Pugni di De Laurentiis a Lotito trattenuto da Galliani. Poi la pace

[franz_kappa]

questo è un tantinello più deprimente, almeno in parlamento hanno """"ideologie"""" (non basta un virgolettato), qui siamo tutti Laziali

(per i miopi di animo: ho scritto SIAMO, non dovremmo ... questo dovrebbe essere la base di tutto, e invece la si sta perdendo di vista)

Beh, sai com'è...
Quando qualcuno ha l'ardire di scrivere "Sono queste piccole cose chiariscono bene da che parte stiate, tu ed altri" (stabilendo dunque differenze, facendo l'elenco di buoni e cattivi) direi che concorre a far degenerare tutto.

Cmq, vi saluto. Buon proseguimento.

[zorba]

Pensavo (e, a questo punto, speravo) che molti di voi fossero a salutare per l'ultima volta Bob Lovati (a prescindere dalle convinzioni religiose di ciascuno).

Non avremmo assistito a questi 'scambi di vedute' che in realtà mettono un pò di tristezza (più di quanta non ce ne sia per il lutto che ha colpito la Lazio ed il suo 'mondo'......).

[jumpingjackflash]

questo è un tantinello più deprimente, almeno in parlamento hanno """"ideologie"""" (non basta un virgolettato), qui siamo tutti Laziali

(per i miopi di animo: ho scritto SIAMO, non dovremmo ... questo dovrebbe essere la base di tutto, e invece la si sta perdendo di vista)

mica tanto anche in parlamento siamo tutti Italiani e dovremmo discutere di come aumentare il benessere dei cittadini. Anche in politica si alzano i toni del conflitto fino ad usare impropriamente termini terrificanti per significati insulsi. Anche qui si cerca la supremazia dialettica spesso a discapito dei contenuti o s'innescano polemiche e poi ci si nasconde dietro una falsa neutralità smentita candidamente dai concetti espressi.

Qualcuno odia Lotito lo reputa un farabutto che ha usurpato il posto di Presidente. Tutto ciò anche se in completo contrasto con i miei pensieri sono anche disposto ad accettarlo ma che per lo meno sia palese.

[Il lodolaio]

Mi cito.

Cosa c'entra tutto questo con i pugni del produttore partenopeo ?

Si è andati troppo OT.

[Andre]

Franz, non è che tu hai fischiato in questi giorni sai, per non dire negli ultimi mesi ...

e lo scrivo senza voler difendere Rob

[franz_kappa]

Franz, non è che tu hai fischiato in questi giorni sai, per non dire negli ultimi mesi ...

Verissimo. Forse, per il benessere di tutti, è il caso di fermarci un po'. 

Ti apprezzo sempre, grazie dei tuoi commenti.

[fish_mark]

Non fare il furbetto: al sesto post di questo topic piomba il tuo commento IN TOPIC: "perché Lotito non ha preso la Lazio nel 2003?".

Del tutto attinente, direi.

Invece dire che De Laurentiis è un pezzentone sarebbe ot.

Giocate a carte scoperte, sareste più credibili. Pure l'apologia del presidente del Napoli m'è toccato legge, difendereste anche la "piegata" di Ginulfi sul tiro di Cuccureddu, se servisse per denigrare Lotito.

Premesso che di apologie del presidente del Napoli niente è uscito dalla mia tasteira, e premesso altresì che fare un'apologia di un altro presidente non mi pare integri alcuna fattispecie di reato (sullo statuto della Lazio manca ancora una norma che reciti "non avrai altro presidente all'infuori di me"),
giochiamo a carte scoperte, tenendo bene in allenamento la memoria.
Dunque, rivediamo la mia osservazione sul Lotito assente nel 2003. Questa si agganciava a un altro intervento di FK mi pare da tutti gradito
Rileggiamo il mio post

A corredo dell'ampio commento di Franz Kappa vorrei porre questa domanda al topic e al forum tutto.
L'attuale azionista di maggioranza si è presentato nella porimavera del 2004 quando soprattutto tecnicamente erano maturate le condizioni per un passaggio.
Con quali garanzie lo ha fatto?
Perché non lo ha fatto con un anno di anticipo, quando già nel 2003 era evidente che Capitalia era alla ricerca di un nuovo azionista di riferimento dopo la defenestrazione di Cragnotti?

Evidentemente ha avuto le sue buone ragioni. A un imprenditore si possono chiedere dei sacrifici, non certo atti di eroismo.

Ho posto una domanda, retorica nei fatti, perché volevo fare la stessa osservazione che è stata fatta riguardo a De Laurentiis che prende il Napoli soltanto quando varca la soglia del tribunale, mentre il Lotito lo fa molto prima e di questo ne va dato atto e merito. In tutti e due i casi i due imprenditori, nei fatti, acquisiscono le società quando si sono di molto deprezzate. Questa è una osservazione, per niente critica (nel senso di maligna), perché in tutto il mondo, in tutti i settori, grossi impegni finanziari si assumono soltanto quando si realizzano certe condizioni tecniche, tra le quali i costi ridotti al minimo e la convenienza dell’investimento. Così ragionano anche coloro che hanno grosse disponibilità finanziarie: ti lasciano morire e poi ti acquistano; col cavolo che lo fanno prima. Questa è la realtà, non me lo invento io.
Il presidente della Lazio poteva investire per acquisire la Lazio soltanto 30 milioni o giu di lì. Questa è la cifra che ha speso lo sappiamo tutti. Se per acquisirla fossero stati necessari 200 mln di euro, difficilmente si sarebbe presentato.
Questo però non significa voler offendere nessuno! Non mi sogno di dire a un amico che è un pezzente se non si compri la Ferrari Scaglietti perché non ha 270 mila euro, perché sarebbe un’affermazione priva di senso e offensiva.
Per fare un esempio, nessuno si svena ora per acquisire il Milan tanto è vero che il cavaliere errante sta cercando di venderla, anche a pezzi, da qualche anno a questa parte e per la società rossonera avrebbe chiesto cifre attorno al miliardo di euro: come avrete notato, non è accaduto nulla finora. State tranquilli che se dovesse andare in disgrazia finanziaria la società rossonera sarà appetita da molti soggetti, ma oggi al mondo neanche un principe arabo (regolarmente contattati) ubriaco tirerebbe fuori il miliarduzzo per il Milan.
Pertanto, fare osservazioni, ancorché critiche, ma documentate e basate su ragionamenti seri, non integrano nessun vilipendio alla figura del presidente.

IO amo dei colori e una bandiera e per questo non chiedo altro a un tifoso della Lazio. Se altri hanno bisogno invece di un giuramento di fedeltà verso un persona facciano pure: è una necessità che non sento.

[Matita]

Verissimo. Forse, per il benessere di tutti, è il caso di fermarci un po'. 

Qualcuno lo ha capito da solo , altri hanno avuto bisogno dell' " invito ".

[Matita]

Ho posto una domanda, retorica nei fatti

e OT nel contenuto.

Apri un topic e mettici dentro quello che vuoi.

[IB]

Che ve pijasse n'accidente...nun scrivo pe un giorno e guarda che macello.
Gente che se guarda in cagnesco, che se ignora...nun ve posso lascià soli du minuti che ve menate.
Sete dei peggio dei regazzini.
Quasi quasi ve buco er pallone.

[Fabio70rm]

Davvero IB, sembra che i pugni ve li stiate dando voi invece che Lotito e De Laurentis...

[chemist]

Premesso che di apologie del presidente del Napoli niente è uscito dalla mia tasteira, e premesso altresì che fare un'apologia di un altro presidente non mi pare integri alcuna fattispecie di reato (sullo statuto della Lazio manca ancora una norma che reciti "non avrai altro presidente all'infuori di me"),
giochiamo a carte scoperte, tenendo bene in allenamento la memoria.
Dunque, rivediamo la mia osservazione sul Lotito assente nel 2003. Questa si agganciava a un altro intervento di FK mi pare da tutti gradito
Rileggiamo il mio post

A corredo dell'ampio commento di Franz Kappa vorrei porre questa domanda al topic e al forum tutto.
L'attuale azionista di maggioranza si è presentato nella porimavera del 2004 quando soprattutto tecnicamente erano maturate le condizioni per un passaggio.
Con quali garanzie lo ha fatto?
Perché non lo ha fatto con un anno di anticipo, quando già nel 2003 era evidente che Capitalia era alla ricerca di un nuovo azionista di riferimento dopo la defenestrazione di Cragnotti?

Evidentemente ha avuto le sue buone ragioni. A un imprenditore si possono chiedere dei sacrifici, non certo atti di eroismo.

Ho posto una domanda, retorica nei fatti, perché volevo fare la stessa osservazione che è stata fatta riguardo a De Laurentiis che prende il Napoli soltanto quando varca la soglia del tribunale, mentre il Lotito lo fa molto prima e di questo ne va dato atto e merito. In tutti e due i casi i due imprenditori, nei fatti, acquisiscono le società quando si sono di molto deprezzate. Questa è una osservazione, per niente critica (nel senso di maligna), perché in tutto il mondo, in tutti i settori, grossi impegni finanziari si assumono soltanto quando si realizzano certe condizioni tecniche, tra le quali i costi ridotti al minimo e la convenienza dell’investimento. Così ragionano anche coloro che hanno grosse disponibilità finanziarie: ti lasciano morire e poi ti acquistano; col cavolo che lo fanno prima. Questa è la realtà, non me lo invento io.
Il presidente della Lazio poteva investire per acquisire la Lazio soltanto 30 milioni o giu di lì. Questa è la cifra che ha speso lo sappiamo tutti. Se per acquisirla fossero stati necessari 200 mln di euro, difficilmente si sarebbe presentato.
Questo però non significa voler offendere nessuno! Non mi sogno di dire a un amico che è un pezzente se non si compri la Ferrari Scaglietti perché non ha 270 mila euro, perché sarebbe un’affermazione priva di senso e offensiva.
Per fare un esempio, nessuno si svena ora per acquisire il Milan tanto è vero che il cavaliere errante sta cercando di venderla, anche a pezzi, da qualche anno a questa parte e per la società rossonera avrebbe chiesto cifre attorno al miliardo di euro: come avrete notato, non è accaduto nulla finora. State tranquilli che se dovesse andare in disgrazia finanziaria la società rossonera sarà appetita da molti soggetti, ma oggi al mondo neanche un principe arabo (regolarmente contattati) ubriaco tirerebbe fuori il miliarduzzo per il Milan.
Pertanto, fare osservazioni, ancorché critiche, ma documentate e basate su ragionamenti seri, non integrano nessun vilipendio alla figura del presidente.

IO amo dei colori e una bandiera e per questo non chiedo altro a un tifoso della Lazio. Se altri hanno bisogno invece di un giuramento di fedeltà verso un persona facciano pure: è una necessità che non sento.

In parte ti do ragione Fish. Aggiungo anche che, molto probabilmente, da quando la Lazio si e' resa disponibile sul mercato (nel 2003), sia trascorso un certo tempo tecnico in cui all'attuale presidente sia stata fatta la proposta iniziale, l'abbia presa come uno scherzo o una matteria, l'abbia ponderata un pochino di piu' parlando con amici e consiglieri, infine considerando la questione seriamente, attivando tutte le indagini del caso, la due diligence, le trattative con capitalia ecc ecc. Insomma ci puo' anche scappare quasi un anno andando via cosi'. Poi chiaramente se nel frattempo vi e' stato un deprezzamento, che sia stato tattica o meno, non ha fatto altro che dare la spintarella finale.

[RobCouto]

Evidentemente ha avuto le sue buone ragioni. A un imprenditore si possono chiedere dei sacrifici, non certo atti di eroismo.[/i][/size]

La discriminante "fallimento" rende i due interventi imparagonabili. Lotito è intervenuto per tempo, il Cavaliere del Lavoro che travasa gli utili del Napoli, no.

[aquilafelyx]

L'errore fu della gestione post Cragnotti che invece di cominciare il risanamento aggravò ancora di più i conti del bilancio ,

portatndoci sull'orlo del baratro e lasciando una rosa di giocatori inadeguata ,

spolpata fino all'ultimo giorno utile dai vari avvoltoi che già pregustavano di banchettare sul fallimento ,

grazie a Lotito se la so' riccamente presa in quel posto .

[disabitato]

provo a riavvicinarmi all'argomento del topic con una domanda:

Il fatto che lotito arrivi a discutere animatamente per una fetta maggiore di diritti tv, è da vedere come una cosa positiva? Per me sì..

[chinaglia]

Un bel post di Stefano Olivari sul sito del GS ci chiarisce un po' le idee.

I diritti di Lotito
http://blog.guerinsportivo.it/blog/2011/03/31/i-diritti-di-lotito/

Il pugno di De Laurentiis a Lotito, dato al ristorante mentre si parlava di spartizione di diritti televisivi, è più simpatico di quelli che si danno in campo sotto pressione davanti a ottantamila belve urlanti in stile pubblico di Capua con Spartacus?
Sembrerebbe di sì, di sicuro il dogma del presidente che non sbaglia mai è valido sia nelle metropoli che nei paeselli dove il massimo sbocco professionale è diventare addetto stampa del club di cui già di fatto sei addetto stampa. La sostanza della lite è stata però più interessante della lotta, con Galliani-Richard Steele a fare da arbitro. Perché riguarda il nervo scoperto di molti dirigenti e anche di molti appassionati del genere ‘chi ce l’ha più lungo’, cioé il bacino di utenza. Della montagna di soldi che quest’anno le televisioni versano al calcio di serie A (poco più di 800 milioni di euro), il 40% sarà diviso in parti uguali, il 30% in base ai risultati sportivi e il 30% proprio in base al bacino di utenza. E visto che le solite note asseriscono di interessare all’80% degli italiani, la battaglia vera è proprio su quest’ultimo 30%.
Per un sesto si è tenuto conto degli abitanti del comune del club: dato oggettivo, sì, ma che penalizza chi ha una tifoseria diffusa in tutta Italia (in particolare la Juventus) e favorisce chi rappresenta una città grande ma con pochi tifosi residenti altrove (tipicamente la Roma e la Fiorentina). E allora la lotta si è spostata su quell’ultimo 25%, per cui si è arrivati alle indagini demoscopiche di cui si è parlato un po’ ovunque. Peccato che a seconda dell’azienda scelta i risultati cambino di molto, soprattutto nel rapporto fra le grandi tradizionali. Non è solo una questione di conteggio, chiedendo banalmente a un campione si spera rappresentativo ‘A quale squadra tieni?’, ma del solito cialtronissimo target. Quello che riempie le edicole di riviste per avere addominali scolpiti e il vino sempre giusto per accendere una serata.
L’Inter avrebbe vantaggi dal peso maggiore dato al potenziale di spesa e dalla collocazione geografica, il Milan dalla considerazione maggiore del pubblico femminile e di certe fasce di età (chi è stato bambino a fine anni Ottanta-inizio Novanta, per sintetizzare), la Roma dalla propensione all’acquisto (una vecchia battaglia di Sensi padre, che una volta in Lega portò uno studio di marketing da cui risultava che i relativamente pochi tifosi della Roma valevano almeno tre quarti di quelli della Juventus), la Juve dalla semplice somma algebrica dei suoi milioni di sostenitori dalle Alpi al Lilibeo. Per l’Inter della situazione la differenza fra il sondaggio migliore e quello peggiore può valere dai 15 ai 20 milioni di euro. Soldi da buttare subito via con il Ganso di turno, ma questo è un altro discorso. E quindi come se ne esce? Abbiamo letto che la Lega ha chiesto a 13 istituti (Doxa, Niesen, eccetera) di produrre proposte di sondaggio, fra cui verranno scelte le più convincenti. Non si sa quando né come. Il tour di addio degli A-ha si chiamava ‘Ending on a high note’. Ecco, non sarebbe il nome giusto per quello di Beretta.

Stefano Olivari

[CiPpi]

...
Il fatto che lotito arrivi a discutere animatamente per una fetta maggiore di diritti tv, è da vedere come una cosa positiva?...

Il fatto stesso che in 8 pagine l'OT sia stato una costante sta qui a dimostrarlo incontrovertibilmente.

No? 

[robylele]

IO amo dei colori e una bandiera e per questo non chiedo altro a un tifoso della Lazio.
Se altri hanno bisogno invece di un giuramento di fedeltà verso un persona facciano pure: è una necessità che non sento.

Ottimo.
Abbiamo di fronte un vero tifoso della Lazio, non un tifoso delle proprie idee, bensì proprio della Lazio.

Altri invece (grazie per quel ''se'') hanno invece giurato fedeltà verso una persona, ne deduco che tifano altro, non la Lazio.

A mio parere questo è affibbiare patenti di lazialità ed il Forum, quando qualcuno si lascia andare a queste sentenze, perde di fruibilità.


Parlare della mancata acquisizione della Lazio da parte dell'attuale Presidente in data 2003 senza conoscerne le motivazioni già mi pare un equilibrismo fuori luogo, ma annaspare cercando di equiparare tutto ciò alle modalità scelte da De Laurentiis mi pare ridicolo.

30 milioni o no, Storace o no, Ferrari Scaglietti o no, tattica o no, noi conserviamo la Storia.
E i cosiddetti pasdaran del gestore, muniti di elmetto, difendono quella, non UNA PERSONA, che al contrario passerà.

Per quanto riguarda la non necessità di esprimere fedeltà all'attuale dirigenza vorrei postare un mio commento intellettuale, sperando che i Moderatori decidano di farmelo passare:
sti cazzi.

[Matita]

dice che lotito dopo il pugno ha detto:

" Manco er sangue m'hai fatto usci'".

[LaLazioMia]

No, ovviamente non sto dicendo questo, e se la tua "pregiudiziale" non ti obnubilasse la "percezione di pancia" che hai dei posts lo capiresti benissimo.
Dunque provo a spiegarmi in un'altra maniera:
Sui media chi paga lo stipendio a Massimo Ghini è considerato un grande presidente perchè ha prelevato una squadra allo sbando e etc. etc. Vedere gli articoli per credere.
Lotito (Lotirchio, er geftore, etc. etc.) è visto come poco più che una macchietta che ha la Lazio perchè il suocero ci può speculare.
Dato di fatto: Lotito due tituli, "Il figlio che fa lavorare il figlio" zero (con stadi sempre pieni e stipendi pagati sicuramente superiori).
Bene, questo NON VIENE MAI RICONOSCIUTO. Anzi, se "lo scopritore di belen" molla un cazzotto, il tono degli articoli (ed anche il tuo post) è del tipo "ma dove siamo finiti... lotito ha parlato latino... ma lui avrebbe risposto se Galliani non lo tratteneva...". Ora, proviamo a fare il gedankenexperiment di invertire i ruoli e immaginiamo gli articoli sui giornali e questo topic cosa diventavano.
Lotito non è esente da difetti (anzi!), ma porca pupazza, in quel momento stava difendendo la Lazio, e va difeso SENZA SE E SENZA MA.
Aprite un topic "Si però..." se volete.
Ecco perchè secondo me Rob, pur andando OT, ha dovuto rispondere (e bene...)

 Ottima analisi e sintesi con tanaliberatutti