Nostalgia Chinaglia

[Panzabianca]

Non c'è verso lo dovrei scrivere io.
Il senso del tuo discorso è che rimpianti quando ci muovevamo con la carrozza e il cavallo.
Intanto il mondo è un poco cambiato, siamo arrivati sulla luna (come vedi non lo nego  ) ma tu vorresti tornare indietro, perché all'epoca dell carrozza e del cavallo c'erano più possibilità per tutti. Verissimo, chilo nega.
Andrebbe tuttavia evidenziato, per amore di verità, che all'epoca delle carrozze e dei cavalli la Lazio, spesso, andava comunque quasi sempre a piedi e le capitava di finire con tutte le scarpe nello sterco prodotto dai cavalli.
E andrebbe al contempo ammesso, piaccia o meno, che l'era del cavallo è tramontata, soppiantata dall'era del motore a scoppio (anche essa al tramonto, peraltro).
Il mondo cambia, il pallone cambia di pari passo. Possiamo scegliere la prospettiva della visuale da specchietto retrovisore oppure guardare avanti. Ma questo richiedo un cambiamento che, legittimamente, non tutti intendono affrontare.

il motore a scoppio ha migliorato la vita delle persone.
Non sono altrettanto sicuro che le plus valenze, per dirne solo una, abbiano apportato gli stessi vantaggi al tifoso
e qui non si tratta di specchietto retrovisore.

E te parla uno che a casa ha una mini collezione di telefoni in bakelite ed altre vintagerie

[Zapruder]

Non ricordo i gol, francamente.
Ma baffoneAvagliano fece un'uscita allucinante su un corner avversario coi pugni... girato verso la porta. E infatti centrò un clamoroso autopalo.
Sarebbe stata l'autorete più fantozziana della storia della serie A.

E il difensore anglo-napoletano (ovviamente non dirò mai chi è) lo apostrofò, stralunato, con un meritatissimo "Ma che cazzo fai?!?"

Quanto alla discussione, credo che Panzabianca rimpianga un calcio più competitivo e meno scontato. Sulla bellezza dei campionati a sedici, d'altra parte, s'è già spesa più di una parola, quindi non rinnovo anche per evitare il controcanto parodiante del Franz.

[Drenai]

se l'unica partita di calcio a cui uno possa assistere nella sua settimana fosse la domenica pomeriggio allo stadio (anzi ogni quindici giorni) sicuramente non la troverà insignificante, per schifo che faccia dal punto di vista dello spettacolo tecnico.
perchè per lui è la sublimazione di un'attesa interminabile.

oggi abbiamo a disposizione ogni partita di ogni campionato a qualsiasi ora del giorno e della notte. ad appena un click di mouse o di telecomando. conosciamo a memoria decine di squadre, centinaia di calciatori di tutto il mondo. volendo scegliere il meglio, abbiamo accesso al meglio.

è chiaro che con queste premesse se vediamo crotone-benevento ci fa schifo. ma in realtà di crotone-benevento allo stadio ne abbiamo viste decine solo che una aveva la maglietta biancoceleste, e paradossalmente adesso le ricordiamo con nostalgia. ma è una nostalgia che secondo me dipende in massima parte della nostra percezione come "evento" piuttosto che dal reale livello dello spettacolo.

il discorso sul valore assoluto delle piccole, sull'equilibrio del campionato, sui danni/benefici del fatturato ancorato ai diritti tv ecc è verissimo condivisibile, ma non è il colpevole principale della "nostalgia".

[franz_kappa]

E il difensore anglo-napoletano (ovviamente non dirò mai chi è) lo apostrofò, stralunato, con un meritatissimo "Ma che cazzo fai?!?"

Orsuù, non essere reticente. Ti vezzeggio per addolcirti: come on, my Darling(ton), non tenerci sulle spine!
Hai creato una tensione comparabile solo a quella che si produsse l'8 gennaio 1918, allorquando l'allora Presidente statunitense - il cui doppio mandato andò dal 1912 al 1920 - stava per pronunciare davanti alle due Camere del Congresso degli Stati Uniti riunite in seduta comune il celeberrimo discorso dei "Quattordici punti" nel quale fu avanzata l'idea di creare una 'Società delle Nazioni'.

[Jim Bowie]

Bravo giamma. "Coraggio, il meglio è passato" (Flaiano).

Ciò vale in generale. Ma, ancora, contesto che il cambiamento abbia peggiorato le cose per la Lazio e i laziali.
Negli anni Ottanta quante gare in Serie A ha vinto la Lazio?

E' nella premessa quello che io considero il tuo errore.
Sticazzi di quante partite ha vinto la Lazio negli anni ottanta. Io sognavo perche' potevo sognare, oggi anche l'idea del sogno e' svanita, troppo divario, il Benevento non vincera' mai contro una delle prime sei, domenica mi sono annoiato, capisci? annoiato a vedere la Lazio, tutto troppo scontato.
io andavo allo stadio sognando un gol di Rozzoni alla squadra del nord, non succedeva? non importa accadra' la prossima volta e ritornavo a sognare nell'attesa di quella prossima volta, che forse non ci sarebbe stata mai.
Lo stadio, ma anche la partita ascoltata alla radio, era un'aggregazione di ragazzi/e anche di squadre diverse, ho visto molte volte la Juve all'Olimpico anche contro la riomma, insieme ai miei amici juventini, portandomi il transistor per sentire la Lazio.
Lo stadio era come andare ad un concerto, aggregarsi e  non come oggi che alza pareti per isolarsi su un prodotto che e' sempre piu "customer oriented".
Quel calcio di cui abbiamo nostalgia e' come il Romanticismo, quello che vediamo oggi e' Illuminismo, mi trovo piu nel primo!

[fish_mark]

sono convinto che il senso della proposta di Panza non sia tanto di tornare al cavallo e alla carrozza quando ormai la prossima automobile ceh ci compreremo sarà una automobile a guida autonoma.

La questione invece può essere meglio compresa in un'altra provocazione che mi permetto di fare (e che rappresenta una bestemmia).
In un campoinato a 16 squadre era possibile - ripeto possibile, in teoria come in pratica - indovinare dal mazzo quelle due o tre carte (giocatori) che permettevano, a chiunque avesse un po' di soldi, un po' di ardimento e una spruzzata di ... fortuna, di arrivare a giocarsi il titolo fino all'ultimo e qualche volta vincerlo.
Nel calcio degli ultimi 20 anni (campionato prima a 18 poi addirittura a 20) questa cosa è riservata soltanto a due o tre squadre che hanno la possibilità (loro ormai riservata) di comprarsi 20 giocatori top e quindi di allestire non rose ampie ma corazzate che ammazzano tutto ciò che si muove.

Insomma, in estrema sintesi, la bellissima Lazio di Chinaglia e Maestrelli, oggi - ve lo dico francamente -, al massimo arriverebbe a uno preliminare champions, non certo a vincere lo scudetto e questo mica perché soffrirebbero il confronto con le migliori squadre di oggi zeppe di stranieri, della non sempre indiscutibile qualità. Questo perché dovrebbe affrontare 38 partite, contro le 30 del campionato 73-74. Si tratta di 8 gare in più una enormità, due mesi in più di calcio giocato, di stress, di fatica e di battaglie. Ci voglionio munizioni e uomini, in quantità. Maestrelli ne aveva a sufficienza per 30 partite.

Quindi la questione di fondo non è se l'uomo sia andato o meno sulla Luna, dove peraltro ci fece una capatina nel 1969, 48 anni fa per la precisione, una cosa che non raprpesenta il futuro, semmai il passato, magari il modernariato se proprio si insiste.
La questione di fondo è allestire uno spettacolo, pardon, una competizione dove ci sia l'incertezza sul vincitore, dove i rapporti di forza tra i contendenti non sia irrimediabilmente squilibrato, dove le possibilità di vittoria siano distribuite in maniera più uniforme.

Questo era maggiormente garantito nel campionato a 16. Con il campoinato a 20, proprio no, dove c'è un elemento che vizia tutto: quella decina di squadre che non vincono e non perdono ma stanno sempre lì e "regalano" punti a tutti e a tutti (Bologna, Udinese, Fiorentina, Genoa, Sampdoria etc...). All'epoca la Juve di Platini andava ad Ascoli a sudarsi quel puntaccio che serviva come il pane a Rozzi e Magistrelli. La Giuve di Allegri va a Benevento con la stessa ansia con cui si prepara per l'amichevole estiva con il Rovereto.


Ed ora ci colleghiamo Ascoli, con Tonino Carino, per questo Ascoli-Juventus zero a zero, vai Tonino!

ASCOLI
   Roberto Corti               
   Paolo Pochesci               
   Filippo Citterio               
   Leonardo Menichini               
   Antonio Bogoni               
   Andrea Mandorlini               
   Walter Novellino               
   Walter De Vecchi               
   Juary dos Santos   Sostituito 44' st           
    
   Aleksandar Trifunović
   Subentrato 44' st           
   Giuseppe Greco   Sostituito 32' st           
    
   Carlo Borghi
   Subentrato 32' st           
   Enrico Nicolini               
   
JUVENTUS
   Luciano Bodini               
   Claudio Gentile               
   Antonio Cabrini               
   Massimo Bonini               
   Sergio Brio               Ammonizione
   Gaetano Scirea               
   Domenico Penzo               
   Marco Tardelli               
   Paolo Rossi               
   Michel Platini               
   Beniamino Vignola   Sostituito 17' st           
    
   Cesare Prandelli
   Subentrato 17' st           
Panchina
   Luigi Muraro               
   Donato Anzivino               
   Carlo Perrone               
   
Panchina
   Luca Graziani               
   Nicola Caricola               
   Giuseppe Furino               
   Roberto Tavola

[franz_kappa]

Quel calcio di cui abbiamo nostalgia e' come il Romanticismo, quello che vediamo oggi e' Illuminismo, mi trovo piu nel primo!

Vediamo se ben comprendo: tu eri felice quando andavi a vedere la Lazio che affrontava juventus, milan e inter - e di solito perdeva, talvolta pareggiava e quasi mai vinceva - con scarse prospettive di successo in anni dove era più che frequente lottare per evitare la Serie B.
Oggi, vedere la Lazio alla terza vittoria consecutiva in trasferta quasi quasi ti annoia. Non c'è più mistero, non c'è più 'alea'.

[Panzabianca]

E' nella premessa quello che io considero il tuo errore.
Sticazzi di quante partite ha vinto la Lazio negli anni ottanta. Io sognavo perche' potevo sognare, oggi anche l'idea del sogno e' svanita, troppo divario, il Benevento non vincera' mai contro una delle prime sei, domenica mi sono annoiato, capisci? annoiato a vedere la Lazio, tutto troppo scontato.
io andavo allo stadio sognando un gol di Rozzoni alla squadra del nord, non succedeva? non importa accadra' la prossima volta e ritornavo a sognare nell'attesa di quella prossima volta, che forse non ci sarebbe stata mai.
Lo stadio, ma anche la partita ascoltata alla radio, era un'aggregazione di ragazzi/e anche di squadre diverse, ho visto molte volte la Juve all'Olimpico anche contro la riomma, insieme ai miei amici juventini, portandomi il transistor per sentire la Lazio.
Lo stadio era come andare ad un concerto, aggregarsi e  non come oggi che alza pareti per isolarsi su un prodotto che e' sempre piu "customer oriented".
Quel calcio di cui abbiamo nostalgia e' come il Romanticismo, quello che vediamo oggi e' Illuminismo, mi trovo piu nel primo!

Cazzarola, un po di luddismo ben fatto!

[Panzabianca]

Vediamo se ben comprendo: tu eri felice quando andavi a vedere la Lazio che affrontava juventus, milan e inter - e di solito perdeva, talvolta pareggiava e quasi mai vinceva - con scarse prospettive di successo in anni dove era più che frequente lottare per evitare la Serie B.
Oggi, vedere la Lazio alla terza vittoria consecutiva in trasferta quasi quasi ti annoia. Non c'è più mistero, non c'è più 'alea'.

io ho capito ormai che questo è un forum sulla Lazio...
anzi no, in con su per tra fra  la Lazio.
OKK MA...
Diventa terzo, mettiti nei panni di un osservatore, un Lord Byron che vede il calcio italiano allo stato attuale. Ora son sei anni che vince la Juve, sei anni ai quali potrebbero seguirne altrettanti.  E fin qui siamo quasi in continuità con quel calcio lì. Il punto è che il contorno è cambiato completamente e non sempre in meglio, e non sempre ad usum tifosorum.
Potrebbe essere una delle rivendicazioni più significative: il ruolo del tifoso
Ora siamo solo vittime di un marketing sfrenato e di qualche opinionista che conosce le dinamiche finanziarie

[MagoMerlino]

Questo era maggiormente garantito nel campionato a 16. Con il campoinato a 20, proprio no, dove c'è un elemento che vizia tutto: quella decina di squadre che non vincono e non perdono ma stanno sempre lì e "regalano" punti a tutti e a tutti (Bologna, Udinese, Fiorentina, Genoa, Sampdoria etc...). All'epoca la Juve di Platini andava ad Ascoli a sudarsi quel puntaccio che serviva come il pane a Rozzi e Magistrelli. La Giuve di Allegri va a Benevento con la stessa ansia con cui si prepara per l'amichevole estiva con il Rovereto.

limitatamente a questo basterebbe riportare le retrocessioni a 4 con l'introduzione dei Play Out tra quartultima e quintultima, per obbligare le squadre di mezzo ad impegnarsi maggiormente contro tutti gli avversari. Immagino che pure mantenendo le tre retrocessioni ma con l'introduzione dei Play Out, le cose migliorerebbero sensibilmente.
Sospetto però che pallotta & co.mplici, non gradirebbero.

[Jim Bowie]

Vediamo se ben comprendo: tu eri felice quando andavi a vedere la Lazio che affrontava juventus, milan e inter - e di solito perdeva, talvolta pareggiava e quasi mai vinceva - con scarse prospettive di successo in anni dove era più che frequente lottare per evitare la Serie B.
Oggi, vedere la Lazio alla terza vittoria consecutiva in trasferta quasi quasi ti annoia. Non c'è più mistero, non c'è più 'alea'.

Non riesco a spiegarmi, non era il risultato il fine ultimo del pomeriggio domenicale, ma era la finalizzazione del sogno, con la possibilita' che qualora il sogno non si avverasse ci sarebbe stata una prossima volta. Oggi, vedere Verona Lazio mi ha annoiato, ma la noia non cancella la gioia per l'andamento della nostra Amata.
E comunque tu limiti il tuo insieme a pochi elementi, mentre "Whitebelly" ha lanciato la discussione sull'insieme universo!

[Jim Bowie]

Cazzarola, un po di luddismo ben fatto!

Non sono mai stato uno di "Potere Operaio" ero piu a sinistra

[Panzabianca]

Tonino Carino
PREGA PER NOI
 
Marcello Giannini
PREGA PER NOI

Giorgio Bubba
PREGA PER NOI

Beppe Barletti
PREGA PER NOI

Beppe Viola
PREGA PER NOI

Gianni Vasino
PREGA PER NOI

Luigi Necco
PREGA PER NOI

Cesare Castellotti
PREGA PER NOI

Ferruccio Gard
PREGA PER NOI

Franco Strippoli da Bari
PREGA PER NOI

Stefano Tura
PREGA PER NOI

Roberto Scardova
PREGA PER NOI

Antonio Capitta da Cagliari
PREGA PER NOI

Pierpaolo Cattozzi
PREGA PER NOI
 
Italo Kuhne
PREGA PER NOI
 
Pino Scaccia
PREGA PER NOI

Riccardo Cucchi
FORZA LAZIO RICCA'

Santi Trimboli da Reggio Calabria
PREGA PER NOI

Franco Zuccalà
PREGA PER NOI

Tonino Raffa
PREGA PER NOI

Salvatore Biazzo
PREGA PER NOI

Maurizio Crovato
PREGA PER NOI

e da Roma Giampiero Galeazzi, Sandro Petrucci, Ettore Frangipane, Fabrizio Maffei, Donatella Scarnati, Jacopo Volpi, Marco Franzelli e Ignazio Scardina
PREGATE TUTTI PER NOI

[Jim Bowie]

Piero Pasini
Prega per Noi!

Maurizio Barendson & Paolo Valenti
Pregate per Noi.

[Jim Bowie]

[Jim Bowie]

Quelli eravamo noi!

[franz_kappa]

io ho capito ormai che questo è un forum sulla Lazio...
anzi no, in con su per tra fra  la Lazio.
OKK MA...
Diventa terzo, mettiti nei panni di un osservatore, un Lord Byron che vede il calcio italiano allo stato attuale. Ora son sei anni che vince la Juve, sei anni ai quali potrebbero seguirne altrettanti.  E fin qui siamo quasi in continuità con quel calcio lì. Il punto è che il contorno è cambiato completamente e non sempre in meglio, e non sempre ad usum tifosorum.

Ah beh, potrebbe essere solo una questione 'formale': si sposti il topic nella sezione 'Calcio' e non avrò più nulla da obiettare. Ammetto poi di aver equivocato: quel riferimento a Chinaglia nel titolo della discussione è nulla più che un gioco di parole. Non si parla in effetti poi troppo di Lazio nella tua prima riflessione che ha originato la discussione.
Senza dubbio il calcio in Italia ante diritti tv e ante Bosman era molto più competitivo e consentiva anche a Club outsider di concorrere per la vittoria finale o, comunque, di posizionarsi molto in alto in classifica. Questo è valso in particolare nell'ampio periodo in cui si tornò alla formula della Serie A alle 16 squadre - effetto della tremenda eliminazione nei mondiali inglesi - ovvero nel ventennio dal 1967-68 al 1987-88.

Se tuttavia ci riferiamo ai primi anni Ottanta non possiamo negare che la Lazio era in quel periodo una Società di secondo o persino terzo piano, in genere impegnata nella lotta per mantenere la categoria quando non costretta a combattere sul campo per la propria sopravvivenza sportiva (nel senso di evitare la retrocessione in Serie C-1 nelle non poche annate trascorse in B). E quella Lazio non godeva davvero della maggior competitività o incertezza di quel calcio: era ai margini dello stesso. In questo senso e solo relativamente alla Lazio degli anni Ottanta sono intervenuto proponendo una visione opposta alla tua.

[...]
Quanto alla discussione, credo che Panzabianca rimpianga un calcio più competitivo e meno scontato. Sulla bellezza dei campionati a sedici, d'altra parte, s'è già spesa più di una parola, quindi non rinnovo anche per evitare il controcanto parodiante del Franz.

Rinnova, invece: questo il mio invito. Quando parli di calcio spogliato dalle tue ossessioni relative alla Lazio* sei uno dei più augusti contributori di questa comunità. Le tue riflessioni in merito sono sempre interessanti e talvolta più che preziose. Ad esempio - l'ho peraltro già scritto in passato qui su Biancocelesti - ritengo che il tuo topic "Il tappo alle ambizioni" sia una delle cose più interessanti mai lette in quasi 20 anni di forum online sulla Lazio.

* condizione tuttavia assai rara, ahinoi.

[Panzabianca]

Ah beh, potrebbe essere solo una questione 'formale': si sposti il topic nella sezione 'Calcio' e non avrò più nulla da obiettare. ...

mmmmmmmmm...sei ai limiti del capzioso.

[Jim Bowie]

mmmmmmmmm...sei ai limiti del capzioso.

anche perche' i nostri eccellenti  moderatori, a domanda, hanno ritenuto di mantenere l'argomento in solo Lazio.

[franz_kappa]

mmmmmmmmm...sei ai limiti del capzioso.

Al contrario, sono schiettissimo: trovo intollerabile alimentare una piagnucolosa nostalgia per tutte le Lazio dell'intero periodo compreso tra la fine della Lazio di Maestrelli e il consolidamento di Calleri alla presidenza - ovvero, indicativamente, gli anni dal 1975 al 1988 - mentre sono assai ben disposto a discorrere su un tema interessantissimo quale è il livello di interesse dell'attuale calcio italiano (sempre meno competitivo, sempre più scontato e sempre più sperequato).
La Lazio c'entra relativamente, come tu stesso hai ammesso in una tua precedente replica. Ergo, si sposti la discussione nel suo naturale contenitore: 'Solo Calcio'.

anche perche' i nostri eccellenti  moderatori, a domanda, hanno ritenuto di mantenere l'argomento in solo Lazio.

La loro saggezza è proverbiale, la loro lungimiranza è esemplare, la loro prudenza è canonica. Ma anche i nostri eccellentissimi moderatori possono assumere le decisioni meno opportune, in rari casi.