Autore Topic: E' Hernanes show all'Olimpico La Lazio è in fuga Champions  (Letto 903 volte)

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Offline Daniela

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E' Hernanes show all'Olimpico La Lazio è in fuga Champions
« : Domenica 20 Febbraio 2011, 19:47:49 »
gazzetta.it




Un gol del brasiliano al 6' decide il match dell'Olimpico contro il Bari. I pugliesi ci provano, ma solo nel secondo tempo.


ROMA, 20 febbraio 2011 - Hernanes indica la strada verso la Champions, la Lazio segue il suo profeta. Con una prestazione da leader, il brasiliano trascina alla vittoria la sua squadra, contro un Bari che, almeno nel primo tempo, sembra essere andato a Roma in gita scolastica. Troppo debole la resistenza dei ragazzi di Mutti, ma quelli di Reja svolgono al meglio il compitino assegnato: una vittoria fondamentale per continuare a sognare l'Europa, quella più ricca.


l'esordio — Reja dà fiducia a Kozak e al 4-2-3-1, che "regala" un'altra panchina a Zarate e Floccari: centrocampo di qualità con due pivot come Matuzalem e Ledesma; nel riscaldamento Muslera s'infortuna ad una caviglia ed è costretto a dare forfait: al suo posto Berni, alla prima gara in campionato in stagione, e in panchina va il "portierino" della Primavera Berardi, richiamato in tutta fretta (arriverà solo al 5' del primo tempo) e reduce dal derby shock di categoria (7 a 1 contro i "cugini"). Mutti stravolge il Bari: dentro Donati a centrocampo, con Bentivoglio e Alvarez dietro ad Okaka, anche lui in clima "derby".

la profezia — In realtà la contesa dura solo 6', il tempo necessario a Sculli per pescare in area Hernanes, che al volo impatta l'assist e batte in controtempo Gillet. Un Bari già timido, si scioglie e i biancocelesti diventano padroni del campo, con il brasiliano mattatore: 7 conclusioni in 42' per il fantasista biancoceleste, con Gillet costretto agli straordinari. Dei biancorossi in avanti nessuna traccia: qualche velleitario taglio di Alvarez e Okaka, ma troppo poco per una squadra che dovrebbe compiere un'impresa per salvarsi. A giudicare dai primi 45', l'undici di Mutti, sembra proprio aver già ammainato la bandiera bianca.

tango argentino — Il tecnico dei pugliesi, allora, cerca almeno di dare una scossa: Bentivoglio resta negli spogliatoi, al suo posto Castillo nel tentativo di dare maggiore peso offensivo ad un Bari che non riesce proprio a tenere su palla. La mossa, se non altro, crea un po' di apprensione alla difesa biancazzurra, che comincia a ballare, con Donati che prova ad approfittarne al 13': il suo piattone a botta sicura, però, si infrange sul parastinco di Berni, autore di una gara di grande personalità. Reja si spaventa e chiama mastino Brocchi a far da guardia ad un centrocampo un po' in disarmo (esce Gonzalez). Sostituzione più che mai utile, visto che di lì a pochi minuti Mutti rompe gli indugi: fuori Okaka e addirittura Parisi, per Rudolf e Ghezzal. In verità la Lazio, che ha avuto l'unica pecca di non chiudere la gara, finirà per controllare la partita, anche se con un po' di affanno, e l'Olimpico, comunque, non si è annoiato, seguendo (e festeggiando) gli aggiornamenti provenienti da Marassi.
Sergio Stanco

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