Autore Topic: Quali sono i veri obiettivi di Lotito per la Lazio?  (Letto 9644 volte)

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Offline MagoMerlino

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Re:Quali sono i veri obiettivi di Lotito per la Lazio?
« Risposta #60 : Giovedì 14 Settembre 2017, 09:56:23 »
Il proggetto quinto posto come si concilia col terzo posto del primo anno di Pioli?
E allora l'ottavo posto dell'anno successivo?

 Per una parte dei tifosi egli non vuole. Per un'altra parte egli non può. E più o meno su questo ci si accapiglia senza tregua da un decennio.
Esiste anche l'opzione egli non sa....
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Online Davide

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Re:Quali sono i veri obiettivi di Lotito per la Lazio?
« Risposta #61 : Giovedì 14 Settembre 2017, 10:21:14 »
Penso che a tutti, pro, contro, dubbiosi sia chiara una cosa determinante....che non voglia,non possa,non sia capace si puo' discuterne, che non sia proprio facile, non ci siano dubbi, ci provano milan e inter a lottare per il vertice da anni, spendendo cifre folli, eppure ci guardano spesso il buco del culo....ecco, tutto si puo' dire tranne che sia facile o semplice come tanti, per il mio modo di vedere inspiegabilmente, la fanno passare.

Offline Frank 73

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Re:Quali sono i veri obiettivi di Lotito per la Lazio?
« Risposta #62 : Giovedì 14 Settembre 2017, 10:38:54 »
Esiste anche l'opzione egli non sa....

E' giusto. Però ciò attiene alla produttività delle risorse che già si investono. Se sono investite male vuol dire che egli NON SA, non è capace.

Nel mio intervento facevo alcune osservazioni sulla "propensione al rischio" e quindi sul possibile incremento del livello degli investimenti rispetto a quello attuale, non di migliore allocazione di questi verso scelte migliori.
Questo incremento l'azionista NON VUOLE o NON PUÒ farlo. Una delle due.
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Offline robylele

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Re:Quali sono i veri obiettivi di Lotito per la Lazio?
« Risposta #63 : Giovedì 14 Settembre 2017, 10:51:48 »




In 14 anni (o quanti sono) quante volte sei arrivato in champignon? come l'hai affrontata? Mercato? Matri? Pizza e fichi?
In 14 anni quante volte pure pe sbaglio hai lottato per lo scudetto?
Siate seri.

Seriamente...tutto ciò non c'entra nulla sul quinto posto ''calibrato''. Ne convieni?



gli schieramenti che si stanno creando escludono che tu possa mai competere per il titolo.
E Suning quest'anno in ossequio a qualche restrizione governativa cinese si è pure tenuto...


Ma scrivevi così pure con l'avvento di Thoir o mi sbaglio?
Per quanto riguarda il cinese..ben venga pure da noi, lo saluterò a Fiumicino a qualunque ora.


E poi, senza scomodare i massimi sistemi, doveva comprare solo altri due giocatori: un centrocampista ed un centrale mancino

In effetti é quello che dice sempre stefano benedetti non appena sfuma la sigla dei Marillion.
Forse ti legge.


Cosa combina la voglia di polemizzare a qualunque costo

Per polemizzare occorre essere almeno in 2.
Non ho mica scritto io la stupidaggine sul ''quinto posto calibrato''.


no, te prego, non mi affibbiare l'equazione Lotito=disamorato.
A me la Lazialità non la toglie nessuno e non so manco disamorato.

Dico solo che per vedere un titolo tocca attaccasse all'Avv. Mignona per l'assegnazione de quello del 15 oppure a n'epidemia.
 

Veramente non hai scritto ''solo'' questo.
In ogni caso le milanesi e l'asrioma non c'hanno neanche quella speranza.

forse il Napoli, che ha DeLa che, come dico da (quasi) sempre, lavora meglio di Lotito.


Vince con pieno merito e soddisfazionr. Si ma cosa?
Quello a cui può  (o soltanto) vuole.

Sui confronti con il De la consiglierei  maggiore prudenza. La realtà è fin troppo chiara

Sono d'accordo, DeLa é più bravo.
Però quello che vince la Lazio mi dà grande gioia, anche perché sono trofei (alcuni di 1 giorno, cit.) che altri si sognano di notte svegliandosi sudati.



E allora l'ottavo posto dell'anno successivo?
Esiste anche l'opzione egli non sa....

E allora mettiamocene un altro, che diamine!
C'era la fila 14 anni fa, pensa adesso... E che caz.zo, si togliesse dalle palle che noi dovemo andà in C.L. senza più calibrare i quinti posti.
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Luciano Spalletti
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Re:Quali sono i veri obiettivi di Lotito per la Lazio?
« Risposta #64 : Giovedì 14 Settembre 2017, 12:34:52 »
Come si fa a calibrare scientemente un quinto posto?
Una azione del genere deve necessariamente tenere conto anche dei risultati di (almeno) altre quattro squadre che ti dovranno precedere. Lotito dovrebbe, in tal caso, pilotare le partite della Lazio e delle squadre di cui sopra.

Sul fatto che alla Lazio servisse un altro centrale, si è espresso (nuovamente) Inzaghi.
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Offline robylele

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Re:Quali sono i veri obiettivi di Lotito per la Lazio?
« Risposta #65 : Giovedì 14 Settembre 2017, 13:21:52 »

Sul fatto che alla Lazio servisse un altro centrale, si è espresso (nuovamente) Inzaghi.

in effetti dopo la partenza di Hoedt un acquisto del genere me l'aspettavo.

Non ripongo tantissime speranze su L.Felipe, anche perché se era bono il mister non si sarebbe espresso così.

Come si fa a calibrare scientemente un quinto posto?

Penso che qualcuno volesse dire che la Lazio deve sopravvivere, anche abbastanza bene, ma senza esagerare.
Altrimenti lievitano i costi.

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Luciano Spalletti
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Re:Quali sono i veri obiettivi di Lotito per la Lazio?
« Risposta #66 : Giovedì 14 Settembre 2017, 14:14:52 »
Roby la tua teoria non regge.
Si può stare in serie A spendendo anche la metà di quanto spende la Lazio. Perché allora spendere quasi quanto una grande, per decidere a tavolino di non dare fastidio? I soldi che escono dalla Lazio ed entrano a Lotito via correlate (altra enorme fregnaccia che andrebbe ridimensionata, ma prendiamola per buona) sarebbero gli stessi.
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Offline MagoMerlino

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Re:Quali sono i veri obiettivi di Lotito per la Lazio?
« Risposta #67 : Giovedì 14 Settembre 2017, 14:15:10 »
Per polemizzare occorre essere almeno in 2.
Non ho mica scritto io la stupidaggine sul ''quinto posto calibrato''.
Non l'hai scritta tu ma l'hai definita tu stupidaggine, quindi hai polemizzato con chi aveva scritto ''quinto posto calibrato''. Quindi tu e chi l'ha scritta siete 2, quindi tu hai fatto polemica.

Inoltre hai risposto solo ad una parte del discorso che era incentrato su quanto di seguito hai scritto tu:
 e non passo il tempo a fa er pretoriano de Benedetti ed ho l'onestà intellettuale di incensarlo quando mi fa vince e de criticarlo quando invece no.
Sto' fatto che incensi Benedetti quando ti fa vincere e lo critichi quando no, nella tua personale classificazione delle stupidaggini, come la piazzi, prima o dopo ''quinto posto calibrato''?
Perchè è facile definire stupidaggini le opinioni altrui, quando poi se ne dicono di molto più grosse.....
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darienzo

Re:Quali sono i veri obiettivi di Lotito per la Lazio?
« Risposta #68 : Giovedì 14 Settembre 2017, 14:53:47 »
Quindi il Benedetti ha preso il posto del De Angelis come riferimento, ci pare di capire

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Re:Quali sono i veri obiettivi di Lotito per la Lazio?
« Risposta #69 : Giovedì 14 Settembre 2017, 14:55:29 »
Quantomeno parla italiano (a quanto pare).
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Re:Quali sono i veri obiettivi di Lotito per la Lazio?
« Risposta #70 : Giovedì 14 Settembre 2017, 14:56:23 »
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Re:Quali sono i veri obiettivi di Lotito per la Lazio?
« Risposta #71 : Giovedì 14 Settembre 2017, 14:57:47 »
Quantomeno parla italiano (a quanto pare).

Parli di Benedetti vs De Angelis?
vabbè ... insomma.
Sul lessico passiamo dal bar sulla portuense a quello sulla tuscolana.
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Offline franz_kappa

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Re:Quali sono i veri obiettivi di Lotito per la Lazio?
« Risposta #72 : Giovedì 14 Settembre 2017, 15:00:42 »
 
Secondo me si tratta non di "propensione", che è un elemento soggettivo e in quanto tale soggettivo anche il giudizio di chi lo attribuisce, quanto di "capacità" di rischio.
La Lazio gestisce le sue risorse e non vi vengono immesse dall'esterno, lo ha dichiarato anche oggi il suo azionista ("la Lazio deve essere auto-consistente" ha dichiarato, aggiungendo che può "spendere quel che può").

Credo semplicemente per il fatto che, essendo la società biancoceleste l'asset principale del Gruppo che la controlla, un rischio della Lazio è un rischio del Gruppo. Che, per la sua relativa modesta dimensione (rispetto ai competitors), non è in grado di sostenerlo o comunque di evitare che ne sia fortemente condizionato o scosso.

Peraltro, molti critici evidenziano l'interesse personale dell'azionista nel sostenere con la Lazio spese per forniture dalle altre sue società, che si sosterrebbero (anche) con questi introiti. E' curioso che gli stessi si aspettino che queste società, che sono il resto del Gruppo, diano alla Lazio risorse aggiuntive per sostenere rischiosi investimenti...  ;D

I gruppi imprenditoriali o finanziari che gestiscono gli altri club secondo modelli diversi, come quello di rifinanziarne le perdite, che viste in un'ottica di Gruppo sono costi/investimenti e pure di entità relativamente modesta (40 milioni di euro di perdite annue di un club calcistico, se viste come il costo/investimento di una multinazionale o di istituzioni finanziarie di livello globale, rappresentano uno sputacchio per queste...), non hanno una "propensione" al rischio maggiore. Hanno piuttosto una superiore "capacità" di rischio.
Anzi, come prima evidenziato, in qualche caso il risultato di una perdita non è un evento incerto (rischio), ma un costo preventivato. Altrimenti non ci sarebbero club che sostengono annualmente perdite dal 2009...

In fondo, in tutte le nostre dissertazioni circa l'operato dell'azionista, credo che la divergenza nasca dal giudizio sull'elemento soggettivo. Per una parte dei tifosi egli non vuole. Per un'altra parte egli non può. E più o meno su questo ci si accapiglia senza tregua da un decennio.

Io direi chissenefrega in entrambi i casi e forza Lazio.  ;)
Intervento molto interessante. Potremmo utilizzare questa ottima base per provare a sviluppare assieme la discussione tentando di approfondire ulteriormente il tema. Frank introduce nei nostri dibattiti un bell'argomento, sintetizzato da queste poche righe:

Secondo me si tratta non di "propensione", che è un elemento soggettivo e in quanto tale soggettivo anche il giudizio di chi lo attribuisce, quanto di "capacità" di rischio. La Lazio gestisce le sue risorse e non vi vengono immesse dall'esterno, lo ha dichiarato anche oggi il suo azionista ("la Lazio deve essere auto-consistente" ha dichiarato, aggiungendo che può "spendere quel che può").

Partiamo da qua, dico io: se riusciamo a non 'tracimare' arriveremo a conclusioni interessanti, secondo me.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline SAV

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Re:Quali sono i veri obiettivi di Lotito per la Lazio?
« Risposta #73 : Giovedì 14 Settembre 2017, 15:08:01 »
Roby la tua teoria non regge.
Si può stare in serie A spendendo anche la metà di quanto spende la Lazio. Perché allora spendere quasi quanto una grande, per decidere a tavolino di non dare fastidio? I soldi che escono dalla Lazio ed entrano a Lotito via correlate (altra enorme fregnaccia che andrebbe ridimensionata, ma prendiamola per buona) sarebbero gli stessi.

Ma è evidente che la storia che la Lazio punta a non entrare in CL è una fregnaccia.
La Lazio non va in CL semplicemente perché ci sono squadre con risorse maggiori (quasi sempre), analoghe meglio spese (Fiorentina) o per sfiga e partite toppate negli scontri diretti (Udinese).
Lotito cerca di raggiungere i migliori risultati possibili, pur mantenendo un particolare (forse eccessivo, ma non molto, secondo me) riguardo per gli equilibri finanziari.

Offline fish_mark

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Re:Quali sono i veri obiettivi di Lotito per la Lazio?
« Risposta #74 : Giovedì 14 Settembre 2017, 15:16:41 »

Secondo me si tratta non di "propensione", che è un elemento soggettivo e in quanto tale soggettivo anche il giudizio di chi lo attribuisce, quanto di "capacità" di rischio.
La Lazio gestisce le sue risorse e non vi vengono immesse dall'esterno, lo ha dichiarato anche oggi il suo azionista ("la Lazio deve essere auto-consistente" ha dichiarato, aggiungendo che può "spendere quel che può").

Credo semplicemente per il fatto che, essendo la società biancoceleste l'asset principale del Gruppo che la controlla, un rischio della Lazio è un rischio del Gruppo. Che, per la sua relativa modesta dimensione (rispetto ai competitors), non è in grado di sostenerlo o comunque di evitare che ne sia fortemente condizionato o scosso.

Peraltro, molti critici evidenziano l'interesse personale dell'azionista nel sostenere con la Lazio spese per forniture dalle altre sue società, che si sosterrebbero (anche) con questi introiti. E' curioso che gli stessi si aspettino che queste società, che sono il resto del Gruppo, diano alla Lazio risorse aggiuntive per sostenere rischiosi investimenti...  ;D


I gruppi imprenditoriali o finanziari che gestiscono gli altri club secondo modelli diversi, come quello di rifinanziarne le perdite, che viste in un'ottica di Gruppo sono costi/investimenti e pure di entità relativamente modesta (40 milioni di euro di perdite annue di un club calcistico, se viste come il costo/investimento di una multinazionale o di istituzioni finanziarie di livello globale, rappresentano uno sputacchio per queste...), non hanno una "propensione" al rischio maggiore. Hanno piuttosto una superiore "capacità" di rischio.
Anzi, come prima evidenziato, in qualche caso il risultato di una perdita non è un evento incerto (rischio), ma un costo preventivato. Altrimenti non ci sarebbero club che sostengono annualmente perdite dal 2009...

In fondo, in tutte le nostre dissertazioni circa l'operato dell'azionista, credo che la divergenza nasca dal giudizio sull'elemento soggettivo. Per una parte dei tifosi egli non vuole. Per un'altra parte egli non può. E più o meno su questo ci si accapiglia senza tregua da un decennio.

Io direi chissenefrega in entrambi i casi e forza Lazio.  ;)

Quoto questo intervento in cui si dicono cose – con linguaggio cortese e appropriato – che non sempre condivido.
Sappiamo tutti (almeno quelli che hanno la pazienza di spulciarsi i bilanci) che il nostro ha messo sul piatto i suoi 30 milioni e da lì non si è scostato più. Nessuno (a parte i critici più garibaldinie anche più sproveduti) si è mai sognato di chiedergli di metterci altro, semmai di provare un po’ a forzare i limiti per agguantare qualche risultato ulteriore. Ma da questo non deflette il nostro: merito o limite? Ognuno ha il suo punto di vista e il suo gradimento. Ma la questione di preferire il termine capacità a propensione– se mi consenti – rischia di apparire lessicale. Sta di fatto che il campo dell’azione della nostra società in termini di ambizione è ben definito e riconoscibile. Tutto questo al netto dell’ormai pluridecennale dibattito che ha stancato (da tempo immemore ormai) anche i cavalli (quindi, anche me, che rappresento la fauna ittica).

Sull’aspetto dei rapporti tra Lazio e gruppo di Lotito già in tanti e da tempo avevano rilevato questa incongruenza della narrazione lotitiana, di chi salva la Lazio (vero) a rischio di tutti, suo compreso (vero) e ne ottiene un vantaggio personale. Per anni chi provava a sottolineare questo aspetto veniva subissato di improperi et alia, ma meglio lasciar perdere.
La questione di fondo è che la Lazio con Cragnotti doveva svolgere le funzioni che il Milan svolgeva nella Finivest (veicolazione di un nome e di un gruppo industriale), mentre da 14 anni a questa parte la Lazio è il centro di gravità attorno al quale ruotano gli interessi e la crescita del gruppo dell’imprenditore di controllo. Un cambio di passo e di registro e un salto di qualità. In questione condizioni è inutile chiedere alle imprese del gruppo di dare risorse aggiuntive per la crescita, ma tradizionalmente – nel caso di grandi gruppi industriali – questo avviene: qundi chiederlo non è bestemmiare in Chiesa, quanto rilevare una curiosità della natura dei rapporti tra Lazio e gruppo dellò’azionista di controllo. Lo ha fatto tu; da tempo lo avevano fatto altri.
Pertanto è vero quanto sostenuto da una parte dei tifosi che “egli non vuole”, ma è anche vero che “per un'altra parte egli non può”.
Non ha il gruppo per sostenere anche eventuali perdite (il suo gruppo si attesta attorno ai 50 milioni di euro di fatturato, peraltro la stessa stazza del gruppo filmauro di De Laurentiis), mentre non ha neanche la volontà di arrischiarsi in eventuali perdite visto la pragramaticità con cui si è dato un limite e questo è un merito da certi punti di vista.
Rimane la sensazione di non tirare la volata, di navigare sotto costa, di non fare mai lo scatto ulteriore per provare a agguantare qualcosa di più. Le Coppe non possono rappresentare il limite massimo delle nostre possibilità.
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Offline AlenBoksic

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Re:Quali sono i veri obiettivi di Lotito per la Lazio?
« Risposta #75 : Giovedì 14 Settembre 2017, 15:20:58 »
OT
Come si possa aver voglia di discettare di argomenti simili a poche ore dall'esordio europeo non riesco a capirlo
EOT
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Offline Frank 73

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Re:Quali sono i veri obiettivi di Lotito per la Lazio?
« Risposta #76 : Giovedì 14 Settembre 2017, 16:55:05 »
Sappiamo tutti (almeno quelli che hanno la pazienza di spulciarsi i bilanci) che il nostro ha messo sul piatto i suoi 30 milioni e da lì non si è scostato più. Nessuno (a parte i critici più garibaldinie anche più sproveduti) si è mai sognato di chiedergli di metterci altro, semmai di provare un po’ a forzare i limiti per agguantare qualche risultato ulteriore.

Come e in base a quale criterio è possibile misurare e tracciare questi limiti?
Una volta misurato, e il fatto che la misura possa essere oggettiva mi lascia perplesso, sulla base di quale informazioni analitiche e valutazioni conseguenti possiamo affermare che, nel corso di questi anni, quei limiti non siano stati in alcun momento avvicinati, toccati o superati? Magari di poco?
Io penso che il soggetto che si trovi nella posizione ideale per valutare i pro e i contro di una scelta, la rischiosità o meno di un investimento, sia l'imprenditore che la compie. Che ovviamente può sbagliare, (quasi) sempre con il senno di poi.
Che ovviamente, come chiunque, può essere fatto oggetto di critica con riferimento a quelle scelte e a quelle modalità di conduzione, ma sempre, credo, con la prudenza di chi non ha e non può avere a disposizione la completezza di informazioni di chi l'ha eseguita.

Ma da questo non deflette il nostro: merito o limite? Ognuno ha il suo punto di vista e il suo gradimento. Ma la questione di preferire il termine capacità a propensione– se mi consenti – rischia di apparire lessicale.

Non proprio. Hai fatto l'esempio di Fininvest o Cirio. Ebbene, se Lotito fosse stato titolare di un Gruppo del genere, ho la sensazione (posso sbagliare) che la sua attitudine al rischio, con riferimento al club calcistico che nel Gruppo avesse rappresentato una periferica appendice, sarebbe stata maggiore.
Così come se Berlusconi fosse stato titolare di qualche ditta di pulizia e vigilanza e avesse detenuto un Milan come asset principale del suo Gruppo, il Milan in perdita non sarebbe finito mai.
Ecco allora che, con riferimento alle loro imprese calcistiche, la differenza tra Lotito e Berlusconi non è la propensione al rischio, quanto la capacità o possibilità di poter rischiare.

In questione condizioni è inutile chiedere alle imprese del gruppo di dare risorse aggiuntive per la crescita, ma tradizionalmente – nel caso di grandi gruppi industriali – questo avviene: qundi chiederlo non è bestemmiare in Chiesa, quanto rilevare una curiosità della natura dei rapporti tra Lazio e gruppo dellò’azionista di controllo. Lo ha fatto tu; da tempo lo avevano fatto altri.

Non è sbagliato chiederlo, è sbagliato chiederlo a Lotito.
Se vuoi cambiare la natura del rapporto tra Lazio e gruppo di controllo, devi cambiare gruppo di controllo.
Quindi individuare un gruppo di controllo adatto (ce ne sono migliaia al mondo per i quali la Lazio sarebbe una appendice non rischiosa, tra questi non vi è certo quello di Lotito) e proporre a costoro la Lazio come veicolo di trasmissione di quel nome o di quel Gruppo.
In caso di valutazione positiva della prospettiva, sapranno loro come attivarsi.
Aspettiamo fiduciosi, in attesa ci godiamo quello che c'è. Che non è poco.

Non ha il gruppo per sostenere anche eventuali perdite (il suo gruppo si attesta attorno ai 50 milioni di euro di fatturato, peraltro la stessa stazza del gruppo filmauro di De Laurentiis), mentre non ha neanche la volontà di arrischiarsi in eventuali perdite visto la pragramaticità con cui si è dato un limite e questo è un merito da certi punti di vista.

Infatti, neanche il Napoli registra perdite. Né rischia che gli capiti.
Quanto al limite, non credo glielo dia (solo) la pragmaticità, ma che sia imposto dal contesto economico e finanziario in cui opera la Lazio (la sua necessaria "autoconsistenza", per citare l'azionista nella sua recente filippica  ;D ).

Rimane la sensazione di non tirare la volata, di navigare sotto costa, di non fare mai lo scatto ulteriore per provare a agguantare qualcosa di più. Le Coppe non possono rappresentare il limite massimo delle nostre possibilità.

Forse sono il limite massimo delle nostre attuali possibilità.
Speriamo in futuro di poter avere possibilità diverse e superiori.
E tante volte il futuro è domani mattina, mentre l'oggi stenta ad arrivare.

Noi tifosi non possiamo fare altro che dare il nostro sostegno incondizionato (il sostegno dovrebbe essere, secondo me, incondizionato, la critica non disfattista è sacrosanta e opportuna). Se la Lazio deve auto-sostenersi economicamente, tutto ciò che i propri sostenitori apportano in termini economici e di entusiasmo contribuisce ad arricchirla e a favorirne (magari piccoli) passi avanti e forse è il modo più sicuro per "alzare l'asticella" un po' alla volta. Aspettarsi che lo facciano altri per noi, che lo faccia un imprenditore a rischio della stabilità delle sue imprese, è illusorio e pure comodo.
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Offline cartesio

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Re:Quali sono i veri obiettivi di Lotito per la Lazio?
« Risposta #77 : Giovedì 14 Settembre 2017, 17:24:37 »
E allora l'ottavo posto dell'anno successivo?


Vedi che siamo d'accordo sull'assurdità del "proggetto quinto posto calibrato"?
e ffforza lazzzio

Ai nostri giorni si può scegliere la propria religione, Hadouch, ma non la propria tribù. D. Pennac, La Prosivendola.

darienzo

Re:Quali sono i veri obiettivi di Lotito per la Lazio?
« Risposta #78 : Giovedì 14 Settembre 2017, 17:32:03 »
Di calibrata il Patron ha solo la taglia degli abiti che indossa, non scherziamo

Offline robylele

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Re:Quali sono i veri obiettivi di Lotito per la Lazio?
« Risposta #79 : Giovedì 14 Settembre 2017, 18:14:57 »
Roby la tua teoria non regge.
Si può stare in serie A spendendo anche la metà di quanto spende la Lazio. Perché allora spendere quasi quanto una grande, per decidere a tavolino di non dare fastidio? I soldi che escono dalla Lazio ed entrano a Lotito via correlate (altra enorme fregnaccia che andrebbe ridimensionata, ma prendiamola per buona) sarebbero gli stessi.

non é la mia teoria, stavo gigioneggiando come ama fare di solito F_K. Anche se lui lo fa molto meglio.   :D



Non l'hai scritta tu ma l'hai definita tu stupidaggine, quindi hai polemizzato con chi aveva scritto ''quinto posto calibrato''. Quindi tu e chi l'ha scritta siete 2, quindi tu hai fatto polemica.


Più che stupidaggine era una stron.zata. Avevo cambiato il termine perché Panzabianca mi é simpatico da sempre.
Concordo sul resto, eravamo in 2 a fare polemica.

Inoltre hai risposto solo ad una parte del discorso che era incentrato su quanto di seguito hai scritto tu:Sto' fatto che incensi Benedetti quando ti fa vincere e lo critichi quando no, nella tua personale classificazione delle stupidaggini, come la piazzi, prima o dopo ''quinto posto calibrato''?
Perchè è facile definire stupidaggini le opinioni altrui, quando poi se ne dicono di molto più grosse.....

Non credo proprio.
Ho fatto solo un copia e incolla sulla frase di Panzabianca mettendo Benedetti al posto di Lotito. Ti pare che Benedetti mi fa vincere?
Sei sempre in trincea, oh...
 8)
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