Staserà andrò a cena fuori, in un ottimo ristorante di pesce, e così a pranzo ho mangiato poco o nulla. Sta cosa della cena s’è decisa un po’ all’ultimo momento e così lascio nel freezer le cozze che avevo comprato ieri, nell’originaria intenzione di tentare una ricetta barese, patate cozze e riso. Vabbè, ci proverò un’altra volta.
Collegamento nel pre-partita, porca pupazza Musly s’è fatto male in riscaldamento, e così c’è Berni pronto.
Nella telefonata di rito con mio fratello ci facciamo una risata pensando a chissà dove sarà Bizzarri, in settimana bianca o a magnà a li Castelli.
Stavolta il volo di Olympia ce lo fanno vedere poco, in compenso le fanno un primo piano che mentre lei guarda dentro la telecamera in realtà ti sta guardando dentro, cioè lei mi sta guardando negli occhi, praticamente mi sta ipnotizzando, o incoraggiando, o rassicurando, insomma, mio dio quanto è bella.
Subito subito Kozak entra nell’area avversaria; poi scappa Licht ma viene buttato giù.
C’ho subito la sensazione che i Co-sky siano alquanto, troppo ciarlieri, insomma non s’azzittano un attimo. Insomma, sarà dura.
Sculli passa ad Hernanes che, al volo, la butta dentro!
Uno a Zero!Poco dopo Herny fa capire che sta cosa gli è piaciuta e ci riprova, ma la bionda Lametta da barba, peraltro bel ragazzotto, che è nella porta del Bari para.
Pure Berni fa una bella parata, tipo “
state tranquilli, stavo pronto”.
Tal Parisi del Bari, tutt’altro che leggiadro come la Heather di cui tutti ci ricordiamo, butta giù Spidygonzy (ahò, sto a tentà dei compromessi, spero apprezziate).
Ogni volta che Kozak cerca di rendersi utile, e lo fa tantissimo, c’ha sempre un due tre baresi attorno, lo tirano, lo strattonano, solo che siccome lui non è esattamente il massimo della grazia nelle sue movenze, come, a propria volta, si muove ne stende qualcuno. Ahò, fatti loro.
Ma sta accortissimo, si va a prendere la palla a centro campo, se sbaglia un passaggio rincorre l’avversario e cerca di andare a riprendersi il pallone.
I co-sky parlano, a proposito di Kozak, di
“raddoppio di marcatura”, che vuol dire, in realtà, che a cercare di buttarlo giù sono sempre minimo in due, prima uno, e poi un altro.
Intanto Herny continua a tentare tiri su tiri in porta, sempre con Gillet pronto a parare. Secondo me quest'ultimo stasera dovrà farsi dare un ansiolitico perché sennò continuerà ad avere, come un continuo incubo, l’immagine di Herny che gli spara contro palloni.
Fallo su Radu, la tira Herny, ma Gillet para.
Un rosciomalpelo del Bari fa un fallaccio su Herny, giallo per lui. Punizione, la tira Herny, Dias si smarca e va a tentare un bel tiro ma Gillet para, again.
Inquadrano tal Alvarez del Bari, bruttarello come pochi, porello, e che oltretutto si fa tonsare la capoccia da un hairstylist della stessa scuola di quello di Hamsick. Insomma, nun se può guardà.
Serie di bellissimi passaggi tra i Nostri, pare quasi che stiano a giocà bendati tanto che si trovano e ritrovano tra loro. I Co-sky stanno estasiati. L’unica cosa è che sarebbe opportuno togliersi la benda dagli occhi un picosecondo prima di tirare verso la porta. Però bella Lazio.
Continuano i tiri nello specchio della porta di Herny (siamo a sette o otto), le punizioni, gli angoli, le belle – va riconosciuto - parate della Lametta bionda.
Fine primo tempoHerny viene intervistato e finalmente dice qualcosa che si capisce. Oddio, mi sto allargando, però dei miglioramenti ci sono, di domenica in domenica.
Caffè, va.
Notevole la pubblicità della Volvo rossa in un paesaggio marino nordico. Enigmatica ma interessante.
Musly in tribuna c’ha la gamba stesa sulle gambe della ragaza, al suo fianco, ma intanto si fa fotografare con un bimbino che gli si è accostato. Una foto che sto bimbino si conserverà per tutta la vita, mi piace pensare.
Secondo tempoPer il Bari è uscito Uno ed è entrato Unaltro (così non faccio brutte figure come con Hatamaj e Lanzafame domenica scorsa).
Uno dei Co-sky comincia a fare una cantilena su come domenica scorsa dopo l’intervallo il Bari era risorto. Il che mi urta un po’.
Herny fa una serie di microcapolavori in area, si dribbla tutto il dribblabile, e passa a Sculli, che però spara alto.
Assalti vari dei Nostri, ma anche qualche bell’intervento di Biava e Dias, sempre grandi come (quasi) sempre, e qualche bella parata di Berni, perfettissimi, sui tentativi di contropiede dei Baresi.
Herny, con quattro intorno in area, viene buttato giù da Castillo, ma dice che non è rigore.
Esce Spidygonzy, entra Brocchi.
Giallo per Matuz per un fallo su Almiron, uno che come tatuaggio, sul braccio, c’ha una specie di cartellone pubblicitario.
Co-sky: “
il risultato è ancora in bilico” : te c’hanno mai mannato ecc…
Fallo a centro area su Kozak che cade dolorante, però pure Biava dice che non sta bene.
Esce Parisi e pure Okaka, ne entrano Altridue.
Esce Biava, entra Willy Stendardo.
Sculli si mangia un goal, parato un millesimo di secondo prima che, appunto, diventasse un goal, che se lo incontro je meno.
Dias va cambiarsi la maglietta, e se la mette a rovescio perché quelle col suo nome e numero le ha finite.
Un criminale entra su Sculli ma pare l’abbia visto solo io.
Fallo pure su Herny, giallo per Almiron.
I Co-sky, che non si fermano manco per bere un sorso d’acqua: “
La Lazio sta meritando questa posizione in classifica… e però non sta chiudendo il risultato” Cuorna, bicuorna, scongiura che non voglia… (Lo so, qui mi possono capire solo i più anziani)
Fallo di Ghezzel (uno degli Altridue) su Radu, con piede a martello. Giallo.
Esce Herny, che così si cucca una standing ovation, entra Zaratello.
Fallo di Dias, però lo fa sorridendo, vuoi mettere?
Boato nell’Olimpico, Licht guarda il tabellone e sorride, bello de casa!
Il Bari tenta alcuni ultimi affondi. Inutili però.
E’ finita!Il regista sky ci fa rivedere lo sguardo stupendo di Olympia di cui parlavo prima. Se possibile, ancora più bello di prima.
Seconda intervista ad Herny, uomo partita sky, “
risultato molto importante per quello che stiamo obiettivando” Che meraviglia che sei Herny caro!
Oddiooddio, la pubblicità di Fiorello sui televisori HD mal utilizzati mi fa ridere.
O forse, semplicemente, sono io che devo giustificare il sorriso ebete sul mio viso.
Giustificare? Maddechè?
Amo vinto!E meglio di così, dando un’occhiata a quello che è successo altrove... come minimo mi viene da sorridere. Anzi, quasi quasi rido proprio, sia pure come una un po’ebete.
Grazie Lazio mia Bella!