Autore Topic: Lichtsteiner carica la Lazio: Ho parlato con Ziegler, credo voglia arrivare  (Letto 1014 volte)

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Nonostante l’infiammazione agli adduttori portata dietro dall’impegno con la nazionale svizzera, Stephan Lichtsteiner a Brescia è stato tra i migliori in campo, risultando peraltro decisivo con il cross millimetrico che ha permesso a Gonzalez di sbloccare la partita. Ma l’affaticamento dopo i 90 minuti del Rigamonti si è riacutizzato e probabilmente obbligherà il terzino a dare forfait nella sfida di domenica con il Bari. «Difficile dire adesso se giocherò perché sento ancora qualche fastidio ed il muscolo è affaticato» queste le parole dell’elvetico che ieri si sottoposto ad una risonanza magnetica presso la clinica Paideia. Solamente gli allenamenti durante questa settimana scioglieranno gli ultimi dubbi ma sicuramente Lichtsteiner farà di tutto per recuperare perché vuole esserci con il Bari e perché questo è un momento in cui la squadra è tornata a giocare bene sebbene lo svizzero ci tenga a precisare che le critiche verso la Lazio dell’ultimo periodo siano state eccessive: “Credo che fino ad ora la squadra abbia fatto sempre bene. C’è stata troppa polemica, perché arrivata in un momento della stagione in cui la squadra è un po’ in difficoltà. Ed anche nella difficoltà abbiamo fatto bene, facendo punti che ci hanno permesso di rimanere alti in classifica”.

Credi che sia effettivamente centrabile la Champions League per questa squadra? ”Sicuro che ci ci crediamo, se non credessimo potremmo tranquillamente restare a casa. Abbiamo una buona squadra con tanti giocatori di valore ed è sicuro che si possa andare in Champions”.

Non è che magari con Ziegler ha scherzato in nazionale in prospettiva Lazio? “Non abbiamo scherzato. Ho parlato seriamente con lui e gli ho detto che sarei felice se venisse alla Lazio. Credo e spero che anche lui lo voglia. Vediamo cosa succede”.

Hai parlato di troppe polemiche. Secondo te cosa il pubblico e la critica non ha capito di quanto di bello sta facendo questa squadra? “Il pubblico no, credo. Se si perde una partita in casa contro una squadra sulla carta meno forte di noi subito si dice che la Lazio non va bene. Ma nella Serie A non esistono partite facili e bisogna sempre correre e lavorare tanto. Poi può capitare di perdere in casa per esempio contro il Lecce. Hanno fatto una grande partita e non serve fare polemica. È una mancanza di rispetto per noi che fino ad ora abbiamo fatto molto bene”.

La Lazio è una squadra dalle due facce. Punti persi contro squadre “piccole” da una parte, e prestazioni super con le grandi dall’altra grandi. Perché questo paradosso? “Bella domanda, da quando sono arrivato con le piccole in casa abbiamo fatto sempre fatica. Contro le grandi ci sono più spazi per fare contrattacchi. Se riusciamo ad essere più bravi nei calci piazzati diventa più facile per noi vincere anche contro le piccole squadre. Se riesci a sbloccare quelle partite con un gol diventiamo più pericolosi”.

Sei alla terza stagione con la Lazio ed hai vissuto situazioni molto diverse, dalle coppe vinte al rischio retrocessione. Si può dire che questa è la tua migliore stagione? “Difficile dirlo. Sicuramente l’anno scorso abbiamo fatto tanta fatica per tanti motivi. Quest’anno stiamo facendo una bella stagione e speriamo di finirla nel migliore dei modi. Per quanto mi riguarda è sempre la stessa cosa. Ogni giorno provo a fare del mio meglio, lavorando per portare avanti la Lazio”.

Sei d’accordo con chi dice che la difesa è l’arma in più di questa Lazio e cosa manca per fare il salto di qualità? “Sicuramente la nostra difesa è una grande arma. Ma sono tutti che stanno giocando bene dal portiere all’attaccante. Sicuramente, come ho già detto, un’arma che manca è quella di riuscire a sbloccare certe partite in maniera semplice sfruttando i calci piazzati”.

Perché secondo te la Lazio non viene considerata una squadra di grande livello? “Io non ascolto quello che dicono gli altri. L’importante è che siamo noi a credere nella nostra squadra e che ogni domenica si cerchi di fare del nostro meglio. Alla fine faremo i conti”.

La Lazio sta facendo bene in difesa ma ha qualche problema in fase realizzativa. Che cosa vi sta dando in più Kozak e dove può arrivare questo ragazzo? “Kozak sta facendo molto bene. È un giocatore alto che ci può permettere di fare gol in maniera più semplice su un cross o su un calcio d’angolo. Io credo che in prospettiva possa fare strada. Se continua così sicuramente può diventare un grande. Le qualità ci sono, vediamo”.

Quale è il tuo giudizio su Gonzalez che è stato l’uomo della settimana? “Ha fatto sempre molto bene. Anche quando non giocava è sempre stato un gran professionista allenandosi al massimo. Siamo molto contenti per lui che è riuscito a segnare con il Brescia”.

Quali sono i meriti di Reja per questa annata importante, quale è il suo segreto? “Credo tanto in lui perché da quando è arrivato abbiamo fatto sempre punti. Abbiamo vinto partite che dovevamo vincere e soprattutto ha creato una squadra unita e questo è molto importante. Siamo sicuramente più squadra di quanto non lo fossimo prima”.

Hai vissuto un momento difficile con Ballardini. In quel momento hai veramente pensato di lasciare la Lazio oppure no? “Non ho mai pensato di lasciare la Lazio. Non sono uno che scappa quando mancano i risultati. Ho sempre lavorato, poi se ci fosse stato bisogno di fare una scelta l’avrei fatta ma non c’è stato bisogno”.

Reja dice che nonostante i buoni risultati ci sia intorno alla Lazio troppo pessimismo. Tu avverti questa cosa e credi che questo pessimismo possa influire? “Credo che la cosa più importante è che all’interno della squadra non ci sia pessimismo. Poi quello che succede fuori a noi non interessa. Abbiamo trovato una mentalità vincente anche nei momenti di difficoltà, cosa che ci è mancata magari negli anni passati. Questo anno abbiamo già trovato qualche difficoltà e siamo sempre riusciti a fare punti. Si tratta di un grande progresso dal punto di vista della mentalità”.

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