Autore Topic: Ventura a un passo dall'impresa  (Letto 20138 volte)

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Offline SAV

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #80 : Lunedì 13 Novembre 2017, 13:41:37 »
Questo Pochesci (Sandro) dev'essere un tipo parecchio sopra le righe, se è vero che il nostro Pochesci (Paolo) ha sentito il bisogno di precisare non solo che si tratta di due persone diverse, ma che proprio non gli va di essere associato a lui.

Comunque, anche Sandro è cresciuto nelle nostre giovanili.  Essendo quasi coetanei, Paolo e Sandro devono essere stati compagni di squadra.

Offline AlenBoksic

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #81 : Lunedì 13 Novembre 2017, 13:48:45 »
Zoff: “Andremo in Russia. Ma Ventura non si lamenti: Bearzot subì di peggio”
Il campione del mondo ’82: “Allora critiche più feroci. Ho fiducia nell’Italia anche se i problemi ci sono”
La caduta di Stoccolma non spaventa Dino Zoff. Il portiere campione d’Europa e del mondo, 112 presenze in maglia azzurra concluse proprio con una sconfitta contro la Svezia, commissario tecnico dal 1998 al 2000, non ha dubbi sull’accesso dell’Italia ai Mondiali. Riconosce i problemi emersi e censura le ultime prestazioni, però crede nelle qualità della squadra, nella superiorità rispetto agli scandinavi: «Nulla è compromesso e alla fine ce la faremo: in fondo basterà trovare subito un gol e tutto diventerà più semplice. Tanto pessimismo attorno alla Nazionale mi sorprende, personalmente nemmeno considero la possibilità dell’eliminazione. Dopo sessant’anni sarebbe un colpo durissimo, un danno per il nostro calcio: già siamo invasi dagli stranieri, figurarsi se dovessimo rimanere a casa». 
 
Crede che possa esistere un nesso fra i troppi giocatori importati dall’estero e gli eccessivi stenti azzurri? 
«Sinceramente no, perché i bravi italiani hanno comunque la possibilità di emergere. Una chiave di lettura delle difficoltà, semmai, è la mancanza di blocchi: non ci sono più club che danno un ampio contributo di uomini alla Nazionale e se attingi a più squadre, senza una base collaudata, l’intesa ne risente e il lavoro, inevitabilmente, si complica».
 
Giampiero Ventura è finito nell’occhio del ciclone, travolto da critiche durissime... 
«Si calca un po’ la mano perché la sconfitta contro la Svezia non è stata frutto di una serataccia isolata, ma è arrivata dopo altre prestazioni deludenti, però a sentir parlare di attacchi esagerati mi vien da ridere: se penso a quante ne dissero di Bearzot, queste sono rose e fiori».
 
Nulla di nuovo sotto il sole... 
«Nulla di analogo, direi, perché non è una storia che si ripete: ho attraversato tanti anni di calcio e posso assicurare che una volta era peggio, le critiche erano molto più feroci».
 
Al ct viene imputata la mancanza d’esperienza internazionale... 
«Non mi addentro, non voglio giudicare. Sto sul generale, guardo avanti e ribadisco tutta la mia fiducia: al Mondiale russo, vedrete, la Nazionale ci sarà».
 
Frase inflazionata: l’Italia dovrà fare l’Italia... 
«Sentita, risentita e mai compresa: nelle partite precedenti cosa abbiamo fatto? Lasciamo perdere gli slogan, pensiamo a giocare bene e metterci personalità, perché senza carattere nemmeno il miglior modulo funziona. E niente scuse: l’atteggiamento della Svezia, all’andata, a me non è sembrato esasperato, capita spesso in campo internazionale di imbattersi in un tipo di gioco così deciso».
 
Sarà importante non prendere gol. A proposito, crede anche lei che in barba alle tradizioni non sappiamo più difendere? 
«Parto da un dato statistico: nell’ultimo campionato, oltre a Dzeko, il capocannoniere, altri cinque attaccanti hanno superato i venti gol. È indubbio che si segni con maggiore facilità, e allora delle due l’una: o sono più bravi gli attaccanti oppure tra i difensori qualcosa non va».
 
C’è un azzurro, a suo giudizio, che potrà incidere particolarmente sulla sfida di San Siro? 
«No, l’Italia ha tanti campioni che possono rivelarsi decisivi, ma in partite così importanti conta il gruppo: diventa prezioso il contributo d’ogni calciatore».
 
In caso di qualificazione, il suo erede Gigi Buffon parteciperà al sesto Mondiale. 
«Stabilirebbe un record assoluto e otterrebbe una grande soddisfazione: sono certo che ce la farà. Farò il tifo da casa, tranquillo davanti alla tv».

http://www.lastampa.it/2017/11/13/sport/andremo-in-russia-ma-ventura-non-si-lamenti-bearzot-sub-di-peggio-guYuJLRFjW5SQ21wdHjPmM/premium.html#acquistaregistraaccedi
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Offline Wasicu

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #82 : Lunedì 13 Novembre 2017, 14:22:36 »
Io tutte queste sicurezze ostentate in giro non le vedo proprio.   Giochiamo male e non 
abbiamo nemmeno schemi e un un trainer che ti dia le direttive e il morale per farcela;
siamo solo un ammasso di discreti giocatori allo stato libero, e niente altro   !!
   
Pero' spero che la fortuna sia decisamente dalla nostra parte.  Ce la dobbiamo fare ... !!

Offline zorba

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #83 : Lunedì 13 Novembre 2017, 18:11:22 »
Secondo me la Svezia la sfanga anche stasera e andrà ai mondiali a nostre spese...

 O0
Là dove torneranno ad osare le aquile (e dal 26.05.2013, ci siamo andati un pò più vicino!!!!)

Offline gentlemen

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #84 : Lunedì 13 Novembre 2017, 19:43:57 »
Siamo d'accordo che i giocatori sono quelli, ma secondo me sono tutti giocatori affidabili, magari non Top Player o campioni, ma atleti che messi nei loro ruoli sono di sicuro valore, e che lui selezionatore più che allenatore dovrebbe schierare per far sì che questi giocatori diventino una squadra.
Il vero problema è che Ventura ha la superbia, o la stupidità, di voler dare una sua personale impronta alla squadra, così come voleva fare, per chi lor ricorda, Sacchi negli anni '90, dimenticando che la Nazionale non è un club, e non c'è il tempo di addestrarla ad un gioco, soprattutto se questo si distacca da certe caratteristiche di molti dei giocatori che ne fanno parte.
Il primo anno di Ventura si è avuto un rendimento più che discreto perché il gruppo era quello degli europei di Conte, si è continuato sulla scia di certi automatismi e certe dinamiche di gruppo che avevano l'impronta dell'attuale allenatore del Chelsea, appena questa scia si è esaurita lui ha voluto dare la sua impronta, non avendo né l'esperienza né le capacità, i giocatori questo lo hanno sentito e compreso, e quindi è stato naturale fare le cose senza crederci e senza credere al loro tecnico, e non c'è niente di peggio, in qualunque lavoro o professione, di fare qualcosa non credendoci, ed infatti lo scempio cui stiamo assistendo è solo la naturale conseguenza.
Una cosa simile stava avvenendo all'Argentina, solo che lì hanno qualche giocatore, anzi più di uno, che per classe e tecnica ha risolto quasi da solo la situazione, accompagnato da compagni di assoluto valore, pur non avendo un gioco di squadra, non avendo noi campioni di quel livello, non avendo più un gruppo compatto è normale che si faccia molta fatica.
Per stasera Forza Italia, ma sono pessimista, e scelte di formazione continuano ad essere assurde e senza un filo di logica.

Offline MCM

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #85 : Lunedì 13 Novembre 2017, 20:50:32 »
La gazzetta parla di fischi ad inno svedese
Vergogna assoluta se fosse vero

Offline Wasicu

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #86 : Lunedì 13 Novembre 2017, 21:41:55 »
Secondo me la Svezia la sfanga anche stasera e andrà ai mondiali a nostre spese...



La sfanga si,  perche' le nostre azioni di attacco partono sempre e solo dalla destra cioe'
dalla parte di Candreva che fa un sacco di scena ma alla fine non crea nulla   !!  Verso la fine
del tempo le azioni si sono sviluppate dalla sinistra ed e' cambiato molto perche' potevamo
segnare almeno una volta, se non due.   Se il CT non vede queste cose allora e' meglio che
va a farsi una passeggiata fuori dallo stadio.             Candreva gli Svedesi lo lasciano libero
apposta per fargli sviluppare a lui gli attacchi che in pratica sono innocui ... 

Offline Amolalazio71

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #87 : Lunedì 13 Novembre 2017, 21:44:19 »
La gazzetta parla di fischi ad inno svedese
Vergogna assoluta se fosse vero

Lo avevano fatto pure loro eh
Sono laziale e ne sono orgoglioso.
Non c' è sconfitta che mi allontani
Non c'è vittoria che mi sazi

geddy

Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #88 : Lunedì 13 Novembre 2017, 21:45:52 »
A Darmisn lasciano libero, dalla parte di Candreva raddoppiano e triplicano anche. Ciro garibaldino.

Offline franz_kappa

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #89 : Lunedì 13 Novembre 2017, 22:44:43 »
Finita. Zero a zero.

Fuori dal Mondiale dopo 59 anni.
Buon viaggio, caro Piero.

Pomata

Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #90 : Lunedì 13 Novembre 2017, 22:52:40 »
Vergogna

Offline Il frigorifero

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #91 : Lunedì 13 Novembre 2017, 23:07:43 »
1) Abbiamo affidato la Nazionale ad uno che è considerato un guru per aver vinto un campionato di C1 in 40 anni.

2) Candreva è una sega immonda, ma che cazzo ci fa in campo ?

3) Gabbiadini in campo ed El Shaarawy in panchina?

4) Insigne perché no ? Magari te la risolve, pure fosse una punizione...

5) Perché il 3-5-2 e non il 4-3-3 ?
"E' NORMALE BATTERE LA ROMA...."  - Senad Lulic  26 - 5 -2013

Offline Fabio

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #92 : Lunedì 13 Novembre 2017, 23:08:14 »
Ventura valore aggiunto un cazzo
manco l'umiltà di mantenere il lavoro di conte che cmq dava almeno l'impressione di lottare sempre  in ogni caso fino alla fine non solo quando hai l'acqua alla gola

non faremo 3 partite a giugno lo strazio può continuare con gli europei.. avanti cosi figc stupisci ancora



Offline dukenduke

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #93 : Lunedì 13 Novembre 2017, 23:09:20 »
Ti rispondo io Frigorifero:

Perché il ct è un incompetente.
Il gol acrobatico di Hernanes che usa la gamba d'appoggio come leva e si gira in torsione come una molla e 'l'immagine della Lazio e dei laziali: umilmente assorbi l'energia e poi liberala e falla fluire...

Offline leomeddix

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #94 : Lunedì 13 Novembre 2017, 23:40:14 »
Ventura è uno spocchioso incompetente che non c'ha capito una mazza, ma tutto il movimento calcistico italiano è in crisi. Per fare un semplice paragone, Luis Alberto è riserva nella Spagna, mentre nella nostra Nazionale il perno del centrocampo è un ex calciatore che gioca da fermo come De Rossi, e il gioco sulle fasce è affidato al giocatore calcisticamente più stupido del mondo occidentale: Antonio Candreva.
Adesso si parla di rifondazione ma la vedo dura. La prima cosa da fare sarebbe di chiudere al traffico i centri storici delle città, in modo da far tornare i bambini a giocare nelle strade, perché il calcio è innanzitutto fantasia e divertimento. Poi viene l'apprendimento delle tattiche e delle diagonali.
Scherzo, ma neanche troppo.
È GIÀ SETTEMBRE ? NON CI POSSO CREDERE! LA MIA VITA STA PASSANDO TROPPO VELOCE. LA MIA UNICA SPERANZA È CHE SI VADA AI TEMPI SUPPLEMENTARI. (CHARLES M. SCHULZ)

Offline Wasicu

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #95 : Martedì 14 Novembre 2017, 00:00:36 »
L' Italia non c e' piu nemmeno nel calcio   !!   

Offline chemist

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #96 : Martedì 14 Novembre 2017, 00:07:31 »
Chi dice che la qualita' del materiale umano della nazionale non era un granche' io rispondo che comunque un Candreva, un Insigne, un Immobile, un Florenzi, un Belotti piu' il blocco difensivo (ex)juventino, non era proprio poco e sarebbe stato sufficiente, in mano ad un allenatore tipo Reja, a tirare fuori la qualificazione. Per non parlare di Verratti che qualcosa varra' se gioca titolare nel PSG.

Purtroppo manovra lenta, confusa e nessuna verticalizzazione (sebbene oggi ne ho viste un po') sono il frutto di un allenatore nel pallone. 3 gol nelle ultime 6 partite del girone di qualificazione ai mondiali non sono accettabili neanche per un'italietta di questo tipo.

Detto questo, penso che la Svezia abbia meritato la qualificazione per l'approccio di come ha affrontato le due gare. Concentrata, pressing costante, difesa impenetrabile, raddoppi continui sui nostri portatori di palla.







Anselazio

Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #97 : Martedì 14 Novembre 2017, 00:25:25 »

Andiamo fuori contro una squdra imbarazzante di scarpari ridicoli, con un cu1o pari a quello del vicenza di guidolin.
Ergo non siamo da manifestazione mondiale.
Soprattutto non lo è una direzione tecnica da ritiro immediato del patentino che in 180 minuti anella una serie di caxxate che manco zaccheroni e ballardini....
Ma che razza di allenatore è? Ho visto gente che in serie a ti si straincu1a in un battito di ciglia che non era in grado di far arrivare la palla in porta da sei metri. Ma quanti danni ha fatto questo cialtrone?

Offline Er Matador

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #98 : Martedì 14 Novembre 2017, 03:04:38 »
BUFFON s.v.-Quello con meno colpe paga più di tutti, rimettendoci il sesto Mondiale e un posto nella leggenda. Oltre al danno la beffa, se si pensa a un’eliminazione da zero parate in due partite.

BARZAGLI 4-L’unica dote che gli rimane è l’esperienza: la usa per falli evitabili, di cui uno nel recupero, che allentano ulteriormente un forcing già sterile. Male praticamente in tutto, e buon per lui che gli svedesi non abbiano tentato quasi nulla dalla sua parte. La sua presenza fuori tempo massimo, la decisione di schierarlo comunque e la latitanza degli eventuali sostituti vanno a comporre una vera e propria imago mortis del nostro calcio.

BONUCCI 5.5-Sufficienza meno inclemente per lo stoicismo con cui resiste al solito, carognesco intervento del vandalo di turno, mettendoci la faccia nel senso letterale del termine quando abbandona la maschera protettiva. La differenza è che il Cribari di Bucarest, al quale per un attimo somiglia, giocò anche una buona gara. Lui invece è il giocatore evaporato col cambio di squadra: anche in costruzione e come attaccante aggiunto, dove aveva fatto la differenza sia col club sia in azzurro. Nessuno quanto lui rende il confronto con la recente ma lontanissima Nazionale degli Europei.

CHIELLINI 6.5-Volonteroso nell’alimentare la manovra con passaggi e cross, ha sul destro (!) una palla potenzialmente vincente. Occasioni capitate sui piedi sbagliati, e d’altra parte non toccava a lui il contributo principe in materia. Salva personalmente la faccia, ammesso che sia possibile in una serata del genere.

CANDREVA 1-La chiave del (non) gioco svedese. Cento cross nelle terga dell’avversario, spesso dopo aver perso l’attimo per intestardirsi in dribbling senza senso ed eternamente uguali nella loro inconcludenza. Ottiene solo qualche corner, che nel primo tempo è quasi sempre lui a battere coi consueti risultati. Ciliegina sulla torta, spedisce sopra la traversa – sia pure con l’area piccola assai affollata – una rarissima occasione sottorete. Un simile concentrato di stupidità calcistica rimane in campo fino a un quarto d’ora dal termine, e come sbocco obbligato di una manovra della quale diventa il binario morto. Ci si può stupire delle conseguenze?

FLORENZI 6.5-Parziale assoluzione sul tiro/cross che poteva propiziare il vantaggio: davvero i compagni erano smarcati nella posizione ideale per battere a colpo sicuro? Per il resto un buon contributo di dinamismo e generosità, sia pure sostenuti da piedi non proprio fatati. Quando trova la dimensione sul centro-sinistra, il Napoleone della Lanterna lo immalinconisce sulla fascia opposta riducendolo a un Candreva meno ottuso ma più ruvido.

JORGINHO 7-Basta un perno della manovra più credibile di De Rossi e, come per incanto, si torna a conteggiare due passaggi di fila. Generoso più del previsto anche nel recuperare palloni, viene progressivamente tagliato fuori dal disfacimento della manovra, proprio lui abituato alle trame ordinate e ad alto tasso tecnico di Sarri. Tenta di inventarsi qualche verticalizzazione con discreti risultati, ma è un extra rispetto al suo ruolo di preciso e diligente cucitore di centrocampo. Misterioso l’ostracismo sino a ieri dimostrato, persino da Conte, nei suoi confronti.

PAROLO 6.5-Uno fra i pochi in campo con una logica, che non trova riscontro in un collettivo evanescente sul piano tattico. Gli inserimenti migliori sono tutti nel gioco aereo e contro avversari fisicamente inaffrontabili in quel fondamentale. Forse l’unico col piglio del match-winner, ma chiedergli di essere risolutivo fino a quel punto sarebbe troppo.

DARMIAN 3-Le corse a perdifiato sulla fascia non devono commuovere: se non ne esce un cross decente neanche per sbaglio e con nessuno dei due piedi, diventano un contributo al catenaccio avversario. Costruire la partita sugli esterni, per disperante mancanza di alternative, e schierare in quel ruolo due crossatori che si marcano da soli: non male.

GABBIADINI 5-Qualche sprazzo di qualità finché non finisce la benzina, vale a dire dopo mezz’ora: le partite durano un po’ di più. Non tenta quasi mai il tiro, una fra le sue doti migliori. Forse aveva più senso spendere le sue poche energie nel finale.

IMMOBILE 4-La squadra non gli dà riferimenti, e lui ricambia. Generoso, ma totalmente confusionario e con le polveri bagnate al tiro. Servirebbe qualcuno in grado di innescarlo in verticale, ma le modestissime risorse in materia rimangono in gran parte fuori dal match.

EL SHAARAWY 6.5-Vivace, abbastanza ispirato nel dribbling, riesce ad andare al tiro. Considerato che gli esterni non erano frenati da mansioni difensive, serviva molto prima.

BELOTTI 4.5-Dovrebbe giostrare come centroboa, scade in un ruolo da centravanti tattico nel quale dimostra limiti tecnici imbarazzanti. Del tutto fuori condizione e sfruttato ancora peggio: il capolavoro di 180 minuti quasi senza tiri in porta, contro una squadra di scarponi rissaioli e un portiere che non tenta neanche la presa, passa anche da lì.

BERNARDESCHI s.v.-Potenziale jolly con le sue conclusioni accentrandosi da destra, viene spostato come interno sinistro dove dimostra un’intelligenza tattica inadeguata a tutto ciò che vada oltre lo spunto del solista. Mossa che si integra con lo spostamento a destra di Florenzi, già citato in precedenza.


VENTURA -59-Come gli anni trascorsi dall’ultima, analoga catastrofe nazionale.
La squadra ritrova un briciolo di amor proprio, ma senza nessuna idea di gioco.
Le sue scelte sugli esterni, più quanto già descritto a proposito di cambi e riposizionamenti, chiudono le ultime vie di fuga.
Come se non bastasse, manda davanti alle telecamere un Buffon in lacrime al passo d’addio, evitando di metterci la faccia: un fallito e una mezza figura fino all’ultimo.
A lui e chi non lo ha cacciato dopo Madrid andrebbe revocata la cittadinanza italiana.


LAHOZ 4-Dimentica l’esistenza del calcio di rigore nel Regolarmento: ne spariscono due per gli Azzurri, uno e mezzo per gli svedesi.
Certo che, sanzionando l’evidentissimo fallo su Parolo, la partita sarebbe forse cambiata.
Tutto chiacchiere e distintivo nell’opporsi al vergognoso ostruzionismo, alle continue provocazioni, alle perdite di tempo di un avversario fra i più antisportivi degli ultimi decenni.
Domanda: nelle ultime edizioni, la dottrina Blatter aveva imposto la partecipazione delle ex vincitrici della Coppa del Mondo come se si trattasse di un memorial e non di una manifestazione agonistica.
Si spiegano così porcherie in serie nelle qualificazioni, in testa il mani di Henry in Francia-Eire.
Qui c’era in ballo una Nazionale quattro volte Campione del Mondo, ma nessuno ha dimostrato di gradirne la presenza: casomai il contrario, a giudicare da due arbitraggi chiaramente ostili.
Il voto va anche all’inesistenza politica e non della Federcalcio, incapace o addirittura disinteressata nel farsi rispettare, che costringe a rimpiangere amaramente il piduista Franchi e persino il democristiano Matarrese.
E che contribuisce, a livello di premesse, all’inesistenza della squadra.

Offline Eagles71

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Re:Ventura a un passo dall'impresa
« Risposta #99 : Martedì 14 Novembre 2017, 08:57:50 »
giusto così.
Agonia che si sarebbe ripresentata in Russia.
Magari si riparte da zero.
Ma dubito.
il razzismo ci fa schifo, Forza Lazio è il nostro tifo!