Richieste PM per Cragnotti e famiglia

[LaLazioMia]

Se il PM dovesse leggere quel libro per valutare la posizione dell'imputato, allora stiamo freschi ...

Scherzavo, ovviamente. Resta comunque il fatto che molti hanno creduto ciecamente in quel libro ( vero Gabriellina? vero Gvazie, gvazie ? etc etc etc ). Ora non chiedo agli stessi di credere ciecamente alle conclusioni del PM , ma sarebbe lecito che avessero un piccolo dubbio.Ce lo avranno? Io dico no.

[SAV]

Le situazioni di Cragnotti e Lotito non sono neanche lontanamente comparabili, se prendiamo in considerazione il numero di soggetti danneggiati e l'entità del danno subito.
Nel caso di Lotito, i danneggiati sarebbero stati gli azionisti della Lazio che non avrebbero potuto vendere le proprie azioni quando Lotito avrebbe aggirato l'obbligo di lanciare l'OPA sul 100% delle azioni della Lazio.  L'entità del danno è data dalla differenza tra il prezzo che avrebbe dovuto pagare Lotito e quello a cui hanno successivamente venduto le azioni (o il prezzo a cui Lotito ha successivamente lanciato l'OPA).  A quelli che hanno venduto pochi mesi fa quando il titolo Lazio era sopra un euro è peraltro convenuto che Lotito non abbia a suo tempo lanciato l'OPA.  Si tratta quindi di un danno eventuale e comunque relativamente di scarsa entità.

Nel caso di Cragnotti, la gestione dissennata della Cirio e l'emissione di obbligazioni con un'informazione molto modesta (se non dolosamente erronea) agli investitori ha portato moltissime persone a perdere un sacco di soldi.  E' indubbio poi che le banche siano corresponsabili, visto che hanno provveduto a piazzare i bond presso piccoli risparmiatori portati a fidarsi delle banche stesse.  In questo caso, l'entità del danno può arrivare all'intero investimento effettuato dai risparmiatori.  Ed anche il numero di soggetti coinvolti è molto superiore.

[aquilafelyx]

Tra applicare la legge e fare giustizia ci sta in mezzo un oceano ,

condannare chi era a conoscenza della precarietà delle finanze del gruppo e che dopo aver eluso il proprio rischio ha fatto mancare  la possibilità di un risanamento aziendale ,
a risarcire completamente i risparmiatori ,

questa sarebbe una sentenza che rende giustizia ,

altrimenti è meglio tornare al baratto , perché due pilastri del nostro vivere già sono poco credibili e non abbiamo bisogno di ulteriori prove di inettitudine .

 

[franz_kappa]

condannare chi era a conoscenza della precarietà delle finanze del gruppo e che dopo aver eluso il proprio rischio ha fatto mancare  la possibilità di un risanamento aziendale ,
a risarcire completamente i risparmiatori ,

Con quali soldi, aquilafelix?
Ormai i poveri risparmiatori se la prendono in der secchio, purtroppo per loro. 

[aquilafelyx]

Con quali soldi, aquilafelix?
Ormai i poveri risparmiatori se la prendono in der secchio, purtroppo per loro. 

se i bond dovevano rimanere riservati agli investitori istituzionali ,

quanti si sono liberati di quella spazzatura spacciandola per arte moderna ,

deve essere condannato a risarcire i risparmiatori ,

e questo sia di monito a chi gestisce i soldi altrui una volta per tutte .

[CeiZanettiGarbuglia]

Hai 100 mila euro di liquidazione?
DIVERSIFICHIAMO un po'

Profilo conservativo
60 mila di Bund tedeschi a 10 anni
30 mila di BTP italiani a 10 anni
10 mila azioni Italia (FTSE MIb)

Profilo medio
50 mila di Bund tedeschi a 10 anni
30 mila di BTP italiani a 10 anni
20 mila azioni Italia (FTSE MIb)

Profilo aggressivo
50 mila di Bund tedeschi a 10 anni
20 mila di BTP italiani a 10 anni
30 mila azioni Italia (FTSE MIb)

Profilo corsaro
50 mila di Bund tedeschi a 10 anni
20 mila di BTP italiani a 10 anni
25 mila azioni Italia (FTSE MIb)
2,5 mila azioni Lazio (FTSE All Share)

Certo che la fantasia non è il tuo forte 
 Perchè a tutti FTSE mib e invece al corsaro All Share ?
Sono sicuro che FK farebbe molto ma molto meglio 

[franz_kappa]

se i bond dovevano rimanere riservati agli investitori istituzionali ,

quanti si sono liberati di quella spazzatura spacciandola per arte moderna ,

deve essere condannato a risarcire i risparmiatori ,

e questo sia di monito a chi gestisce i soldi altrui una volta per tutte .

Ho compreso. Ti riferisci agli intermediari.
Dubito verranno condannati a risacrire alcunché. Anche se hanno le loro colpe, lo ribadisco anche se l'ho scritto pure prima.

[fish_mark]

Certo che la fantasia non è il tuo forte 
 Perchè a tutti FTSE mib e invece al corsaro All Share ?
Sono sicuro che FK farebbe molto ma molto meglio 

La fantasia non è il mio forte, ne convengo, ma dubito fortemente che sia un approccio fecondo in tema di risparmio. Semmai sul tema andrebbe usata con grande parsimonia, al massimo cum grano salis.
IN ogni caso, è ovvio, FK avrebbe molto di più e di meglio da dire, come anche il grande Alonzo.

PS Che poi corsaro è assolutamente improprio. Quidi 2500 euro su SSLAZIO spa equivalgono a una giocata al supernelatto: praticamente buttati. Il profilo più corretto è quello del "tifoso becero".

[CeiZanettiGarbuglia]

. Quidi 2500 euro su SSLAZIO spa equivalgono a una giocata al supernelatto: praticamente buttati.

Non sono daccordo, in questo monento il titolo non è tra i peggiori, ed inoltre secondo me, è ancora molto sottovalutato.

[fish_mark]

Non sono daccordo, in questo monento il titolo non è tra i peggiori, ed inoltre secondo me, è ancora molto sottovalutato.

Ha avuto una fiammata ad ottobre che lo ha portato dai 0.35 su cui viaggiava da anni, a 1,50 circa per poi ridiscendere lentamente, progressivamente e inesorabilmente agli attuali 0.58.
Questa è roba da roulette russa, non da risparmiatore che deve tutelare il suo risparmio e un consulente finanziario che suggerisse il titolo sarebbe da bastonare ...

[franz_kappa]

Ha avuto una fiammata ad ottobre che lo ha portato dai 0.35 su cui viaggiava da anni, a 1,50 circa per poi ridiscendere lentamente, progressivamente e inesorabilmente agli attuali 0.58.
Questa è roba da roulette russa, non da risparmiatore che deve tutelare il suo risparmio e un consulente finanziario che suggerisse il titolo sarebbe da bastonare ...

Chi, per tutelare il suo risparmio, arrivasse a pensare di investire parte dei suoi capitali in azioni SS Lazio potrebbe essere definito, senza tema di smentita, un avventato sciagurato.
E un consulente finanziario che dovesse suggerire una cosa del genere andrebbe messo alla gogna ed esposto al pubblico ludibrio.
Semplicemente.

[CeiZanettiGarbuglia]

Walter Galbiati per "la Repubblica"

L´hanno spolpata pian piano, senza lasciare nulla, se non una massa di carta straccia che si chiama bond e azioni. Prima Sergio Cragnotti e i figli, il primogenito Andrea, Elisabetta e Massimo, il genero e direttore finanziario, Filippo Fucile e buona parte dei consiglieri che si sono succeduti sulle poltrone di comando del gruppo Cragnotti & Partners, un crogiuolo di società tanto esteso quanto inestricabile da apparire irricostruibile, come ammesso dagli stessi pm.

 Poi le banche, e in particolare la Banca di Roma dell´allora presidente, Cesare Geronzi, che quando si sono accorte del disastro imminente, hanno favorito senza pensarci troppo il recupero dei propri crediti, passando la patata bollente nelle mani dei risparmiatori attraverso il collocamento di 1,125 miliardi di euro di bond. Chi doveva vigilare, i revisori della Deloitte, ora Dianthus, non ha fatto nulla e ora siede tra gli imputati. Per la procura di Roma, questa è la storia della Cirio.

È avvenuto «un illecito trasferimento di risorse finanziarie - scrivono i pm nella richiesta di giudizio - dalla Cirio Holding spa in favore di soggetti terzi, tra i quali la Cragnotti & partners con sede all´estero, che determinava una situazione di illiquidità cui si faceva fronte con ricorso sempre più massiccio al credito di terzi, aggravando l´indebitamento verso le banche, in parte sostituito dall´anno 2000 con l´indebitamento verso il mercato del risparmio». L´esito finale non poteva che essere la bancarotta.

 Cragnotti era un padre padrone che utilizzava la cassa della Cirio come se fosse un portafoglio personale, spostando soldi dentro e fuori del gruppo, spesso senza una giustificazione finanziaria. Gli serviva qualche milione per saldare i propri debiti personali? C´era il bancomat Cirio, prontamente usato quando, dopo aver ricevuto un prestito da 2,6 milioni di euro dal gruppo Marcegaglia e altri 5 milioni da Enichem, tra il 2000 e il 2002 restituisce il tutto distraendo soldi dalla cassaforte lussemburghese della Cirio.
 
Doveva arredare una casa? Cragnotti pensa bene di trasferire a se stesso «beni mobili di arredamento e antiquariato della Cirio» a un valore inferiore a quello di bilancio (4 miliardi di lire contro 7,3 miliardi), e ciò nonostante, non li paga, perché il debito viene stornato su un´altra società del gruppo. Mancava qualche miliardo per pagare una rata per la realizzazione di una barca, la Admiral 30? Ecco pronto un assegno da 1,8 miliardi di lire, sempre della Cirio. Cragnotti tuttavia non pensava solo a se stesso, ma anche al resto della famiglia.
 
Nel 2000, al figlio Andrea viene riconosciuto un premio per la riorganizzazione del gruppo un bonus da 500 milioni di lire e al genero Filippo Fucile tra ottobre 2000 e febbraio 2001 un premio una tantum di 400mila euro, per l´accusa entrambi senza una adeguata giustificazione. E se alle società delle moglie serviva un prestito per comprare un terreno in Toscana, ecco ancora la solerte Cirio mettere a disposizione poco più di due miliardi di lire.

La Cirio non faceva mancare neppure i soldi alla Lazio, la squadra capitolina, a quei tempi piena zeppa di talenti e di trofei. Con Cragnotti vince il suo secondo scudetto, nel 2000, la Coppa Italia, la Supercoppa europea e la Coppa delle Coppe. Vi giocano Nesta, Crespo, Mancini, Vieri, Nedved, Stankovic, Simeone e Veron. Ma chi paga? La Cirio: oltre 40 milioni di euro per far fronte ai debiti tra agosto e luglio 2002 e 8,4 milioni girati in premio ai calciatori nel corso del 2001. In tutto 140 milioni di pagamenti preferenziali.

Ma le cifre pesanti che portano al dissesto sono i sistematici trasferimenti dalla Cirio alle società estere di valanghe di quattrini, sempre senza apparente motivi reali o comunque per disastrose operazioni finanziarie. Nelle British Virgin Island, per esempio, sono finiti 155 miliardi di lire, oltre 500 miliardi in Lussemburgo, 350 milioni di dollari in Brasile, e altri ancora, per i pm tutti spariti nel nulla.

Quando poi tra il luglio 1999 e il settembre 2002 il gruppo si trovava già in stato di dissesto, le banche «eseguivano pagamenti preferenziali per circa 500 milioni di euro» a danno degli altri creditori. Sul mercato finivano 1,125 miliardi di bond. E nelle tasche di Banca di Roma 308 milioni, del SanPaolo Imi 82 milioni, di Intesa 49 milioni, della Lodi 34 milioni, della Bnl, Cariparma e Factorit 16 milioni, e importi minori per altri istituti, tutti soldi «in larga misura provenienti dalla cessione alla Parmalat della Eurolat, contenente il settore latte di Cirio». Ad agosto 2003 fallisce la Cirio, a dicembre tocca alla Parmalat.

 

[POMATA]

Abbravo Pomà, così ti voglio 

Si, peró me hanno censurato la prima parte del messaggio

[LaLazioMia]

Walter Galbiati per "la Repubblica"

L´hanno spolpata pian piano, senza lasciare nulla, se non una massa di carta straccia che si chiama bond e azioni. Prima Sergio Cragnotti e i figli, il primogenito Andrea, Elisabetta e Massimo, il genero e direttore finanziario, Filippo Fucile e buona parte dei consiglieri che si sono succeduti sulle poltrone di comando del gruppo Cragnotti & Partners, un crogiuolo di società tanto esteso quanto inestricabile da apparire irricostruibile, come ammesso dagli stessi pm.

 Poi le banche, e in particolare la Banca di Roma dell´allora presidente, Cesare Geronzi, che quando si sono accorte del disastro imminente, hanno favorito senza pensarci troppo il recupero dei propri crediti, passando la patata bollente nelle mani dei risparmiatori attraverso il collocamento di 1,125 miliardi di euro di bond. Chi doveva vigilare, i revisori della Deloitte, ora Dianthus, non ha fatto nulla e ora siede tra gli imputati. Per la procura di Roma, questa è la storia della Cirio.

È avvenuto «un illecito trasferimento di risorse finanziarie - scrivono i pm nella richiesta di giudizio - dalla Cirio Holding spa in favore di soggetti terzi, tra i quali la Cragnotti & partners con sede all´estero, che determinava una situazione di illiquidità cui si faceva fronte con ricorso sempre più massiccio al credito di terzi, aggravando l´indebitamento verso le banche, in parte sostituito dall´anno 2000 con l´indebitamento verso il mercato del risparmio». L´esito finale non poteva che essere la bancarotta.

 Cragnotti era un padre padrone che utilizzava la cassa della Cirio come se fosse un portafoglio personale, spostando soldi dentro e fuori del gruppo, spesso senza una giustificazione finanziaria. Gli serviva qualche milione per saldare i propri debiti personali? C´era il bancomat Cirio, prontamente usato quando, dopo aver ricevuto un prestito da 2,6 milioni di euro dal gruppo Marcegaglia e altri 5 milioni da Enichem, tra il 2000 e il 2002 restituisce il tutto distraendo soldi dalla cassaforte lussemburghese della Cirio.
 
Doveva arredare una casa? Cragnotti pensa bene di trasferire a se stesso «beni mobili di arredamento e antiquariato della Cirio» a un valore inferiore a quello di bilancio (4 miliardi di lire contro 7,3 miliardi), e ciò nonostante, non li paga, perché il debito viene stornato su un´altra società del gruppo. Mancava qualche miliardo per pagare una rata per la realizzazione di una barca, la Admiral 30? Ecco pronto un assegno da 1,8 miliardi di lire, sempre della Cirio. Cragnotti tuttavia non pensava solo a se stesso, ma anche al resto della famiglia.
 
Nel 2000, al figlio Andrea viene riconosciuto un premio per la riorganizzazione del gruppo un bonus da 500 milioni di lire e al genero Filippo Fucile tra ottobre 2000 e febbraio 2001 un premio una tantum di 400mila euro, per l´accusa entrambi senza una adeguata giustificazione. E se alle società delle moglie serviva un prestito per comprare un terreno in Toscana, ecco ancora la solerte Cirio mettere a disposizione poco più di due miliardi di lire.

La Cirio non faceva mancare neppure i soldi alla Lazio, la squadra capitolina, a quei tempi piena zeppa di talenti e di trofei. Con Cragnotti vince il suo secondo scudetto, nel 2000, la Coppa Italia, la Supercoppa europea e la Coppa delle Coppe. Vi giocano Nesta, Crespo, Mancini, Vieri, Nedved, Stankovic, Simeone e Veron. Ma chi paga? La Cirio: oltre 40 milioni di euro per far fronte ai debiti tra agosto e luglio 2002 e 8,4 milioni girati in premio ai calciatori nel corso del 2001. In tutto 140 milioni di pagamenti preferenziali.

Ma le cifre pesanti che portano al dissesto sono i sistematici trasferimenti dalla Cirio alle società estere di valanghe di quattrini, sempre senza apparente motivi reali o comunque per disastrose operazioni finanziarie. Nelle British Virgin Island, per esempio, sono finiti 155 miliardi di lire, oltre 500 miliardi in Lussemburgo, 350 milioni di dollari in Brasile, e altri ancora, per i pm tutti spariti nel nulla.

Quando poi tra il luglio 1999 e il settembre 2002 il gruppo si trovava già in stato di dissesto, le banche «eseguivano pagamenti preferenziali per circa 500 milioni di euro» a danno degli altri creditori. Sul mercato finivano 1,125 miliardi di bond. E nelle tasche di Banca di Roma 308 milioni, del SanPaolo Imi 82 milioni, di Intesa 49 milioni, della Lodi 34 milioni, della Bnl, Cariparma e Factorit 16 milioni, e importi minori per altri istituti, tutti soldi «in larga misura provenienti dalla cessione alla Parmalat della Eurolat, contenente il settore latte di Cirio». Ad agosto 2003 fallisce la Cirio, a dicembre tocca alla Parmalat.

A parte la confusione dell'articolista tra lire ed euro, prendendo per buona una parte , diciamo anche il 10% di quanto riportato, ce n'è abbastanza per non giudicare il Dottore un innocente finanziere senza colpe.

[Matita]

Roma, 2 mar. (TMNews) - Un episodio di truffa, riguardante l'emissione di bond e obbligazioni Cirio, è stato ritenuto prescritto dal pm Gustavo De Marinis e per gli imputati coinvolti è stato chiesto il proscioglimento su questo singolo fatto, contenuto in uno dei capi d'imputazione. Il riferimento coinvolge: Sergio Cragnotti, ed i figli Andrea, Elisabetta e Massimo, il genero Filippo Fucile e i manager Riccardo Bianchini Riccardi, Vittorio Bottazzi, Ernesto Chiacchierini, Tomaso Farini, Livio Ferruzzi, Paolo Micolini, Mauro Luis Pontes Pinto e Silva, Ettore Quadrani, Vittorio Romano, Grazia Scartaccini, Francesco Scornajenchi, Gianluca Marini, Annunziato Scordo, Francesco Matrone, Francesco Sommaruga, Cesare Geronzi, Angelo Fanti, Pietro Celestino Locati, Antonio Nottola, Angelo Brizi, Alberto Giovannini, Gianpiero Fiorani e Giovanni Benevento e altri.

[Skorpius]

Che strano pensavo che i rapporti di dare avere tra lazio e cirio si fosero risolti con un accordo transattivo col fallimento

[cartesio]

Forse sono un po' OT, ma ho trovato un titolo che, nonostante tutto, non crea imbarazzo alle autorità di borsa, né alle banche. Cell Therapeutics.
Da http://www.soldionline.it/notizie/azioni-italia/gli-azionisti-cell-therapeutics-scrivono-alla-consob

- un titolo che perde da diversi anni in media il 90% all'anno del proprio valore
- un titolo che ha avuto un massimo di circa 2000 € e ora mentre scriviamo vale circa 0,19 € (si, è scritto bene!)
- centinaia, se non migliaia di azionisti italiani letteralmente ROVINATI
- un management che da un lato rilascia proclami di gloria in italiano durante le presentazioni e, dall'altro, emette documenti in inglese dove invece
riporta la realtà e che nel complesso guadagna più della capitalizzazione stessa della società (!!)
...
- una società che in pochi mesi ha diluito di diversi ordini di grandezza il valore azionario, annientando letteralmente il valore in mano agli azionisti
- un titolo che da mesi,invariabilmente, contro ogni legge statistica, apre sui massimi e chiude sul minimo
- il sospetto (è solo un'illazione, per carità...) che il titolo sia manipolato da software automatici

E ora i "numeri":

-Massimo valore e minimo attuale: 2400$--->0,17$  -99,999% !!!!!!
-Performance media ultimi 3 anni: -90% ogni anno !!!!!!
-Performance 1 Mese %: -62,86 -----------------> cioè vuol dire in media -4.2% OGNI SANTO GIORNO DI NOVEMBRE !!
-Performance 6 Mesi %: -97,23 --------------> cioè vuol dire in media -1% OGNI SANTO GIORNO DA SEI MESI !!!!!!!
-Performance 1 Anno (2008)%: -99,39%
-Capitale bruciato: oltre 1.2 miliardi di $ !!!!!! a fronte di ricvi annuali di 12 mil$ !!!!!
-Capitalizzazione + o - pari agli stipendi complessivi del CEO e del board !!!

[CeiZanettiGarbuglia]

Forse sono un po' OT, ma ho trovato un titolo che, nonostante tutto, non crea imbarazzo alle autorità di borsa, né alle banche. Cell Therapeutics.

No, non sei OT, proprio su questo topic, dicevo a fish_marK che il titolo SSLazio, non è dei peggiori e attualmente, secondo me, è quotato meno del suo reale valore.

[LaLazioMia]

No, non sei OT, proprio su questo topic, dicevo a fish_marK che il titolo SSLazio, non è dei peggiori e attualmente, secondo me, è quotato meno del suo reale valore.

Trovare titoli peggiori di quello SS LAZIO non è un problema. Uno su tutti Seat Pagine gialle. Perso il 99.99% dal 2000, oppure A2A che ha perso il 79.8%, oppure Telecom con perdita del 77.35%. La SS LAZIO con una perdita del 72.56% e' la migliore

[Fabio70rm]

Siamo dunque in presenza di una richiesta di un Pubblico ministero. Giusto per essere chiari.
Non è stata emessa alcuna sentenza da parte dei giudici. E sarebbe comunque una sentenza di primo grado.
E il tifo non c'entra nulla. Ma proprio proprio nulla.

Non so se ti riferivi a me, ma tengo a precisare e a rispondere ad MCM e agli altri.

Il crack Cirio l'ho vissuto in prima persona per via di un parente, che dietro "assicurazioni" di un amico fraterno dell'ex banca di Roma ha rischiato di perdere tutta la sua liquidazione.

Calcolate che questo parente non è uno sprovveduto finanziario, ma gli è stato prospettato l'investimento alla Cirio tramite una ingannevole pubblicità da parte della banca e di una persona in particolare. Per fortuna, grazie ad alcune dritte, la persona in questione se ne accorse e all'ultimo in zona Cesarini vendette tutto due giorni prima dell'annuncio del default.

La persona che tentò di truffare ora ricopre un ruolo di prestigio presso un'altra importante banca, la filiale sta viva e vegeta e prospera.

Ma a noi ribolle il sangue quando ci si passa davanti.

Ergo, dell'intera faccenda Cirio, della Parmalat, di Moratti e Telecom, quando vedo questi imprenditori de noantri che comprano senza soldi società floride, fanno pagare il costo dell'acquisto ai lavoratori e clienti/risparmiatori, le svuotano, si imbertano i soldi - che fine avranno fatto tutti i soldi di queste aziende? Ma una indagine sui movimenti di soldi di questi figuri lo si vorrà fare una volta per tutte?? - e poi si riciclano, mentre la gente comune viene rovinata e si trova a fare code di decenni presso i processi per avere, forse, un briciolo di quello che ha perso, se permettete mi rode il culo.

Ci vorrebbe la responsabilità diretta civile e penale degli imprenditori.

Fai un'impresa? Ci investi i soldi tuoi, niente finanziamenti e niente sovvenzioni, se non hai il capitale iniziale.
Vuoi comprare una società? Devi farlo con i soldi tuoi, deve diventare reato la prassi che acquisti senza soldi e fai pagare alla società l'acquisto.
Sei proprietario di un grande gruppo e ti trovi in difficoltà economiche? Anzichè come Agnelli andare a piangere dallo Stato e minacciare il licenziamento di migliaia di lavoratori, ti confisco tutte le tue proprietà, le metto all'asta e ci pago i lavoratori. No che tu fai i festini con i trans e la coca, e vieni pure compatito se ti senti male, mentre la gente sta le settimane sulle gru per rivendicare il diritto al lavoro e allo stipendio!!!

Ma questo, temo è decisamente off topic!!!

Aggiungo, Cragnotti come Presidente ha fatto del bene enorme alla Lazio.

Come imprenditore, probabilmente è stato il maestro della cosiddetta finanza creativa, e merita il mio enorme disprezzo per quanto detto prima.

Mi si obietterà, dovevi protestare dal '92 al 2001...alzi la mano chi in quegli anni SAPEVA come funzionavano certi meccanismi...