Pugni di De Laurentiis a Lotito trattenuto da Galliani. Poi la pace

[fish_mark]

Il D.Lgs. 9 gennaio 2008, n. 9, recante “Disciplina della titolarità e della commercializzazione dei diritti audiovisivi sportivi e relativa ripartizione delle risorse” all’articolo 25 dispone circa la ripartizione delle risorse fra i soggetti partecipanti a ciascuna competizione”.
Questa viene effettuata fra i soggetti partecipanti a ciascuna competizione in modo da garantire l'attribuzione di una quota in parti uguali e le restanti quote anche in base al bacino di utenza e ai risultati sportivi conseguiti da ciascuno di essi.
In ogni caso la disposizione fissa un requisito minimo per quanto concerne le singole quote:
   la quota da distribuire in parti uguali fra tutti i partecipanti a ciascuna competizione non può essere comunque inferiore al 40 per cento;
   la quota determinata sulla base del risultato sportivo non può essere inferiore alla quota determinata sulla base del bacino d'utenza.
I criteri di ripartizione delle risorse fra i soggetti partecipanti alla competizione sono determinati con deliberazione adottata dall'assemblea di categoria (quindi della Lega di serie A) dell'organizzatore della competizione medesima con la maggioranza qualificata dei tre quarti degli aventi diritto al voto.

Il successivo articolo 26 disciplina la prima ripartizione delle risorse del Campionato di calcio di serie A che è stata applicata nella stagione sportiva 2010-2011, ossia quella in corso.
E’ stata attribuita:
   una quota del 40 per cento in parti uguali tra tutti i soggetti partecipanti al campionato di serie A,
   una quota del 30 per cento sulla base dei risultati sportivi conseguiti
   una quota del 30 per cento secondo il bacino di utenza.

La quota relativa al risultato sportivo è determinata nella misura del
   10 per cento sulla base dei risultati conseguiti da ciascuno dei partecipanti alla competizione a partire della stagione sportiva 1946/1947,
   15 per cento sulla base dei risultati conseguiti nelle ultime cinque stagioni sportive
   5 per cento sulla base del risultato conseguito nell'ultima competizione sportiva.

La quota relativa al bacino di utenza è determinata nella misura del
   25 per cento sulla base del numero di sostenitori di ciascuno dei partecipanti alla competizione, così come individuati da una o più società di indagini demoscopiche incaricate dall'organizzatore del campionato di calcio di serie A secondo i criteri dallo stesso fissati,
   5 per cento sulla base della popolazione del comune di riferimento della squadra.

Un paio di questioni vanno approfondite.
Il montante dei soldi in ballo
I criteri per la redazione della classifica dei risultati conseguiti dal 1946-47 e dagli ultimi 5 anni
I criteri elaborati dalla lega di serie A per le indagini demoscopiche

Si ricorda, inoltre, che la famigerata legge sugli stadi in discussione all'articolo 6 dell'attuale testo riporta modifiche all'artivolo 22 e 27 del Dlgs 9/2008, relativo alla mutualità, che è una quota dei diritti televisivi che va alle categorie inferiori.

[Andre]

non ce l'ho mai fatta ad applicarmi su queste cose, chiedo venia ...

direttamente (persona fisica) no, ma indirettamente (Lazio events) Lotito ha la maggioranza del pacchetto azionario della S.S. Lazio

nell'ultimo pezzo si dice che l'azionista di controllo della Filmauro è la Cordusio, del Gruppo Unicredit ... non leggo che Filmauro o Cordusio sono di de laurentiis ... son di coccio vè ? 

[jumpingjackflash]

non ce l'ho mai fatta ad applicarmi su queste cose, chiedo venia ...

direttamente (persona fisica) no, ma indirettamente (Lazio events) Lotito ha la maggioranza del pacchetto azionario della S.S. Lazio

nell'ultimo pezzo si dice che l'azionista di controllo della Filmauro è la Cordusio, del Gruppo Unicredit ... non leggo che Filmauro o Cordusio sono di de laurentiis ... son di coccio vè ? 

ma ancora ci perdi tempo?

Il Grande Satana va combattuto senza se e senza ma.

[Andre]

eh no eh JJF, se ti ci metti pure te allora ditelo

ho capito che l'antitrust ha certificato che la vecchia fiduciaria o come si chiama era di De Laurentiis, ma il secondo pezzo credo fosse successivo a quello dell'antitrust, e dice cose diverse o meglio non parla azionista di riferimento schermato ... quello che ha certificato l'antitrust è ancora valido o non lo possiamo sapere ?

[RobCouto]

eh no eh JJF, se ti ci metti pure te allora ditelo

ho capito che l'antitrust ha certificato che la vecchia fiduciaria o come si chiama era di De Laurentiis, ma il secondo pezzo credo fosse successivo a quello dell'antitrust, e dice cose diverse o meglio non parla azionista di riferimento schermato ... quello che ha certificato l'antitrust è ancora valido o non lo possiamo sapere ?

Ala Fiduciaria, per definizione, si affida la gestione del proprio patrimonio. Romafides e Cordusio sono/erano di Unicredit/Banca di Roma.

Tuttavia, "la fiduciaria è tipica di chi non vuole apparire come socio in società di capitali e non rendere pubblico quindi il suo nome".

[Andre]

capito, grazie Rob per la pazienza

[giangoverni]

Anni fa si raccontava questa barzelletta.
Due attori si incontrano e subito incominciano a parlare dei rispettivi impegni di lavoro. "A me va benissimo" dice uno dei due "sto" per fare un grande film, ti basti pensare che io sono il coprotagonista di De Niro"
"Ma va" risponde l'altro già invidioso"proprio De Niro Robert?"
"No Robert... luigi De Niro"
"Ah! E il regista chi è?"
"Scorsese!"
"Ma chi, Scorsese Martin?"
"No, Alessandro Scorsese...."
"E chi lo produce questo film?"
"De Laurentiis!"
"Dino De Laurentiis?"
"No, Aurelio!"

La barzelletta fece molto incazzare Aurelio De Laurentiis.

[zorba]

(Il Fatto Quotidiano 01.04.2011)

CALCI & PUGNI

RISSA TRA PRESIDENTI

(di Giancarlo Padovan)

No, non era il remake di “Per un pugno di dollari”. Casomai, e più propriamente, i pugni per i dollari. O i pugni dei dollari. Chi l’avrebbe detto che Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, così azzimato e pastoso nel suo eloquio ecumenico, avrebbe tirato due pugni, accompagnando la sua furia con qualche parola di troppo, sul pur fumantino presidente laziale Claudio Lotito, latinista insigne in un mondo, prima del suo avvento, avvezzo a chiedersi chi fosse amalgama, neanche si trattasse di un naturalizzato dell’Uruguay. In verità, qualcuno che i presidenti di Serie A li conosce bene e ne condivide le inclinazioni, non si è sorpreso per nulla. Anzi, casomai, vien da chiedersi perché non si siano menati prima o se ne sia saputo solo adesso. Il punto è che i soldi dei diritti televisivi scatenano voracità inconsulte, forse perché non sembrano bastare a nessuno e, da quando la mutualità è stata abolita, ogni mezzo è lecito per la sopravvivenza. Nel frattempo, pace tra i contendenti. Lotito non ha annunciato il ricorso alla prova televisiva.

[zorba]

(La Repubblica 1 aprile 2011)

De Laurentiis picchia Lotito presidenti come al saloon

(di Maurizio Crosetti)

Il campionato più fuori di testa del mondo, batte un altro record: quello dei presidenti che si menano. E non per modo di dire. Aurelio De Laurentiis, padrone del Napoli, ha dato un pugno a Claudio Lotito, capo della Lazio. È successo a Milano, durante una cena di Lega organizzata per dibattere l’annosa questione dei diritti televisivi, e di come ripartirli tra le varie società. Sul tavolo un affare da 200 milioni, cioè quella porzione che per la legge Melandri va divisa in base al numero dei sostenitori dei club. Ma la serie A non sa mettersi d’accordo sul criterio con cui individuarli: contano quelli che vanno allo stadio, quelli che stanno davanti alla tv o quelli che si dichiarano semplicemente tifosi? Perciò intorno al tavolo milanese facce tirate, nervi allungati e differenti visioni del mondo. I toni si sono alzati, Lotito s’è lanciato in una delle sue clamorose intemerate dialettiche. Ha parlato del bacino d’utenza laziale che sarebbe ogni volta sotto stimato («È ora di finirla, siamo sempre penalizzati») e ha tirato fuori uno studio con una proposta di ripartizione in cui alla Lazio sarebbero toccati più soldi che al Napoli. A De Laurentiis, fino a quel momento su di giri per il lancio dell’ultimo film, è passata la voglia di ridere. Si è alzato polemicamente per uscire dal ristorante “Da Berti”, forse dopo una citazione in latino da parte del collega. Ma poi è tornato indietro, e ha colpito Lotito con una specie di istinto bestiale alla Tyson. Un pugno che non è arrivato al volto, ma che ha colpito il laziale fra spalla e collo, mentre l’agitazione al tavolo è aumentata. Incurante del rischio, il temerario Galliani s’è lanciato tra i due pugili per separarli, e alla fine pare che De Laurentiis e Lotito abbiano pure fatto pace (anche se l’arbitro Galliani non ha potuto esimersi dal seguente commento: «Mai vista una cosa del genere in vita mia»). Tenendo anche conto che dopodomani a ora di pranzo andrà in scena Napoli-Lazio, l’inaudito precedente rappresenta non solo un tristissimo esempio al contrario, ma rischia di diventare un detonatore. Con quale coraggio l’aggressore De Laurentiis potrebbe infatti invitare gli ultrà alla calma, lui che si è rivelato peggiore del peggior curvaiolo? Ma questo è il contesto, come si diceva una volta. Questi sono i signori del pallone, non tutti, alcuni sì. Questi sono i personaggi che mettono i soldi, e alzano addirittura le mani per colpire una faccia. E intanto perdono irrimediabilmente la propria.

[franz_kappa]

In sostanza, l'utile del Naples va a finire in tasca al De Laurentiis stesso, se lui vuole, ed è già accaduto almeno una volta. Pienamente legittimo, ma pensate se lo facesse Lotito. Invece si ricorda che il nostro è Cavaliere del Lavoro (dell'altri, direbbe mio papà), per giunta sottoposto al serissimo vaglio di Napoltano: sì, ma se Lotito si metteva in tasca gli utili? Eh, ma allora dillo che ti è antipatico...

Resta da capire cosa diavolo c'entri questo intervento (soprattutto le parti in rosso, intendo) con l'oggetto del topic, nel quale si dovrebbe ragionare sui diritti tv ma che tu hai subito contribuito a incaciarare con quell'intervento pretetuoso che prendeva le mosse dall'accusa di "pezzentone" a De Laurentiis per la vicenda dei trofei, da cui poi è partita una sequela di OT.

Liberati dalla tua ossessione e smettila di usare questo forum per la tua strategia aggressiva di controinforamzione anti-catetere.

[WBB]

(La Repubblica 1 aprile 2011)

De Laurentiis picchia Lotito presidenti come al saloon

(di Maurizio Crosetti)

Il campionato più fuori di testa del mondo, batte un altro record: quello dei presidenti che si menano. E non per modo di dire. Aurelio De Laurentiis, padrone del Napoli, ha dato un pugno a Claudio Lotito, capo della Lazio. È successo a Milano, durante una cena di Lega organizzata per dibattere l’annosa questione dei diritti televisivi, e di come ripartirli tra le varie società. Sul tavolo un affare da 200 milioni, cioè quella porzione che per la legge Melandri va divisa in base al numero dei sostenitori dei club. Ma la serie A non sa mettersi d’accordo sul criterio con cui individuarli: contano quelli che vanno allo stadio, quelli che stanno davanti alla tv o quelli che si dichiarano semplicemente tifosi? Perciò intorno al tavolo milanese facce tirate, nervi allungati e differenti visioni del mondo. I toni si sono alzati, Lotito s’è lanciato in una delle sue clamorose intemerate dialettiche. Ha parlato del bacino d’utenza laziale che sarebbe ogni volta sotto stimato («È ora di finirla, siamo sempre penalizzati») e ha tirato fuori uno studio con una proposta di ripartizione in cui alla Lazio sarebbero toccati più soldi che al Napoli. A De Laurentiis, fino a quel momento su di giri per il lancio dell’ultimo film, è passata la voglia di ridere. Si è alzato polemicamente per uscire dal ristorante “Da Berti”, forse dopo una citazione in latino da parte del collega. Ma poi è tornato indietro, e ha colpito Lotito con una specie di istinto bestiale alla Tyson. Un pugno che non è arrivato al volto, ma che ha colpito il laziale fra spalla e collo, mentre l’agitazione al tavolo è aumentata. Incurante del rischio, il temerario Galliani s’è lanciato tra i due pugili per separarli, e alla fine pare che De Laurentiis e Lotito abbiano pure fatto pace (anche se l’arbitro Galliani non ha potuto esimersi dal seguente commento: «Mai vista una cosa del genere in vita mia»). Tenendo anche conto che dopodomani a ora di pranzo andrà in scena Napoli-Lazio, l’inaudito precedente rappresenta non solo un tristissimo esempio al contrario, ma rischia di diventare un detonatore. Con quale coraggio l’aggressore De Laurentiis potrebbe infatti invitare gli ultrà alla calma, lui che si è rivelato peggiore del peggior curvaiolo? Ma questo è il contesto, come si diceva una volta. Questi sono i signori del pallone, non tutti, alcuni sì. Questi sono i personaggi che mettono i soldi, e alzano addirittura le mani per colpire una faccia. E intanto perdono irrimediabilmente la propria.

esemplare questo pezzo, in cui Lotito diventa un pugile (sic) e si dice "questi sono i signori del pallone" accomunando l'aggressore all'aggredito
bravo, proprio bravo...
adesso manca solo di leggere, o sentire, da qualche parte
"solidarietà ar prezidente delaurentis per l'aggressione der gessstore infame che j'è partito de capoccia su la mano"

comunque sulla suddivisione dei proventi, da quel che capisco, l'aesse paranormal penalty 1927 se la pija under21, e anche abbondantemente...

[giangoverni]

esemplare questo pezzo, in cui Lotito diventa un pugile (sic) e si dice "questi sono i signori del pallone" accomunando l'aggressore all'aggredito
bravo, proprio bravo...
adesso manca solo di leggere, o sentire, da qualche parte
"solidarietà ar prezidente delaurentis per l'aggressione der gessstore infame che j'è partito de capoccia su la mano"

comunque sulla suddivisione dei proventi, da quel che capisco, l'aesse paranormal penalty 1927 se la pija under21, e anche abbondantemente...

Hai proprio ragione. penso che queste stupidaggini (perché queste sono stupidaggini) nascano dalla totale mancanza di spirtito critico.per cui ci sono i laudatori ad oltranza e i denigratori ad oltranza di Lotito. secondo me sono sbagliate e deleterie tutte e due le posizioni. Lotito quando sbaglia va criticato ma quando ha ragione, come in questo caso, va difeso senza se senza ma.

[disabitato]

domanda stupida (lo chiedo perchè non ne ho idea..)

come si fa a fare la conta di tutti i tifosi di una società di calcio? Passano porta a porta in tutta italia a chiedere? Facciamo un altro censimento istat a tappeto? Facciamo tutti outing?

I bambini contano? Gli anziani che non vanno allo stadio e non sono payperview muniti contano? Contano solo i paganti o anche i simpatizzanti?

Perchè in ballo ci sono parecchi dindini..

[franz_kappa]

esemplare questo pezzo, in cui Lotito diventa un pugile (sic) e si dice "questi sono i signori del pallone" accomunando l'aggressore all'aggredito
bravo, proprio bravo...

Dissento WBB. Il pezzullo è leggero, un po' retorico e forse qualunquista ("lo avete capito, amici lettori, chi sono i padroni del vapore nel pazzo mondo del calcio italiano?": questo, più o meno comunica Crosetti a chi legge), ma in sostanza si distingue bene tra aggressore e aggredito. E se ti irrita il termine "pugile" con cui si accomunano i due ti invito a considerare che altri resoconti di quotidiani riferiscono che Lotito avrebbe reagito se Galliani non si fosse interposto tra i due litiganti. Insomma, la definizio è un po' colorita, ma sostanzialmente corretta. Lotito non ha porto cristianamente l'altra guancia, ma si era alzato per restituire quanto ricevuto (e chi di noi non si sarebbe comportato così?).

Ciò detto, Lotito in definitiva non ne esce male. Si capisce che è la vittima di un'aggressione (e il TITOLO, in tal senso, è INEQUIVOCABILE).

Certo, il passaggio sulla frase in latino Crosetti se lo poteva risparmiare, ma è anche vero che il Presidente, con le sue citazioni, è diventato un po' macchietta.

A me pare che in questo caso, come per il pezzo sul blog di Caporale, si reagisca con troppa permalosità a quello che la stampa scrive su Lotito.

[fish_mark]

domanda stupida (lo chiedo perchè non ne ho idea..)

come si fa a fare la conta di tutti i tifosi di una società di calcio? Passano porta a porta in tutta italia a chiedere? Facciamo un altro censimento istat a tappeto? Facciamo tutti outing?

I bambini contano? Gli anziani che non vanno allo stadio e non sono payperview muniti contano? Contano solo i paganti o anche i simpatizzanti?

Perchè in ballo ci sono parecchi dindini..

Nella norma che ho postato qualchepagina addietro per valutare la consistenza della tifoseria ci si affida a indagini demoscopiche. Bravi, un riferimento molto sicuro e che evita discussioni, come no.
Un riferimento sicuro, invece, sono le presenze allo stadio (numero di biglietti e abbonamenti venduti), gli abbonamenti tv e in misura minima e parziale le indagini demoscopiche.

[giangoverni]

domanda stupida (lo chiedo perchè non ne ho idea..)

come si fa a fare la conta di tutti i tifosi di una società di calcio? Passano porta a porta in tutta italia a chiedere? Facciamo un altro censimento istat a tappeto? Facciamo tutti outing?

I bambini contano? Gli anziani che non vanno allo stadio e non sono payperview muniti contano? Contano solo i paganti o anche i simpatizzanti?

Perchè in ballo ci sono parecchi dindini..

L'ho detto in un altro post. Devono contare soltanto coloro che pagano perché si distribuiscono i loro soldi. E come? Forse con un censimento fra tutti i paganti di Sky e mediaset.

[geddy]

Credo conti, molto. il dato delle partite disputate in trasferta. QUanti vedono la Lazio in tv quando gioca fuori? Non tantissimi. Non è particolarmente buono neanche il dato delle partite casalinghe contro le cosidette squadrette, a quanto so io. CHiacchiere però. Non ho alcun modo di sapere se siano veritiere o no.

[franz_kappa]

L'ho detto in un altro post. Devono contare soltanto coloro che pagano perché si distribuiscono i loro soldi. E come? Forse con un censimento fra tutti i paganti di Sky e mediaset.

Caro Giangoverni, la tua come la mia opinione su come si deve distribuire questa quota di diritti tv conta poco, anzi zero.
Il PARLAMENTO  ha già deciso anni fa (sotto il governo Prodi 2, ministro melandri) il criterio di distribuzione collettiva dei diritti tv. E, nel dettaglio, il 30% della torta complessiva di diritti tv riconducibile al peso numerico di ogni tifoserie dovrà essere diviso secondo il cosiddetto 'bacino di utenza' .

Lo ha anche scritto in un suo precedente post f_m. Post che alcuni non hanno letto proprio, visto che si continua a leggere "io afrei così, io farei cosà". Ma ci sta. Capisco sia più interessante accapigliarsi su quale soggetto è proprietario del napoli (poi però non ci lamentiamo se il livello del forum scade. A me pare che a molti interessano solo certi argomenti. Salvo poi lamentarsi che di quegli argomenti si parla troppo sul forum. mah...  .

Ciò detto, la risposta è disabitato è che per misurare e 'ponderare' i tifosi dei club di serie A vengono utilizzate indagini demoscopiche, come stabilito dalla normativa di riferimento sui diritti tv. I club si dovrebbero mettere d'accordo su questo punto in Lega Calcio.

Ma c'è un problema: e varie società dispongono di indagini diverse che forniscono risultati discordanti. Per quello c'è tensione tra i Presidenti. Si potrebbe parlare di questo in serenità e con l'intenzione di approfondire. Se ce ne fosse la voglia, però...
 

[BobLovati]

L´atroce dubbio che mi tormenta è:

 - Gazzetta : 1 pugno

 - Il Fatto    : 2 pugni

 - Rep.it      : 1 pugno

Cioè i giornalisti presenti nun so´ boni a conta´, non erano presenti o, pur essendo presenti ognuno li conta in un modo suo ?

[franz_kappa]

Cioè i giornalisti presenti nun so´ boni a conta´, non erano presenti o, pur essendo presenti ognuno li conta in un modo suo ?

E' un particolare di nessuna importanza, Bob. 

E poi, a occhio e croce, alla cena dei Presidenti non era presente alcun giornalista in veste ufficiale di cronista ammesso al simposio (a che titolo ci sarebbe dovuto essere, in fondo?).

Tutti hanno scritto ciò che è stato loro riferito. E non è improbabile, in tal senso, che le testimonianze siano discordanti.