Autore Topic: Vince la prepotenza  (Letto 13543 volte)

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Mark Lenders

Vince la prepotenza
« : Lunedì 19 Aprile 2010, 14:42:02 »
Dopo ieri leggo una delusione definitiva, anche da parte di firme solitamente razionali e innamorate della Lazio nel modo più nobile. Io stesso ho scritto che, nonostante ieri non meritasse di perdere, non perdono questa squadra e questo gruppo che in larga parte è marcio: gente che gioca due partite all'anno, perché sa che noi siamo scemi e di quelle ci accontentiamo, può campare tranquilla solo se le vince. Non mi interessa se la Roma è superiore in una misura ben sintetizzata dai 34 punti di divario: se tu non mi dai il minimo indispensabile nelle 36 partite "normali", io ti chiedo di fare l'impossibile nelle due "speciali". E se non mi porti a casa neanche uno straccio di pareggio per me sei morto.
Dopo di che, non condivido chi scrive che questo è il punto più basso della nostra storia, che questa non è più la Lazio, che è giusto non fare più l'abbonamento, e roba del genere. Basta leggere la nostra storia, che è lunga ma anche piena di sofferenze, per renderci conto che le cose non stanno come dite voi, e che di periodi anche molto peggiori di questo ne abbiamo passati diversi. Il vero problema, ragazzi miei, è la Roma. Se la Roma fosse non dico decima, ma anche solo quarta, noi non ci troveremmo scaravantati in questo stato di prostrazione morale. Ci ribelliamo a una realtà indigeribile prendendocela con la Lazio e il suo presidente, che hanno colpe enormi, ma in realtà ciò che ci fa soffrire è la Roma. E allora analizziamolo, il problema-Roma.
Potevamo accettare la Roma di Franco Sensi, che vinse uno scudetto impegnando metà del suo patrimonio, mentre NON POSSIAMO, NON VOGLIAMO, NON DOBBBIAMO accettare quella di Rosella, che vive al di sopra delle proprie possibilità non pagando i debiti, coperta da un sistema politico che la usa come "circenses" per lenire, almeno nella Capitale, le sofferenze di un popolo costretto a vivere in un'Italia sempre più in crisi, sempre più declinante. Siccome loro sono "deppiù", siccome portano più voti, siccome sono meglio rappresentati nelle stanze dei bottoni e nelle redazioni dei giornali, siccome sono prepotenti e fanno casino (basti ricordare che clima c'era in città all'epoca del loro pessimo avvio di stagione) con loro si chiude sempre un occhio. Calciopoli li sfiora ma non li tocca, e il presidente della loro principale antagonista contribuisce a mantenerli ad alto livello strapagandogli i mezzi giocatori che scelgono di cedere e regalandogli quelli di cui hanno bisogno.
Insomma, noi, almeno in buona parte, siamo civili e maturi, ci turiamo il naso di fronte a Lotito perché comunque ci ha salvato dal fallimento e perché comunque alternative concrete che non si chiamino Stefano Greco o Giorgio Chinaglia non sono spuntate all'orizzonte. Loro invece puntano i piedi e ottengono eccezioni alla regola. Ottengono che Unicredit non esiga il pagamento delle rate, ottengono che una società appartenente a un gruppo indebitato per oltre 400 milioni di euro possa permettersi il rinnovo quinquennale del contratto di un ex calciatore, di un fenomeno da baraccone buono solo a festeggiare da minus habens una vittoria ottenuta grazie al fatto che lui e l'altro buffone con la barba sono stati cacciati dal rettangolo di gioco a calci nel culo. Ottengono la franchigia, l'impunità, la tutela politica.
Allora mi faccio e vi faccio una domanda. Vale davvero la pena stare qui a cantarcela e suonarcela, raccontandoci che siamo diversi e che siamo migliori? Tutto vero, per carità, ma fuori dalle porte di casa nostra è già gazzarra, e i luoghi di lavoro diventano sempre più invivibili, e, soprattutto, la nostra anima si riempie, giorno dopo giorno, di un fiele rancido che ci avvelena l'esistenza. Vale la pena sopprtare tutto questo con un alto profilo morale, o forse converrebbe adeguarci ai brutti tempi che corrono, e imboccare anche noi il facile viale della prepotenza? Io non sono mai andato a una manifestazione contro Lotito e non gli ho mai cantato PDM allo stadio, perché mi è sempre sembrato un comportamento immaturo. Tuttavia, l'esempio che arriva dall'altra parte del Tevere ci dice che all'immaturità alla fine la si dà vinta, perché lo status quo e l'ordine pubblico vanno mantenuti a qualunque prezzo. Non lo so, ditemi voi. Che ne pensate? Qui siamo a un bivio.

bak

Re:Vince la prepotenza
« Risposta #1 : Lunedì 19 Aprile 2010, 14:54:14 »
Sintetizzando vince l'Andreotti style, quel sottobosco di magliari smargiassi, leccaculi impenitenti.
La vittoria del generone romano.

Vale la pena sopprtare tutto questo con un alto profilo morale, o forse converrebbe adeguarci ai brutti tempi che corrono, e imboccare anche noi il facile viale della prepotenza? Io non sono mai andato a una manifestazione contro Lotito e non gli ho mai cantato PDM allo stadio, perché mi è sempre sembrato un comportamento immaturo. Tuttavia, l'esempio che arriva dall'altra parte del Tevere ci dice che all'immaturità alla fine la si dà vinta, perché lo status quo e l'ordine pubblico vanno mantenuti a qualunque prezzo. Non lo so, ditemi voi. Che ne pensate? Qui siamo a un bivio.

Lo sostengo da tempo. Questa presunta superiorità morale che avanziamo, ci stà riducendo sempre di più ai minimi termini.
Ho sempre odiato il "voi plebei, noi patrizi" predicato da tanti sostenitori anche nel nostro ambiente; questa nicchia ci stà sempre più autoisolando, non solo nel contesto romano, ma in quello, ahimè, più grande, nazionale.

porgasm

Re:Vince la prepotenza
« Risposta #2 : Lunedì 19 Aprile 2010, 15:05:32 »
Lo sostengo da tempo. Questa presunta superiorità morale che avanziamo, ci stà riducendo sempre di più ai minimi termini.
Ho sempre odiato il "voi plebei, noi patrizi" predicato da tanti sostenitori anche nel nostro ambiente; questa nicchia ci stà sempre più autoisolando, non solo nel contesto romano, ma in quello, ahimè, più grande, nazionale.

bene

bisogna tornare terreni
guasconi, sboroni
bisogna essere i primi a mena' (metaforicamente, anche se...)
bisogna sempre avere l'ultima parola
quando vinci un derby, li devi soffoca', no quelle mezze pippate de "stamattina so' entrato in ufficio e non ho detto nulla...l'ho solo guardati soffrire"
maddechè
li devi sotterrà

invece, famo li fighi
i superiori
ci stiamo a specializza', come i dinosauri
solo che alla prima scureggia de vulcano, i dinosauri so' spariti e le formiche no

in questo senso, anche loro rischiano
meno, ma rischiano
in un futuro prossimo, avendo ceduto aquilani e con de rossi perenne tentato (sempre che non lo vincano, 'sto scudo), e sopratuttto con un titty allo stremo, la loro "presa" sulla romanità sta svanendo: un montenegrino, un francese, qualche brasiliano, due o tre veneti

se vogliamo, la Lazio di Cragnotti ha ANCHE sventrato un attaccamento alla città
in questo, salvo poi restare tutti delusi dalla capoccia di PDC, il suo ritorno era stato visto (unanimamente) come un ritornare A Roma

io credo che l'anno prossimo, e lo dico grattandomi i co@lioni a sangue, la Presidenza capisca che rifondare srà importante, ma anche CON CHI rifondare sarà importante, e non parlo solo del valore dei calciatori

Offline Reflexblue

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Re:Vince la prepotenza
« Risposta #3 : Lunedì 19 Aprile 2010, 15:07:38 »
Sono vent'anni che vedo derby allo stadio.

E' capitato diverse volte -non tante, in verità- di affrontarli in condizioni di classifica precarie, ma mai un coro "serie b serie b" è risuonato nel mio cervello con tale prepotenza. Lo scrivo meglio, per chi avesse visto la partita in tv: SERIE B SERIE B

Se fossero quarti, cambierebbe poco. Anzi, sarebbe concentrati esclusivamente sulla nostra ipotetica retrocessione.

C'è solo responsabile. Quando se ne andrà sarà sempre troppo tardi.

Boks XV

Re:Vince la prepotenza
« Risposta #4 : Lunedì 19 Aprile 2010, 15:09:44 »
 Che ne pensate?

io penso che se Bigiarelli e il generale Vaccaro fossero vivi guiderebbero la carica.

concordia parvae res crescunt  è stato ormai superato dalla storia.

bak

Re:Vince la prepotenza
« Risposta #5 : Lunedì 19 Aprile 2010, 15:13:07 »
@ Porgasm
Forse sulla vecchia LN, solo io e te ci eravamo schierati apertamente per questa ipotesi.

Sono vent'anni che vedo derby allo stadio.

E' capitato diverse volte -non tante, in verità- di affrontarli in condizioni di classifica precarie, ma mai un coro "serie b serie b" è risuonato nel mio cervello con tale prepotenza. Lo scrivo meglio, per chi avesse visto la partita in tv: SERIE B SERIE B

Se fossero quarti, cambierebbe poco. Anzi, sarebbe concentrati esclusivamente sulla nostra ipotetica retrocessione.

questo è il classico esempio di scuola.
Complessati e ridicoli come pochi, baratterebbero un loro scudetto con la nostra B (vedi post di Chemist in qualche angolo del forum), vengono allo stadio con lo striscione complessati e ridicoli rivolto a noi Laziali.
E i media, gli fanno da cassa da risonanza, pubblicamendo foto ed inquadrature. Sono peggio della mafia in Sicilia.

Offline NoSurrender

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Re:Vince la prepotenza
« Risposta #6 : Lunedì 19 Aprile 2010, 18:50:51 »
ML,certo che la Roma è uno dei problemi.

Il punto è che non è accettabile tenere la Lazio in queste condizioni indecenti rispetto ai dirimpettai.

Almeno un tempo,in un calcio peraltro del tutto diverso,la Lazio aveva un'anima,avevamo dei calciatori grandissimi cui attaccarci per farci coraggio,per vantarci,per amarli,anche quando eravamo piccoli piccoli.

Al momento,non c'è una figura nella Lazio cui io possa volgermi per avere un po' di conforto: non un giocatore cui io sia affezionata,che mi scaldi il cuore,che mi faccia entusiasmare per un gesto tecnico o per un episodio.

Al contrario,devo vedere errori marchiani in un derby FONDAMENTALE. Devo veder tirare quel rigore molliccio da un calciatore appena arrivato che (a questo punto spero) se ne andrà a fine stagione,una meteora che ha consegnato loro,con leggerezza e codardia,uno scudetto,ributtandoci nella zona retrocessione.

Non è un caso,quel rigore: nasce da tutta una gestione assurda,da uno snaturamento totale dell'essenza della Lazio che ha un solo,unico,grandissimo responsabile,il presidente. Io nella sua Lazio dei cento giocatori scommessa,dei migliori che se vanno appena possono,delle cause (perse),della finta retorica ABBEBBEBIKILA,in una Lazio senza un rigorista,senza un capitano,cavolo! non mi riconosco più. Ho retto e retto,ma oggi,dopo l'ennesima umiliazione,mi sento come se avessi perso un amore. Ma non come quando si viene lasciati,come quando ti rendi conto di non amare più qualcuno,qualcosa si è rotto dentro e sai che niente lo può riparare. E considerando cosa significa per me la Lazio,mio nonno,mio padre,la mia infanzia,davvero è un grandissimo dolore.
"No retreat, baby, no surrender"


Offline syrinx

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Re:Vince la prepotenza
« Risposta #7 : Lunedì 19 Aprile 2010, 21:03:34 »
NoSurrender, ti stimo. Le tue senzazioni e le conseguenze che ne scaturiscono sono rispettabilissime oltre che compresibili. Se non tornerai sui tuoi passi credo che avrai una vita più serena, perchè la storia della Lazio è sofferenza, da sempre.

I miei sentimenti in questo momento sono totalmente l'opposto dei tuoi, e spero che li rispetterai come io rispetto i tuoi. Io, oggi, amo la Lazio più che mai. Non mi frega niente di Lotito che da qualche settimana è opportunamente nell'ombra, ne stai parlando solo tu qui sopra mi sembra. Non mi frega neinte dei mercenari. Mi fega solo dell Lazio.

Viviamo il momento in modi diversi. Entrambi legittimi e rispettabili.

Mark Lenders

Re:Vince la prepotenza
« Risposta #8 : Lunedì 19 Aprile 2010, 22:25:59 »
ML,certo che la Roma è uno dei problemi.

Il punto è che non è accettabile tenere la Lazio in queste condizioni indecenti rispetto ai dirimpettai.

Qui di indecente c'è soprattutto la classifica, che è figlia di scelte sbagliate e di una politica autoritaria rivelatasi perdente, perché come abbiamo detto mille volte il sistema non lo cambi da solo, specie se sei un pesce piccolo. A Lotito possiamo imputare l'arroganza e la presunzione, ma se parliamo di investimenti (vado a memoria) credo che quest'estate la Lazio, coi riscatti di Zarate e Matuzalem, abbia speso più della Roma.
A me dispiace, più che non avere Messi e Ronaldo, il fatto di perdere Macheda e Faraoni. Però lo vedi com'è, guarda De Silvestri: sanno che noi abbiamo bisogno di identità e ci marciano, battono cassa fin da quando sono lattanti spalleggiati da una comunicazione in malafede. E allora mi dispiace, andassero a farsi fottere. Non ho bisogno di presunte bandiere che ricattano il mio club. Non ho bisogno di un Francesco Totti laziale.

Almeno un tempo,in un calcio peraltro del tutto diverso,la Lazio aveva un'anima,avevamo dei calciatori grandissimi cui attaccarci per farci coraggio,per vantarci,per amarli,anche quando eravamo piccoli piccoli.

Che intendi per grandissimi? E da quando inizia "un tempo"? Ruben Sosa era meglio di Zarate? Ledesma è peggio di Pin? O consideri solo il periodo di Cragnotti?

Al momento,non c'è una figura nella Lazio cui io possa volgermi per avere un po' di conforto: non un giocatore cui io sia affezionata,che mi scaldi il cuore,che mi faccia entusiasmare per un gesto tecnico o per un episodio.

Zarate lo era, perdonami. Lo stanno, lo stiamo distruggendo giorno dopo giorno, ma Zarate ci ha scaldato eccome, e prima che tutto andasse a scatafascio aveva iniziato a diventare un simbolo. Non puoi negarlo. Ok, è stata una stagione orrenda e lui ha giocato malissimo, ma ricordiamoci che un anno fa, di questi tempi, la nostra preoccupazione principale era riscattarlo. E Lotito l'ha riscattato, cacciando più di 20 milioni cash. (Ok, non erano soldi suoi, ma insomma, dei quattrini sono stati investiti). Visto che quelli dell'Inter col Barcellona furono scambi, possiamo dire che nello scorso mercato solo la Juve ha speso di più per due calciatori, e cioè Diego e Felipe Melo. Guarda un po', i giocatori più pagati hanno fallito. Diciamolo sotto voce che se no questo si iscrive a Biancocelesti.org e ci fa il pippone su Bikila pure qua dentro...

Al contrario,devo vedere errori marchiani in un derby FONDAMENTALE. Devo veder tirare quel rigore molliccio da un calciatore appena arrivato che (a questo punto spero) se ne andrà a fine stagione,una meteora che ha consegnato loro,con leggerezza e codardia,uno scudetto,ributtandoci nella zona retrocessione.

Qua sono d'accordo con te, è impossibile non esserlo, ma quando dici

non mi riconosco più. Ho retto e retto,ma oggi,dopo l'ennesima umiliazione,mi sento come se avessi perso un amore. Ma non come quando si viene lasciati,come quando ti rendi conto di non amare più qualcuno,qualcosa si è rotto dentro e sai che niente lo può riparare. E considerando cosa significa per me la Lazio,mio nonno,mio padre,la mia infanzia,davvero è un grandissimo dolore.

non stai dicendo la verità, perché, cara No Surrender, all'indomani di un derby che FA MALE ALL'ANIMA tu sei qui, su un forum di laziali, a parlare con me che sono laziale della nostra Lazio!
Senti, ti dico una cosa. Quando eravamo forti infierivo sui romanisti dicendogli "Vi leveremo il vizio di tifare per la Roma". Lo dicevo perché per me quello era l'obiettivo più ambizioso, più godurioso di diecimila vittorie nostre o di diecimila sconfitte dei cani. Levajje lo stramaledetto vizzio. Bene, vale anche al contrario, ovviamente. Cioè: se te lo fai levare (da Lotito, dalla puzza di Ballardini che ancora appesta Formello, da Floccari, da chi vuoi tu) hai perso qualcosa che è molto più di un derby storico che consegnerà uno scudetto alle merde. Hai perso la tua identità, la tua idea, la tua causa. In una parola, ti sei arresa.
E com'è che ti chiami, te? Che direbbe il Boss?
Prenditi una sacrosanta pausa dallo stadio, prendi le distanze da una Lazio oggettivamente poco degna d'amore, ma sappi che non te la cavi così facilmente. La prossima volta che conta sul serio, spero non all'ultima giornata con l'Udinese, vedrai che aristamo tutti là. Non se ne esce. Mai  :)

POMATA

Re:Vince la prepotenza
« Risposta #9 : Lunedì 19 Aprile 2010, 23:51:13 »
Ma che cacchio state a dì, ma chi si é disinnamorato della Lazio, sempre fieri e orgogliosi dei nostri colori!!!

AVANTI LAZIO!!!

E CHE CAZZ ;)

Aquilotta del Nord

Re:Vince la prepotenza
« Risposta #10 : Martedì 20 Aprile 2010, 00:01:47 »
Ottimo Mark Lenders  :love7:

Penso che il momento che sta passando NoSurrender sia comprensibile, però sta qui, sta qui... e non se ne andrà, son pronta a scommetterci la cistifellea  ;D

Mi ritrovo molto anche in quello che dice syrinx: in questo momento amo la Lazio più che mai e me la difendo con le unghie e con i denti da tutti sti avvoltoi spelacchiati, che prima o poi atterreranno. Ma non troveranno una carogna da spolpare, proprio no!

Offline benvolio

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Re:Vince la prepotenza
« Risposta #11 : Martedì 20 Aprile 2010, 00:12:54 »
Basta che Lotito taccia e tutto appare come deve essere NS: la Lazio, un tentatico storico, un'idea collettiva, una comunita', un mondo intero. Come fai a non entusiasmarti vedendo Zarate andare tre volte sul fondo e mettere palla li' e sperare che uno la butti dentro? Come fai? In quei momenti ci sei tu, un mondo, la palla che viaggia e sibila...come fai...come fai a pensare a Lotito? come a Cragnotti? Animo! Animo! Lascia solo andare la storia, lasciala fluire...E tieni dritta la rotta! Avanti Lazio!

Offline giangoverni

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Re:Vince la prepotenza
« Risposta #12 : Martedì 20 Aprile 2010, 00:16:40 »
Io penso che Cragnotti ci abbia abituato male e che pochi di noi, soprattutto tra i più giovani, abbia voglia di tornare definitivamente nella mediocrità, quando passavamo dalla A alla B e riempivamo gli stadi quando lottavamo per non finire in C. Lotito ci ha salvato dal fallimento, è vero, però dopo cinque anni, siamo tornati indietro per colpa della sua gestione, improntata all'insipienza e all'arroganza. Io mi sono stancato di doverlo sempre ringraziare. Da lui pretendo molto di più perché il tempo è scaduto.
Ora importante è salvarci ma il rilancio sarà duro perché la squadra è da rifondare, a cominciare dal portiere.

Offline Er Matador

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Re:Vince la prepotenza
« Risposta #13 : Martedì 20 Aprile 2010, 01:30:09 »
Allora mi faccio e vi faccio una domanda. Vale davvero la pena stare qui a cantarcela e suonarcela, raccontandoci che siamo diversi e che siamo migliori? Tutto vero, per carità, ma fuori dalle porte di casa nostra è già gazzarra, e i luoghi di lavoro diventano sempre più invivibili, e, soprattutto, la nostra anima si riempie, giorno dopo giorno, di un fiele rancido che ci avvelena l'esistenza. Vale la pena sopprtare tutto questo con un alto profilo morale, o forse converrebbe adeguarci ai brutti tempi che corrono, e imboccare anche noi il facile viale della prepotenza? Io non sono mai andato a una manifestazione contro Lotito e non gli ho mai cantato PDM allo stadio, perché mi è sempre sembrato un comportamento immaturo. Tuttavia, l'esempio che arriva dall'altra parte del Tevere ci dice che all'immaturità alla fine la si dà vinta, perché lo status quo e l'ordine pubblico vanno mantenuti a qualunque prezzo. Non lo so, ditemi voi. Che ne pensate? Qui siamo a un bivio.
Ragionamento interessante, ben formulato e, temo, reso ancor più credibile dalla realtà dei fatti. Solo non capisco cosa c'entri Lotito: se dobbiamo essere immaturi, i bersagli sono altri e stanno dall'altra parte del Tevere.
Sarà anche vero che

non è accettabile tenere la Lazio in queste condizioni indecenti rispetto ai dirimpettai

ma il punto principale rimangono le agevolazioni, le coperture, i bilanci virtuali che permettono a una società tecnicamente fallita non solo di esistere, imponendoci una concorrenza sleale sul territorio della NOSTRA città, ma persino di competere ad alto livello in ambito sportivo.
A scavare il solco fra noi e loro è questo, non una gestione che, legittime depressioni individuali a parte, è coincisa con un periodo fra i migliori della nostra Storia (una partecipazione alla CL e due trofei in un quinquennio sono un po' meno usuali dalle nostre parti rispetto a una passeggiata sul cornicione della B, ce lo ricordiamo ancora?).
Perché un'organizzazione societaria e altre scelte discutibili, per quanto possano amareggiare, fanno sempre parte del calcio, mentre di quell'altro problema dovrebbe occuparsi piuttosto l'Antimafia.
Sempre a proposito di Lotito, sono fra quanti si augurano che il Presidente esca dalla sorta di eremo comunicativo e decisionale in cui vive rinchiuso, ma senza far entrare troppa aria.
Se l'amarezza per un errore inaccettabile trasforma un centravanti, senza il quale saremmo già in B da febbraio, in

un calciatore appena arrivato che (a questo punto spero) se ne andrà a fine stagione,una meteora che ha consegnato loro,con leggerezza e codardia,uno scudetto,ributtandoci nella zona retrocessione

e Muslera è colpevole di non aver reagito in 3-4 decimi di secondo ad un tiro che non aveva visto partire - cosa SCIENTIFICAMENTE impossibile per le facoltà umane, se vogliamo parlare dell'argomento con un minimo di serietà - al punto da suggerire una rifondazione

a cominciare dal portiere

ho la sensazione che il ruolo di Lotito come argine agli umori e all'incompetenza della piazza sia tutt'altro che esaurito.

Offline benvolio

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Re:Vince la prepotenza
« Risposta #14 : Martedì 20 Aprile 2010, 08:22:26 »
C'e' una contraddizione di fondo: invochiamo di abbandonare una nostra (presunta?) diversita' e nel far cio' in sostanza la rivendichiamo. Della' pensate mai che qualcuno possa mai farsi venire i dubbi di ML? Quelli sono realmente convinti che tutto quello che fanno e' giusto e che tutto gli e' dovuto, pure il ruolo di vittime mentre violano sistematicamente le regole anche piu' stupide. Noi ci siamo incagliati e scannati in anni di polemiche perche' Lotito e' apparso o e' (a questi fini poco rileva) espressione di un modo farisaico di fare impresa e di vivere. Ci e'apparso o e' (ripeto: non rileva) brutto e questo ci ha portato a divisioni incredibili. Come potremmo mai, mi chiedo e vi chiedo, assumere il pragmatico modo di questuare, pietire, fare i Masaniello? Non lo so, io non mi sento superiore a nessuno ma nel calcio come nella vita mi sento (stupidamente) legato ad un senso estetico senza il quale non mi sentirei me stesso.

Offline Centurio

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Re:Vince la prepotenza
« Risposta #15 : Martedì 20 Aprile 2010, 10:44:43 »
é dal 1927 che é cosí, la prepotenza e l'arroganza la fanno da padrone.

Potevamo accettare la Roma di Franco Sensi, che vinse uno scudetto impegnando metà del suo patrimonio, mentre NON POSSIAMO, NON VOGLIAMO, NON DOBBBIAMO accettare quella di Rosella, che vive al di sopra delle proprie possibilità non pagando i debiti, coperta da un sistema politico che la usa come "circenses" per lenire, almeno nella Capitale, le sofferenze di un popolo costretto a vivere in un'Italia sempre più in crisi, sempre più declinante. Siccome loro sono "deppiù", siccome portano più voti, siccome sono meglio rappresentati nelle stanze dei bottoni e nelle redazioni dei giornali, siccome sono prepotenti e fanno casino (basti ricordare che clima c'era in città all'epoca del loro pessimo avvio di stagione) con loro si chiude sempre un occhio. Calciopoli li sfiora ma non li tocca, e il presidente della loro principale antagonista contribuisce a mantenerli ad alto livello strapagandogli i mezzi giocatori che scelgono di cedere e regalandogli quelli di cui hanno bisogno.


tutto verissimo. Ma le loro coperture e strane "agevolazioni" si estendono anche all'estero, per via di non si sa quale amicizia. Basti ricordare la monetata a Frisk, un altro club sarebbe stato cacciato dall'europa per anni. o il prestito gratuito di Toni: mai al mondo il Bayern cederebbe gratuitamente in prestito un Toni, deve esserci altro sotto, cosí come Moratti rinforza la sua diretta concorrente non solo perché sia un completo idiota, ma per via di certi affarucci a Civitavecchia. La asroma é l'esempio piú lampante della nostra societá, dove il malaffare e la furbizia la fanno da padrone. Ci é stato detto che essere onesti é da stupidi, bisogna sapé fregá, esse fijidenamignotta. "Peró, fico esse fijidenamignotta, nó? 'nfinale stica, basta che aa romavince, che namo a festeggiá."

E allora Lotito lasci stare le cazzate de bikila e dei piedi scalzi, si faccia da parte e rimanga nell'ombra. Prenda moggi come dt, e non stó a scherzá.
servono fijidenamignotta per controbbatterli, no i Tare. Solo cosí se resta a galla. Gnete che sappia di "certi affarucci", gente che te dice a mezza bocca " se me rimanni quell'arbitro te rovino", gente che se je serve un giocatore lo prende senza stá a contrattá i buoni pasto.
Sta gente ce serve, mettiamocelo in testa.
sine pennis volare haud facile est

TD

Re:Vince la prepotenza
« Risposta #16 : Martedì 20 Aprile 2010, 10:53:33 »
Quando vincemmo lo scudetto nel 2000 sensi decise che, a qualunque costo, doveva vincerlo lui l'anno dopo. Così fu, s'impegnò qualunque entità perché così fosse, incluso Cragnotti che fece un paio di belle cazzate sul mercato.
Lotito non è in condizione di prendere una decisione del genere. Primo, perché la Lazio di oggi è meno vicina al vertice della roma di allora. Secondo, perché non ha la potenza economica che aveva sensi. Terzo perché sensi andò oltre, bruciando una cospicua parte della sua fortuna personale fregandosene completamente di improntare l'azione a criteri economici. Lo scudetto del 2001 e la roma degli anni a seguire, compresa quella di adesso, sono figli del nostro scudetto del 2000. Mi piacerebbe sapere fino a quando si potrà mantenere questo equilibrio sull'abisso, non sarà per sempre.
Ma un nuovo calcio italiano è nato, e ci vorrà tempo prima che cambi. Poi quando ho un attimo ci apro un topic.

Boks XV

Re:Vince la prepotenza
« Risposta #17 : Martedì 20 Aprile 2010, 11:16:47 »
 Ma un nuovo calcio italiano è nato, e ci vorrà tempo prima che cambi.

di questo sono convinto anch'io. con il Milan che teorizza da anni la quasi inutilità delle competizioni nazionali se non per garantirsi un ingresso in Champions, con la Juventus che non riesce a risollevarsi dagli sganassoni di calciopoli e con l'Inter che mostra l'incapacità a giocare su due tavoli contemporaneamente, le merde sono decisamente in prima fila tra i cafoni arricchiti pronti a sedere al banchetto dei signori.
e stanno, rumorosamente, iniziando ad arrotare forchetta e coltello.

Offline Seamus

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Re:Vince la prepotenza
« Risposta #18 : Martedì 20 Aprile 2010, 13:28:39 »
bene

bisogna tornare terreni
guasconi, sboroni
bisogna essere i primi a mena' (metaforicamente, anche se...)
bisogna sempre avere l'ultima parola
quando vinci un derby, li devi soffoca', no quelle mezze pippate de "stamattina so' entrato in ufficio e non ho detto nulla...l'ho solo guardati soffrire"
maddechè
li devi sotterrà

invece, famo li fighi
i superiori
ci stiamo a specializza', come i dinosauri
solo che alla prima scureggia de vulcano, i dinosauri so' spariti e le formiche no

Mi dispiace ma a me di diventare come loro non m'interessa.
Non potrei proprio poi: altrimenti non avrei potuto essere laziale tutti questi anni.
Non posso e non voglio.

"NON MI AVRETE MAI COME VOLETE VOI !!!"

porgasm

Re:Vince la prepotenza
« Risposta #19 : Martedì 20 Aprile 2010, 14:27:52 »
come al solito, la lucidità di Er Matador è incontestabile
 ;)
un vero valore aggiunto per qualsiasi sito di amanti della Lazio e della Ragione

per Seamus
ok, spariremo de 'sto passo, però