Autore Topic: Controllo dei media  (Letto 1826 volte)

0 Utenti e 2 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Offline jp1900

  • Grigietto sporco
  • **
  • Post: 62
  • Karma: +1/-1
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Controllo dei media
« : Domenica 27 Febbraio 2011, 17:28:57 »
http://www.asromalive.com/squalifica-de-rossi-montali/60180/ (scusate il sitaccio...  ::) )

Il direttore operativo Montali ha così commentato il succeso dei legali della Roma: “Siamo felici per la decisione dell’Uefa di assolvere Daniele De Rossi. È stata premiata la strategia difensiva della Roma, ma soprattutto la riservatezza mirata e decisa con cui è stato gestito il caso. La società era a conoscenza dell’esposto dello Shakhtar Donestk già prima della trasferta di Bologna, ma ha deciso di non comunicarlo nè al giocatore nè alla squadra per evitare di creare tensioni in occasione della partita d’esordio del nuovo allenatore, Vincenzo Montella, e per evitare un possibile battage mediatico”.

Non mi sembra che sia stato evidenziato, ma trovo il passaggio in neretto esaustivo per indicare il controllo che hanno sulla comunicazione. A parti invertite avrebbero fatto una cosa come il dopo Brescia.
La cosa bella è che se ne vantano pure...

POMATA

Re:Controllo dei media
« Risposta #1 : Domenica 27 Febbraio 2011, 19:32:19 »
http://www.asromalive.com/squalifica-de-rossi-montali/60180/ (scusate il sitaccio...  ::) )

Il direttore operativo Montali ha così commentato il succeso dei legali della Roma: “Siamo felici per la decisione dell’Uefa di assolvere Daniele De Rossi. È stata premiata la strategia difensiva della Roma, ma soprattutto la riservatezza mirata e decisa con cui è stato gestito il caso. La società era a conoscenza dell’esposto dello Shakhtar Donestk già prima della trasferta di Bologna, ma ha deciso di non comunicarlo nè al giocatore nè alla squadra per evitare di creare tensioni in occasione della partita d’esordio del nuovo allenatore, Vincenzo Montella, e per evitare un possibile battage mediatico”.

Non mi sembra che sia stato evidenziato, ma trovo il passaggio in neretto esaustivo per indicare il controllo che hanno sulla comunicazione. A parti invertite avrebbero fatto una cosa come il dopo Brescia.
La cosa bella è che se ne vantano pure...

Si chiama organizzazione...


























































MAFIOSA A DELINQUERE...

Offline MagoMerlino

  • Power Biancoceleste
  • *
  • Post: 16959
  • Karma: +493/-398
  • Sesso: Maschio
  • Fare o non fare! Non c'è provare.
    • Mostra profilo
Re:Controllo dei media
« Risposta #2 : Domenica 27 Febbraio 2011, 21:28:55 »
Odio perdere più di quanto ami vincere

#liberalaLazio

Siamo realisti, esigiamo l'impossibile.

"se te senti la forza necessaria spalanca l'ale e viettene per l'aria: se nun t'abbasta l'anima de fallo io seguito a fa l'Aquila e tu er gallo"

zorba

Re:Controllo dei media
« Risposta #3 : Sabato 5 Marzo 2011, 20:54:15 »
Riguardatevi l'intervista di Giovanni Floris questa sera a "Che tempo che fa".

Fa tanti bei discorsi sull'importanza del cercare la verità nelle varie sfaccettature delle situazioni concrete del vivere quotidiano, ma non ammette incertezze sulla sua importanza dell'essere tifoso riommico (fa continui riferimenti alla sua 'fede' calcistica).

Tipico esempio di tifoso difettoso 'di prestigio' che può anche sostenere il diritto di ogni persona di pensarla diversamente da lui ma che, se venisse interrogato sui favori che regolarmente vengono fatti alla sua squadra del cuore, sicuramente li negherebbe pur essendo più evidenti della luce del sole!

Ha detto di avere due bambini piccoli: sarei curioso di sapere come si comporterebbe se uno di questi decidesse di diventare tifoso biancoceleste........

Sicuramente lui risponderebbe: "impossibile che ciò accada".......  ::) ::) ::) ::) ::)

jumpingjackflash

Re:Controllo dei media
« Risposta #4 : Sabato 5 Marzo 2011, 21:14:02 »
Riguardatevi l'intervista di Giovanni Floris questa sera a "Che tempo che fa".

Fa tanti bei discorsi sull'importanza del cercare la verità nelle varie sfaccettature delle situazioni concrete del vivere quotidiano, ma non ammette incertezze sulla sua importanza dell'essere tifoso riommico (fa continui riferimenti alla sua 'fede' calcistica).

Tipico esempio di tifoso difettoso 'di prestigio' che può anche sostenere il diritto di ogni persona di pensarla diversamente da lui ma che, se venisse interrogato sui favori che regolarmente vengono fatti alla sua squadra del cuore, sicuramente li negherebbe pur essendo più evidenti della luce del sole!

Ha detto di avere due bambini piccoli: sarei curioso di sapere come si comporterebbe se uno di questi decidesse di diventare tifoso biancoceleste........

Sicuramente lui risponderebbe: "impossibile che ciò accada".......  ::) ::) ::) ::) ::)
ti meravigli?

bak

Re:Controllo dei media
« Risposta #5 : Domenica 6 Marzo 2011, 08:45:15 »
floris è un editorialista di quella carta usata per involgere il pesce fracico che si chiama il riomerdista.
ti meravigli?


Offline sandro astraldi

  • Grigietto sporco
  • **
  • Post: 88
  • Karma: +1/-1
  • Sesso: Maschio
    • Mostra profilo
Re:Controllo dei media
« Risposta #6 : Lunedì 7 Marzo 2011, 14:52:29 »
Sarà solo un sogno, ma mi piacerebbe da morire che un ospite di Ballarò, a domanda di Floris rispondesse più o meno così:
"Ma che dice? Vabbè che lei è notoriamente della Roma e dunque cerebroleso, ma 'sta cosa non esiste proprio!""
L'azzurro è per sempre destinato alla Divinità, ad essere fonte di gioia
John Ruskin

Offline borges

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 4266
  • Karma: +170/-36
  • Sesso: Maschio
  • "allora stamo messi bene" VdA a Mudy
    • Mostra profilo
Re:Controllo dei media
« Risposta #7 : Giovedì 10 Marzo 2011, 22:44:09 »
Non so se è il topic giusto, ma lo scrivo qui.
Stasera in una botta de telecomando capito per caso su teleroma56, trasmissione Futbol..
Futbol nasce con ospite Aldo Donati e Lamberto Giorgi, conduttore il direttore Piccheri (quello insomma che si dichiara tifoso del torino e che c'ha il fratello che ha giocato nella primavera insieme a tytty), trasmissione semplice riomanisti e laziali...
S'era già rovinata con l'innesto delle giovani leve (ciardi su tutti), ma a bilanciare c'era ancora un po' di biancoceleste (il secondo di guido deangelis).. si dava spazio al calcio internazionale... et simila..
Oggi la trasmissione si apre con Campo Testaccio... una schiera di 6 ospiti che vanno da david rossi petrucci lo stesso ciardi ... la grafica è piscioruggine (dicono per bilanciare il celeste dello studio)...

Alla Sensi consiglio un Aulin (S.Siviglia)
Bisogna rinunciare al consenso per la legalità (C. Lotito)
è il calcio pulito, baby (centurio)

Offline Matita

  • Biancoceleste Clamoroso
  • *
  • Post: 26406
  • Karma: +517/-54
    • Mostra profilo
Re:Controllo dei media
« Risposta #8 : Venerdì 11 Marzo 2011, 10:43:41 »
sto guardando la replica di battito piscio ruggine.

Ci sono ospiti inarrivabili a livello di rosicamento.


Che spettacolo !

Ma chi so' ???????

Conosco solo mandolesi.
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Offline WBB

  • Biancoceleste DOP
  • *****
  • Post: 1364
  • Karma: +43/-2
  • Sesso: Maschio
  • Laziale dal 1899
    • Mostra profilo
Re:Controllo dei media
« Risposta #9 : Venerdì 11 Marzo 2011, 11:46:11 »
ma trasmettono dallo sverso de Malagrotta?
trigoria delenda est

zorba

Re:Controllo dei media
« Risposta #10 : Venerdì 11 Marzo 2011, 17:25:10 »
(Il Fatto Quotidiano 11.03.2011)

KILLERAGGI MEDIATICI

DAGLI AL CAMPIONE

De Rossi, ma non solo: i calciatori sottoposti al vaglio del Sant’Uffizio di radio e tv

(di Giancarlo Padovan)

I killer mediatici – neopuritani, soldati dell’esercito della salvezza, santoni virtuali, sparlatori e scioperati da bar dello sport – sono in aumento. Risiedono più a Roma che altrove, ma non si scherza nemmeno in altre città. A Roma ci sono più radio, un fenomeno populistico-affabulatorio che richiama la Spagna, a Milano più giornali e televisioni. Si parla, si scrive e si ascolta. C’è molto da riempire, sempre meno attenzione per il calcio giocato, sempre più per il dietro le quinte e, da un decennio ormai, ben prima di B. e della corte di arcorine, per sotto o dentro il letto. Tranne eccezioni, dunque, il fenomeno è metropolitano dove la vita pulsa e gli interessi, o le occasioni, zampillano, in un vorticare di circostanze che s’intrecciano e si scontrano, si prendono e si lasciano. Alla base c’è lo sdoganamento del calciatore, prima poco più di un puzza-piedi zotico, oggi sex symbol, buon selvaggio, sventato bellone cui appiccicare un’etichetta qualsiasi. Quando lui esce dallo spogliatoio si aprono due prospettive. Parallele e inconciliabili: quella della star, buona per le discoteche o i ristoranti dove farsi notare e quella del calciatore virtuoso. Si va dall’irreprensibile (alla Javier Zanetti, il capitano dell’Inter, tutto famiglia, vita sana, impegno solidaristico, nessuna variazione sul tema del politicamente corretto) all’irregolare; dal maledetto al vissuto; dal declinante al finito.

A VOLTE BASTA poco, altre non serve proprio nulla. In genere, però, il cattivo rendimento è una spia che accende il pettegolezzo: non è più lui, si sta separando, si è già innamorato di un’altra, si gioca tutto ai cavalli, è mezzo rovinato, è rovinato intero. Beve (Adriano, ma non è il solo), va nei locali a ballare fino all’alba (la maggioranza), si prende licenze sessuali di ogni genere (Ronaldinho) e/o fa botte con chicchessia (Mutu), partecipa ai festini e perde il controllo (non infrequenti le accuse di stupro, come nel recente caso di Amantino Mancini quand’era a Milano), si droga.

Il punto non è il vizio – se c’è, quando c’è –, ma l’uso che se ne fa per denigrare e demolire. O la calunnia, gratuita, saporosa e vacua, quando dal piano sportivo si scivola in quello personale, quasi esistesse un diritto supremo di ingerenza in nome del calcio. Ovvio che non c’è. Meno ovvio che si compia con la massima disinvoltura e impunità. Prendiamo Daniele De Rossi. In Ucraina ha rifilato una gomitata a Srna nell’infausta notte di Donetsk. Poi ha insultato l’allenatore avversario, Lucescu, e adesso è ufficialmente un caso in quella Roma che sembrava già sua, con Totti o senza Totti, sicuramente per il dopo Totti. Giusto che la società (e anche Prandelli e il presidente Abete per la Nazionale) si pongano il problema dei comportamenti (purtroppo De Rossi ha commesso falli brutti e scorrettezze gratuite anche in campionato e Lippi lo punì, con la temporanea esclusione, ai Mondiali del 2006, ancora per una gomitata, all’americano McBryde), ingiusto che rischi il mancato rinnovo del contratto alla Roma (scade nel 2012) e che le sue prestazioni passino al vaglio di un Sant’Uffizio radiotelevisivo (i giornali sono più anodini) dove anche i silenzi e le allusioni incrociano un’esistenza fatta di sofferenza personale nonostante la ricchezza, gli agi, la celebrità, l’affetto dei tifosi (a volte asfissiante, ma c’è di peggio), l’emozione della partita (a volte è pressione, ma non c’è paragone con il lavorare duro o il pedalare agro). Può darsi che De Rossi non stia bene o renda meno di quanto potrebbe; può darsi che sia preoccupato perché non riesce a vedere un domani oltre il centro del campo; può darsi che alcuni traumi familiari non siano stati metabolizzati o non si supereranno proprio. Tuttavia nessuno può mischiare l’uomo al calciatore. Meno che mai a causa di un eccesso di sensibilità dell’interessato come, appunto, nel caso di De Rossi. Che non è Totti, anche se a volte gioca a emularlo e che mostra più fragilità di quanta non sia la forza.

“Caro infelice Nacka, artista fulgido e disperato del gol, che cos’è la vita di un uomo? Mistero”. Sono le parole di Danilo Sarugia, storico del calcio e interologo (nel senso di squadra nerazzurra), tratte da Grande Inter Figlia di Dio (Edizioni Limina) a proposito della parabola dello svedese Skoglund, stella degli anni Cinquanta: “La sua felicità era il calcio, la sua condanna era la grappa”. Si distrusse da sé. 

FINÌ MALE , ma non per colpa sua, anche l’immenso Antonio Valentin Angelillo. A stroncargli la carriera fu l’intransigenza di Helenio Herrera, noto donnaiolo e, forse per questo, ferocissimo con i suoi. Angelillo aveva segnato trentatré gol (record per i campionati a diciotto squadre) nella stagione 1958-59, ma si era innamorato di Attilia Tironi, in arte Ilya Lopez, ballerina del night “La porta d’Oro” in piazza Diaz a Milano. Per lei aveva anche dimenticato in Argentina la fidanzatina ufficiale, Olga Ines, anche se non aveva disimparato a far gol. Herrera non lo perdonò e pretese, da Angelo Moratti, la cessione alla Roma. Con quei soldi, l’Inter prese Luis Suarez, senza perderci di sicuro. Angelillo, invece, si perse. A soli ventiquattro anni. Killerato da un puttaniere apolide, livido di gelosia e, forse, roso dall’invidia.


Offline arturo

  • Celestino
  • ****
  • Post: 386
  • Karma: +11/-0
    • Mostra profilo
Re:Controllo dei media
« Risposta #11 : Venerdì 11 Marzo 2011, 17:42:00 »
E quindi, Padovan, che vuole dire? Che non si può criticare la renna de Ostia? Me sembra anche recidivo.,

CiPpi

Re:Controllo dei media
« Risposta #12 : Sabato 12 Marzo 2011, 07:45:28 »
...
Prendiamo Daniele De Rossi
...
ha commesso falli brutti e scorrettezze gratuite anche in campionato e Lippi lo punì, con la temporanea esclusione, ai Mondiali del 2006, ancora per una gomitata, all’americano McBryde),
...

Fortuna basta poco per informarsi. Si evita di dover credere a qualsiesi cosa viene scritta.

http://it.wikipedia.org/wiki/Daniele_De_Rossi#L.27era_Lippi_e_il_Mondiale_2006

Citazione
...
La scorrettezza gli costa 4 giornate di squalifica. Torna a disposizione del commissario tecnico in occasione della finale del 9 luglio 2006 contro la Francia (appunto esattamente alla scadenza delle 4 giornate inflittegli senza additivi o aggiuntive punizioni da parte del tecnico ndCP)
...