Roberto Benigni

[giangoverni]

Sono fiero di essere italiano perché lo è anche Roberto Benigni. Ci ha raccontato la storia d'Italia, del nostro Risorgimento, dei nostri Eroi (gli altissimi come Garibaldi e gli ultimi, i ragazzi che lasciarono la scuola per seguirlo e per andare a morire) con la semplicità di un bambino e la profondità di un grande filosofo. Quando poi nel finale ha cantato sommessamente l'Inno d'Italia come lo avrebbe cantato un ragazzo di quelli che fecero l'Italia, veramente "pronto alla morte", mi sono commosso e emozionato. Viva l'Italia! L'Italia di quei ragazzi che inseguirono un sogno di libertà e di giustizia, come Goffredo Mameli che scrisse l'Inno a 20 anni e poco dopo lasciò la sua vita sulle barricate in difesa della Repubblica Romana.

[Rebecca]

Ha citato anche Tina Anselmi,immenso!

[giangoverni]

Ha citato anche Tina Anselmi,immenso!

Il primo ministro donna della storia della Repubblica (ha ricordato che il voto delle donne nacque proprio insieme alla Repubblica). Una cattolica... una partigiana...
Io avrei aggiunto una mancata (per le sue condizioni di salute) Presidente della Repubblica.

[NoSurrender]

Grandissimo,travolgente,mai retorico,ma commovente.

Grazie,Roberto.

[zorba]

(Ri)vediamolo.

[benvolio]

Benigni e', insieme, "divinato" ed estremamente semplice, mai scontato e mai concettuoso.

[Clazia]

E' stato davvero straordinario!

Coinvolgente ed emozionante, oltretutto "a braccio", ed emozionato lui per primo man mano che faceva richiami e citazioni.

E, sì, quando ha intonato l'inno, mi sono davvero imaginata un ragazzo garibaldino con la blusa rossa, che mentre cercava di vincere il sonno, cantava, appunto, quella "canzone", e mi sono venuti gli occhi lucidi.

Bellissimo, davvero!

[porgascogne]

è piaciuto molto anche a me

non foss'altro per contrapposizione la vuoto cosmico culturale che la raisetsky ci propina, ever

cmq, un grande (se si limita a questo)

[BobLovati]

Quando si dice che dobbiamo tener sempre vivo il " bimbo che è in noi " io, da qualche anno a questa parte, penso immediatamente a lui.

Grande, talmente grande da costringere anche gli avversari a rendergli omaggi !

( appena sentito: picco di oltre 15mln di spettatori durante la sua (splendida) esegesi del nostro inno )

[cuchillo]

Un ottimo cuoco che riesce a impastare storia, filologia, arte, letteratura. Insuperabile nella selezione degli aneddoti.
Un Gianfranco Vissani colto.

Poi, non posso chiedergli di farmi anche ridere perché non riuscirà mai.

[MCM]

Per 250mila euro in 20 minuti mi emozionerei anch' io.
Piscerei per tutto l' ariston dall' emozione. Come i cuccioli quando li coccoli.

[porgascogne]

Per 250mila euro in 20 minuti mi emozionerei anch' io.
Piscerei per tutto l' ariston dall' emozione. Come i cuccioli quando li coccoli.

pensa, qui lo fai gratis

[IB]

Anche MCM c'ha ragione.
250 mila euro e manco un bukkake...
che spreco.

[TD]

Vi dispiace se vado controcorrente?
Mi ha annoiato a più riprese, in massima parte non era colpa sua, qualche volta sì.
Sarà che ero un po' distratto

[Clazia]

Vi dispiace se vado controcorrente?
Mi ha annoiato a più riprese, in massima parte non era colpa sua, qualche volta sì.
Sarà che ero un po' distratto

certo che non ci dispiace TD caro, ma visto che tu per primo ammetti che eri distratto, se hai tempo (dura quasi un'ora e non i 20 minuti di cui sparla qualcun altro) , riveditelo.
io l'ho fatto poco fa, tanto avevo voglia, appunto, di risentire le stesse sensazioni di ieri sera.

[AlenBoksic]

pensa, qui lo fai gratis

Dici?
Mi sembra roba più solida e, ahinoi, maleodorante

[NoSurrender]

è piaciuto molto anche a me

non foss'altro per contrapposizione la vuoto cosmico culturale che la raisetsky ci propina, ever

cmq, un grande (se si limita a questo)

Confronto a quello che ci propinano le tv anche questo pezzo merita:

[porgascogne]

Odio gli indifferenti.
Credo che vivere voglia dire essere partigiani.
Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano.
L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita.
Perciò odio gli indifferenti.

L’indifferenza è il peso morto della storia.
L’indifferenza opera potentemente nella storia.
Opera passivamente, ma opera.
È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza.
Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare.
Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente.
Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?

Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti.
Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.

Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo.
E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini.
Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano.
Vivo, sono partigiano.
Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti

[Skorpius]

Per 250mila euro in 20 minuti mi emozionerei anch' io.
Piscerei per tutto l' ariston dall' emozione. Come i cuccioli quando li coccoli.

però non si capisce se ti è piaciuto

[Ulisse]

Un ottimo cuoco che riesce a impastare storia, filologia, arte, letteratura. Insuperabile nella selezione degli aneddoti.
Un Gianfranco Vissani colto.

Poi, non posso chiedergli di farmi anche ridere perché non riuscirà mai.

Aggiungo che a me riesce anche a far ridere e parecchio pure, cosa che non mi riesce spesso con quelli che lo fanno di mestiere.