Parte la crociata contro gli scaldacolloIl prossimo 5 marzo la FIFA si riunirà a Cardiff, e all'ordine del giorno ci sarà anche una discussione per bandire, o meno, gli scaldacollo, considerati oggetti pericolosi per l'incolumità dei giocatori
Nonostante Six Alex Ferguson li abbia categoricamente proibiti ai suoi giocatori nel Manchester United, gli scaldacollo sono ormai diventati un accessorio comune nel mondo del calcio. Da Totti a Nasri (nella foto), da Buffon a Julio Cesar, da Tevez ad Adebayor, sono tanti i giocatori che li utilizzano nei maggiori campionati europei per difendersi dal freddo nei mesi invernali, ma la FIFA sta ora valutando la possibilità di metterli al bando. Perché nonostante lo scaldacollo possa essere utile al giocatore per proteggersi dai malanni, potrebbe anche, di contro, rivelarsi pericoloso per la sua stessa incolumità.
"Discuteremo anche degli scaldacollo - ha spiegato un portavoce della FIFA, che si riunirà il prossimo 5 marzo a Cardiff - perché potrebbero rivelarsi un pericolo. Nel caso in cui un giocatore stesse andando in rete e un avversario lo afferrasse per lo scaldacollo, questo potrebbe provocare anche serie lesioni".
Allo stesso modo, però, fanno notare alcuni blogger statunitensi, potrebbero anche essere bandite le maglie con i colletti e i capelli lunghi. Gli scaldacollo saranno all’ordine del giorno assieme ad altri argomenti più o meno singolari, quali il colore degli scaldamuscoli che dovrebbero essere indossati dai calciatori, le misure che un arbitro dovrebbe utilizzare nel caso in cui un animale scorrazzasse per il campo, o come agire quando un oggetto esterno interferisce con il gioco (ad esempio il palloncino che deviò il tiro di Darren Bent nella porta del Liverpool la scorsa stagione).
"Si verificano molti episodi - ha proseguito il portavoce FIFA - in cui oggetti estranei entrano nel campo da gioco. E non è sempre chiaro quale azione debba essere intrapresa dall’arbitro se l’oggetto in questione intrerferisce con il gioco oppure no".
E la FIFA non è l’unico organo a portare avanti la crociata contro gli scaldacollo. C’è anche chi, come l’ex-giocatore del Manchester United e ora tecnico dell’Ipswich Town, Roy Keane, che si dichiara categoricamente contro ogni accessorio "superfluo".
"Guanti, sciarpe, cappelli, scaldacollo, e tutte queste altre cose - ha detto il 39enne Roy Keane - non c’erano ai miei tempi. Sono un vezzo moderno che ha reso il calcio più ‘soffice’, lo ha rammollito. Non so nemmeno come facciano i giocatori a concentrarsi con tutta quella roba addosso".
Ciò significa che all’Ipswich Town è proibito ripararsi dal freddo?
"No, no - puntualizza Keane - I miei giocatori possono indossare i guanti in allenamento. Non mi interessa. Ma l’anno scorso un paio dei miei ragazzi li hanno indossati anche durante una partita di coppa contro il Blackpool. E io ho detto loro: ‘State bene attenti. Se volete davvero giocare con i guanti, allora fate in modo di giocare molto bene. Perché saranno le prime cose che vi tirerò dietro se dovessimo perdere...’".
Daniele Fantini / Eurosport
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Questa è una mia antica battaglia. Non ho mai capito l'utilità dello scaldacollo per un calciatore (portieri esclusi), visto che anche a temperature basse è un impiccio, il giocatore suda lo stesso, si respira meno agilmente. Lo trovo solo un vezzo estetico (sacrosante le parole di Roy Keane), e la riprova sta nei "modelli" che lo usano (tra loro c'è anche Brocchi, l'unico dei nostri mi pare):