Autore Topic: La Lunga marcia - "cosa vogliamo fare da grandi?"  (Letto 4448 volte)

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Offline robylele

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Re:La Lunga marcia - "cosa vogliamo fare da grandi?"
« Risposta #40 : Giovedì 24 Marzo 2011, 20:26:14 »
se non arriviamo a 120 ml. vorrà dire che apriamo un terzo bar.

anche questa mi pare un'idea innovativa.

'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

bak

Re:La Lunga marcia - "cosa vogliamo fare da grandi?"
« Risposta #41 : Giovedì 24 Marzo 2011, 21:08:14 »


ot cosa è il bar nella piazza centrale di Lugano ? Perchè se è quello, io c'ho mangiato e non spesi neanche tanto  ;D

Offline Matita

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Re:La Lunga marcia - "cosa vogliamo fare da grandi?"
« Risposta #42 : Giovedì 24 Marzo 2011, 21:16:29 »
E' il ristoBar dell' OM , quello che dice Fish.

Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline Matita

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Re:La Lunga marcia - "cosa vogliamo fare da grandi?"
« Risposta #43 : Giovedì 24 Marzo 2011, 21:21:47 »


Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
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Re:La Lunga marcia - "cosa vogliamo fare da grandi?"
« Risposta #44 : Giovedì 24 Marzo 2011, 22:10:31 »

Se partiamo da 50 euro per le monte mario a scendere riempiamo lo stadio si.....


Diciamo che costano la meta' , invece.


E co sti prezzi si fa la corsa all'abbonamento....

Stai parlando di un modello tedesco. Ottimo.
Non ci fate caso che le curve sono generalmente piene, ma le tribune languono e parecchio. Chissà perchè ... 80 euro di Monte Mario per vedermi lazio-Cesena: ma siete pazzi!


Non ti deve quadrare, è il costo del biglietto.

L'abbonamento di sicuro costa meno per cui tutti sti ostacoli non li vedo.

Prendi il bar "fish" che è un locale grandissimo , mica un baretto qualsiasi , che frutta 10 milioni l'anno.




Un Bar come quello nello stadio , altre attivita' nello stadio , e spiegami perchè non ci si possono fare ottimi ricavi.

Altrochè ripeto.

E bravo Zaradona che ha trovato quello che dicevo io!

Ci sono passato davanti l'estate scorsa mentre passeggiavo sul +porto di Marsiglia. Ho sgranato gli occhi e mi sono detto: ma guarda questi che fanno! Era una giornata di agosto, era mezzogiorno e c'era gente seduta al tavolo che sorseggiava una birretta davanti al porto.
Immaginate qui a Roma, una cosa del genere a San Silvestro, a Piazza Risorgimento oppure a Ostia.

Hai visto Pomata? Sembra il bar latteria di via di Torpignattara, quello dove fai la schedina la sera ...
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Offline Matita

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Re:La Lunga marcia - "cosa vogliamo fare da grandi?"
« Risposta #45 : Giovedì 24 Marzo 2011, 22:15:12 »
Stai parlando di un modello tedesco. Ottimo.
Non ci fate caso che le curve sono generalmente piene, ma le tribune languono e parecchio. Chissà perchè ... 80 euro di Monte Mario per vedermi lazio-Cesena: ma siete pazzi!

Sto parlando di Inghilterra.

E in certi stadi inglesi , in curva , vedi meglio che oggi in tevere laterale.
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POMATA

Re:La Lunga marcia - "cosa vogliamo fare da grandi?"
« Risposta #46 : Giovedì 24 Marzo 2011, 22:16:46 »
Stai parlando di un modello tedesco. Ottimo.
Non ci fate caso che le curve sono generalmente piene, ma le tribune languono e parecchio. Chissà perchè ... 80 euro di Monte Mario per vedermi lazio-Cesena: ma siete pazzi!


E bravo Zaradona che ha trovato quello che dicevo io!

Ci sono passato davanti l'estate scorsa mentre passeggiavo sul +porto di Marsiglia. Ho sgranato gli occhi e mi sono detto: ma guarda questi che fanno! Era una giornata di agosto, era mezzogiorno e c'era gente seduta al tavolo che sorseggiava una birretta davanti al porto.
Immaginate qui a Roma, una cosa del genere a San Silvestro, a Piazza Risorgimento oppure a Ostia.

Hai visto Pomata? Sembra il bar latteria di via di Torpignattara, quello dove fai la schedina la sera ...

Bello davvero, ma 5 milioni l'anno me sembrano troppi...comunque possiamo cominciare cosí:



 :D :D :D sai com'é, lotito cia er braccetto corto :D :D :D

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Re:La Lunga marcia - "cosa vogliamo fare da grandi?"
« Risposta #47 : Giovedì 24 Marzo 2011, 22:19:24 »
Bello davvero, ma 5 milioni l'anno me sembrano troppi...comunque possiamo cominciare cosí:



 :D :D :D sai com'é, lotito cia er braccetto corto :D :D :D

Va bbè dai per cominciare può andare bene.
La grattachecca e il cocomero griffato.
D'inverno panini notturni a porta maggiore che dovemo finanzià la champions ...
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POMATA

Re:La Lunga marcia - "cosa vogliamo fare da grandi?"
« Risposta #48 : Giovedì 24 Marzo 2011, 22:28:48 »
Di benedetto giá s'è messo all'opera...


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Re:La Lunga marcia - "cosa vogliamo fare da grandi?"
« Risposta #49 : Giovedì 24 Marzo 2011, 22:30:16 »
Tottenham-Real  da 50 a 75 sterline per i posti rimasti.

Invece col west ham , ora su sky , 15-30 steline.

Ma guardate dove sono i  tifosi....


ps. c'è pure Hitz
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Re:La Lunga marcia - "cosa vogliamo fare da grandi?"
« Risposta #50 : Giovedì 24 Marzo 2011, 22:37:38 »
Infatti io il sasso l'avevo lanciato quando si parlava del Flaminio...

Acquisire attività e locali commerciali vicino allo stadio che generano ricavi 365 gg all'anno.. e non una volta a settimana.

Il bar dell OM lo fa.. ma a Marsiglia c'è solo una squadra. Un 5 vetrine brandizzato Lazio nel centro di Roma verrebbe come minimo devastato. A largo argentina c'è il ducati caffè.. che è frequentato da turisti e ducatisti.

Ho paura che un bar laziale sarebbe sempre vuoto, ma è una mia paura personale, sicuramente è una ottima idea ed io ci fare colazione ben volentieri.

La Lazio deve costruirsi un mini impero economico indipendente dal calcio. Un centro commerciale di medie dimensioni (lo so per lavoro) finito ti costa intorno ai 10-12 mln, se vendi in toto le metrature, ci fai circa il doppio (almeno) se affitti le metrature ti garantisci un ritorno annuo almeno di 3-4 mln..
Ne ho progettato uno a catania e le cifre erano queste..

Centro commerciale a parte, la lazio dovrebbe avere supermercati di proprietà (senza brand Lazio) che generino profitti, cinema multisala, appartamenti che affitta, campi sportivi.. allora sì che ci sarebbe una base solida.

La Lazio di oggi è: un negozio a roma, uno a fiumicino, uno a valmontone, ed uno a soratte. Altre attività oltre la Lazio calcio che generano flussi di cassa, zero!

Già i topi di soli negozi a roma ne hanno una quindicina minimo..

L'approccio low-cost al quale faceva riferimento MF prima non è errato: un seggiolino vuoto è un incasso mancato. In uno stadio da 70mila, è meglio avere 60k persone che pagano 20 euro che 25 mila a 40 euro.

I costi vivi dello stadio sono gli stessi, sia che ci si vada in 15mila che in 70 mila.

Io sarei anche disposto a rinunciare ad un paio di campagne acquisti per un radicamento sul territorio del genere..
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

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Re:La Lunga marcia - "cosa vogliamo fare da grandi?"
« Risposta #51 : Giovedì 24 Marzo 2011, 22:40:32 »
Intanto per quanto riguarda il botteghino facciamo un confronto con la AS nelle ultime tre stagioni

LAZIO
Ricavi   Gare       Biglietti   Abbonamenti
2007-08   11,275    352.346     14.730
2008-09   9,874           246.686     24.870
2009-10   10,307    247.963     27.246

Roma         
Ricavi   Gare   Biglietti   Abbonamenti
2007-08   38,758    489.879     27.904
2008-09   31,92            365.682     29.486
2009-10   23,821    490.749     24.861

Si ricorda che i dati della Lazio sono una mia elaborazione dal momento che - piccola postilla sulla chiarezza della comunicazione finanziaria - nel bilancio Lazio si parla complessivamente di presenze allo stadio con un dato in cui si sommano le presenze da abbonati e quelle da biglietti. Si ricordi che la quota abbonati per ogni partita è sempre fissa, nel senso che se per esempio una società fa 20 mila abbonati, in ogni partita verranno considerati sempre presenti.
Pag. 9 del bilancio Lazio
Presenze allo stadio
Il numero complessivo di spettatori per le partite di campionato disputate in casa è stato
di 701.839 contro i 660.945 della passata stagione (+6,19%). In particolare il numero
delle presenze degli abbonati è aumentato da 472.531 a 517.684 e gli spettatori paganti
sono diminuiti da 188.414 a 184.155.


Nel bilancio della AS c'è una tabella dove si indicano il numero dei biglietti venduti in maniera distinta dagli abbonati; inoltre si riportano le presenze, oltre agli incassi, per ogni manifestazione a cui partecipa l'accolita dai natai incerti.

Riporto a titolo di esempio le pag. 240 e 241 del bilancio della AS come esempio.

I Ricavi da abbonamenti della stagione sportiva 2009-2010, pari a 7.531 migliaia di euro
(9.361 migliaia di euro, al 30 giugno 2009), pur se con valori assoluti di rilievo, si
presentano in diminuzione di 1.830 migliaia di euro, rispetto all’esercizio precedente, registrando n. 24.861 sottoscrittori (n. 29.486, nella stagione sportiva 2008-2009), che
hanno generato incassi (al lordo di IVA) per 8.694 migliaia di euro (10.852 migliaia di euro,
nella stagione sportiva 2008-2009).
I Biglietti venduti nel corso della stagione sportiva per le gare in casa, risultano così
distribuiti nelle diverse competizioni sportive:

Competizione sportiva 30.06.10 30.06.09
Campionato Serie A 316.843 197.203
Coppe internazionali 131.563 153.614
TIM Cup 42.343 14.865
Totale 490.749 365.682

Il numero di biglietti venduti risulta complessivamente in crescita (+34%), rispetto
all’esercizio precedente, principalmente per la maggior incidenza dei biglietti venduti per le
gare di Campionato, dovuta sia ai positivi effetti prodotti sulla vendita dei biglietti dalle
performance sportive della prima squadra, sia al minor numero di abbonamenti emessi ad
inizio Campionato. Anche nella stagione sportiva 2009-20010, si è confermata la tendenza
alla maggiore concentrazione delle vendite per le gare di cartello, a causa della più
generale crisi economica del maggior numero di gare casalinghe disputate (UEL e Tim
Cup), dell’ampia e più economica offerta televisiva, e da una pluralità di fattori che
interessano nel loro complesso la fruibilità dello Stadio Olimpico.
In crescita anche la vendita di titoli di accesso per le gare di TIM Cup, dovuto al maggior
numero di gare disputate (quarti di finale e semifinale) nella stagione mentre risulta in
flessione il numero dei biglietti venduti per le gare casalinghe dell’Uefa Europa League, per
la minor attività della competizione, rispetto all’Uefa Champions League disputata
nell’esercizio precedente.
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« Risposta #52 : Giovedì 24 Marzo 2011, 22:44:14 »
Infatti io il sasso l'avevo lanciato quando si parlava del Flaminio...

Acquisire attività e locali commerciali vicino allo stadio che generano ricavi 365 gg all'anno.. e non una volta a settimana.

Il bar dell OM lo fa.. ma a Marsiglia c'è solo una squadra. Un 5 vetrine brandizzato Lazio nel centro di Roma verrebbe come minimo devastato. A largo argentina c'è il ducati caffè.. che è frequentato da turisti e ducatisti.

Ho paura che un bar laziale sarebbe sempre vuoto, ma è una mia paura personale, sicuramente è una ottima idea ed io ci fare colazione ben volentieri.

La Lazio deve costruirsi un mini impero economico indipendente dal calcio. Un centro commerciale di medie dimensioni (lo so per lavoro) finito ti costa intorno ai 10-12 mln, se vendi in toto le metrature, ci fai circa il doppio (almeno) se affitti le metrature ti garantisci un ritorno annuo almeno di 3-4 mln..
Ne ho progettato uno a catania e le cifre erano queste..

Centro commerciale a parte, la lazio dovrebbe avere supermercati di proprietà (senza brand Lazio) che generino profitti, cinema multisala, appartamenti che affitta, campi sportivi.. allora sì che ci sarebbe una base solida.

La Lazio di oggi è: un negozio a roma, uno a fiumicino, uno a valmontone, ed uno a soratte. Altre attività oltre la Lazio calcio che generano flussi di cassa, zero!

Già i topi di soli negozi a roma ne hanno una quindicina minimo..

L'approccio low-cost al quale faceva riferimento MF prima non è errato: un seggiolino vuoto è un incasso mancato. In uno stadio da 70mila, è meglio avere 60k persone che pagano 20 euro che 25 mila a 40 euro.

I costi vivi dello stadio sono gli stessi, sia che ci si vada in 15mila che in 70 mila.

Io sarei anche disposto a rinunciare ad un paio di campagne acquisti per un radicamento sul territorio del genere..

Solo una cosa.
Perché dici:Ho paura che un bar laziale sarebbe sempre vuoto, ma è una mia paura personale, sicuramente è una ottima idea ed io ci fare colazione ben volentieri.?
Visto il caffè ducati in centro? basta soltanto metterlo in piede e poi vedrai come si riempie di laziali! Altro che devastazioni. Mettici un paio di frigoriferi con l'auricolare alla porta e poi vedi.
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Re:La Lunga marcia - "cosa vogliamo fare da grandi?"
« Risposta #53 : Giovedì 24 Marzo 2011, 22:48:53 »
Tutti i torti non ce li ha.

Ma apri un locale cosi su via dei fori imperiali.....

Conosco una persona che aveva un bugigattolo 4 anni fa su quela via.

Ora ha un ristorante della madonna..
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Re:La Lunga marcia - "cosa vogliamo fare da grandi?"
« Risposta #54 : Venerdì 25 Marzo 2011, 07:37:15 »
il modello inglese va sempre guardato bene nei dettagli e non solo negli aspetti che interessano.

il discorso ManUtd ad esempio e' molto calzante, con una tifoseria che sempre di piu' si sta colorando di Giallo-Verde, i vecchi colori della societa', in protesta contro Glazer, ma mai ha parlato di disamoramento o ci ha tolto la Manchesterita' Unita.

E' una protesta che cresce ma che non 'intacca' la societa' stessa.

E questo perche' la cultura e' molto differente, a cominciare dal fatto che i club sono un fenomeno ancora molto locale, motivo per cui e' errato dire che a Londra esistono 7/8/9 clubs quanti sono, perche' nessuno nato sud del tamigi si sognerebbe di tifare Tottenham o Arsenal se non per gli stessi motivi che molti nati a Reggio Calabria tifano Juve.

Ma un inglese non trova piacevoli tali motivazioni.

cosi come mai si metterebbe a fare campagne di protesta per l'abbassamento del prezzo delle singole partite, cosi come e' normale 'costringere' il tifoso interessanto a vedere una partia di cartello a comprare anche altrettanti biglietti per una parttita minore, insomma se ti capita di voler andare a vedere Lazio-Juve, ti potresti ritrovare a dover comprare anche un Lazio-Cesena.

cosi come la lotta contro gli ultras, perche' alla fine gli hooligans altro non sono, e' stata sostenuta con l'appoggio dello stato, della polizia e dell'opinione pubblica.

Se viene comminato un Daspo ad un tifoso solo per mimare l'aereo del ManUtd, non si montano casi in radio locali o in forum.

cosi come non potrebbe mai accadere che uno striscione che ricordi la tragedia, o qualunque altra, venga esposto dai tifosi del City durante un derby.

e dovesse succedere i primi ad incaxxarsi sarebbero gli stessi tifosi del City per lo sputtanamento ricevuto.

tutto cio', e molto altro, facilita enormemente la societa' nelle varie campagne.

se Abramovich pensa a fare i 'cuccioloni' l'idea non viene sputtanata dal giorno dopo dal giornalismo tifoso del Chelsea, ma anzi vista come un ottima manovra di marketing, cosi come tutte le attivita' atte a invitare il tifoso in un modo o nell'altro allo stadio.

e qui il tifo viene tramandato di padre in figlio, mantenendo quel senso di localita' ed appartenenza di cui parlavo prima, da creare per molti clubs, vere e proprie liste di attesa per le prelazioni agli abbonamenti stessi, che in Italia ci si scorda. Tanto che la 'battaglia' tipica su 'chi ha fatto piu' abbonamenti fino ad oggi' pre-campinato non si scatena mai.

da notare come invece da noi se gli abbonamenti vengono 'regalati' allora ci si vuole comprare i tifosi, e se lo stadio e' vuoto allora la colpa e' di chi fa i biglietti troppo alti.

c'e' poi un gusto per la gadget-tistica nei paesi anglosassoni che nei paesi latini...latita che anche qui fa la differenza.

chiudo dicendo che e' un po' leggenda ed un po' mito che allo stadio qui si vada come si va all'opera, cosi come l'idea che non entrino personaggi alquanto eccitati.

piuttosto l'apporto delle forze dell'ordine e' molto piu' pianificato per contenere un certo tipo di tifo, anche con le cosidette 'buone maniere' che, ancora, in Italia e' lungi dal venire, lasciando il tutto nelle mani di steward che non ci pensano due volte a 'non impicciarsi'.

giustamente.