Che brutta fine biglia
Davvero. E che brutta fine Bonucci, ieri semplicemente il peggiore in campo con errori marchiani in posizionamento e marcatura sui primi due gol.
Molti degli squilibri difensivi rossoneri derivano dalle prestazioni individuali, e dalla pessima interazione fra di loro, di due acquisti clamorosamente male assortiti.
Biglia, in particolare, ha spesso abbandonato la posizione per velleità da regista offensivo, con la duplice conseguenza di creare pochi pericoli davanti e parecchi dietro: oltre ad apparire assai dimesso sul piano agonistico, risultando un corpo estraneo alla squadra anche in quello.
Partita di rara bruttezza, vivace nella ripresa ma con una manovra costantemente frenata da un'organizzazione evanescente su entrambi i fronti e da errori tecnici imbarazzanti.
Spalletti ha rinverdito i fasti dell'Inter di Simoni, con Icardi nei panni di Ronaldo e Candreva in quelli di Moriero.
Chissà, forse è l'unico modo per cavare qualcosa da un organico-casino regolarmente costruito senza una logica progettuale.
Di certo la Lazio sembra praticare un altro sport rispetto a entrambe, anche se non basta certamente per voli pindarici sulle nostre prospettive di classifica.
Una considerazione sul rigore: il fallo di Ricardo Rodríguez è particolarmente stupido e plateale, ma nella sostanza non troppo diverso dai millemila contrasti che avvengono in area su corner e punizioni.
Al che, per non concedere venti penalty a partita, ci si basa sul criterio empirico - e non contemplato dal Regolamento, che io sappia - del danno procurato.
Nella fattispecie, il pallone viaggia fuori dalla portata di entrambi i contendenti, rendendo il placcaggio da parte dello svizzero sostanzialmente ininfluente per lo sviluppo dell'azione: basta per un intervento arbitrale così decisivo?