Autore Topic: Roberto Benigni  (Letto 14456 volte)

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Offline borges

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Re:Roberto Benigni
« Risposta #20 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 12:52:00 »
Un ottimo cuoco che riesce a impastare storia, filologia, arte, letteratura. Insuperabile nella selezione degli aneddoti.
Un Gianfranco Vissani colto.

Poi, non posso chiedergli di farmi anche ridere perché non riuscirà mai.

a parte l'ottimo, 100x100
Alla Sensi consiglio un Aulin (S.Siviglia)
Bisogna rinunciare al consenso per la legalità (C. Lotito)
è il calcio pulito, baby (centurio)

zorba

Re:Roberto Benigni
« Risposta #21 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 13:05:29 »
Odio gli indifferenti.
Credo che vivere voglia dire essere partigiani.
Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano.
L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita.
Perciò odio gli indifferenti.

L’indifferenza è il peso morto della storia.
L’indifferenza opera potentemente nella storia.
Opera passivamente, ma opera.
È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza.
Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare.
Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente.
Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?

Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti.
Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.

Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo.
E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini.
Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano.
Vivo, sono partigiano.
Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti

Benigni ha citato anche il nostro illustre conterraneo? ? ?

jumpingjackflash

Re:Roberto Benigni
« Risposta #22 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 13:46:23 »
Ho ascoltato adesso sia Benigni sia Luca e Paolo. Forse sarà perché youtube non è la tv ma è dalla sua conversione al misticismo (la vita è bella per intenderci) che non riesce più a farmi ridere. Io preferivo il Bischeraccio,  quello di ti amo Berlinguer, il piccolo diavolo. Questo Benigni non riesce ad appassionarmi. Certo fa sfoggio di una  cultura non indifferente ma mi da  l'idea del parvenu che sfoggia le ricchezze per farsi accettare dai Signori.  Invece Luca e Paolo che a me ad esempio sono sempre piaciuti di più nei loro film che non in tv, hanno fatto una scelta veramente eccezionale. Mi sono quasi emozionato ascoltando le parole di Sciascia e sì che col veleno che c'ho in corpo diventa sempre più difficile.

Con questo non intendo affatto denigrare chi ha apprezzato la performanche Benignesca che è sempre sicuramente  migliore di tutto il resto del Festival messo insieme.

Offline Reflexblue

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Re:Roberto Benigni
« Risposta #23 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 14:13:37 »
Beh, meglio dell'esibizione insulsa e deprimente che ci ha regalato a Vieni via con me.

Grazie invece a Battiato e a Madonia per avermi fatto conoscere una bellissima canzone: La notte dell'addio.

schwitters

Re:Roberto Benigni
« Risposta #24 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 14:18:01 »
Commovente ed emozionante.
MCM, pensa cha la minetti avrà una liquidazione di 800.000 euro per procacciare donnine. Pensa a che faresti se te li dessero e faccelo sapere.

Bill Kelso

Re:Roberto Benigni
« Risposta #25 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 14:19:33 »
Mi sono quasi emozionato ascoltando le parole di Sciascia e sì che col veleno che c'ho in corpo diventa sempre più difficile.


Sono parole di Antonio Gramsci.

Offline carpelo

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Re:Roberto Benigni
« Risposta #26 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 14:19:52 »

jumpingjackflash

Re:Roberto Benigni
« Risposta #27 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 14:21:40 »
Sono parole di Antonio Gramsci.
 :-[

pardon è vero

mi cospargo il capo di cenere

Bill Kelso

Re:Roberto Benigni
« Risposta #28 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 14:24:48 »


Che poi nelle Università di NYC, mi riferisco alla NYU e alla Columbia U, da più di dieci anni Gramsci viene studiato come il filosofo più interessante del novecento italiano.
Qualsiasi convegno, ogni occasione di incontro, richiama migliaia di studenti. Fenomeno strano, nel paese dove credono che Dio sia con loro e che i marziani ogni tanto li vanno a trovare.

Giglic

Re:Roberto Benigni
« Risposta #29 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 15:33:13 »
Un ottimo cuoco che riesce a impastare storia, filologia, arte, letteratura. Insuperabile nella selezione degli aneddoti.
Un Gianfranco Vissani colto.

Poi, non posso chiedergli di farmi anche ridere perché non riuscirà mai.

Cuchì, chi ti piace?
No, per curiosità  ;)

bak

Re:Roberto Benigni
« Risposta #30 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 15:54:46 »

Che poi nelle Università di NYC, mi riferisco alla NYU e alla Columbia U, da più di dieci anni Gramsci viene studiato come il filosofo più interessante del novecento italiano.
Qualsiasi convegno, ogni occasione di incontro, richiama migliaia di studenti. Fenomeno strano, nel paese dove credono che Dio sia con loro e che i marziani ogni tanto li vanno a trovare.

e si ma al grande maitre a pensèr Mazza, il direttore di raiuno per non sbagliarci, la citazione non è andata giù. Sai com'è, se dovesse incazzà il suo datore di lavoro.
Mazza e Masi laziali ? , ma per carità di Dio  ::)

Offline fiDelio

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Re:Roberto Benigni
« Risposta #31 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 16:12:12 »
250.000 euro per pochi minuti?  :o
Al di là della grande bravura dell'artista, che è indiscutibile, però a me sembra che sia veramente una cifra esagerata, al limite dell'immorale, per pochi minuti di "lavoro".
Non ne farei neanche un discorso politico, avrei  fatto le stesse considerazioni se a prendere quel cachet fosse stato uno di destra invece di un "comunista".
Io lo trovo allucinante, considerato specialmente il grave periodo di crisi che attraversa l'Italia.
Non vorrei che individuare un unico colpevole per tutti i mali del mondo, non ci permettesse poi di vedere le altre gravi distorsioni che ci circondano.
#Liberate I Laziali

"Ancora date retta a quegli stronzi dei giornalisti?"

"Se un giorno dovessi fare un trapianto di cervello, vorrei quello di un giornalista sportivo. Perché so che non è mai stato usato"

zorba

Re:Roberto Benigni
« Risposta #32 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 16:30:21 »
250.000 euro per pochi minuti?  :o
Al di là della grande bravura dell'artista, che è indiscutibile, però a me sembra che sia veramente una cifra esagerata, al limite dell'immorale, per pochi minuti di "lavoro".
Non ne farei neanche un discorso politico, avrei  fatto le stesse considerazioni se a prendere quel cachet fosse stato uno di destra invece di un "comunista".
Io lo trovo allucinante, considerato specialmente il grave periodo di crisi che attraversa l'Italia.
Non vorrei che individuare un unico colpevole per tutti i mali del mondo, non ci permettesse poi di vedere le altre gravi distorsioni che ci circondano.

Ho sentito dire a RDS che l'intero compenso ricevuto da Benigni per la sua esibizione a Sanremo sarà devoluto in beneficienza per la costruzione di una nuova ala di un ospedale (di cui onestamente non ricordo il nome). Se così fosse (si attendono conferme) applausi ancora più scroscianti a Roberto Benigni.

Offline cuchillo

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Re:Roberto Benigni
« Risposta #33 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 16:42:01 »
Cuchì, chi ti piace?
No, per curiosità  ;)

Come comici? O in generale?

Dimmi il campo di applicazione e rispondo molto volentieri...
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

Giglic

Re:Roberto Benigni
« Risposta #34 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 17:00:10 »
Come comici? O in generale?

Dimmi il campo di applicazione e rispondo molto volentieri...

In Generale...
Benigni come attore si è capito che non ti piace. Come intellettuale neanche (un Vissani colto è estrememente pungente...), come comico neanche. Quindi Benigni non ti piace (almeno ho capito questo). Ambra non ti piace (da altro topic).
Deduco che, siccome sei intervenuto per dirlo, questi due siano l'antitesi di quello che ti piace.

(Non fraintendermi: Benigni per me resta un grandissimo affabulatore, tutto il resto è contorno. Ma come tutti i grandissimi affabulatori fa ANCHE ridere, e molto. Il Patriottismo diviso dal nazionalismo e dal razzismo lo spiega bene e semplicemente solo lui, in Italia. E Ambra non esce dalla aurea mediocritas di tante, troppe attrici italiane. Ma non vuol dire che non sia brava o intelligente. Oltretutto, l'alternativa a questo è rappresentata egregiamente dalle battute di MCM)

Offline cuchillo

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Re:Roberto Benigni
« Risposta #35 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 18:20:08 »
Benigni mi faceva ridere nei primi anni '80. Il suo spettacolo del 1983, portato al cinema da Giuseppe Bertolucci, rimane una pietra miliare della comicità.
Poi, credo che già dalla fine degli anni '80 la qualità dei suoi testi sia molto peggiorata. Probabile che siano anche cambiati i suoi collaboratori. Non lo so, ipotizzo.
Ciò che so è che non rido più.

Ambra, boh.
Manco due anni fa ha finto di accapigliarsi con la Cabello (altro fenomeno...). Sai che risate.
In generale, non è il mio prototipo di donna da talk-show.
Credo che nel mini-monologo di ieri (ripeto, secondo me, un flusso disarticolato di coscienza  senza lucidità né coerenza) ci sia racchiuso un po' tutto il personaggio.

Io, semmai, ho l'opposto difetto di farmi piacere anche personaggi impresentabili. Non credo di essere di gusti difficili, da questo punto di vista.
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

CiPpi

Re:Roberto Benigni
« Risposta #36 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 18:58:56 »
Benigni ha mai perso da un po' quella vena dissacracante, anarchica e, diciamo cosi, verace che lo rendeva davvero un personaggio interessante da seguire.

rimane comunque una capacita' di essere Benigni, il cuoco impastatore come cuchillo l'ha ottimamente definito, ineguagliabile che lo pone ad altezze siderali rispetto al resto.

ma anche perche' il resto e' quello che e'.

Mazzola

Re:Roberto Benigni
« Risposta #37 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 20:08:49 »
A me una battuta tipo Mameli ha scritto l'inno a 20 anni. All'epoca si diventava maggiorenni a 21. Pensate era minorenne !!! fa ridere sempre.
Chiunque la dica. Magari l'umorismo che mi fa ridere non è "alto" ma una cosa del genere mi provoca la risata.

Ambra è partita con un lungo discorso anche condivisibile, pur se troppo pieno di cose.
Ma meglio della serracchiani e della lorenzin.
Il che è tutto dire. Purtroppo. Per la politica e per noi.

Offline Clazia

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Re:Roberto Benigni
« Risposta #38 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 20:51:46 »
fate un favore, fate finta che Benigni non sia un comico.

vero, è nato come tale.

ma ha dimostrato nel tempo che non è solo quello. E mica solo a noi, pensà un po' perfino a quelli che appioppano le statuette a LA.

e lo dice una che non lo ama "a prescindere" come tanti altri, e che, anzi, ancora rimpiange, per certi versi, il Beninigni di Non ci resta che piangere.

Però ieri sera non doveva far ridere, il "tema" della serata non lo prevedeva, eppure qualche sorriso ce l'ha strappato, sorrisi che, io personalmente mi sono pure subito dimenticata man mano che il racconto entrava, anzi cresceva, nella sua intensità.

Fino alla commozione finale.

Lo so, il topic intitolato sic et simpliciter "Roberto Benigni" potrebbe invitare a dissertazioni varie sul personaggio, ma sappiamo tutti benissimo che chi lo ha aperto voleva parlare di ieri sera.

Ieri sera c'è stata una cosa bellissima, da vedere, e rivedere, e memorizzare.

Sticazzi se ad alcuni non ha fatto ridere. Non doveva far ridere. Doveva, o meglio voleva, sperava forse, di avere altri effetti.

Beh, con me c'è riuscito.

Se volevo sentimme tranquilla mica che nascevo Laziale.

Take a sad song and make it better.

Offline giangoverni

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Re:Roberto Benigni
« Risposta #39 : Venerdì 18 Febbraio 2011, 22:15:40 »
A milioni a seguire Roberto Benigni, il grande continuatore del “genio italico”. Diciannove milioni per l’esattezza che sono numeri da monopolio. Tuttti davanti a quello che veniva chiamato il moderno focolare domestico, come una volta quando la televisione generalista sapeva essere il momento unificante degli Italiani.
Molti da Roberto si aspettavano la sua satira graffiante ed esplosiva contro Berlusconi (che pure non è mancata), se l’aspettavano anche le “autorità” schierate nella prima fila del teatro Ariston con le loro facce che tradivano preoccupazione. Ma ci siamo cascati tutti perché abbiamo pensato che l’esegesi dell’Inno d’Italia sarebbe stata un pretesto per parlare non del nostro Risorgimento ma del nostro Decadimento. E invece no, Benigni ci ha impartito alla sua maniera con la sua lingua semplice e contadina ma ricca di immaginazione e di espressività una grande lezione di storia patria, entrando proprio nel cuore delle parole, che oggi appaiono misteriose (“l’elmo di Scipio”, “stringiamci a coorte”), scritte tanti anni fa da un ragazzo di venti anni, uno dei tanti che andarono con Garibaldi e che morirono con l’Italia nel cuore.
E Roberto alla fine della sua lezione ha voluto rendere omaggio proprio a questi ragazzi cantando quasi mentalmente l’Inno d’Italia come avrebbe (e forse avrà fatto)uno di quei ragazzi la notte prima della battaglia. Forse sarà uno dei 19 del liceo di Bergamo che lasciarono la scuola un mese prima degli esami, o forse sarà quello che scrisse ai suoi genitori “Cari Genitori, domani ci sarà la battaglia. Se me la scampo andrò a visitare le rovine di Segesta”. O forse sarà stato uno di quei ragazzi di 12 anni prima che tennero in scacco il più grande esercito del mondo per cinque giorni a Milano. Uno di quei “quattro gatti sfaccendati”, come li ha definito quell’ “onorevole” (in certi casi una parola suona come insulto alla parola stessa) leghista che va in giro con le sue cazzate a sputtanare proprio il pensiero federalista di Cattaneo che è stato ed è una cosa seria.
Questa notte ho mandato a Roberto questo messaggio: “Sono fiero di essere italiano perché anche tu sei italiano”. Così mi ha risposto: “Ti ringrazio ma ci sono ancora tanti buoni motivi per sentirsi fieri di essere italiani”. Un’altra lezione del grande Roberto.