La risposta di Rocchi: "Sei un provocatore"

[Il lodolaio]

http://www.corrieredellosport.it/calcio/serie_a/lazio/2010/04/21-107884/Rocchi+risponde+a+Totti%3A+%C2%ABSei+un+provocatore%C2%BB

ROMA, 21 aprile - La delusione per la sconfitta con la Roma è stata fortissima. Siamo molto dispiaciuti, ma è stata una sconfitta immeritata e l’andamento della partita lo conferma. L’avevamo preparata benissimo: abbiamo gioca­to un grande primo tempo senza con­cedere un tiro in porta alla Roma. Nella ripresa gli episodi hanno deter­minato il risultato. Dalla possibilità di raddoppiare, ci siamo trovati sull’1-1 e poi in svan­taggio. Dispiace per­ché dopo una presta­zione così non meri­tavamo assolutamen­te di perdere.

Ci sono state molte tensioni dopo la fine della partita e le pole­miche continuano a venire fuori. Ci tengo a precisare alcuni aspetti, che ritengo fondamentali. E vo­glio, anche a nome dei miei compagni, rispondere a Totti. Non siamo d’accordo con quello che sta di­cendo da due giorni. Lo sappiamo tutti che il derby è fatto in un certo modo, gli sfottò ci possono stare. Ma il suo gesto con il pol­lice verso, auguran­doci la retrocessione in serie B, non lo rite­niamo uno sfottò da derby. E’ molto peggio. E’ stata una provocazione. Solo così si può definire. Dice che stava festeggiando con i suoi tifosi, ma non può essere solo così. Era sul campo, è il capitano della Roma e do­vrebbe rispettare i suoi avversari. Gli sfottò ci stanno prima, durante e dopo la partita. C’è chi vince, c’è chi perde, ognuno si gode la sua vittorie. Ci vorrebbe più rispetto per gli av­versari. Mi sembra che Totti sia an­dato oltre. E mi sembra anche che il giudice sportivo Tosel, multandolo, non l’abbia vista come dice lui. Ha creato tensioni sul campo, ci sono state reazioni e incidenti fuori dallo stadio. In campo deve essere derby, ma finisce al novantesimo. E’ la se­conda volta che eccede. Già dopo la partita d’andata, aveva fatto lo stesso gesto di scherno. E sapeva, perché glielo avevamo spiegato sul campo, che tutta la squadra della Lazio non aveva gradito. Si è ripetuto. Ripeto: credo ci abbia voluto provocare.

Ci sono altre cose da chiarire. Nes­suno di noi, sotto la maglia della La­zio, aveva una t-shirt con la scritta “scudetto game over”. E’ una falsità. E’ vero, invece, che i tifosi ci aveva­no portato la sua foto con il pollice verso del derby d’andata. Ci voleva­no dare la carica. Questo credo faccia parte della preparazione del derby.Nessuno di noi l’ha provocato oppu­re offeso. Un conto è come lo prepa­ri un derby e le motivazioni che cer­chi per riscattarti, un altro come lo festeggi. E mi ha fatto male leggere le sue frasi “che volete laziali?”. Da giocatori della Lazio, lasciando gli sfottò ai tifosi, vorremmo che il capi­tano della Roma ci rispettasse. Io poi non vedo similitudini tra i suoi fe­steggiamenti e l’esultanza di Paolo Di Canio. Non mi sembrano parago­nabili.

Per chiudere l’argomento, anche se per i tifosi della Lazio non ci sa­rebbe bisogno, chiarisco che il mio modo di festeggiare, da quando è na­ta mia figlia Camilla, è sempre stato lo stesso. Può sembrare una pistola oppure una “elle”, perché quando era piccolina, nella culla, non riu­sciva a unire indice e pollice della mano per indicare una co­sa. Negli ultimi tre anni, ho sempre fe­steggiato così i miei gol. E mi sembra fan­tascienza pensare che prendessi in giro la Roma. Abbiamo giocato una grande partita, quando ho segnato sapevo che non sa­rebbe stato sufficien­te per vincere la par­tita. I derby durano cento minuti, bisogna continuare con la stessa intensità sino alla fine. Sul 2-1 ci siamo sentiti scappare di mano la partita e non meritavamo di perdere. Eppure abbiamo continuato a gioca­re, cercando il pareggio.

Ha ragione Ledesma. L’arbitrag­gio di Tagliavento non è stato dei mi­gliori e ci ha penalizzato. Non voglio entrare nel merito e alimentare altre polemiche, ma alcuni episodi non so­no stati interpretati nel modo giusto. E anche alla fine, nella confusione generale, mi sembra che le multe, a parte Totti, le abbiano prese solo i giocatori della Lazio... La delusione per il derby è ancora forte e resterà, è normale ci sia anco­ra, ma non ci dobbiamo più pensare. Non può essere questa sconfitta a condizionarci, non possiamo buttare quanto di buono è stato costruito nel­le ultime settimane. Stiamo bene, ora dobbiamo andare a vincere a Maras­si con il Genoa.
Ai tifosi della Lazio voglio dire che lo stadio Olimpico domenica era stu­pendo. Bellissima la coreografia. Me­raviglioso l’entusiasmo e l’amore che ci ha circondato. Dispiace a tutti aver perso il derby, ci tenevamo a conclu­derlo con un altro risultato e ce l’ab­biamo messa davvero tutta. Ora con­tano solo le prossime quattro partite. Siamo convinti e consapevoli della nostra forza. Raggiungeremo la sal­vezza.

[franz_kappa]

Parole da capitano.

[porgasm]

buone, ma tardive
servivano dopo l'andata e la tensione andava tenuta alta per 5 mesi

[Bill Kelso]

Bravo.

[benvolio]

Porga non fa niente che sono tardive; sono chiare e argomentate, sbuciardano il boro e la propaganda di regime. E rinserrano le fila, danno il segno e la direzione. Un Rocchi cosi' erano anni che non si vedeva e sentiva: non e' (del tutto) tardi. La ferita brucia ma non si molla!

[Fulcanelli]

Al di là del tifo, si può obiettivamente osservare questo:
Totti è un giocatore ormai a fine carriera. In tanti anni di calcio ha dimostrato di non avere mai capito che essere bravo con i piedi non basta per essere un campione. Il campione non insulta, non deride, non sputa, non manda affanc gli arbitri, non scalcia gli avversari in terra, non simula rotolandosi per terra e chiedendo il giallo per l'avversario. Tutti atteggiamenti che hanno costellato la sua carriera. Non basta un ufficio stampa...coi baffi che gli orchestra una visita agli orfanelli o ai malati per fare di lui qualcosa di diverso dal coatto che è nell'anima.
Il tifoso romanista non capisce che esaltare queste imprese del cappetano significa insultare, ad esempio, la memoria di Di Bartolomei, il quale conosceva bene i doveri etici che comportava avere al braccio la fascia giallorossa. L'imbarbarimento di una certa parte del tifo giallorosso negli ultimi 15 anni ritengo sia frutto anche (non solo) dell'appiattimento sul totti-stile, avvalorato dalla acriticità omertosa dell'ambiente.

[RobCouto]

Inutile, domenica è partita la versione dell'ex NAR, "pure Rocchi ha fatto il gesto con la mano", e alla plebe ottusa non serve spiegare che Rocchi festeggia SEMPRE così.

Quando i punti di riferimento sono questi e non più Brera e Barendson, la battaglia dell'onestà intellettuale è irrimediabilmente perduta.

[jumpingjackflash]

Al di là del tifo, si può obiettivamente osservare questo:
Totti è un giocatore ormai a fine carriera. In tanti anni di calcio ha dimostrato di non avere mai capito che essere bravo con i piedi non basta per essere un campione. Il campione non insulta, non deride, non sputa, non manda affanc gli arbitri, non scalcia gli avversari in terra, non simula rotolandosi per terra e chiedendo il giallo per l'avversario. Tutti atteggiamenti che hanno costellato la sua carriera. Non basta un ufficio stampa...coi baffi che gli orchestra una visita agli orfanelli o ai malati per fare di lui qualcosa di diverso dal coatto che è nell'anima.
Il tifoso romanista non capisce che esaltare queste imprese del cappetano significa insultare, ad esempio, la memoria di Di Bartolomei, il quale conosceva bene i doveri etici che comportava avere al braccio la fascia giallorossa. L'imbarbarimento di una certa parte del tifo giallorosso negli ultimi 15 anni ritengo sia frutto anche (non solo) dell'appiattimento sul totti-stile, avvalorato dalla acriticità omertosa dell'ambiente.

magnifico Fulcanelli.

[masti càzzi]

non sono d'accordo con rocchi, soprattutto quando usa la parola "provocatore". corretta, per carita', ma me ne vengono in mente molte altre piu' calzanti per il soggetto in questione.

Il tifoso romanista non capisce che esaltare queste imprese del cappetano significa insultare, ad esempio, la memoria di Di Bartolomei, il quale conosceva bene i doveri etici che comportava avere al braccio la fascia giallorossa.

c'e' tempo, ancora, per dare il colpo di grazia alla memoria di di bartolomei. suppongo che quando il buffone si ritirera', verra' ritirata anche la maglia numero 10.
se ci fosse ancora qualcuno con del cervello tra di loro, dovrebbe dissentire.
e invece ci sara' una cerimonia ripresa a reti unificate, editoriali su tutti i quotidiani, e tutti i nostri amici-parenti-conoscenti, compresi quelli che pensiamo abbiano un cervello, ci spiegheranno convinti che e' giusto cosi'.

all'esempio di robcouto aggiungo: la difesa di quelli ai quali e' stato dimostrato, immagini alla mano, che rocchi festeggia cosi' da tre anni [ripeto: dimostrato immagini alla mano, perche' la parola non bastava, essendo quella di un laziale contro quella del suinar. rendemose conto] e' stata "vabe' ma io che ne so' di come festeggia rocchi, chi la vede mai la lazio?". cosi' si e' giustificato il primo, cosi' si sono giustificati tutti, nel tipico domino delle cazzate giallorosse [tipo la storia della maglia game over].
come se fosse il primo gol che rocchi je segnava...

[dukenduke]

bravo rocchi, adesso mi piacerebbe fare una cosa.

Ormai è partita la fanfara "mancano di rispetto anche loro", ok mo gli mancherei di rispetto veramente.

Mi farei fare le magliette con scritto "scudetto, game over" , e quando lo perderanno, perché lo perderanno, all'ultima giornata le farei indossare a tutti i giocatori alla fine della partita.

E sti cazzi di quello che dicono, tanto dicono comunque cazzate.

[Bus 142]

Grazie Tommaso!

[salasso]

Al di là del tifo, si può obiettivamente osservare questo:
Totti è un giocatore ormai a fine carriera. In tanti anni di calcio ha dimostrato di non avere mai capito che essere bravo con i piedi non basta per essere un campione. Il campione non insulta, non deride, non sputa, non manda affanc gli arbitri, non scalcia gli avversari in terra, non simula rotolandosi per terra e chiedendo il giallo per l'avversario. Tutti atteggiamenti che hanno costellato la sua carriera. Non basta un ufficio stampa...coi baffi che gli orchestra una visita agli orfanelli o ai malati per fare di lui qualcosa di diverso dal coatto che è nell'anima.
Il tifoso romanista non capisce che esaltare queste imprese del cappetano significa insultare, ad esempio, la memoria di Di Bartolomei, il quale conosceva bene i doveri etici che comportava avere al braccio la fascia giallorossa. L'imbarbarimento di una certa parte del tifo giallorosso negli ultimi 15 anni ritengo sia frutto anche (non solo) dell'appiattimento sul totti-stile, avvalorato dalla acriticità omertosa dell'ambiente.


d'accordo al 100%

[Ataru]

Ha ragione Ledesma. L’arbitrag­gio di Tagliavento non è stato dei mi­gliori e ci ha penalizzato. Non voglio entrare nel merito e alimentare altre polemiche, ma alcuni episodi non so­no stati interpretati nel modo giusto. E anche alla fine, nella confusione generale, mi sembra che le multe, a parte Totti, le abbiano prese solo i giocatori della Lazio...

e sono due... nessun deferimento in vista.

sensi di colpa?

[Indaco]

Io questo giocatore lo sto rivalutando. Anzitutto sul campo, dove da qualche mese mi sembra imprescindibile  insieme a Floccari. E comunque molto più produttivo per la squadra rispetto a Zarate. Poi come uomo e come capitano. Le sue parole sono importanti e serie, non me le aspettavo. Perché l'avevo sempre visto un tipo un po' svenevole e menefreghista. E comunque, questo qui, volente o nolente, è uno che ha appena superato il traguardo delle 200 partite con la maglia della Lazio, quindi entra di diritto nel gotha dei laziali doc.
Sta capendo la delicatezza del momento e reagendo da grande leader.

Poi, domenica scorsa, sul due a uno per i canidi, m'ha fatto arrivare il cuore in gola per 10 secondi quando è partito da centrocampo palla al piede e ha puntato l'area avversaria dritto per dritto, ne ha saltati un paio sullo slancio ed è arrivato dentro palla al piede prima che pierrotta lo riprendesse e contrastasse il tiro che aveva scoccato. Se lì fa gol, mi devono portare di corsa al verano, perché gli strillavo dietro lungo tutti i 50 m che s'è fatto con tutta la difesa della rioma alle calcagna: dài tommaso, dài tommaso, vai, vai, vai, tira, tiraaaaaaa...

Bravo Tommaso, continua così

[borges]

Vedo con piacere che si cita di bartolomei....
Sapete una cosa che mi ha dato fastidio il sentirmi dire da questi fenomeni "siete 'nvidiosi perche voi manco un capetano c'avete....", a me il pensiero correva a di bartolemi e alla fine solitaria che ha fatto......

di bartolomei insieme a taccola pagine neressima della loro storia semplicemente ignorate.....

[borges]

ps
ringrazio rocchi per avermi finalmente spiegato il gesto che fa.....
io ero rimasto a Loser e a Lesbian

[RobCouto]

ps
ringrazio rocchi per avermi finalmente spiegato il gesto che fa.....
io ero rimasto a Loser e a Lesbian

Lo aveva già spiegato, ma l'informazione lo aveva ignorato, compresa quella di marca laziale impegnata nel recupero festività soppresse invece che volta alla tutela della Lazio.

Tra l'altro si ripete la storia del '99, quando il cretino mostrò la maglietta e il Messaggero tirò fuori che "anche i laziali le avevano ma non hanno potuto mostrarle". Ma ormai l'informazione cittadina è in mano a qualche caporione ignorante, che inventa e dice quello che vuole.

[aquilante]

quella che robcouto chiama "plebe ottusa" e che io preferisco chiamare gente dei quartieri popolari di Roma è la loro parte migliore

ciò che disgusta sono quelli che hanno una penna con cui scrivere, un microfono con cui parlare, un foglio da riempire, un video su cui apparire, quelli che leggono, quelli che spiegano, quelli che telefonano
i soldati sono soldati, qualsiasi sia la divisa che indossano meritano sempre rispetto
il problema sono gli ufficiali. e i sottoufficiali

in ogni caso, capisco rocchi ma rispondere al nulla è tempo perso

[RobCouto]

Aquilante, è da tempo che dubito parecchio della "superiorità morale" del popolo. Ma, perlomeno, una volta la classe dirigente, giornalisti compresi - di ispirazione liberale o socialista che fosse - aveva la pretesa di guidarlo e istruirlo, il popolo.

Oggi la classe dirigente s'è trasformata in venditori di aspirapolvere, in base al diamo alla gente quello che vuole, o quello che gli facciamo credere voglia. E questo produce i guru alla Marione, tanto per rimanere nell'ambito calcistico. Questi personaggi dicono che anche i nostri avevano le magliette, non serve a nulla spiegare che non è così. E mi arrabbio perché Rocchi sente il bisogno di farlo, legittimando così questa gente. "Avevate le magliette con scritto questo e questo?" Alla domanda, termini l'intervista e chiudi per sempre l'accesso a Formello al suo autore.

[Ulisse]

Al di là del tifo, si può obiettivamente osservare questo:
Totti è un giocatore ormai a fine carriera. In tanti anni di calcio ha dimostrato di non avere mai capito che essere bravo con i piedi non basta per essere un campione. Il campione non insulta, non deride, non sputa, non manda affanc gli arbitri, non scalcia gli avversari in terra, non simula rotolandosi per terra e chiedendo il giallo per l'avversario. Tutti atteggiamenti che hanno costellato la sua carriera. Non basta un ufficio stampa...coi baffi che gli orchestra una visita agli orfanelli o ai malati per fare di lui qualcosa di diverso dal coatto che è nell'anima.
Il tifoso romanista non capisce che esaltare queste imprese del cappetano significa insultare, ad esempio, la memoria di Di Bartolomei, il quale conosceva bene i doveri etici che comportava avere al braccio la fascia giallorossa. L'imbarbarimento di una certa parte del tifo giallorosso negli ultimi 15 anni ritengo sia frutto anche (non solo) dell'appiattimento sul totti-stile, avvalorato dalla acriticità omertosa dell'ambiente.

Bravo Fulcanelli.