale sulla fascia, ancor più puntuale nell’attardarsi in dribbling farraginosi e finte cui non abboccherebbero le sagome in allenamento. Sui cross, con entrambi i piedi, meglio un caritatevole “io non c’ero, e se c’ero dormivo”. Un giorno qualcuno ci spiegherà la moda cretina di piazzare un destro a sinistra, e non certo per sfruttarne i rientri. Naturalmente l’idea che si cerchi di aumentarne il valore di mercato spostandolo in una posizione meno presidiata, e materializzando una mezza truffa ai danni del calcio come fatto tecnico, è solo una fantasia complottista.

IMMOBILE 4-Passare da Luis Alberto a Verratti sarebbe un problema anche per il compianto numero 14 arancione. Lui ci mette il resto giocando letteralmente a nascondino alle spalle dell’avversario. Non gli arrivano palloni, e se arrivassero non lo troverebbero. Irriconoscibile.

BELOTTI 4-C’era anche lui? Sì, per sbagliare sottorete un colpo di testa non impossibile con mezza porta spalancata, e non fare praticamente altro. Era proprio il caso di forzarne il recupero, con quel fisico e addirittura dal primo minuto?

ÉDER 2-Un ectoplasma, fra l’altro platealmente fuori forma. Toccherà un paio di palloni, e non diciamo come. Convocare qualcuno realmente in attività era troppo ovvio?

INSIGNE 1-Uno spezzone da schiaffi, nel quale si ingarbuglia in arabeschi involuti e sterili quando servirebbe concretezza: un altro che, quando si tratta di prendersi delle responsabilità, è preferibile lasciare davanti alla Tv. Ciliegina sulla torta nel dopopartita, in cui dichiara che gli altri hanno segnato ma l’Italia “ha fatto tanto”. La partita, lo conferma il campo, non l’ha giocata. E, lo confermano certi commenti, non l’ha neppure seguita. Ma allora come ha passato la serata svedese?


VENTURA 1-All’uomo che non è: altrimenti si sarebbe dimesso dopo Madrid, dove aveva perso in maniera definitiva il controllo dello spogliatoio, o dopo aver penosamente concluso il girone, sia pure col minimo sindacale del secondo posto e del ruolo di testa di serie nel sorteggio per i play-off.
Ai dirigenti che non ha, e che se esistessero avrebbero provveduto al posto suo prima dello scempio di ieri sera.
I suoi avvocati sosterranno che non è facile cavare qualcosa da undici tromboni sfiatati, senza dignità né idee.
Già, ma chi ha dato loro il “gioco” ammirato in Scandinavia?
Chi li ha convocati alla stregua di fedeli pretoriani – logica già discutibile – nonostante lo abbiano brutalmente scaricato?
Chi continua a ritenere i resti di De Rossi, per citare solo un nome, un imprescindibile riferimento di centrocampo?
Non che in giro abbondino i fenomeni: ma i vari Caldara, Falcinelli, Pellegrini, Cristante – nomi generici, per indicare la tipologia di giocatore – sono almeno in fase ascendente, sprizzano energia, hanno fame.
Davvero avrebbero fatto peggio degli ologrammi scesi in campo, e della cui esperienza – unico punto a loro favore – non ci si è davvero giovati?
Una proposta neppure troppo scherzosa: schierare al ritorno l’Under 21 di Gigi Di Biagio.
Quanto ha mostrato in termini di gioco e carattere basta e avanza per lasciare a casa gli antisportivi vichinghi.


ÇAKIR 3-I civilissimi nordici la mettono sul piano delle provocazioni al limite del Regolamento, quindi studiate e motivate come se fossero loro ad aver subito il celeberrimo “biscotto”.
E lui non fa l’arbitro: fa da palo, richiamando teatralmente i contendenti come se le responsabilità fossero sempre cinquanta e cinquanta.
Beninteso, dietro una designazione del genere c’è (o non c’è?) una Federcalcio: non si sa se più incapace o più menefreghista nel tutelare la Nazionale.

Zapruder

Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #59 : Sabato 11 Novembre 2017, 06:06:07 »
Concordo in buona parte con le valutazioni di ErMatador, anche se non su tutto.

Per me il blocco arretrato Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini e De Rossi, per quanto stagionato (età media oltre 34!) rimane la parte migliore dell'accozzaglia vista ieri sera. Sulla solidità di questo blocco io avrei puntato forte.

Inutile cercare convitati di pietra, le convocazioni rispettano i valori tecnici e le indicazioni del campionato. Ma resta l'impressione di aver visto gli interpreti nella loro versione peggiore: il citato De Rossi, disperso in non si sa bene quale ruolo; quel Verratti il cui credito rimane un mistero ma almeno nel PSG si sta esprimendo a buoni livelli; Candreva che conosciamo bene ma che ha tirato fuori il peggio di sé, puntando ossessivamente un avversario che non saltava mai e perdendo regolarmente il tempo di gioco; la coppia Immobile-Belotti che avrebbe meritato l'esonero di Ventura al solo annuncio del suo schieramento: esemplare un passaggio, uno dei pochi palloni giocati da Ciro, che in mischia riusciva a far filtrare la palla in un invitante spazio aperto in area... mentre il Pollo tagliava dall'altro lato. Su Darmian che qualcuno ha visto "tra i migliori" (!) nemmeno mi va di dire, a un certo punto mi sono chiesto cosa avesse di meglio di De Silvestri messo a sinistra... Parolo è annegato nel marasma ma pretendere che sia lui a mettere ordine vuol dire aver perso totalmente il controllo della situazione.

Ventura sconvolto a fine partita si appellava al "pubblico di San Siro", una sorta di resa mistica che rende l'idea della disperazione che regna nella testa del CT. Diradati i fumi istintivi dell'immediato, che personalmente mi suggerivano esecuzioni pubbliche o in alternativa rientri coatti a piedi del CT, non credo che esistano alternative a giocare lunedì con questo allenatore e questi uomini, sapendo che un'Italia appena decente ha i mezzi per fare polpette di questi collezionisti di merluzzi, nemmeno nobilitati dalla presenza di uno come Ibrahimovic. Basterà, mi auguro (per me i Mondiali dovrebbero giocarsi tra Italia, Brasile e Germania, con wild card per Argentina Uruguay Olanda, gli altri possono starsene a casa), mettere un po' di ordine dalla cintura in su.

Chiudo con una considerazione sulla spigolosità della partita: niente di trascendentale, non fosse che il nostro torneo è diventato una specie di esibizione di calcettari, che si stracciano le vesti a ogni refolo di vento, tutelati fino allo stucchevole da quell'abominio che è il VAR: assente il quale si gioca un altro gioco, c'è poco da dire. C'è da augurarsi che le regole tornino le stesse per tutti: estendendo VAR e GLT a tutti i tornei importanti: molto meglio, relegando nel dimenticatoio uno dei tentativi più efferati di porre fine al giuoco del calcio, assieme all'abolizione del fuorigioco.