tennis

[Mark Lenders]

Non guardavo un'intera partita di tennis da una decina d'anni... dopo aver seguito interi tornei fino al 1995...
E non pensavo di potermi commuovere per una partita di tennis...

Guardando il tennis in tv ci sono cresciuto, ai tempi mitici di Koper Capodistria e Antenne Deux. Pomeriggi e pomeriggi di primavera davanti al Roland Garros e a Wimbledon, nottate con gli Us Open a cavallo tra agosto e settembre. Come quella volta che alla vigilia degli esami di riparazione, completamente impreparato, feci le quattro di mattina per un mitico Connors-Krickstein...
Oggi siamo più cosmopoliti, guardiamo la Serie A ma anche la Premier e la Liga, e abbiamo molta più dimestichezza con gli sport americani. Il tennis, però, è stato il primo sport in cui gli italici aficionados (per dirla col grande Gianni Clerici, che sono ansioso di leggere domattina) hanno iniziato a tifare per gli stranieri. Merito di alcuni grandissimi campioni come Boris Becker, Andrè Agassi e Gabriela Sabatini, ma colpa anche dei nostri portacolori, inchiodati alla mediocrità dal ritiro di Adriano Panatta in poi. Escludendo qualche exploit in Coppa Davis (memorabile la vittoria di Paolino Canè su Wilander, a Cagliari, nel lontano 1990:

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) e un paio di acuti di Omar Camporese nel circuito Atp (Rotterdam 1991 e Milano 1992), i tennisti nostrani non hanno lasciato tracce negli albi d'oro, costringendo il sottoscritto a innamorarsi dei vari Ma Enroe, Mecir, Leconte, e poi Ivanisevic, e infine Federer.
Solo quest'ultima generazione di ragazze, capitanata da Francesca Schiavone e Flavia Pennetta è riuscita a invertire realmente la tendenza, conquistando tre Fed Cup negli ultimi cinque anni e una manciata di titoli Wta. Successi importanti, ma niente che mi facesse sospettare di poter vedere quello che ho visto oggi pomeriggio. L'inno di Mameli che suona per la vincitrice dopo una finale di Roland Garros è una di quelle cose che mai credevo potessero realizzarsi. Tre anni fa, al Foro Italico, vidi un irripetibile Volandri fare a fettine sua maestà Federer, e me ne andai via convinto che quelle imprese di un giorno fossero il massimo traguardo possibile per un movimento in crisi perenne.
L'impresa della Schiavone è stata aiutata anche dalla fortuna (leggi tabellone non proibitivo e ritiro della Dementieva in semifinale), ma il modo in cui ha giocato la finale cancella ogni perplessità e la rende vincitrice più che degna di un torneo del Grande Slam. Contro un'avversaria, Samantha Stosur, che la precede di una decina di posizioni in classifica, che l'aveva battuta negli ultimi quattro precedenti, ma soprattutto che tira i colpi con una potenza quasi doppia, la nostra ha vinto grazie alle gambe, alla testa e alla tecnica. Concentratissima dal primo all'ultimo punto, brillante nei recuperi, deliziosa nel variare continuamente la rotazione della palla, mi ha conquistato per la pulizia del rovescio a una sola mano e per la sensibilità del tocco sotto rete, dove ha avuto una percentuale mostruosa, superiore al 90%.
Spesso, da spettatore cinico e annoiato, l'avevo sfottuta perché somiglia a Camoranesi, ma nel momento del trionfo Francesca mi è sembrata perfino quasicarina. Ok, forse la sto sparando grossa, ma mi è piaciuta perché era sorridente e non commossa, segno di una sicurezza e di una consapevolezza che non l'hanno mai abbandonata nei momenti decisivi della partita. Nel primo set, quando ha capitalizzato al massimo le uniche due palle break concesse dall'australiana per aggiudicarsi un parziale dominato dai servizi; nel secondo, quando ci ha creduto anche sull'1-4 per poi spuntarla al tie-break, giocato senza "braccino", tutto all'attacco, con un penultimo punto (voleè alta smorzata di rovescio, giocata da metà campo) che è semplicemente un capolavoro.
Cinquant'anni dopo Pietrangeli e trentaquattro dopo Panatta, il terzo successo a Parigi è un'occasione insperata per tutto il movimento tennistico italiano. Per rilanciare uno sport bellissimo in un paese che lo sottovaluta, confinandolo nei circoli dove lo giocano per lo più da soci non di primissimo pelo, ma anche per far capire a tutti i nostri professionisti che si può vincere uno Slam anche senza essere nati col talento di Federer o col fisico delle Williams. E per liberarli, finalmente, da quel complesso di inferiorità che fece dire a Nanni Moretti "Muscoli! Così non ti vengono quelle spallucce vittimiste dei tennisti italiani, che perdono sempre per colpa dell'arbitro, del vento, della sfortuna, del net... sempre per colpa di qualcuno, mai per colpa loro".

[Rupert]

Complimenti a Francesca. 

Rivogliamo il tennis in chiaro!

[SAV]

Faccio mie alcune parti del tuo splendido post (ricordo perfettamente le vittorie di Camporese).

Guardando il tennis in tv ci sono cresciuto, ai tempi mitici di Koper Capodistria e Antenne Deux. Pomeriggi e pomeriggi di primavera davanti al Roland Garros e a Wimbledon, nottate con gli Us Open a cavallo tra agosto e settembre.

Escludendo qualche exploit in Coppa Davis (memorabile la vittoria di Paolino Canè su Wilander, a Cagliari, nel lontano 1990:

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) e un paio di acuti di Omar Camporese nel circuito Atp (Rotterdam 1991 e Milano 1992), i tennisti nostrani non hanno lasciato tracce negli albi d'oro, costringendo il sottoscritto a innamorarsi dei vari Ma Enroe...

L'inno di Mameli che suona per la vincitrice dopo una finale di Roland Garros è una di quelle cose che mai credevo potessero realizzarsi.

[BobLovati]

felice per Francesca e per il team della federazione che la segue (e che un tempo allenava pure me)

ecco perchè poi hanno preso lei ...   

Come SAV da anni non vedevo un incontro di tennis; e dire che, vivendo in Spagna, di buon tennis ne avrei avuto...
Il fatto è che a me ( sarà l´età    ) il tennis degli ultimi anni fatto di " vedemo chi tira più forte ", senza drives, lobs, smorzate a rete ecc. ecc. non mi piaceva più.
La Schiavone ha vinto di testa, smontando psicologicamente l´avversaria, infilando all´inizio un paio di aces e qualche bella smorzata.
Grande, brava davvero e buon tennis, anche da parte dell´avversaria   

[RobCouto]

Pacata, serena, equilibrata. Ha commentato un'impresa STORICA come se avesse vinto il torneo dei bar della provincia di Pordenone. Ha STRACCIATO l'avversaria, che non era proprio pizza e fichi. L'ultima volta che m'è piaciuto vedere il tennis giocava Connors, oggi ho riprovato quelle sensazioni. E poi nel team di Schiavone c'era Barazzutti, e qualcosa questo vuol pur dire.

[Fraplaya]

L'inno di Mameli che suona per la vincitrice dopo una finale di Roland Garros è una di quelle cose che mai credevo potessero realizzarsi.

E' stato bello poter dire di aver assistito a una cosa cosi', mi ha commosso.

[Maulerino]

E' passato un giorno e ancora non sono riusciti a trovare qualcosa che lega Francesca Schiavone al capetano...
Strano.

[jumpingjackflash]

ha fatto qualcosa di fantastico, eppure come dice Teo, si è espressa con una semplicità che molti presunti campioni dovrebbero imparare.

brava e complimenti!!

[salasso]

E' passato un giorno e ancora non sono riusciti a trovare qualcosa che lega Francesca Schiavone al capetano...
Strano.

è dell'inter

brava Francesca
la tua vittoria può essere la spinta per il rilancio del movimento tennistico italiano

[zorba]

E' passato un giorno e ancora non sono riusciti a trovare qualcosa che lega Francesca Schiavone al capetano...
Strano.

Tutto sotto controllo, Maulerino.

E' già risaputo in tutto il globo terracqueo che Nadal è tifosissimo del riommmma (che te l'eri scordato?!?)

Che vuoi che importi a quelli delllà una Schiavone qualsiasi, meteora italica??   

[chemist]

....

mi ero perso questo topic.

Anche io sono stato un costante spettatore dei tornei degli anni 80 e primi novanta, mi ricordo interi pomeriggi primaverili ed estivi davanti al televisore per vedermi in sequenza i tornei di Montecarlo, Roma, Parigi e Wimbledon, andando naturalmente impreparato a scuola il giorno dopo  . Poi quando il tennis ando' sulla pay tv ho smesso. Sono stato informato dal mio prof di francese che la Schiavone aveva vinto il roland garros e gli stavo rispondendo di non continuare sempre a prendermi in giro perche' sono italiano. Poi ho capito che era vero. Un vero peccato essermi perso questa finale, ma d'altronde qui sono un po fuori dal mondo oramai e con altre priorita'.

[Baruch]

Tranquillo Chemist, rialzi il topic proprio mentre il tennis italiano torna nell'anonimato

Wimbledon F: Schiavone shock, fuori al primo turno
Scivolone sull'erba per Francesca Schiavone. Dopo lo splendido successo al Roland Garros di Parigi, la tennista milanese, testa di serie n.5, esce di scena a Wimbledon nella prima giornata contro la russa Vera Dushevina, sconfitta in tre set per 6-7, 7-5, 6-1. Giornata no per la numero uno azzurra, chiamata a confermare i quarti raggiunti nel 2009 sull'erba inglese. Match serrato e combattuto che la Schiavone avrebbe probabilmente potuto chiudere in due set. Prima frazione caratterizzata da break a ripetizione e alternanza di piccole fughe e riagganci. La russa sale 3-1, l'azzurra la riagguanta sul 4-4 e il set si conclude al tie-break chiuso dalla Schiavone per 7-0. Nella seconda frazione la svolta e' al decimo gioco: la Schiavone non sfrutta tre palle break e incassa un terribile parziale di sette giochi a zero che permette alla Dushevina di chiudere il secondo set per 7-5 e di volare sul 5-0 nel terzo. Timida reazione dell'azzurra, ma la russa chiude sul 6-1.

[salasso]

fuori anche Starace e Camerin

[salasso]

Giornata positiva per il Tennis Italiano ieri a Wimbledon
Seppi ha eliminato Almagro (19) Fognini ha battuto Verdasco (9)
bene anche le donne
Pennetta Oprandi Brianti e Vinci

[Baruch]

Sta andando in scena la partita più lunga della storia del tennis. Il francese Nicolas Mahud e lo statunitense John Isner sono in campo da 9 ore e mezza al momento. Sono stravolti, camminano e vanno avanti a suon di ace (90-98 per ora). Il precedente record era del 1989 (in tre giorni): cinque ore e 28 minuti tra Greg Holmes e Todd Witsken, con vittoria del primo per 5-7, 6-4, 7-6 (7-5), 4-6, 14-12. E' un evento storico, ed è ancora in corso

[POMATA]

É finita la luce, la partita si riprenderá domani...il risultato é di 59-59

[Baruch]

10 ore, mai vista una cosa simile. C'era un equilibrio magnetico

[Baruch]

LONDRA, 24 giugno 2010 - È di John Isner la vittoria nel più lungo match della storia del tennis, 11 ore e 5': il tennista americano ha battuto 70-68 al 5° set Nicolas Mahut (6-4 3-6 6-7 7-6, i primi quattro set) nella partita interrotta ieri sul 59-59, dopo 183 games di battaglia. I due tennisti, sono stati pure premiati a fine match con una breve cerimonia per il legegndario incontro svoltosi sull'arco dei tre giorni. Stratosferico pure il numeri di ace messi a segno: 112 per Isner, 103 per Mahut.

[salasso]

ancora un'impresa di fognini ha battuto al set russel che era in vantaggio di 2 set a zero
bene pennetta e errani
tutti al 3 turno

fuori vinci brianti e seppi

[salasso]

I vincitori:

Serena Willians nel femminile ed il solito Nadal  nel maschile