Autore Topic: Rocchi risponde a Totti: «Sei un provocatore»  (Letto 1237 volte)

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Offline Ataru

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Rocchi risponde a Totti: «Sei un provocatore»
« : Mercoledì 21 Aprile 2010, 12:17:33 »
(www.corrieredellosport.it)



Continua la polemica dopo il derby della Capitale: sul Corriere dello Sport-Stadio la dura replica del biancoceleste per il gesto e le dichiarazioni del romanista. «Il capitano della Roma sul campo dovrebbe rispettare i suoi avversari»

ROMA, 21 aprile - La delusione per la sconfitta con la Roma è stata fortissima. Siamo molto dispiaciuti, ma è stata una sconfitta immeritata e l’andamento della partita lo conferma. L’avevamo preparata benissimo: abbiamo gioca­to un grande primo tempo senza con­cedere un tiro in porta alla Roma. Nella ripresa gli episodi hanno deter­minato il risultato. Dalla possibilità di raddoppiare, ci siamo trovati sull’1-1 e poi in svan­taggio. Dispiace per­ché dopo una presta­zione così non meri­tavamo assolutamen­te di perdere.

Ci sono state molte tensioni dopo la fine della partita e le pole­miche continuano a venire fuori. Ci tengo a precisare alcuni aspetti, che ritengo fondamentali. E vo­glio, anche a nome dei miei compagni, rispondere a Totti. Non siamo d’accordo con quello che sta di­cendo da due giorni. Lo sappiamo tutti che il derby è fatto in un certo modo, gli sfottò ci possono stare. Ma il suo gesto con il pol­lice verso, auguran­doci la retrocessione in serie B, non lo rite­niamo uno sfottò da derby. E’ molto peggio. E’ stata una provocazione. Solo così si può definire. Dice che stava festeggiando con i suoi tifosi, ma non può essere solo così. Era sul campo, è il capitano della Roma e do­vrebbe rispettare i suoi avversari. Gli sfottò ci stanno prima, durante e dopo la partita. C’è chi vince, c’è chi perde, ognuno si gode la sua vittorie. Ci vorrebbe più rispetto per gli av­versari. Mi sembra che Totti sia an­dato oltre. E mi sembra anche che il giudice sportivo Tosel, multandolo, non l’abbia vista come dice lui. Ha creato tensioni sul campo, ci sono state reazioni e incidenti fuori dallo stadio. In campo deve essere derby, ma finisce al novantesimo. E’ la se­conda volta che eccede. Già dopo la partita d’andata, aveva fatto lo stesso gesto di scherno. E sapeva, perché glielo avevamo spiegato sul campo, che tutta la squadra della Lazio non aveva gradito. Si è ripetuto. Ripeto: credo ci abbia voluto provocare.

Ci sono altre cose da chiarire. Nes­suno di noi, sotto la maglia della La­zio, aveva una t-shirt con la scritta “scudetto game over”. E’ una falsità. E’ vero, invece, che i tifosi ci aveva­no portato la sua foto con il pollice verso del derby d’andata. Ci voleva­no dare la carica. Questo credo faccia parte della preparazione del derby.
Nessuno di noi l’ha provocato oppu­re offeso. Un conto è come lo prepa­ri un derby e le motivazioni che cer­chi per riscattarti, un altro come lo festeggi. E mi ha fatto male leggere le sue frasi “che volete laziali?”. Da giocatori della Lazio, lasciando gli sfottò ai tifosi, vorremmo che il capi­tano della Roma ci rispettasse. Io poi non vedo similitudini tra i suoi fe­steggiamenti e l’esultanza di Paolo Di Canio. Non mi sembrano parago­nabili.

Per chiudere l’argomento, anche se per i tifosi della Lazio non ci sa­rebbe bisogno, chiarisco che il mio modo di festeggiare, da quando è na­ta mia figlia Camilla, è sempre stato lo stesso. Può sembrare una pistola oppure una “elle”, perché quando era piccolina, nella culla, non riu­sciva a unire indice e pollice della mano per indicare una co­sa. Negli ultimi tre anni, ho sempre fe­steggiato così i miei gol. E mi sembra fan­tascienza pensare che prendessi in giro la Roma. Abbiamo giocato una grande partita, quando ho segnato sapevo che non sa­rebbe stato sufficien­te per vincere la par­tita. I derby durano cento minuti, bisogna continuare con la stessa intensità sino alla fine. Sul 2-1 ci siamo sentiti scappare di mano la partita e non meritavamo di perdere. Eppure abbiamo continuato a gioca­re, cercando il pareggio.

Ha ragione Ledesma. L’arbitrag­gio di Tagliavento non è stato dei mi­gliori e ci ha penalizzato. Non voglio entrare nel merito e alimentare altre polemiche, ma alcuni episodi non so­no stati interpretati nel modo giusto. E anche alla fine, nella confusione generale, mi sembra che le multe, a parte Totti, le abbiano prese solo i giocatori della Lazio... La delusione per il derby è ancora forte e resterà, è normale ci sia anco­ra, ma non ci dobbiamo più pensare. Non può essere questa sconfitta a condizionarci, non possiamo buttare quanto di buono è stato costruito nel­le ultime settimane. Stiamo bene, ora dobbiamo andare a vincere a Maras­si con il Genoa.
Ai tifosi della Lazio voglio dire che lo stadio Olimpico domenica era stu­pendo. Bellissima la coreografia. Me­raviglioso l’entusiasmo e l’amore che ci ha circondato. Dispiace a tutti aver perso il derby, ci tenevamo a conclu­derlo con un altro risultato e ce l’ab­biamo messa davvero tutta. Ora con­tano solo le prossime quattro partite. Siamo convinti e consapevoli della nostra forza. Raggiungeremo la sal­vezza.

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osa c'è da psicolo propriono capisco.
qui sono un esempio di civilità e non solo per molti