Autore Topic: 20 aprile 1986  (Letto 5099 volte)

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Offline Reflexblue

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Re:20 aprile 1986
« Risposta #20 : Venerdì 22 Aprile 2011, 14:20:34 »
Si parlò di un possibile 2 alla fine del primo tempo.

jumpingjackflash

Re:20 aprile 1986
« Risposta #21 : Venerdì 22 Aprile 2011, 14:46:52 »
partita strana strana strana che però mi donò una grande gioia.  ;D

Offline Er Matador

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Re:20 aprile 1986
« Risposta #22 : Venerdì 22 Aprile 2011, 18:26:43 »
Io ero al cinema. Non a roma. Una radiolina dava i risultati, mi affrettai a chiedere se avevano detto male.Però era difficile sbagliare.  "A roma, roma 2 lecce tre". Poi il risultato della juve.
Rivedendo le immagini a distanza di anni il sospetto della pastetta riemerge.
Ricordo anch'io queste voci, che all'epoca naturalmente scomparvero al cospetto della grande gioia: prima il gol in apertura di Graziani che sembrava preludere al peggio, poi...
Un solo dubbio sull'ipotesi combine: a che pro? Nel 1987/'88 si attribuì il crollo finale del Napoli alle troppe scommesse clandestine sulla sua conferma come Campione d'Italia, che avrebbero costretto la camorra a un esborso eccessivo per pagare le vincite: vero o meno che fosse, la logica e il movente apparivano perlomeno comprensibili.
Nel caso degli inferiori cosa li avrebbe spinti a gettare nella disperazione otto miliardi di tifosi? :P

POMATA

Re:20 aprile 1986
« Risposta #23 : Venerdì 22 Aprile 2011, 18:50:48 »
Ricordo anch'io queste voci, che all'epoca naturalmente scomparvero al cospetto della grande gioia: prima il gol in apertura di Graziani che sembrava preludere al peggio, poi...
Un solo dubbio sull'ipotesi combine: a che pro? Nel 1987/'88 si attribuì il crollo finale del Napoli alle troppe scommesse clandestine sulla sua conferma come Campione d'Italia, che avrebbero costretto la camorra a un esborso eccessivo per pagare le vincite: vero o meno che fosse, la logica e il movente apparivano perlomeno comprensibili.
Nel caso degli inferiori cosa li avrebbe spinti a gettare nella disperazione otto miliardi di tifosi? :P

C'erano dei rodimenti di culo dei "campioni del mondo" nostrani in procinto di rinnovare a cui erano state offerte cifre inferiori a qualche "divino"...

RobCouto

Re:20 aprile 1986
« Risposta #24 : Venerdì 22 Aprile 2011, 18:52:35 »
già, la presunta combine

chi ha modo di rispolverare il tutto ?

Si tratta di voci messe in giro dall'ambiente da bar romanista, per dare una qualche spiegazione "esterna" all'incredibile sconfitta. Tenete presente che il Lecce aveva pareggiato fuori casa sono la prima partita, in casa del Verona scudettato, e perso TUTTE le successive tredici: mentre la Dinamo aveva vinto TUTTE le partite in casa, tranne una pareggiata (mi pare contro il Como): il testa-coda tra la Dinamo lanciatissima e il Lecce da tempo retrocesso diede un esito assolutamente impensabile.

Tuttavia, non esiste il benché minimo indizio di una "combine".

Una possibile spiegazione la diede, qualche tempo fa, er "principe dei poveri", Giannini (autore dello splendido passaggio che lancia il Lecce in contropiede per il terzo gol, che fu quello che piegò le gambe all'as, che fino all'1-2 era convinta di poter ancora capovolgere facilmente la situazione): al tempo, e chissà se è così anche oggi, c'era la nota usanza, da parte delle squadre che nel finale di stagione non avevano più nulla da chiedere, di giocare alla morte il primo tempo, mettendo in difficoltà le squadre che avevano qualche obiettivo da centrare.

Nel secondo tempo, poi, l'impegno poteva calare, se l'intervallo era stato "redditizio".

Giannini, appunto, disse che qualcuno nello spogliatoio si chiese se fosse il caso di andare a "parlare" coi leccesi, ma altri risposero "ce la facciamo da soli".

Se lo spirito che animava il Lecce era di quel tipo, insomma, i romanisti non si preoccuparono di smorzarlo: con tutto quello che ne seguì.

Boks XV

Re:20 aprile 1986
« Risposta #25 : Venerdì 22 Aprile 2011, 19:13:42 »
ero a casa della mia futura moglie, allora romanista.
io in salotto a seguire una qualche tv privata che dava la cronaca da Catanzaro e lei in cucina col padre a seguire le sorti dei cani.
a fine partita "moderata" soddisfazione da parte mia che, con la faccia da culo più pronta che riuscii ad improvvisare, consegnai ai posteri un "che peccato" il quale, onestamente, sembrava fatto a posta per chiamare a sè una serie di vaffanculo lunga da qui a ...Lecce. vaffanculo che in effetti, livido e strozzato, arrivò a destinazione ma che, ancor oggi ritengo ben speso.

vedendo oggi mia moglie già in fibrillazione per Inter-Lazio posso, pur lontanamente, comprendere cosa provasse Nostro Signore dopo aver mutato l'acqua in vino...


Offline Sick Boy

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Re:20 aprile 1986
« Risposta #26 : Venerdì 22 Aprile 2011, 19:23:53 »
Questa di Giannini è una spiegazione che fila abbastanza liscia: è innegabile infatti che quello di Difettonia-Lecce è uno degli epiloghi più "estremi" della storia del campionato italiano.
Per dire, nessuno di noi l'anno scorso avrebbe speso un soldo bucato sulla Samp, che pure era squadra di livello che vincendo all'Olimpico si sarebbe garantita (come poi ha fatto) un posto nei preliminari di Champions. Figuriamoci nel 1986 sul Lecce già retrocesso da settimane, capace prima di allora di ottenere solo un punto in trasferta.
Io ho iniziato ad interessarmi al calcio seriamente l'anno dopo (primo album di figurine, prima partita allo stadio, etc...) ed i miei ricordi rasentano lo zero. Ma è uno degli eventi "passati" di cui chiedo più particolari al babbo, ovviamente assieme a una calda partita di Maggio giocata dal Liverpool da queste parti...
Mi è stato raccontato di una città in parte già imbandierata, di una torta preparata al bar del quartiere la domenica mattina con guarnizione verde, bianca e rossa, e delle speranze degli "oppositori", laziali e non, ridotte alla possibilità di uno spareggio.
E' vero infatti che la loro sicumera forse gli faceva dimenticare di essere a pari punti e non avanti alla Juventus, ma è anche vero che alla vigilia di quel 20 di aprile loro avevano da affrontare Lecce in casa e Como fuori, impegni risibili al confronto di quello dei bianconeri che ospitavano un Milan ancora in corsa per un posto in Coppa UEFA. Insomma, quella era la giornata buona per il sorpasso ed il terzo tricolore dei bovi, a tre anni di distanza da quello del 1983, coronando una rimonta che li vedeva un mese prima, alla vigilia dello scontro diretto, ancora a 5 punti di distanza dalla Juve.
Sull'esito clamoroso del match, probabilmente concorsero tanti fattori: partita presa sottogamba, tantopiù a causa del repentino gol del vantaggio, che portò l'andatura in campo a ritmi dopolavoristici; presenza in panchina di un "diavolo" come Fascetti, che in varie interviste spiegò: "quella partita la persero sicuramente loro più che vincerla noi, visto il divario tecnico, ma io neanche da retrocesso ci sono mai stato a perdere"; crisi di panico sopraggiunta dopo l'1-3, quando finalmente i cugini ibridi capirono che toccava alzare i ritmi, ma era troppo tardi e a scanso di equivoci il portiere dei salentini (che mi pare rientrava dopo un periodo di avvicendamento col dodicesimo) parò tutto il parabile negli ultimi 20'.
Ad ogni modo, ritengo non ci fossero motivi logici per una sconfitta "voluta": si tratta semplicemente di una delle tantissime pagine grottesche della loro storia, di quelle che devono farci ringraziare ogni giorno di esserci distinti dalle pecore di un gregge esilarante, ma solo se visto da lontano.

Offline arturo

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Re:20 aprile 1986
« Risposta #27 : Venerdì 22 Aprile 2011, 19:55:32 »
Ah dimenticavo,da qualche parte a casa di mia madre c'è una bandiera romica con lo scudetto 85-86.

bak

Re:20 aprile 1986
« Risposta #28 : Venerdì 22 Aprile 2011, 21:20:59 »
ero a casa della mia futura moglie, allora romanista.
io in salotto a seguire una qualche tv privata che dava la cronaca da Catanzaro e lei in cucina col padre a seguire le sorti dei cani.

Boks, quel giorno la B riposava. A Catanzaro ci andammo, in tutti i sensi ai primi di giugno

RobCouto

Re:20 aprile 1986
« Risposta #29 : Venerdì 22 Aprile 2011, 21:36:42 »
Mi è stato raccontato di una città in parte già imbandierata, di una torta preparata al bar del quartiere la domenica mattina con guarnizione verde, bianca e rossa, e delle speranze degli "oppositori", laziali e non, ridotte alla possibilità di uno spareggio.

Tutto vero; la sensazione era che l'as avrebbe vinto facilmente le due partite restanti - nel girone di ritorno aveva perduto solo a Verona, forse la partita che aveva giocato meglio e in cui aveva impressionato di più - e disputato senz'altro almeno lo spareggio, e considerando che qualche turno prima aveva asfaltato 3-0 la Juventus, si parlava di scudetto ormai praticamente vinto.

Offline Er Matador

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Re:20 aprile 1986
« Risposta #30 : Sabato 23 Aprile 2011, 01:16:28 »
Mi è stato raccontato di una città in parte già imbandierata, di una torta preparata al bar del quartiere la domenica mattina con guarnizione verde, bianca e rossa, e delle speranze degli "oppositori", laziali e non, ridotte alla possibilità di uno spareggio.
Avevo 12 anni scarsi e la vivevo a distanza, ma quella sensazione era palpabile.
Probabilmente incideva il trend del girone di ritorno, semplicemente a senso unico tanto era segnato dalla loro rimonta.
Unico intoppo prima del botto salentino la gara di Verona, persa 3-2 al 90' con un gol di Briegel contestato a lungo per un presunto fuorigioco, che il guardalinee si rifiutò di sbandierare.
Stranamente non seguirono particolari polemiche: indice anche quello della sicumera che li faceva sentire superiori persino alle immancabili congiure di Palazzo ai loro danni?
Per le mancate recriminazioni, comunque, rimedio subito: "Er go' de Briegel nun era bbono". :P

a scanso di equivoci il portiere dei salentini (che mi pare rientrava dopo un periodo di avvicendamento col dodicesimo) parò tutto il parabile negli ultimi 20'
Per essere precisi, le gerarchie iniziali di stagione vedevano nell'ordine Pionetti, Negretti e Ciucci per il ruolo di estremo difensore.
I tre vennero provati nella sequenza descritta visti i mediocri risultati sortiti dal titolare di turno, ruolo che nelle ultime partite Ciucci si era stabilmente conquistato con Pionetti in tribuna e Negretti ritornato nei panni di dodicesimo al termine della girandola.
Se non che Ciucci si infortunò durante il primo tempo, lasciando spazio alla sua riserva di giornata che sfoderò una prestazione del tutto scollegata dal resto della sua carriera: alla Dal Bianco, per capirci, e anche in questo caso con esito finale a noi favorevole.
Lo ricordo abbastanza avanti in età con la Vogherese, nella quale disputò due-tre di stagioni a cavallo fra C2 e D: l'accoglienza riservatagli al suo arrivo fu molto calorosa proprio in memoria di quel xxxx-Lecce, che quasi tutti i miei conoscenti - e ben pochi di fede juventina - ricordavano con entusiasmo.
Segno, ancora una volta, di quanto la squadra a cui tolse lo scudetto sia detestata dal resto del loro mondo.

Ad ogni modo, ritengo non ci fossero motivi logici per una sconfitta "voluta"
Era la mia sensazione, grazie a te e a quanti sono intervenuti per la conferma.

Boks XV

Re:20 aprile 1986
« Risposta #31 : Sabato 23 Aprile 2011, 12:15:33 »
Boks, quel giorno la B riposava. A Catanzaro ci andammo, in tutti i sensi ai primi di giugno

chissà perchè ho sempre legato quel Catanzaro-Lazio a roma-Lecce.
forse lo stesso risultato finale?

POMATA

Re:20 aprile 1986
« Risposta #32 : Sabato 23 Aprile 2011, 12:25:27 »
chissà perchè ho sempre legato quel Catanzaro-Lazio a roma-Lecce.
forse lo stesso risultato finale?

Era lo stesso anno ma non lo stesso giorno, io ero a catanzaro in tribuna con il Lazio Club Villa Adriana e vincemmo 2-3 salvandoci dalla C...a roma-lecce ero a villa pamphili con amici Laziali cercando di evitare la folla festante...e la evitammo ;D ;D ;D