Lotito, la Lazio e svolta Champions: «Se ci andiamo, arriveranno rinforzi»

[Bill Kelso]

Interessante pezzo a firma di Daniele Magliocchetti, tratto dall'edizione On Line de Il Messaggero del 8 Aprile 2011



Lotito, la Lazio e svolta Champions: «Se ci andiamo, arriveranno rinforzi»


Champions League più che mai. I tifosi la sognano, per Reja e i suoi ragazzi è l’obiettivo principale, mentre per il presidente Claudio Lotito è la rampa di lancio per fare ancor più grande la Lazio. «E’ inutile negarlo, piazzarsi o meno in Champions può cambiare i progetti», l’ammissione del numero uno biancoceleste. Per questo, dopo tutto quello che è avvenuto a Napoli domenica scorsa, per la prima volta da quando è presidente, è andato su tutte le furie. Il patron laziale non vuole favori di alcun tipo, ma pretende che non ci siano errori che possano mettere in dubbio la possibilità della sua società di entrare nell’Europa che conta. Solo il campo e la qualità dei giocatori devono contare, nient’altro. Con una Lazio in Champions League cambierebbe totalmente la prospettiva e soprattutto la squadra diventerebbe ancora più forte. Il salto di qualità sarebbe garantito. E il presidente Lotito batte forte su questo tasto: «Una sana gestione passa per due elementi: il contenimento dei costi e l’incremento dei ricavi. Raggiungere questo obiettivo sposta molto, in termini di ritorno esterno e di sottoscrizione di contratti anche in termini pubblicitari; la Champions League ti proietta in un circuito totalmente diverso».

Nonostante l’imminente arrivo nella capitale dei dollari statunitensi, secondo Lotito pure l’americano DiBenedetto, che è prossimo all’acquisto della Roma, dovrà seguire lo stesso iter: «Si parla tanto dello Zio Tom dall’America, ma lui non può mettere dei soldi. Per farlo deve passare per una serie di iniziative per incrementare i ricavi. Il problema è che se lo faccio io passo per tirchio, ma ci sono delle norme che dovranno essere rispettate». L’ultima volta dei biancocelesti in Champions fu nel 2007, ma il rafforzamento della rosa non fu adeguato, per stessa ammissione del patron laziale. Che all’epoca subì le pressioni da parte di quei giocatori che la Champions l’avevano conquistata e se la volevano giocare. Adesso, però, in caso di ritorno nell’Europa che conta, la strategia della Lazio sarà completamente diversa. I giocatori più forti resteranno nella capitale (da verificare solo la posizione di Mauro Zarate) e ci sarà l’arrivo di due o tre top player, a differenza di quanto avvenne la scorsa estate, quando fu preso Hernanes. «Ci sono giocatori sconosciuti, ma che hanno grandi qualità e che possono fare la differenza», le parole di Claudio Lotito. Lo scorso anno, proprio di questi tempi, la Lazio iniziò a trattare Kevin Prince Boateng, che rappresenta la tipologia dei giocatori che interessano. Ossia, calciatori in grado di far fare il doppio salto alla Lazio di Edy Reja. Con il tecnico goriziano che sarà parte integrante del progetto. Tra lui e Lotito c’è una sintonia speciale. Quasi perfetta.

«Ha dimostrato il suo valore anche nella gara con il Napoli, ha tutta la mia stima e considerazione - ha spiegato il presidente -. Lui non condivide le critiche strumentali e distruttive. Noi vogliamo solo essere rispettati per quanto dimostriamo in campo, vogliamo essere giudicati solo per quello che uno fa. Reja non si spiega le critiche che gli vengono rivolte a priori, ed ha ragione. Ecco perché punto su di lui ed ecco perché dopo il San Paolo si dovrà ripartire alla grande per raggiungere un traguardo importante». Per quel che riguarda i giocatori in bilico, oltre a Zarate, merita una postilla a parte Fernando Muslera, in scadenza di contratto nel 2012: «L’intesa per il rinnovo era già stata firmata, ma poi il ragazzo e l’agente hanno voluto disattendere l’accordo sottoscritto. Ad ogni modo, siamo fiduciosi che alla fine la situazione possa ricomporsi».

[MagoMerlino]

E se non ci andiamo o dobbiamo attraversare i preliminari che facciamo, niente rinforzi?

[TD]

Questa l'ho già sentita, vedere cammello credere presidente.

[Bill Kelso]

Il pezzo di oggi ricalca in linea di massima quello di ieri de La Repubblica. In questo si evidenzia soprattutto la possibilità di fare mercato e di allestire una squadra competitiva a patto che si raggiunga la Champions.
Mi fa un po' pensare un titolo così, perché non vorrei che ciò costituisca un alibi da parte di alcuni giocatori che verrebbero ceduti in caso di un eventuale, ma a mio modo di vedere non semplice, salto di qualità.

A quanto pare, nel caos andassimo in Champions, il Presidente acquisterebbe un paio di pezzi buoni, altrimenti solo qualche ritocco.

[Reflexblue]

Lotito: «Lazio, Zarate e due colpi»
Il presidente trattiene il suo pupillo: «Lo vuole il Real? No, è mio. E con le prossime mosse stupirò tutti»

ROMA, 28 novembre 2008 -Zarate logora chi non ce l’ha. Nel senso che il gioiellino biancoceleste, magnifica intuizione del mercato 2008, di questa Lazio è la stella più lucente, un simbolo del presente intorno al quale costruire un grande futuro, il talento in grado di stuzzicare la fantasia dei tifosi. Ed inevitabilmente è anche l’attaccante che i club di mezza Europa invidiano al presidente Lotito.

«RESTA ALLA LAZIO» - Che ieri pomeriggio, piuttosto infastidito, ha liquidato in poche parole l’ultima indiscrezione rimbalzata dalla Spagna. Indiscrezione che ha più il sapore di una provocazione. «Il Real vuole l’argentino? Sono tutte sciocchezze, voci destituite di ogni fondamento, anche perché col Real non ho mai parlato. Zarate è mio» ha ribadito ancora una volta il massimo dirigente biancoceleste, che si prepara a concludere l'operazione per il riscatto dell'attaccante dagli arabi dell'Al Sadd e che annuncia di essere già al lavoro, e con trattative ben avviate, per consegnare a Delio Rossi altri due acquisti di spessore, già a gennaio. Insomma, se il Real gli invidia Zarate, lui fa spallucce e va avanti, pronto a stupire tutti ancora una volta: «Ho pronte due bombe, gli faccio vedere io... ».

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24-07-2009 // Calcio - Serie A 09/10 - Lazio
Igli Tare: "Non solo Lugano"
Il dirigente sportivo spiega che, per la nuova difesa della Lazio, l'ex centrale del Fenerbache non è l'unico nome nella lista biancoceleste e anticipa che "Pandev partirà per Pechino"

"Seguiamo Lugano ma non è l'unico nella nostra lista". Nella conferenza stampa di oggi, il dirigente sportivo della Lazio, Igli Tare, non si sottrae alle domande dei cronisti in merito al mercato, e ammette: "Stiamo cercando fortemente un difensore centrale di esperienza che possa dar qualcosa in più a questo gruppo, e non siamo alla ricerca di un giovane. Rozenhal? Stiamo trattando la sua cessione con l'Amburgo". Chi viene e chi va. Storie di calciomercato. Storie come quella del centrocampista Matuzalem per il quale ormai "l'ottenimento del transfert che consentirà al brasiliano di tornare ad essere un giocatore della Lazio a tutti gli effetti è solo questione di ore, perché - spiega il dirigente - mancano solamente piccolissimi dettagli burocratici". E per il momento conta poco che per i dissidenti Ledesma, Pandev e De Silvestri "non ci sono ancora novità rilevanti". Per ora conta di più l'8 agosto, giorno in cui verrà assegnata la Supercoppa italiana a Pechino. "Con la partita di domani - aggiunge Tare - chiuderemo la nostra serie di valutazioni e decideremo quali saranno i 24 giocatori che voleranno in Cina. Tra coloro che rimarranno a Roma qualcuno potrebbe partire già nei prossimi giorni per altre destinazioni. Ma non è detto che chi sarà escluso da Pechino verrà messo necessariamente sul mercato". E Pandev? "Sono convinto che Goran partirà per Pechino", risponde sicuro Tare che conclude il suo intervento parlando del nuovo allenatore biancoceleste Ballardini: "E' un tecnico molto preparato. I ragazzi stanno seguendo le sue indicazioni e quelle del suo staff. In questo momento c'è molto entusiasmo nel gruppo, stiamo gettando le basi per la nuova stagione che ci auguriamo possa essere ricca di successi".

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Lotito: «Faremo altri colpi sul mercato»

ROMA, 28 Agosto 2009 - «È un girone abbastanza difficoltoso, non siamo mai stati molto fortunati con i sorteggi». Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, non è soddisfatto del sorteggio di Montecarlo che ha inserito la formazione biancoceleste nel gruppo G dell'Europa League con il Villarreal di Giuseppe Rossi, i bulgari del Levski Sofia e gli austriaci del Salisburgo.

SFIDE DIFFICILI - «Speriamo che la squadra capisca l'importanza di dover dimostrare sul campo il proprio valore - ha aggiunto il patron della Lazio - Ci siamo qualificati alla fase a gironi e ora con molta umiltà dobbiamo pensare che il gruppo è molto complicato e che dobbiamo quindi metterci l'impegno massimo».

PROBABILITA' - Sulle probabilità di qualificazione, Lotito preferisce non dare percentuali: «Ogni partita ha una storia a sé. Avete visto ieri quante problematiche a giocare in Svezia sul campo in sintetico - ha ammesso al sito cittaceleste.it -. Anche il Salisburgo utilizza un campo con il terreno sintetico e questo ci può creare dei danni spaventosi. Ieri sera abbiamo avuto tre infortuni: il terreno sintetico è completamente diverso dall'erba».

INFORTUNI - E sono proprio gli infortuni in difesa, con Diakite, Siviglia e Cribari fuori dai giochi per la trasferta di Verona, a tenere in ansia il tecnico Ballardini e ad accelerare i tempi per gli ultimi colpi di mercato, ma il presidente Lotito non si sbilancia: «Non sono preoccupato. Adesso qualcuno sta recuperando. Abbiamo ancora la possibilità di poter schierare una difesa abbastanza idonea - ha concluso - Canini? Non voglio fare nomi. La Lazio farà ancora qualche colpo. Ci sta mettendo tutto l'impegno e la disponibilità per rinforzare questa rosa. Non so se questo avverrà entro domenica».

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Lotito: "L'annuncio di Hernanes solo a contratto stipulato ed abbiamo altri 2-3 obiettivi... Ledesma? Speriamo rinnovi"
02.08.2010 14:36 di Daniele Baldini   
Fonte: adnkronos

«Ledesma non è sul mercato, speriamo che rinnovi il contratto come hanno fatto tutti gli altri. Hernanes? Non so nulla dei tempi, quando avremo stipulato un contratto lo annunceremo». Claudio Lotito, presidente della Lazio, a Sky Sport24 risponde così alle domande sul mercato biancoceleste. Il club capitolino è ad un passo dall'acquisto di Anderson Hernanes de Carvalho Andrade Lima, meglio noto come Hernanes, centrocampista brasiliano del San Paolo. «Al momento opportuno, faremo quello che dovremo fare», dice Lotito con prudenza. «Tanta gente interferisce strumentalmente nelle trattative: procuratori, mezzi di informazione, squadre... Al momento opportuno, faremo quello che dovremo fare. Io spero di conseguire gli obiettivi fissati», aggiunge dribblando le domande sulla trattativa per il giocatore brasiliano. Nessuna novità, intanto, dal fronte interno. L'argentino Cristian Ledesma non sembra intenzionato ad accettare l'offerta di rinnovo proposta dalla società. «Non è sul mercato», dice Lotito, auspicando che il centrocampista «rinnovi come hanno fatto gli altri. Non mi risulta che voglia andare via, ma se così sarà ci informerà a valuteremo». Il presidente annuncia di fatto la firma di Stefano Mauri fino al 2013: «Sì, esattamente». Il mercato della Lazio non si chiuderebbere con l'eventuale arrivo di Hernanes. «Abbiamo riscattato Floccari. Abbiamo preso Garrido, Bresciano, Gonzalez. Ora stiamo seguendo altri 2-3 obiettivi».

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Sì, come no. 

[Rupert]

Dichiarazioni simili (o uguali) a quelle fatte durante le scorse estati.

Lotì, meno chiacchiere e più fatti!

p.s. come ha scritto Merlino, se non andiamo in CL non rinforziamo la squadra? Mah....

[ammiraglio]

continuo a nutrire fiducia, la nutro oramai dall'estate del 2010.

la lazio non può proprio sottovalutare la campagna del 2011 perchè ... è un attimo e ti fai cogliere dalla garronite, una strana malattia che porta ad inquietanti bassifondi.

a prescindere dal piazzamento la squadra va ritoccata con almeno 4 elementi di assoluto valore.
sappiamo perfettamente di quali lacune parliamo.

[fish_mark]

Fossi un giornalista, a fine stagione, senza alcuna voglia polemica, porrei la seguente domanda.

"Signor Presidente, la Lazio ha avuto un'ottima stagione e la qualificazione in (...), ma per metà campionato è stata nei primissimi posti. Lei ha mai pensato che potesse partecipare alla lotta scudetto? Lei non crede che con qualche innesto, in qualità e quantità, la squadra avrebbe potuto competere fino in fondo per il primato?"

Caro Cerracchio
Se hai la (s)ventura di leggere questo forum, ti prego: fagliela tu una domanda come questa.

 

[ammiraglio]

domanda corretta, caro marco.

però, attenzione fish, io credo che la lazio con sculli abbia azzeccato l'operazione.
forse qualcuno si aspettava di più, ma a me è parsa una roba piuttosto funzionale per i ns schemi.
aggiungiamoci la trattativa con ziegler che, preso poi a parametro zero, sarebbe un colpo eccellente e comporterebbe una rilettura ampia della campagna di gennaio.

il problema è che la squadra (sia se arrivi sesto, quinto o quarto) va rafforzata a prescidnere perchè ha delle lacune evidenti, solari.

[Matita]

Fossi un giornalista, a fine stagione, senza alcuna voglia polemica, porrei la seguente domanda.

"Signor Presidente, la Lazio ha avuto un'ottima stagione e la qualificazione in (...), ma per metà campionato è stata nei primissimi posti. Lei ha mai pensato che potesse partecipare alla lotta scudetto? Lei non crede che con qualche innesto, in qualità e quantità, la squadra avrebbe potuto competere fino in fondo per il primato?"

Caro Cerracchio
Se hai la (s)ventura di leggere questo forum, ti prego: fagliela tu una domanda come questa.

e gia che ci sei fa contento l'amico tuo e chiedi lumi sui 37 mioni pe zarate.


Tornando in topic riporto l'intervista "tagliata" in altra maniera:

Nonostante la sconfitta di domenica scorsa contro una diretta concorrente, il Napoli di Mazzarri, la Lazio crede ancora fermamente nella possibilità di agguantare il quarto posto, valido per la qualificazione alla prossima Champions League, ed ha intenzione di riprendere la corsa già dal prossimo match in casa contro il Parma.

La qualificazione è un traguardo prestigioso dal punto di vista sportivo, ma è naturale che a livello societario si facciano anche delle valutazioni economiche in proposito, dati i  consistenti introiti che apporterebbe, che potrebbero renderlo un importante trampolino di lancio verso un miglioramento dell’organico.

Questo è anche il pensiero del numero uno del club biancoceleste, Lotito: «E’ inutile negarlo, piazzarsi o meno in Champions può cambiare i progetti». Gli introiti, appunto, potrebbero portare ad un progetto di consistente rinforzo della squadra, così come lo stesso presidente Lotito ha affermato:  «Una sana gestione passa per due elementi: il contenimento dei costi e l’incremento dei ricavi. Raggiungere questo obiettivo sposta molto, in termini di ritorno esterno e di sottoscrizione di contratti anche in termini pubblicitari; la Champions League ti proietta in un circuito totalmente diverso».

Sempre in merito alla gestione economica, Lotito avverte la necessità di precisare come nel calcio vi siano delle regole da rispettare, nelle quali il presidente biancoceleste crede fermamente, e che non possono essere eluse dall’arrivo di Paperoni d’oltreoceano, riferendo una frecciatina a DiBenedetto, prossimo rivale dell’altra sponda del Tevere. «Si parla tanto dello Zio Tom dall’America, ma lui non può mettere dei soldi. Per farlo deve passare per una serie di iniziative per incrementare i ricavi. Il problema è che se lo faccio io passo per tirchio, ma ci sono delle norme che dovranno essere rispettate».


 

Pertanto, considerando la lunga assenza della Lazio dalla Champions (dal 2007), l’obiettivo è quello di affrontare l’eventuale qualificazione seguendo una linea di progettualità, puntando a preservare i giocatori di maggior rilievo, ed inserendo innesti di valore, top players che consentano di effettuare il cosiddetto “salto di qualità”, oltre che di giocatori giovani ma dal grande potenziale, come finora è accaduto nella gestione Lotito: «Ci sono giocatori sconosciuti, ma che hanno grandi qualità e che possono fare la differenza».

Fra i top players già in organico, gli unici dubbi riguardano la permanenza di Mauro Zarate, mentre sembrava in via di definizione la questione del rinnovo contrattuale di Fernando Muslera (in scadenza nel 2012), anche se – negli ultimi giorni – pare siano sorti ulteriori intoppi: «L’intesa per il rinnovo era già stata firmata, ma poi il ragazzo e l’agente hanno voluto disattendere l’accordo sottoscritto. Ad ogni modo, siamo fiduciosi che alla fine la situazione possa ricomporsi».

Punto fermo del progetto sarà il tecnico goriziano Edi Reja, con il quale il presidente dimostra di avere un feeling particolare, un’unione di intenti vera e propria, ed è per quato che per Reja vi sono solo parole di elogio:  «Ha dimostrato il suo valore anche nella gara con il Napoli, ha tutta la mia stima e considerazione. Lui non condivide le critiche strumentali e distruttive. Noi vogliamo solo essere rispettati per quanto dimostriamo in campo, vogliamo essere giudicati solo per quello che uno fa. Reja non si spiega le critiche che gli vengono rivolte a priori, ed ha ragione. Ecco perché punto su di lui ed ecco perché dopo il San Paolo si dovrà ripartire alla grande per raggiungere un traguardo importante».

[fish_mark]

domanda corretta, caro marco.

però, attenzione fish, io credo che la lazio con sculli abbia azzeccato l'operazione.
forse qualcuno si aspettava di più, ma a me è parsa una roba piuttosto funzionale per i ns schemi.
aggiungiamoci la trattativa con ziegler che, preso poi a parametro zero, sarebbe un colpo eccellente e comporterebbe una rilettura ampia della campagna di gennaio.

il problema è che la squadra (sia se arrivi sesto, quinto o quarto) va rafforzata a prescidnere perchè ha delle lacune evidenti, solari.

Risposta corretta caro Ammiraglio, anche se peccato per Ziegler, ma si poteva fare qualcosa in più, anche con un colpo eclatante (tipo l'affitto di Klose, che pur è stato tentato, ad onor del vero).
Specie nell'ultima parte vi è un attacco in radice alla costruzione del ragionamento dle presidente: se si va in CL si fanno investimenti.

[ammiraglio]

Risposta corretta caro Ammiraglio, anche se peccato per Ziegler, ma si poteva fare qualcosa in più, anche con un colpo eclatante (tipo l'affitto di Klose, che pur è stato tentato, ad onor del vero).
Specie nell'ultima parte vi è un attacco in radice alla costruzione del ragionamento dle presidente: se si va in CL si fanno investimenti.

l'oerazione klose (a proposito come va? continua a marcire in panca? è bbono? è sano? come fisico non è mai stato un campione) avrebbe comportato o l'affitto di kozak altrove o la bocciatura mercantile di floccari che hai appena pagato circa 9 mln, a rate.
se devi dismettere floc lo devi fare bene e di solito ste cose non si fanno a gennaio, ma in un mercato lungo.

resto cmq del parere che questa estate ci dovranno essere delle operazioni non più differibili nel tempo.
il mediano in primis o se vuoi potremmo parlare del centrocampista offensivo che va negli spazi.
appurato che resterà reja non ci sono scusanti: il tecnico è lui e lui conosce la squadra bene e pertanto il mercato della lazio non dovrebbe essere difficile.
è tutto sotto la luce del sole: ci sono già adesso dei bocciati e dei promossi.

[Mazzola]

...
è tutto sotto la luce del sole: ci sono già adesso dei bocciati e dei promossi.

D'accordo al 100%.
Senza bisogno di concedere altre "possibilità".

[fish_mark]

l'oerazione klose (a proposito come va? continua a marcire in panca? è bbono? è sano? come fisico non è mai stato un campione) avrebbe comportato o l'affitto di kozak altrove o la bocciatura mercantile di floccari che hai appena pagato circa 9 mln, a rate.
se devi dismettere floc lo devi fare bene e di solito ste cose non si fanno a gennaio, ma in un mercato lungo.

resto cmq del parere che questa estate ci dovranno essere delle operazioni non più differibili nel tempo.
il mediano in primis o se vuoi potremmo parlare del centrocampista offensivo che va negli spazi.
appurato che resterà reja non ci sono scusanti: il tecnico è lui e lui conosce la squadra bene e pertanto il mercato della lazio non dovrebbe essere difficile.
è tutto sotto la luce del sole: ci sono già adesso dei bocciati e dei promossi.

Caro Ammiraglio
sulla dismissione di Floccari (che a me piace sempre e molto) bisogna decidersi da subito, senza avere la pretesa di rifarci 9 milioni perché credo a questo punto poco sostenibile (va per i 30 e non stiamo parlando di Raul).

Se sugli innesti sono d'accordo con te, sollevo però una questione su Reja il cui lavoro è monumentale ma la cui permanenza potrebbe creare problemi e rappresentare un limite. Da un lato non so come potrebe andare avanti il suo rapporto con ZArate, giocatore sul quale insistere se non altro per la forte spesa sostenuta dalla società. Sul piano del limite, credo che sia arrivato il momento di un passaggio culturale anche sul piano tattico e dlela mentalità, con una impostazione più coerente con le ambizioni di una squadra che va in Europa.

[ammiraglio]

appunto, mazzola. un paio di giorni fa ho fatto una listarella di soggetti che hanno chiuso il ciclo con la lazio.

la strategia è sempre la solita ed è un mix:

1. smaltire ed asciugare la rosa;
2. comprare elementi idonei e pronti a giocare in europa e con esperienza in coppa (non importa quale);
3. provare a trovare i nuovi radu, kolarov come faceva il saba;
4. realizzare la famosa plusvalenza dolorosa per avviare le turbine del mercato col cash.

tare ha tutte le carte in regola per fare sto lavoro.

per marco: considera che reja è confermato, quindi tutto va calibrato secondo i suoi desiderata.
zarate mi pare che giochi parecchio con reja, vedremo come finisce sta telenovela.

[fish_mark]

per marco: considera che reja è confermato, quindi tutto va calibrato secondo i suoi desiderata.
zarate mi pare che giochi parecchio con reja, vedremo come finisce sta telenovela.

Premesso che confido nelle capacità di talent scout di Tare
sub 1. anche quest'anno 4-5 scadranno il contratto anchese te se riprpone un Makinwa;
sub 2. i nomi che girano sono buoni anziché no (Cissé, Diego, Gila): speriamo siano quelli veri;
sub 3. affidiamoci alle capacità di Tare, ma credo che un innesot dalla primaver e qualche ritorno (come cavanda).
sub 4. per realizzare la famosa plusvalenza abbiamo uno/due possibilità: Muslera e Radu; ci puoi fare anche 15 mln.


Reja lo considero quasi confermato, ma anche se fa giocare molto Zarate non lo ha valorizzato. E' un problema questo.

[ammiraglio]

marco, in scadenza ci sono con certezza solo manfredini e berni.
forse anche chirico, forse perchè sto ragazzo non lo conosciamo bene e non circolano carte in rete o da parte della società.
i soggetti con scadenza 2011 sono stati già smaltiti tutti (leggasi i vari firmani, quadri correa, etc.) o confermati (leggasi biava).
molti dei soggetti con scadenza 2012 andranno affrontati adesso: leggasi un meghni o un makinwa, o artipoli e bonetto, ad es..
ragazzi marginali, appunto, ma che vanno segati senza pietà.

molto d'accordo con i tuoi sub2 e sub3 e sub4.

[aquilafelyx]

D'accordo al 100%.
Senza bisogno di concedere altre "possibilità".

tra il 100% e altre possibilità ci sono il conto economico e lo stato patrimoniale

[Mazzola]

tra il 100% e altre possibilità ci sono il conto economico e lo stato patrimoniale

So che vedrò Del Nero ancora un altro anno.
Lo so.

Poi buona fortuna.

[ammiraglio]

non ne sono così certo, invece.
i giocatori all'ultimo anno si fanno i conti in tasca e, se devono allungare la carriera, fanno le valigie 12 mesi prima della scadenza del contratto stesso trovando nuovi stimoli ed estimatori.
l'eccezione è manfredini, ma il manfro non ha più nulla da chiedere alla sua carriera, mentre un del nero (classe '81) se fa un altro anno a 57 minuti giocati rischia poi ... la totale disoccupazione.

l'eccezione è manfro, la regola, di solito, è un firmani o un correa.