Autore Topic: chi ha bisogno dell'energia solare?  (Letto 7921 volte)

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RobCouto

Re:chi ha bisogno dell'energia solare?
« Risposta #80 : Lunedì 14 Marzo 2011, 11:43:03 »
Bisogna sempre dubitare dei dati e delle informazioni, per questo ne stiamo parlando (però coi "verdi europei" siamo a livello di Mago Otelma, a mio modestissimo parere). Sull'imparzialità dell'OMS non sei il primo che palesa dei dubbi, peraltro.

Offline pisixtynine

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Re:chi ha bisogno dell'energia solare?
« Risposta #81 : Lunedì 14 Marzo 2011, 11:49:07 »
Intanto, la prima misurazione indipendente della radioattività a 2km da Fukushima è stata effettuata....


La Rete "Sortir du nuclésaire" rivela che sei giornalisti indipendenti dell'associazione JVJA, (Japan Visual Journalist Association) di cui il direttore della rivista Days Japan, Ryuichi HIROKAWA, si sono recati vicino al municipio di Futaba, a 2 km della centrale di Fukushima Daiichi, per misurare la radioattività con tre contatori Geiger, oggi domenica 13 marzo alle 10.20. Si tratta, per quanto ci risulta, della prima misura fatta in modo indipendente dalle autorità, da giornalisti giapponesi che salutiamo per il coraggio ed i rischi a cui si sono esposti per svolgere il loro lavoro.

 

Al municipio di Futaba, situato a 2km della centrale di Fukushima Daiichi, la radioattività supera la capacità di misura di certi contatori Geiger, BEIGER COUNTR DZX2, VICTOREEN 209-se, e MYRate PRD-10, impiegati dai giornalisti giapponesi.

 

Con l'aiuto di un contatore VICTOREEN 209-se, il debito di dose è stato misurato a 10 milli-Röntgen/h, (o 0,1 mSv/h), ciò significa che un cittadino giapponese assorbe, nell'arco di 10 ore, la dose annua tollerata in Francia. Il giornalista che ha effettuato la misurazione, Ryuichi Hirokawa, dichiara: "Quando ho fatto un servizio a fine febbraio 2011 a Tchernobyl, il tasso di radioattività era di 4 milli-Röntgen/h, (0,04 mSv/h), a 200 m del reattore incidentato. Nella città di Pripyat, a 4 km del reattore di Tchernobyl, il livello era di 0,4 milli-Röntgen/h". (1)

 

Le misure rilevate con gli altri 2 apparecchi variano dai 20 ai 1000 micro-sievert /ora (da 0,02 a 1 mSv/h).

Spiegazione: 1 mSv rappresenta il livello del limite annuo autorizzato in Francia per l'esposizione della popolazione a irragiamenti radioattivi artificiali. In una sola ora un cittadino giapponese riceve la dose annua.

 

Tali informazioni rivelano la presenza di un livello di radioattività drammaticamente elevato in un perimetro esteso intorno alla centrale, le cui conseguenze sanitarie potranno essere solo gravissime.

 

Ricordiamo che stamattina, nella prefettura di Miyagi, distante di 80 km della centrale di Fukushima Daiishi (2) la radioattività raggiungeva un livello 400 volte superiore alla norma.

 

Le autorità giapponesi stanno perdendo ogni controllo della situazione. La Rete "Sortir du nucléaire" allerta i cittadini: il governo giapponese cerca di minimizzare per quanto possibile la gravità della catastrofe nucleare in corso e della diffusione di radioattività nell'ambiente. Con la riunione ministeriale di questo sabato 12 marzo ed il tentativo di disinformazione del ministro dell'industria Éric Besson, la macchina per soffocare l'informazione si è già messa in moto, anche in Francia.

 


Di seguito (in Giapponese) il sito che riporta la notizia e le foto.

 

http://mphoto.sblo.jp/article/43820834.html

zorba

Re:chi ha bisogno dell'energia solare?
« Risposta #82 : Giovedì 17 Marzo 2011, 16:11:27 »
A proposito di energia.......

Una bella notizia per noi residenti in Sardegna (ma anche per voi ..... 'continentali').  ;D ;D ;D ;D ;D

http://www.sapei.it/Home.aspx

(da Il sole 24ore)

Sardegna unita alla penisola da un ponte elettrico da mille megawatt

Sardegna e penisola italiana collegate direttamente da un ponte elettrico ad alta tensione, con una potenza di mille megawatt. Un progetto che vale 750 milioni di euro. E che porterà un risparmio annuo per il sistema di 70 milioni. Sono le caratteristiche di Sapei (acronimo che sta per Sardegna - penisola italiana), il collegamento elettrico inaugurato questa mattina a Latina dal presidente e dall'amministratore delegato di Terna, rispettivamente Luigi Roth e Flavio Cattaneo, e dal ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani.

Un impianto che batte diversi primati: è il più lungo e il più profondo
«L'impianto è il più importante nel mondo per potenza e lunghezza», Roth ha descritto in questo modo il progetto. Che, effettivamente, batte diversi primati. Il cavo è il più lungo del mondo con potenza da mille megawatt, coprendo una distanza pari a 435 chilometri; è il più profondo e arriva fino a 1.640 metri sotto il livello del mare; ed è l'investimento più grande su una singola infrastruttura di trasporto elettrico del dopoguerra ad oggi. «Per l'opera non è stato investito un euro di finanza pubblica», ha sottolineato Cattaneo. L'investimento, infatti, sarà coperto interamente con capitale e bond di Terna; circa 373 milioni arriveranno da un prestito emesso dalla Banca europea per gli investimenti. Grazie ai risparmi garantiti dall'apertura del mercato, 70 milioni all'anno da attribuire al migliore funzionamento della rete, l'investimento sarà ammortizzato in una decina d'anni.

Coinvolte 177 imprese nella realizzazione
«Questa volta, e non succede sempre quando si inaugura un'opera, vanno ricordati anche i tempi», ha detto Cattaneo. Il collegamento, infatti, è stato autorizzato in appena 14 mesi (contro i circa tre anni consueti in questi casi) e completato in 48 mesi; la sua realizzazione ha coinvolto 177 imprese. Le due stazioni elettriche di conversione a Fiumesanto (Sassari) e Latina sono state realizzate dal gruppo Abb, le opere civili sono dell'associazione temporanea di imprese tra Pellegrini e Acmar, i cavi sono stati costruiti da Prysmian e da Nexans. Il cavo potrà trasportare energia in due direzioni. «In questo momento – ha ricordato Romani – ad esempio stiamo importando energia per 200 megawatt dalla Sardegna. E questo ci porterà un consistente risparmio in bolletta».

Il progetto Insula
Sapei apre la strada a un piano di collegamento delle isole italiane alla terraferma, chiamato "Insula". Sicilia, Elba, Ischia e Capri saranno raggiunte da una rete tecnologicamente all'avanguardia, con risparmi e maggiore sicurezza degli approvvigionamenti. L'ammontare complessivo di questo piano, escluso Sapei, sarà pari a 1,4 miliardi di euro. Allo studio c'è anche la possibilità di ammodernare il collegamento esistente tra Sardegna, Corsica e Toscana. Proprio quello che Sapei sta mandando in pensione.

jumpingjackflash

Re:chi ha bisogno dell'energia solare?
« Risposta #83 : Giovedì 24 Marzo 2011, 10:25:33 »
intervista a Silvio Bosetti ingeniere favorevole al nucleare in Italia
http://www.facebook.com/album.php?fbid=1940862880607&id=1213497495&aid=116867

Offline carpelo

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Re:chi ha bisogno dell'energia solare?
« Risposta #84 : Giovedì 24 Marzo 2011, 10:33:18 »
Mbè e dobbiamoci iscrivere a facebook per leggerla?  :D
Posta o riassunta, please!

jumpingjackflash

Re:chi ha bisogno dell'energia solare?
« Risposta #85 : Giovedì 24 Marzo 2011, 10:37:14 »
Mbè e dobbiamoci iscrivere a facebook per leggerla?  :D
Posta o riassunta, please!

sono dei jpg provo a ricavare il link diretto alle foto