Autore Topic: Sugli stadi Pd all'attacco di Lotito  (Letto 32177 volte)

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CiPpi

Re:Sugli stadi Pd all'attacco di Lotito
« Risposta #340 : Giovedì 24 Febbraio 2011, 16:33:38 »
ma io butterei giu' tutto quel ciarpame ormai diroccato del foro romano e lo costruirei li, lo stadio.

e col colosseo ci faccio un bel albergo. le finestre gia' ce stanno.

Mazzola

Re:Sugli stadi Pd all'attacco di Lotito
« Risposta #341 : Giovedì 24 Febbraio 2011, 16:35:39 »
Anfatti.
La stessa cosa per cui anni fa se facevo osservare che non tutto di un certo attore, di un certo regista o di un certo gruppo era strepitoso allora apriti cielo!

A me per esempio, il Maxxi della Zaha Hadid mi ha lasciato un po' così, e allo stesso modo il benzinaio di Meier sul lungotevere al posto della teca di Mopurgo.
Peraltro di Meier ho visto il Getty Center di Los Angeles. 5 palazzine che ospitano la pinacoteca rivestite di travertino di Tivoli (appositamente importato), con un tram (ecologico) che ti portava dal parcheggio alla sede del  museo. Il travertino con il tranvetto, roba che vedo quotidianamente sulla Casilina da 40 anni ...

Sacrilego !!!

ma io butterei giu' tutto quel ciarpame ormai diroccato del foro romano e lo costruirei li, lo stadio.

e col colosseo ci faccio un bel albergo. le finestre gia' ce stanno.

Basta fare la copertura...e sotto, dove c'erano i leoni, un bel parcheggio.
E calcola che è facilmente raggiungibile con la linea B della metropolitana.

Offline giangoverni

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Re:Sugli stadi Pd all'attacco di Lotito
« Risposta #342 : Giovedì 24 Febbraio 2011, 19:04:43 »
Anfatti.
La stessa cosa per cui anni fa se facevo osservare che non tutto di un certo attore, di un certo regista o di un certo gruppo era strepitoso allora apriti cielo!

A me per esempio, il Maxxi della Zaha Hadid mi ha lasciato un po' così, e allo stesso modo il benzinaio di Meier sul lungotevere al posto della teca di Mopurgo.
Peraltro di Meier ho visto il Getty Center di Los Angeles. 5 palazzine che ospitano la pinacoteca rivestite di travertino di Tivoli (appositamente importato), con un tram (ecologico) che ti portava dal parcheggio alla sede del  museo. Il travertino con il tranvetto, roba che vedo quotidianamente sulla Casilina da 40 anni ...

Fish ti sconsiglio di andare a Berlino perché ti verrebbe l'orticaria.E poi mi raccomando, a Parigi niente Beauburg (sempre del famigerato Piano), niente Piramide del Louvre e soprattutto niente Grande Arche, e niente Biblioteca... Ti consiglio di stare lontano da Barcellona, da Valencia... e da tantissimi altri posti. 
Comunque, per carità. de gustibus...

Offline giangoverni

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Re:Sugli stadi Pd all'attacco di Lotito
« Risposta #343 : Giovedì 24 Febbraio 2011, 19:10:41 »
Dico una cosa un po' forte, e mi costa non poco perché ho sensibilità verso il tema, ma talvolta ho polemizzato con amici architetti i quali, cresciuti nelle dura scuola dell'università matrigna, sono spesso irretiti da certi indirizzi culturali volti alla conservazione estrema, senza se e senza ma.
Tempo fa un mio amico americano nel guardare le rovine del Foro se ne uscì con una ingenua frase "perché non la ricostruiscono?". Ecco, questo è frutto di una l'impostazione culturale e storica del tutto diversa, perché nel "Nuovo mondo" si costruisce anche e soprattutto perché si distrugge: infatti, nelle città americane non è raro - anzi è frequente - incontrare cantieri di nuovi grattacieli in pieno centro.
Da queste parti spesso si esagera in senso contrario. Infatti, si costituiscono comitati di lotta (animati da intellettuali di sinistra e non) che si mobilitano per la difesa magari di una cagata del 700. Al che, se gli fai osservare che, tutto sommato, resta sempre una cagata, ti rispondono: "eh, ma è del 700" ...

Ma gli americani non hanno storia né arte, nè tradizione... quindi non fanno testo. Se non ci fosse il rigore nella difesa del patrimoni artistico veramente si arriverebbe a trasformare il Colosseo in un albergo.

Mazzola

Re:Sugli stadi Pd all'attacco di Lotito
« Risposta #344 : Giovedì 24 Febbraio 2011, 19:17:18 »
Fish non andare neanche a Corviale...

Che, per inciso, non ho ideato io ma un "team" di architetti (Federico Gorio, Piero Maria Lugli, Giulio Sterbini, e Michele Valori, coordinati da Mario Fiorentino) ispirandosi a Le Corbusier addirittura.

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Re:Sugli stadi Pd all'attacco di Lotito
« Risposta #345 : Giovedì 24 Febbraio 2011, 19:17:52 »
Ma gli americani non hanno storia né arte, nè tradizione... quindi non fanno testo.

è un noto falso storico, questo.
hanno storia, arte e tradizione vissuta nell'ottica della contemporaneità.
qua si festeggia martin luther king's day, si festeggia il president's day e il thanksgiving, cerimonia di origine assolutamente calvinista come impostazione, è molto sentito.
per non parlare del 4 luglio, poi sentito con angoli di vista differenti dai radical, dai liberal e dai conservatori.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

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Re:Sugli stadi Pd all'attacco di Lotito
« Risposta #346 : Giovedì 24 Febbraio 2011, 19:19:34 »
ma io butterei giu' tutto quel ciarpame ormai diroccato del foro romano e lo costruirei li, lo stadio.

e col colosseo ci faccio un bel albergo. le finestre gia' ce stanno.

ma io butterei giu' tutto quel ciarpame ormai diroccato del foro romano e lo costruirei li, lo stadio.

e col colosseo ci faccio un bel albergo. le finestre gia' ce stanno.


... fantastico; io allo stadio ce verrei a piedi in 3-4 minuti; per dire !
Tessera Nº 0   ;)
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Re:Sugli stadi Pd all'attacco di Lotito
« Risposta #347 : Giovedì 24 Febbraio 2011, 19:21:04 »
è un noto falso storico, questo.
hanno storia, arte e tradizione vissuta nell'ottica della contemporaneità.
qua si festeggia martin luther king's day, si festeggia il president's day e il thanksgiving, cerimonia di origine assolutamente calvinista come impostazione, è molto sentito.
per non parlare del 4 luglio, poi sentito con angoli di vista differenti dai radical, dai liberal e dai conservatori.

... GIUSTAMENTE, perchè hanno solo questa di storia; ammira´, mancolebbasiiii   ;D
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Re:Sugli stadi Pd all'attacco di Lotito
« Risposta #348 : Giovedì 24 Febbraio 2011, 19:23:56 »
... GIUSTAMENTE, perchè hanno solo questa di storia; ammira´, mancolebbasiiii   ;D

ma è sentita, parlo di intensità.
ricordiamoci che gli stati uniti hanno conseguito l'indipendenza ben prima dell'italia, affrontando all'epoca una grande potenza mondiale che non lasciava manco le briciole.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
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CiPpi

Re:Sugli stadi Pd all'attacco di Lotito
« Risposta #349 : Giovedì 24 Febbraio 2011, 20:00:42 »
ammira', te stai a fa assimila' dai cyborg.

torna da sto lato del pond e lassali perde ai stereodizzati.  ;)

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Re:Sugli stadi Pd all'attacco di Lotito
« Risposta #350 : Giovedì 24 Febbraio 2011, 21:36:43 »
Fish ti sconsiglio di andare a Berlino perché ti verrebbe l'orticaria.E poi mi raccomando, a Parigi niente Beauburg (sempre del famigerato Piano), niente Piramide del Louvre e soprattutto niente Grande Arche, e niente Biblioteca... Ti consiglio di stare lontano da Barcellona, da Valencia... e da tantissimi altri posti. 
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Assolutamente caro Giango

Sono stato a Parigi e ho visto il Beauburg, come ho visto Les Halles e financo La Defense et La Villette. Sono stato a Berlino e una cosa che mi ha accompagnato in quei pochi giorni di visita è stato il rumore dei trapani e dei camion per gli innumerevoli cantieri che si incontravano qua e là.
Il mio post di prima è di lana grossa, buono per farci una battuta al bar, non certo per costruirci un ragionamento serio. Conosco un po’ la storia di Roma specie quella che parte con l’entrata dei Bersaglieri a Porta Pia. All’epoca Roma era un borgo che iniziava a Piazza Venezia e finiva a Piazza del Popolo. Oltre c’erano orti, campi e soprattutto paludi infestate di zanzare. Addirittura quando si mieteva il grano – nei campi dei Parioli o della zona dell’attuale stadio Flaminio – l’ordine era di fare in fretta altrimenti era malaria. E si moriva abbastanza facilmente.
Roma è cambiata, come deve cambiare una grande città, una capitale. Altrimenti poteva rimanere una gigantesca San Gimignano, una città con un passato prestigioso ma con un presente da museo. Se poi si pensa a quanto diceva il grande Ronchey, che in pratica riteneva Roma inadatta urbanisticamente a diventare capitale, allora il cerchio si chiude.
I problemi sono stati altri, non il rudere da non toccare.
Per esempio ho visto come è cambiata e in profondità una grande città come Londra, dove in centro si vedono soltanto autobus, taxi e biciclette. Ken il rosso da quelle parti ha introdotto la congestion charge, per cui si paga – e caro – se si vuole andare in centro: 10 euro per le auto, 19 per i SUV. Sarebbe curioso sapere la reazione dei romani a una imposta del genere.
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Re:Sugli stadi Pd all'attacco di Lotito
« Risposta #351 : Giovedì 24 Febbraio 2011, 21:40:29 »
Fish non andare neanche a Corviale...

Che, per inciso, non ho ideato io ma un "team" di architetti (Federico Gorio, Piero Maria Lugli, Giulio Sterbini, e Michele Valori, coordinati da Mario Fiorentino) ispirandosi a Le Corbusier addirittura.

E' vero, l'ho visto da lontano. Sono indirizzi del primo novecento, che andavano forte in tutta Europa.
E di Le Corbusier ho visto questo famosissimo bel palazzone a Marsiglia.
Bello eh? Eh, ma è le corbusiè



Una cosa del genere è lo IACP di Tor Sapienza.
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Re:Sugli stadi Pd all'attacco di Lotito
« Risposta #352 : Giovedì 24 Febbraio 2011, 21:43:22 »
Ma gli americani non hanno storia né arte, nè tradizione... quindi non fanno testo. Se non ci fosse il rigore nella difesa del patrimoni artistico veramente si arriverebbe a trasformare il Colosseo in un albergo.

peraltro anche da quelle parti ci sono indirizzi un po' più europei. Ad esempio ero a Washington e venni a sapere che si erano opposti a dei programmi di demolizione della parte circostante la casa bianca edificata nell'800. Quindi non è sempre vero.
Il problema di Roma - che peraltro sta affrontando l'attuale giunta - è che il patrimonio edilizio è al 95% privato, quindi intoccabile. Per questo ti tieni la tua edilizia spontanea omnia secula seculorum.
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Re:Sugli stadi Pd all'attacco di Lotito
« Risposta #353 : Giovedì 24 Febbraio 2011, 22:01:35 »


na cosa cosi ?
Si er papa te donasse tutta Roma
E te dicesse lassa anna’ chi t’ama
 je diresti:  Si sacra corona
Val piu’ l’opinione mia che tutta Roma

Vulgus veritatis pessimus interpres.
Lotito deve fa' come dico io (quito cit.)

Mazzola

Re:Sugli stadi Pd all'attacco di Lotito
« Risposta #354 : Giovedì 24 Febbraio 2011, 22:05:35 »
La "Nuvola" aspettiamo a vederla oppure è già bella perchè l'ha fatta Fuksas ?

PS certo che 'sto Vittorio Ballio Morpurgo doveva essere proprio uno "scarso"...
E' l'unico che è stato "demolito"...

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Re:Sugli stadi Pd all'attacco di Lotito
« Risposta #355 : Giovedì 24 Febbraio 2011, 22:17:55 »
TE LO DO IO IL MODELLO INGLESE

di fish_mark

Sesta ed ultima puntata

La “necessaria” legge per lo stadio
Il business dei nuovi stadi vale circa 3 miliardi di euro, quattro volte gli stanziamenti di Italia 90.
I presidenti si portano avanti per arrivare preparati con un progetto già in mano all’appuntamento della nuova legge sugli stadi in discussione da qualche anno. Non si segue il modello inglese, ma quello sabaudo (leggi Juventus). Si punta con questo legge a Euro 2016.
Presentazione candidatura, nessuna delle 12 città selezionate ha uno stadio adeguato. La possibile assegnazione della manifestazione è l’occasione per avare norme ad hoc in deroga alle procedure ordinarie, secondo la logica già collaudata: grande evento, piccole procedure. Le esigenze delle società di avere uno stadio proprio,giustificano l’assegnazione preferenziale del business ai club e la legge crea la cornice giuridica.
Il testo approvato alla fine del 2009 dal Senato riguarda solo le grandi società perché i piccoli stadi sono esclusi e lo sport dilettantistico dimenticato.
Si introduce la categoria dei “complessi multifunzionali”, inedita nella legislazione italiana: gli stadi sono utilizzati per costruire nuovi quartieri, con attività commerciali, ricettive, di vago, insediamenti residenziali o direzionali, edificabili anche in aree non contigue all’impianto sportivo. Per questi complessi sono previste procedure semplificate e agevolazioni economiche.
In primo luogo affidamento diretto alle società delle concessioni edilizie. Senza gara pubblica e senza asta, senza valutazione di offerte migliori sul piano architettonico, ambientale, urbanistico ed economico.
Il Governo stabilisce un piano straordinario per la sicurezza degli impianti, che garantirà automaticamente agl interventi edilizi i requisiti di pubblica utilità indifferibilità e urgenza per accelerare le procedure urbanistiche. Basta il progetto con uno studio di fattibilità per promuovere la variante urbanistica, sei mesi e tutto è concluso.
Per ristrutturare i vecchi stadi basta il deposito di una DIA (Denuncia di inizio attività) e attendere 30 (trenta) giorni e il comune concederà come incentivo “ampliamenti edificatori delle cubature”.
Per i soldi ci sono finanziamenti rafforzati del Credito sportivo, con contributi in conto capitale per gli investimenti, esenzione per 10 (dieci) anni dal pagamento di ICI, TARSU e oneri di urbanizzazione, con contributi dagli enti locali.
Nel progetto si pensa di assicurare ai tifosi più facoltosi la presenza di “box o palchi per seguire le manifestazioni sportive da una posizione privilegata”, nonché di garantire “la massima adattabilità alle riprese televisive”, mentre non si interessa molto al’inserimento dei nuovi complessi edilizi nel contesto urbanistico della città (servizi pubblici per i quartieri, trasporti e traffico, ripercussioni per i residenti e le altre attività economiche).

Intanto, anche senza la necessaria legge …

A Cagliari, il presidente della locale squadra affida all’architetto Jaime Manca di Villahermosa il progetto di un nuovo sant’Elia “aperto dall’alba al tramonto” (copione! Aperto 24 ore si dice…), un progetto low cost di 35 milioni di euro, con componenti prefabbricati, 25 mila posti e niente pista atletica.
Attorno allo stadio bar e ristoranti. Anche il negozio e il museo del club ma non il centro commerciale; un parco sportivo con anello di un chilometro per il jogging, giardini, pista pattinaggio, beach volley e bowling. A sentire il presidente del Cagliari “bisogna fare gli stadi, non speculazioni edilizie come stanno cercando di fare alcuni miei colleghi”.

L’Allianz Arena di Monaco, è il gioiello che ha ospitato la gara inaugurale dei mondiali 2006, con un iter amministrativo che ha portato all’apertura dell’impianto in otto anni, con discussioni approfondite in consiglio comunale, senza necessità di procedure semplificate, dichiarazioni di urgenza e varianti in deroga.
Il Bayern e il TSW 1860 si consorziano per costruire e gestire l’impianto. Il comune valuta cinque aeree diverse e poi sceglie Frottmaning, per la vicinanza di metropolitana a e autostrada. Successivo referendum di cittadini con la proposta approvata con il 65 % dei voti e poi concorso di architettura vinto da uno studio svizzero.
Nello stadio ci sono ristoranti, negozi di gadget delle squadre, nessun centro commerciale, multisala o uffici e condomini. Nessun cambio di destinazione urbanistica oltre a quella per lo stadio che occupa 14 (quattordici) ettari, un decimo rispetto ai “complessi multifunzionali” all’italiana.

Da queste parti invece si mena vanto per quanto fatto in passato. “Quello che abbiamo fatto noi nel 1990 non l’ha fatto nessuno. Altro che Germania! Guardiamo all’Italia, guardiamo a quello che siamo noi, senza guardare alla Germania! A noi nessuno può insegnare niente!”.
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« Risposta #356 : Giovedì 24 Febbraio 2011, 22:28:46 »
Fish non andare neanche a Corviale...

Che, per inciso, non ho ideato io ma un "team" di architetti (Federico Gorio, Piero Maria Lugli, Giulio Sterbini, e Michele Valori, coordinati da Mario Fiorentino) ispirandosi a Le Corbusier addirittura.

Quattro dementi che dello spirito di Le Corbusier nulla avevano capito.

Mazzola

Re:Sugli stadi Pd all'attacco di Lotito
« Risposta #357 : Giovedì 24 Febbraio 2011, 22:31:31 »
Quattro dementi che dello spirito di Le Corbusier nulla avevano capito.

...ma allora non è detto che uno solo perchè è Architetto è bravo...oppure che tutto quello che fa è "bello" no ?

Offline giangoverni

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Re:Sugli stadi Pd all'attacco di Lotito
« Risposta #358 : Giovedì 24 Febbraio 2011, 22:39:18 »
Assolutamente caro Giango

Sono stato a Parigi e ho visto il Beauburg, come ho visto Les Halles e financo La Defense et La Villette. Sono stato a Berlino e una cosa che mi ha accompagnato in quei pochi giorni di visita è stato il rumore dei trapani e dei camion per gli innumerevoli cantieri che si incontravano qua e là.
Il mio post di prima è di lana grossa, buono per farci una battuta al bar, non certo per costruirci un ragionamento serio. Conosco un po’ la storia di Roma specie quella che parte con l’entrata dei Bersaglieri a Porta Pia. All’epoca Roma era un borgo che iniziava a Piazza Venezia e finiva a Piazza del Popolo. Oltre c’erano orti, campi e soprattutto paludi infestate di zanzare. Addirittura quando si mieteva il grano – nei campi dei Parioli o della zona dell’attuale stadio Flaminio – l’ordine era di fare in fretta altrimenti era malaria. E si moriva abbastanza facilmente.
Roma è cambiata, come deve cambiare una grande città, una capitale. Altrimenti poteva rimanere una gigantesca San Gimignano, una città con un passato prestigioso ma con un presente da museo. Se poi si pensa a quanto diceva il grande Ronchey, che in pratica riteneva Roma inadatta urbanisticamente a diventare capitale, allora il cerchio si chiude.
I problemi sono stati altri, non il rudere da non toccare.
Per esempio ho visto come è cambiata e in profondità una grande città come Londra, dove in centro si vedono soltanto autobus, taxi e biciclette. Ken il rosso da quelle parti ha introdotto la congestion charge, per cui si paga – e caro – se si vuole andare in centro: 10 euro per le auto, 19 per i SUV. Sarebbe curioso sapere la reazione dei romani a una imposta del genere.

Ti sei chiesto perché? Io penso per due motivi:
1. la mancanza di una politica urbanistica. L'unico ad avere una idea di Roma è stato Mussolini (mi costa ammetterlo , ma è così, anche perché Mussolini in 20 anni qualcosa di buono l'ha fatto,no?). Per cui senza politica urbanistica, senza un piano regolatore (che è stato approvato una cinquantina di anni dopo la Liberazione), Roma è finita nelle mani degli speculatori e dei palazzinari, famelici, senza gusto e senza cultura.
2. la mancanza di una metropolitana. Barcellona che ha un terzo degli abitanti, e un quarto del territorio ha tre volte i chilometri di metropolitana di Roma. Senza una metropolitana efficiente non puoi dire ai cittadini di pagare 10 euro se vuoi portarti la macchina. Io abito all'inizio della Cassia e vado a lavorare in Prati. Una volta che avevo tempo da perdere ho deciso di muovermi con i mezzi pubblici. Ci ho messo quasi due ore per farmi poi un chilometro a piedi. Questo contro 15/20 minuti con la macchina.

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Re:Sugli stadi Pd all'attacco di Lotito
« Risposta #359 : Giovedì 24 Febbraio 2011, 23:06:09 »
Ti sei chiesto perché? Io penso per due motivi:
1. la mancanza di una politica urbanistica. L'unico ad avere una idea di Roma è stato Mussolini (mi costa ammetterlo , ma è così, anche perché Mussolini in 20 anni qualcosa di buono l'ha fatto,no?). Per cui senza politica urbanistica, senza un piano regolatore (che è stato approvato una cinquantina di anni dopo la Liberazione), Roma è finita nelle mani degli speculatori e dei palazzinari, famelici, senza gusto e senza cultura.
2. la mancanza di una metropolitana. Barcellona che ha un terzo degli abitanti, e un quarto del territorio ha tre volte i chilometri di metropolitana di Roma. Senza una metropolitana efficiente non puoi dire ai cittadini di pagare 10 euro se vuoi portarti la macchina. Io abito all'inizio della Cassia e vado a lavorare in Prati. Una volta che avevo tempo da perdere ho deciso di muovermi con i mezzi pubblici. Ci ho messo quasi due ore per farmi poi un chilometro a piedi. Questo contro 15/20 minuti con la macchina.

Sub 1. So che hai letto "Roma Moderna" di Italo Insolera il quale non indugia proprio a tessere le lodi della politica urbanistica della bonanima, fatta di sventramenti e deportazioni, di picconi e speculazione edilizia affidata ai signori del cemento dell'epoca (che in realtà sono gli stessi che riprendono a cavalcare l'agro romano nel dopo guerra).
Non devo ricodare io chi realizzò lo scempio di viale dei Fori Imperiali, con l'abbattimento della collina di Massenzio, l'apertura di piazza Venezia e il disastro di Piazza Augusto Imperatore, non dimenticando che si rischiò di aprire un viale che avrebbe collegato Piazza Colonna al Pantheon.
In realtà, non è senza difficoltà ammettere che senza questi interventi avremo una Roma ormai sparita, ma una specie di paesone con strade tortuose e strette. Quando i Piemontesi arrivano a Roma e cominciano a provare a fare viali di stampo francese si trovano davanti crocicchi, piazze irregolari, strade strette e buie che all'improvviso si aprono su piazze irregolari. Piazza Venezia era un largo grande praticamente la metà di quello che vediamo oggi.
Il problema era che - come quasi sempre accade a Roma e in Italia - si cominciò a demolire senza sapere bene dove andare a parare. Ad esempio, le attuali aiuole di Piazza Venezia sono in realtà quanto rimane dei palazzi antistanti la scalinata del campidoglio (che poi prosegue su viale del teatro marcello): furono buttati giù per la furia di deomlire poi non si seppe bene cosa farne a quel punto furono piantati i platani per dare ornamento.

2. Secondo l'ex assessore ai trasporti della giunta Rutelli, Tocci Walter, particolarmente affezionato al tram (suo il libro "Avanti c'è posto"), quand'anche verrà realizzata la linea D (tempo di consegna: 2025 e sono ottimista), Roma non avrà bisogno di nuove metropolitane. Sarà sufficiente ampliare la rete attuale dei tram per soddisfare la domanda di mobilità di Roma. Minori costi, veloce realizzazione e immediato impatto positivo sulla città. Proprio il contrario delel metropolitane.
In quel libro cita un retroscena molto interessante. A metà anni 90 si pensò a una linea tramviaria che collegasse l'EUR alla Nomentana passando per viale Palmiro Togliatti. Poi si passò alla linea 8 che avrebbe dovuto arrivare, da un lato, alla stazione Termini, passando per viale dei Fori Imperiali e su per Via Cavour e dall'altro al quartiere Prati passando per Corso Umberto.
Si fermò invece a largo Argentina. E lì è rimasto.

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