Autore Topic: Lotito a DiBenedetto: "Io, esempio negli Usa"  (Letto 6572 volte)

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Offline Matita

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Re:Lotito a DiBenedetto: "Io, esempio negli Usa"
« Risposta #60 : Venerdì 8 Aprile 2011, 15:03:14 »
Parliamo di ricavi? Parliamone.

Ricavi       Gare   Diritti TV   Sponsor/pubblicità   Calciatori   Altri ricavi                                                                         Merchandising   Totale entrate

2001-02   19,583   58,659   23,849   5,743       0,969   108,803
2002-03   21,465   48,465   21,331   6,309       0,802   98,372
2003-04   20,341   57,414   16,483   4,328       0,829   99,395
2004-05   14,557   44,138   13,890   9,976       0,553   83,114
2005-06   9,166   35,177   16,246   0,122   27,250       87,961
2006-07   8,279   34,096   10,013   10,938   110,269       173,595
2007-08   11,275   61,918   10,115   3,349   7,870       94,527
2008-09   9,874   47,945   8,795   10,262   2,497   0   79,373
2009-10   10,307   45,462   11,73   9,193   8,467   10,000   95,159


Vedi , a forza di dedicarti ad altri , di contribuire a fare da spalla a critici piu' o meno obiettivi , zitti zitti , siamo passato da una media di 20 mila paganti per 3 anni , dal 2001 al 2004 , alla meta' negli altri 6 anni.
Colpa de Lotito.

Ovvio.

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Re:Lotito a DiBenedetto: "Io, esempio negli Usa"
« Risposta #61 : Venerdì 8 Aprile 2011, 15:05:03 »
Pure io so' capace di incassare 1 miliardo di Euro, spendendone 2 come faceva il Dottore (e dimenticando di pagarne un altro mezzo).

E' a guadagnare 100 spendendo 90, che  bisogna essere bravi.

Fermo restando il mio folle amore per il decennio calcistico del Dottore.

Io sarei ancora più affascinato da chi spende 70 portando i ricavia 110. Oppure chi spende 90 incassandone 120.
Insomma, siamo arrivati all'osso con le spese - sempre se non vogliamo scendere di categoria - tanto che la Lazio del 2009-10 spende in ingaggi meno di quella del 2004-05, primo anno della E.L. (che non è l'europa league).
Anche i ricavi però scendono e non accennano a risalire visto che dall'avvento del presidente viaggiano, ad anni alterni, tra i 80 e i 90 mln di euro.

Che fare?
Non tanto sui diritti TV dove le variabili che ci condizionano sono molteplici e non sotto il nostro diretto controllo.
Sul botteghino, sulle sponsorizzazioni  e sul merchandising c'è molto da fare. Inoltr,e non va mai sottovalutata l'importanza del trading dei giocatori: Muslera non rinnova? Bene a giugno incartarlo e venderlo a una società disposta a ingaggiarlo: non sarebe impossibile portarsi a casa almeno 5 mln di euro.
Già da adesso si potrebbero trovare margini per portarsi a casa, già da ora, almeno 5 mln di euro in all'anno. Il traguardo dei 100 mln di ricavi è a portata di mano.
Pertanto, piuttosto che dare lezioni a personaggi che non sono ancora arrivati, bisognerebbe cominciare da casa nostra.
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Re:Lotito a DiBenedetto: "Io, esempio negli Usa"
« Risposta #62 : Venerdì 8 Aprile 2011, 15:05:19 »
Contemporaneità e passato, grottesco e  farsesco, ilarità e malinconia si combinano e si scindono sulla scena. Lavia ‘tradisce’ il classico con arte e raffinatezza. In un spazio atemporale, minimalista, arredato con pochi oggetti porta in scena – al teatro della Pergola di Firenze − Il malato immaginario scritto da Mòliere nel 1673. È la storia di Argante, un uomo ipocondriaco convinto di essere malato e alla ricerca del ‘clistere’ giusto per non morire. Gli interrogativi che si pone Lavia sono due ovvero ‹‹Chi è il malato immaginario? È il malato soggetto e immaginario predicato nominale o è malato predicato nominale e l’immaginario soggetto? È l’immaginario dell’uomo che è malato o è un uomo malato nella sua immaginazione? Noi abbiamo scelto la strada dell’immaginario malato. E l’immaginario di quest’uomo è sottoposto a un potere assoluto che è il potere dei dottori››. Una rilettura moderna, attuale, che tra le righe restituisce la tragicità di chi è vittima di un potere dominante.


 



                             

 

In scena la solitudine di chi deve combattere solo contro il dolore, l’angoscia, la paura, la follia, il potere, la morte. E Lavia lo fa, con un andamento serrato ed equilibrato. La scena evoca  Beckett de Il nastro di Krapp e Malone muore. Come dirà lo stesso Lavia ‹‹Malone e Argante sono due uomini soli circondati da fantasmi, mostri››. Argante entra in scena con una vestaglia di velluto marrone, in una stanza dalle pareti nere metafora dell’ossessione e della morte. L’ambiente è scarno, pochi oggetti in scena, su un pavimento a scacchi. Il malato immaginario si siede alla scrivania bianca − posta nella penombra nell’angolo destro del proscenio − per ascoltare da un registratore la sua stessa voce che gli ricorda tutti gli appuntamenti farmacologici da espletare. Visto dall’alto sembra muoversi su una scacchiera dell’oblio, dove la pedina è sia preda che predatore.

 

L’immobilità, la staticità della scena dilatano i tempi interni fino a renderli interminabili, sconfinati. All’angolo sinistro un letto anch’esso bianco dal sapore ospedaliero e nascosta – in fondo alla scena − dietro una tela di iuta, la salle de bains, dove si compie ripetutamente il ‘viaggio’ del corpo malato.

 




 
Una stanza unica circondata da enormi specchi − simbolo dell’ossessione e della deformazione della realtà − che gradualmente si anima di personaggi grotteschi, i dottori dai lunghi ed esili arti con guanti gialli, dai corpi panciuti, irriverenti. Questi incombono sulla scena come insetti ‘carnivori’, dall’incedere scattante e nevrotico, dalle voci isteriche in preda a spasmi che si stagliano sul corpo ‘malato’ di un uomo ridotto a larva. Tra tutti si distingue Michele Demaria nel ruolo di Tommaso Diarreus. In questa stanza Argante si cura, ama, conversa, si dispera. Progressivamente emergono i personaggi, da una parte la serva Antonietta (Barbara Begala), portatrice sana di buonsenso, Beraldo (Gianni De Lellis) il fratello di Argante, un uomo calvo in marsina verde che come il saggio grillo di Pinocchio rammenta al fratello che la sua non è una malattia e che deve convincersi che i dottori non lo salveranno perché la sua è immaginazione. Dall’altra la seconda moglie di Argante, Belinda (Giulia Galiani), una dark lady in guêpière che s’insinua tra le lenzuola come una mantide che non aspetta altro che la morte del marito per arricchirsi. Una donna meschina, che nella gestualità ricorda la Lady Macbeth − dell’allestimento dello stesso Lavia − che più volte si rivolgerà al marito definendolo “bambinello mio” come aveva fatto con Macbeth chiamandolo “pulcino mio”. Contrasta con questa donna dark, la figlia Angelica (Lucia Lavia) esile, bionda, vestita con un tutù bianco, pura nel suo amore verso il padre nonostante questi non accetti il suo sentimento per il giovane Cleante (Andrea Macaluso). Purtroppo non è stato possibile apprezzare nell’interezza l’agilità del personaggio di Angelica − dato che un incidente avvenuto poco prima della rappresentazione  ha costretto l’ attrice a recitare seduta  in un angolo del proscenio per una slogatura alla caviglia. Molto apprezzabile l’inserto musicale con un Pulcinella che, imbracciando una chitarra, dalla platea sale in proscenio cantando “Languisco e moro per troppo amor” nella scena amorosa  tra Cleante e Angelica.

 


 
Molti i momenti di metateatralità e di grande incisività l’invettiva che Lavia-Argante pronuncia nei confronti di Mòliere definendolo un maleducato, arrogante che osa mettere in scena una storia come questa, e immaginando di essere lui un medico e Mòliere un paziente grida: ‹‹Sputa sangue! Crepa signor Mòliere!››.

 

Quando Argante si chiede se nella vita basta il ‘vestito’giusto per diventare medici, Lavia lancia una nota polemica contro il potere ‘attuale’ dominante. Lavia-Argante è incapace di emettere suoni come la campanella che scuote ripetutamente − invano− tra le mani. È muto, e nel silenzio ormai assordante crollano le pareti, mentre gli attori restano immobili, imbrigliati nel silenzio e avvolti nell’incubo.



Alla Sensi consiglio un Aulin (S.Siviglia)
Bisogna rinunciare al consenso per la legalità (C. Lotito)
è il calcio pulito, baby (centurio)

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Re:Lotito a DiBenedetto: "Io, esempio negli Usa"
« Risposta #63 : Venerdì 8 Aprile 2011, 15:07:34 »
Vedi , a forza di dedicarti ad altri , di contribuire a fare da spalla a critici piu' o meno obiettivi , zitti zitti , siamo passato da una media di 20 mila paganti per 3 anni , dal 2001 al 2004 , alla meta' negli altri 6 anni.
Colpa de Lotito.

Ovvio.

Ma non è ovvio neanche per niente, perché non devi leggere così banalmente quei dati.
Non è colpa de Lotito, ma di una serie di fattori che però hanno creato questa situazione.
E' un problema da affrontare e da risolvere? Certo che sì.

Poi sarà mia cura fornire i dati statistici sulle presenze allo stadio con dati tratti dal Bilancio Lazio e da Laziowiki.
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Offline Matita

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Re:Lotito a DiBenedetto: "Io, esempio negli Usa"
« Risposta #64 : Venerdì 8 Aprile 2011, 15:15:07 »
Ma non è ovvio neanche per niente, perché non devi leggere così banalmente quei dati.
Non è colpa de Lotito, ma di una serie di fattori che però hanno creato questa situazione.
E' un problema da affrontare e da risolvere? Certo che sì.

Poi sarà mia cura fornire i dati statistici sulle presenze allo stadio con dati tratti dal Bilancio Lazio e da Laziowiki.

Pero' intanto domenica siamo a 6mila paganti.


Che fare?

Lo Stadio , e qualcuno lo sa da 7 anni.
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Offline MagoMerlino

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Re:Lotito a DiBenedetto: "Io, esempio negli Usa"
« Risposta #65 : Venerdì 8 Aprile 2011, 15:15:43 »
Ma non è ovvio neanche per niente, perché non devi leggere così banalmente quei dati.
Non è colpa de Lotito, ma di una serie di fattori che però hanno creato questa situazione.
E' un problema da affrontare e da risolvere? Certo che sì.

Poi sarà mia cura fornire i dati statistici sulle presenze allo stadio con dati tratti dal Bilancio Lazio e da Laziowiki.
Ma beato a te fish_mark
Che ci fai lì?
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

RobCouto

Re:Lotito a DiBenedetto: "Io, esempio negli Usa"
« Risposta #66 : Venerdì 8 Aprile 2011, 15:18:26 »
Io sarei ancora più affascinato da chi spende 70 portando i ricavia 110.

Qualche esempio?

Te li faccio io, visto che i presunti "progettisti" di questi anni stanno raccogliendo i frutti: Garrone ha ceduto Pazzini e Cassano quest'inverno al grido di "o così, o si chiude bottega", Della Palle taglierà gli ingaggi del 20%, perché il progetto Fiorentina 2002 è affogato assieme a quello della cittadella; il decennio giallorosso (due Coppe Italia come noi) si conclude con l'uscita di scena della Famigghia; Spinelli pare aver abbassato anche lui le penne e Zampironi non ne azzecca più una.

Il quadro dei club che dovrebbero contendersi il quarto posto con la Lazio è desolante, con la sola eccezione della Pulcinellese.

In questo mondo reale, tu fai carico al presidente della Lazio di non essere in grado di trasformarlo in uno scenario post-giudizio universarle, dove il lupo pasce con l'agnello e l'armonia regna tra gli uomini, lo stadio è sempre pieno e il budget sconfinato, anche se il pagante non ha alcuna intenzione di alimentarlo.


Offline fish_mark

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Re:Lotito a DiBenedetto: "Io, esempio negli Usa"
« Risposta #67 : Venerdì 8 Aprile 2011, 15:46:35 »

Qualche esempio?

Te li faccio io, visto che i presunti "progettisti" di questi anni stanno raccogliendo i frutti: Garrone ha ceduto Pazzini e Cassano quest'inverno al grido di "o così, o si chiude bottega", Della Palle taglierà gli ingaggi del 20%, perché il progetto Fiorentina 2002 è affogato assieme a quello della cittadella; il decennio giallorosso (due Coppe Italia come noi) si conclude con l'uscita di scena della Famigghia; Spinelli pare aver abbassato anche lui le penne e Zampironi non ne azzecca più una.

Il quadro dei club che dovrebbero contendersi il quarto posto con la Lazio è desolante, con la sola eccezione della Pulcinellese.

In questo mondo reale, tu fai carico al presidente della Lazio di non essere in grado di trasformarlo in uno scenario post-giudizio universarle, dove il lupo pasce con l'agnello e l'armonia regna tra gli uomini, lo stadio è sempre pieno e il budget sconfinato, anche se il pagante non ha alcuna intenzione di alimentarlo.


Caro Rob
Non è dobbiamo ricominciare con la prova a squadra nella disciplina “quale è il mejo presidente del bigonzo?”. E’ una discussione trita e ritrita, che poi non porta da nessuna parte perché non è interessante.
Anche laddove emerga che il nostro è meglio degli altri (tutto questo è possibile) che risultato abbiamo raggiunto? Nessuno, specie se si tiene conto di una realtà molto più importante e che ci dovrebbe far riflettere: il pessimo stato organizzativo del nostro calcio.
Ho sottolineato i margini di ampliamento di ricavi per avere risorse in più utili per maggiori investimenti. Dovrebbe essere un discorso di facile comprensione per chi ha lanciato topic dal titolo “l’uomo che buttò nel cesso una stagione”.
Botteghino, sponsor, merchandising, mercato in uscita, comunicazione.
E la nota questione delle curve e della comunicazione avversa è un alibi a questo punto. La curva che contesta è rappresentata da 2000 ragazzotti. Portare 40-50 mila persone allo stadio significa anche occultare quel problema. La comunicazione avversa? Migliora la tua presentazione, migliora i tuoi messaggi e il tuo linguaggio, apri le porte di Formello, fai parlare sempre di più di Lazio, fai parlare i giocatori. Se si crea interesse, si crea attesa. Nascondersi porta all’inaridimento di tutto, anche delle fonti di entrata.
Questo è terreno dove il nostro deve fare parecchia strada, non per vincere la Coppa dei commercialisti, ma per vincere lo scudetto: si, lo SCUDETTO.
Al posto del Napoli ci potevamo essere noi.

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Offline robylele

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Re:Lotito a DiBenedetto: "Io, esempio negli Usa"
« Risposta #68 : Venerdì 8 Aprile 2011, 15:53:25 »
leggendo questo topic ho notato un grosso rosicamento di alcuni netter irriducibili (nel senso di valenti arrampicatori di specchi).

ma non dovremmo essere tutti contenti di avere una società sana e in crescita, mentre molti ex progettanti stanno facendo una brutta fine?
non capisco...

ho addirittura il sospetto che qualcuno speri in una rinascita romanista made in usa pur di soddisfare i propri pruriti anti-presidenza.

a mio avviso con questi utenti al comando, invece di essere al posto del Napoli eravamo al posto del Bari, ma con tanta lazialità in più.

'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

borgorosso

Re:Lotito a DiBenedetto: "Io, esempio negli Usa"
« Risposta #69 : Venerdì 8 Aprile 2011, 17:04:39 »
minchia ragazzi, come siete andati avanti...

un appunto a zaradona: se gli spettatori sono diminuiti è colpa di lotito.
così come se si vendono meno coca-cola la colpa è del ceo, no de fra'cazz.o da velletri.

Offline sole e luna

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Re:Lotito a DiBenedetto: "Io, esempio negli Usa"
« Risposta #70 : Venerdì 8 Aprile 2011, 17:37:43 »
se c'è un ascesso purulento da incidere, pulire e disinfettare va bene pure il dottorino del presidio ambulatoriale di Valmontone. ottimo anche per le medicazioni successive.
se invece c'è necessità di un intervento a cuore aperto per l'applicazione di quattro by-pass coronarici, il cardiopatico in oggetto pregherebbe Iddio di mandargli un eccellente chirurgo cardiaco e non il suddetto dottorino convinto di essere il novello Christian Barnard.
poi, certo, se sulla terra sono rimasti solo il cardiopatico, il dottorino e il suo fido anestesista albanese...
Bravo, questa è la sintesi del mio pensiero. Lotito è stato bravissimo nell'emergenza, ora ci dimostri e dimostri anche a se stesso di voler puntare più in alto.

Mazzola

Re:Lotito a DiBenedetto: "Io, esempio negli Usa"
« Risposta #71 : Venerdì 8 Aprile 2011, 17:43:38 »
Ma nel calcio esistono le "garanzie" ?

Offline syrinx

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Re:Lotito a DiBenedetto: "Io, esempio negli Usa"
« Risposta #72 : Venerdì 8 Aprile 2011, 18:25:40 »
minchia ragazzi, come siete andati avanti...

un appunto a zaradona: se gli spettatori sono diminuiti è colpa di lotito.
così come se si vendono meno coca-cola la colpa è del ceo, no de fra'cazz.o da velletri.

banalizzare perchè no?

Se c'è la crisi mondiale/nazionale/settoriale e si vende anche meno pepsi, sprite e fanta magari non è tutta colpa del ceo. 

borgorosso

Re:Lotito a DiBenedetto: "Io, esempio negli Usa"
« Risposta #73 : Venerdì 8 Aprile 2011, 18:47:35 »
banalizzare perchè no?

Se c'è la crisi mondiale/nazionale/settoriale e si vende anche meno pepsi, sprite e fanta magari non è tutta colpa del ceo.

syrinx, stavo per risponderti male.
ma poi ho capito che hai ragione.
preso così, il discorso, appare banale.
però devi leggerlo anche in relazione al post cui fa riferimento.

io semplicemente invito zaradona a non colpevolizzare il tifoso.
il tifoso è, che lo vogliamo o no, cliente.
ed in quanto cliente ha sempre ragione.

se non va allo stadio, ergo non consuma (e non svolge quello che nei paesi anglosassoni viene considerato l'esercizio principe della cittadinanza: dissento da questo, è solo una battuta) non può essere attribuita a lui la colpa. il prezzo è troppo alto, troppo basso, il prodotto ha poco appeal, troppo glamour, poco affascinante, mal confezionato etc etc.

la colpa è sempre e comunque di chi è al comando. sempre. in italia siamo piuttosto allergici alle responsabilità, ma dovremmo abituarci.
la colpa, però, non è un concetto generico. non si può attribuire a lotito, nella fattispecie, la colpa della crisi occidentale dei consumi.

si può certo attribuire a lotito la colpa di non essere stato in grado di promuovere un'alternativa. ma questo attiene alle sue capacità di manager.
lotito non è uno steve jobs, per intendersi.

sono stato più esplicativo?

RobCouto

Re:Lotito a DiBenedetto: "Io, esempio negli Usa"
« Risposta #74 : Venerdì 8 Aprile 2011, 18:52:49 »
Portare 40-50 mila persone allo stadio significa anche occultare quel problema.

Non c'è riuscito nessuno. Guarda qui



1973/74, a un passo dallo scudetto.

Ok, era il giorno di Pasqua, pioveva, non era una partita di cartello. Ma c'erano 35.000 persone, non di più. E c'erano Chinaglia, Maestrelli, Lenzini, le partitelle del giovedì, niente tv, si giocava sempre e solo la domenica pomeriggio e se alle tre ti veniva voglia di andare allo stadio, un'ora dopo eri dentro con biglietto e tutto. 

Oggi rispetto allora il pubblico da stadio è diminuito del 40%, per tutti. Ma per te sono d'obbligo cifre che si raggiungevano a stento anche all'epoca. E' facile dire "sì, bene, però Lotito potrebbe camminare sulle acque, resuscitare i morti e moltiplicare i pani e i pesci, un'altra Lazio è possibile". Grazie al cavolo.

Offline aquilafelyx

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Re:Lotito a DiBenedetto: "Io, esempio negli Usa"
« Risposta #75 : Venerdì 8 Aprile 2011, 19:12:14 »
Per rivedere l'Olimpico semipieno dovremmo partire con una base di almeno 30.000 abbonati ,

non è impossibile , ma è molto difficile , e Lotito c'entra poco nella questione , più di fare campagne abbonamenti come fa la Lazio manca solo il servizio limousine incluso.
 
M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere

CiPpi

Re:Lotito a DiBenedetto: "Io, esempio negli Usa"
« Risposta #76 : Venerdì 8 Aprile 2011, 19:17:58 »
...
il tifoso è, che lo vogliamo o no, cliente.
ed in quanto cliente ha sempre ragione.
...

Certo che il Dottore ci avrà pure riempito la bacheca, pero' quanto ce lo sta fa a paga'

http://www.biancocelesti.org/index.php/topic,1698.msg41026.html#msg41026

http://www.biancocelesti.org/index.php/topic,1862.msg52904.html#msg52904

 :)

Offline syrinx

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« Risposta #77 : Venerdì 8 Aprile 2011, 19:21:25 »
syrinx, stavo per risponderti male.
ma poi ho capito che hai ragione.
preso così, il discorso, appare banale.
però devi leggerlo anche in relazione al post cui fa riferimento.

io semplicemente invito zaradona a non colpevolizzare il tifoso.
il tifoso è, che lo vogliamo o no, cliente.
ed in quanto cliente ha sempre ragione.

se non va allo stadio, ergo non consuma (e non svolge quello che nei paesi anglosassoni viene considerato l'esercizio principe della cittadinanza: dissento da questo, è solo una battuta) non può essere attribuita a lui la colpa. il prezzo è troppo alto, troppo basso, il prodotto ha poco appeal, troppo glamour, poco affascinante, mal confezionato etc etc.

la colpa è sempre e comunque di chi è al comando. sempre. in italia siamo piuttosto allergici alle responsabilità, ma dovremmo abituarci.
la colpa, però, non è un concetto generico. non si può attribuire a lotito, nella fattispecie, la colpa della crisi occidentale dei consumi.

si può certo attribuire a lotito la colpa di non essere stato in grado di promuovere un'alternativa. ma questo attiene alle sue capacità di manager.
lotito non è uno steve jobs, per intendersi.

sono stato più esplicativo?

Si. E io ho sempre sostenuto che tutto quello che succede alla Lazio, in ultima istanza è responsabilità di Lotito.

Continuo a nutrire dei dubbi sull'applicazione di questo particolare discorso alla Lazio, però. Oltre agli elementi su cui un manager ha il controllo, esistono i cambiamenti nelle preferenze dei consumatori. A quel punto se sei il ceo della coca cola ti inventi, chessò, la coke zero, la fanta, una bibita ai licheni, puoi perfino buttarti un altro campo e cominciare a produrre t-shirt, trattori, missili spaziali.

Se sei il presidente di una squadra di calcio, il prodotto che offri lo puoi cambiare ben poco, essenzialmente puoi:

- abbassare i prezzi, e mi sembra che le campagne abbonamenti della Lazio siano sempre state molto molto convenienti

- Allestire una squadra più forte, e tra alti e bassi, cazzate e colpi azzeccati, mi pare che Lotito ci abbia provato

- Invertarti un colpo ad effetto, e credo che siamo tutti d'accordo che Olympia ne sia un fulgido esempio.

Sugli altri fattori - stadi sempre più scadenti rispetto al resto d' Europa, qualità generale del calcio italiano, pay TV etc. - al momento Lotito ha poca o zero influenza. E guardando il settore nel suo complesso - esercizio fondamentale per valutare la performance di un'impresa, ne converrai anche tu - direi che questi elementi hanno giocato e giocano un ruolo determinante nel calo di spettatori che ha colpito tutte le squadre italiane.

Detto questo, io mi auguro che Lotito tiri fuori il coniglio dal cilindro, riportando la gente allo stadio e incrementando i ricavi a prescindere dalla Champions, ma non si può negare che sia un'impresa ardua.

POMATA

Re:Lotito a DiBenedetto: "Io, esempio negli Usa"
« Risposta #78 : Venerdì 8 Aprile 2011, 20:34:11 »
Certo che ve fa male Lotito ;D ;D ;D

Offline DinoRaggio

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Re:Lotito a DiBenedetto: "Io, esempio negli Usa"
« Risposta #79 : Venerdì 8 Aprile 2011, 20:43:59 »
Parliamo di ricavi? Parliamone.

Ricavi       Gare   Diritti TV   Sponsor/pubblicità   Calciatori   Altri ricavi                                                                         Merchandising   Totale entrate

2001-02   19,583   58,659   23,849   5,743       0,969   108,803
2002-03   21,465   48,465   21,331   6,309       0,802   98,372
2003-04   20,341   57,414   16,483   4,328       0,829   99,395
2004-05   14,557   44,138   13,890   9,976       0,553   83,114
2005-06   9,166   35,177   16,246   0,122   27,250       87,961
2006-07   8,279   34,096   10,013   10,938   110,269       173,595
2007-08   11,275   61,918   10,115   3,349   7,870       94,527
2008-09   9,874   47,945   8,795   10,262   2,497   0   79,373
2009-10   10,307   45,462   11,73   9,193   8,467   10,000   95,159


COSTI   personale   totale costi
2001-02   121,136   251,655
2002-03   102,401   231,812
2003-04   101,056   205,468
2004-05   45,192   113,048
2005-06   31,479   59,13
2006-07   30,862   60,921
2007-08   28,821   68,221
2008-09   26,617   67,228
2009-10   37,612   84,583

Stagione   utile/perdita
2001-02   -103,046
2002-03   -121,860
2003-04   -86,254
2004-05   20,982
2005-06   16,790
2006-07   99,693
2007-08   6,263
2008-09   1,336
2009-10   0,300


Fonte? Bilanci SSLazio.
Annus mirabilis dal punto di vista finanziario quella stagione 2006/07, vorrei sapere che cosa è successo di straordinario. Se ho letto bene le colonne della tabella, i ricavi del merchandising (o è la colonna "altri ricavi"?) salirono ad oltre 110 milioni di euro. Anticipo sulla partecipazione alla Champions League o che altro?

Da ignorante in materia, eh :)
E ra gisumin all'ùart!

La serie A è un torneo di limpidezza cristallina, gli arbitri non hanno alcunché contro la Lazio e si distingueranno per l'assoluta imparzialità, non ci saranno trattamenti di favore o a sfavore nei confronti di alcuno. Sarà un torneo di una regolarità esemplare. (19-8-2016)