www.repubblica.itPrimo derby da allenatore per Montella: ''Sappiamo cosa dobbiamo fare, mentalmente siamo pronti, la squadra ha capito gli errori. Spero in un gol di Totti. Il rigorista? Lo scelgo io, come si fa con i bambini''ROMA - Pretattica e scaramanzia, nella vigilia del primo derby di Montella da allenatore. Una sfida, quella alla Lazio, in cui il tecnico romanista ha lasciato il segno spesso e volentieri. Sette volte nei primi tre da giocatore della Roma, quattro in una sola gara, il 10 marzo del 2002, unico nella storia a riuscire nell'impresa. Oggi, l'esordio - con il rischio rimanga un'opera unica - nella stracittadina da tecnico giallorosso. Di cui ha già imparato tutto: "Il favorito? Chi sta avanti in classifica".
"SQUADRA IN CRESCITA" - Per la Roma, la gara contro la squadra biancoceleste è l'ultima speranza di non perdere strada nella corsa alla prossima Champions League. Di fatto, il salvagente di una stagione fin qui molto al di sotto delle attese. "Una gara da tanti risvolti - ricorda Montella - è importante per la classifica. Ma non abbiamo paura, i giocatori non sono impauriti". In realtà, nonostante gli ultimi quattro derby in fila vinti sotto la gestione Ranieri, la pressione maggiore grava proprio sulla Roma. "Ma in campo nessuno giocherà per il pari - assicura il tecnico - loro scenderanno in campo come noi per vincere. Giocare in attesa? Non scopro il modo in cui preparo la gara. Ma certo si può vincere anche nel secondo tempo. Sappiamo cosa dobbiamo fare". Anche perché un successo significherebbe un ulteriore, importantissimo passo avanti: "Dal punto di vista mentale la squadra sta molto bene, ha capito gli errori, che per qualcuno erano già successi. Ho chiesto di arrivare al derby con la massima serenità per esprimere le energie da quando fischia l'arbitro, non prima. Se metto da parte gli episodi di Donetsk la squadra ha avuto anche una crescita costante. Non si può pensare di fare spettacolo all'improvviso, ma i giocatori si stanno ritrovando e ne sono consapevoli. Ho trovato una Roma in difficoltà, c'erano problemi che non sto a sindacare, ma il gruppo è affiatato e vuole riprendersi qualcosa che gli compete".
"TOTTI? SPERO SI SBLOCCHI" - Un gruppo che, domani, tornerà a guidare dal campo Francesco Totti, che nell'intervallo toccherà quota 50 mila minuti in carriera con la maglia della Roma. La conferma implicita arriva da Montella, che spera in un gol del numero dieci: "Mi auguro si sblocchi nel derby perché sono tanti anni che non segna". Il motivo, per qualcuno, è chiaro: lui e De Rossi sentono troppo il derby. Tutt'altro che d'accordo Montella: "Secondo me non è sempre così, Francesco qualche gol lo ha fatto in questa partita. A volte ne hanno sbagliato uno, come tutti, ma Totti ha fatto 600 partite in serie A, non credo si faccia condizionare da una vigilia". Di De Rossi, invece, si parla quasi esclusivamente per la gomitata a Srna. "Daniele - spiega il tecnico - ha sofferto di questa situazione, anche per sue responsabilità. Mi auguro sia sereno, abbiamo parlato molto dell'argomento. Sono fiducioso sul suo stato mentale". Gli episodi pesano però anche sul derby di domani: "Ma può essere un vantaggio - giura Montella - visto che si è parlato degli episodi gravi alimentando il malumore dei giocatori, può crescere lo spirito di rivalsa. Magari si è parlato poco della crescita, si sarebbe potuto arrivare al derby in modo più sereno. Ma non so se sarebbe stato meglio". Meglio sarebbe stato evitare le parole piccanti di Borriello nel dopo Shakhatr: "A me interessa che fa in campo e come interagisce con i compagni", sorride l'allenatore. Che, dopo il rigore "rubato" dallo stesso Borriello a Pizarro, decide di cambiare: "Il rigorista lo dirò ancora prima della partita, ma se non se la sentirà lo dirà a me e deciderò io chi tira. Un po' come si fa con i bambini, per evitare le polemiche inutili".
LACUNE LAZIO - Intanto l'allenatore, che non avrà Cassetti, fermo da giorni per una pubalgia pregressa, disegna una Roma classica, con il 4-2-3-1: Doni in porta, difesa con Burdisso a destra e Castellini a sinistra e Mexes-Juan al centro, De Rossi-Pizarro in mezzo al campo con Perrotta e Vucinic dietro Totti, e Simplicio in ballottaggio con Taddei (favorito) per l'ultima maglia. Per il tridente ("ma mi piacerebbe poter far giocare tanti giocatori offensivi insieme") e Menez ("fa la differenza ma non ha continuità"), possibilità solo a gara in corso. Un sistema che la squadra conosce a memoria per provare a sfruttare i lati deboli di una Lazio "equilibrata, ma con delle lacune soprattutto per le caratteristiche dei suoi giocatori". Montella spera: "Settimana difficile, ma sono riuscito a tenere i ragazzi sereni per fargli esprimere la loro tanta energia al fischio d'inizio". In fondo, non manca molto.