Autore Topic: Rassegna stampa domenica 18 aprile (Gazzetta Sport-Giallorossi)  (Letto 1764 volte)

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Rassegna stampa domenica 18 aprile (Gazzetta Sport-Giallorossi)
« : Domenica 18 Aprile 2010, 10:12:25 »


Da LA GAZZETTA DELLO SPORT di oggi, domenica 18 aprile



1) IL DERBY DI RANIERI, DA LUPO AD AGNELLO:" FAVORITI? MA VA"  (a firma Massimo Cecchini)

«Zero vantaggi, la Lazio ha l’acquolina in bocca. Niente ansia: voglio una Roma senza sentimenti»


Trovare la formula giusta per il cocktail del derby romano è arte di raro equilibrio. Ranieri propone la sua affidandosi a tanta pretattica, buone dosi di saggezza, un po’ di Kipling, una spruzzata di Pacino, un tocco di scaramanzia e un aroma testaccino. Una precauzione però è d’obbligo: servire gelido, perché il Divo Claudio ha le idee chiare: «Voglio una Roma senza sentimenti».

Non facile, soprattutto quando l’allenatore vede una sciarpa azzurra in sala stampa e commenta: «Mannaggia, proprio di quel colore...». Risate quasi liberatorie, visto il veleno che circola nelle vene di una città ammalata di calcio. Attenzione, però: Ranieri non sarà mai uno zemaniano, di quelli destinati a predicare invano come sia «una partita come tutte le altre». «No, è una partita diversa: siamo primi e c’è il derby. Dobbiamo vincere». Dall’alto della posizione in classifica non ci dovrebbe essere corsa. «E invece la squadra che sta meglio in classifica non è la favorita. E poi i tifosi laziali sono andati a Formello e hanno chiesto di salvare la stagione nel derby. Per questo stavolta non ci sono favoriti. La loro formazione? Giocano sempre col 3-5-2, ma a Bologna hanno vinto col 4-3-3. Magari a Reja viene l’acquolina in bocca...».

Questo lascia pensare che la formula tridente (che ha fruttato le ultime 5 vittorie consecutive) non sarà affatto smontato, soprattutto dopo il successo dell’Inter. «Totti sta sempre meglio e con Toni danno forza fisica, esperienza e qualità, ma la formazione è da decidere. L’Inter? Daquando siamo partiti abbiamo pensato sempre e solo a noi stessi. È un campionato bellissimo. Non ci dobbiamo fermare a sorridere e a stringere mani. Possiamo riprendere i nerazzurri, andare davanti, possono ripassarci. Non è che se vinciamo il derby le altre si arrenderanno. Il campionato si deciderà all’ultima giornata contro il Chievo».

Proprio per cercare tranquillità, Ranieri ha voluto isolare la Roma. «Abbiamo tenuto lontano i nostri tifosi proprio per stare sereni, ma loro lo capiscono. Devono starci vicino e continuare a soffiarci dietro. Avremo altre gare complicate e ci sarà bisogno di loro. Le mie emozioni? Belle. A Roma se vai male non esci di casa, se vai bene non esci di casa: insomma non esci mai. Ma faccio questo mestiere proprio per le emozioni che mi trasmette. La formula giusta per il derby? Dobbiamo essere senza sentimenti. Ce la giochiamo noi, punto e basta».

Impressioni? Ranieri vorrebbe una Roma fredda e calda. Da un lato stempera, citando Rudyard Kipling e la sua celebre poesia «Se» («Vittoria e sconfitta sono due facce di una stessa medaglia»), dall’altro invece non nega di tenere discorsi d’assalto alla Al Pacino in «Ogni maledetta domenica» («ma li vengo a dire a voi?»). Come dire, l’equilibrio è un filo sottile da percorrere alla vigilia di una sfida del genere. «anche se vorrei che fosse una festa, una bella serata di sport con famiglie e bambini», Per questo risponde con rara onestà quando gli si ricorda le «citazioni» di alcuni giocatori laziali fatte a inizio settimana nei confronti di Totti. «Lo avrei fatto anche io a parti invertite. Fa parte del gioco del derby». Un gioco duro. In cui alla fine alla fine, inevitabilmente, qualcuno si farà male.



2) TOTTI-TONI-VUCINIC. RANIERI PARTE COSI', POI LA CARTA MENEZ  (a firma Stefano Boldrini)

Con Luca è tornato il sereno dopo il malumore per l’esclusione iniziale nella gara con l’Atalanta


Tridente per forza e per amore. La Roma è pronta ad affrontare il derby con i tre attaccanti. Le tre belle gioie: Totti, Vucinic, Toni. Toni dimagrito dopo una settimana di dieta speciale, Vucinic tirato a lucido dopo una settimana di buon lavoro. Totti fresco di barbiere e con i capelli stirato. Non sarà tridente classico, nella formula zemaniana: sarà probabilmente un tridente mascherato, alla Capello. Totti trequartista, Toni alla Batistuta, Vucinic alla Delvecchio. L'aria è questa: dopo una settimana di esperimenti e in cui Ranieri ha ballato tra 4-2-3-1, 4-4-2 e 4-4-1-1, si è tornati alla casella di partenza. Dopo la vittoria dell'Inter sulla Juve, la Roma non ha chance. Deve conquistare i tre punti e basta: il resto significa, probabilmente, addio ai sogni di scudetto.

La settimana non era cominciata nel migliore dei modi per Ranieri. L'allenatore di San Saba ha dovuto fare i conti con il malumore di Toni escluso dalla formazione iniziale nella gara con l'Atalanta. Toni ci è rimasto male per essere stato informato nella riunione tecnica e non prima. Ranieri, però, da questo punto di vista è di una limpidezza assoluta: fa sempre così. Il malessere di Toni è durato lo spazio di una giornata. E' intervenuto il dirigente Montali, c'è stato un chiarimento civilissimo tra Ranieri e il giocaotre. E' tornato subito il sereno. Ora a pensare male, si fa peccato ma spesso ci si azzecca, si potrebbe dedurre che il ritorno di Toni dall'inizio sia una conseguenza di quanto è accaduto ad inizio settimana. sbagliato: ranieri intende puntare su Toni nella formazione di partenza perchè vuole affrontare la Lazio in un certo modo. Sarà una partita per i cuori forti, dove si farà, spesso, a sportellate. Toni è un giocatore di peso e di sostanza, uno che può colpire ed affondare l’avversario in tanti modi.

Il francese, titolare contro l’Atalanta, dovrebbe partire dalla panchina. Sembra un paradosso: Menez è in grandi condizioni di forma. In settimana si è allenato alla grande: Ranieri è stato tentato fino all’ultimo momento a puntare ancora su di lui. Il ragazzo, però, sarà l’arma di riserva: Ranieri potrebbe lanciarlo nel secondo tempo, per sfruttare a dovere una delle doti migliori di Menez, la velocità. Con Jeremy cambia la partita della Roma: palla a terra, scambi in velocità, tecnica al potere. Ranieri ha preparato questo derby studiando due Rome, due varianti, due formule. Si parte con Toni, mapoi c’è Menez. Così sarà anche contento il popolo, che reclama Toni dall’inizio. Se non dovesse funzionare, nessuno potrà dire che Ranieri non ci ha provato. E in ogni caso, c’è sempre la carta Menez.



3) E’ IL GIORNO. DERBY A PAROLE. L'HANNO GIOCATO PURE I CARDINALI (a firma Alessandro Catapano e Davide Stoppini)

Come siamo arrivati a questo derby? Nel pallone più completo, come Fantozzi. Ma è già tanto che ci siamo arrivati. È stata una settimana infernale: chi ha preso sonno con difficoltà, chi si è affidato al Lexotan, chi non lo ha fatto e da giorni è in preda al panico, chi ha perso la parola perché qualsiasi cosa detta, anche una congiunzione, può portare sfiga. Per noi, per la stampa, è stato anche peggio: le due società si sono affidate al basso profilo, parente stretto del silenzio stampa. Strategia aziendale? No, bassa scaramanzia. Col risultato che chi doveva parlare (giocatori e addetti ai lavori) si è espresso al massimo a monosillabi. Mentre ci è piovuto addosso un acquazzone di dichiarazioni di ogni genere.

Perfino uno psichiatra ieri ci ha avvertito delle possibili ricadute sul sesso. Per fortuna il gran giorno è arrivato. O la va o la spacca, intanto riviviamo questa settimana. Lunedì Giorno di riposo. Giocatori più liberi. Non è un caso che arrivino un paio di frasi decenti (resteranno le uniche della settimana). Vucinic nota che il sorpasso sull’Inter ha portato «un’aria frizzantina a Roma e nel nostro spogliatoio: siamo carichi, vogliamo vincere il derby e non mollare niente fino alla fine. Per me lo scudetto è un chiodo fisso». Come il derby per i laziali. «Siamo l’unica squadra nel mondo per cui battere la Roma è fondamentale — dice Ledesma —: gli faremo lo sgambetto della vita». Giannini non li invidia: «Per me il derby cominciava un mese prima, ci arrivavo un po’ scarico». Verdone laconico: «Tocco solo ferro».

Martedì. Le squadre tornano ad allenarsi con approcci diversi: Trigoria è già un bunker inavvicinabile, Formello è aperta a tutti. Da lalaziosiamonoi.it apprendiamo che Rocchi e Zarate sono pronti ad affrontare la Roma. Di già? Tiene banco la questione dell'ordine pubblico. Il prefetto anticipa l'inizio della partita alle 18,30. L'ex onorevole Cento la prende male "Siamo cittadini di serie B". Gasparri se ne frega: "Per me possono giocarlo pure a mezzanotte, io ce vado". Mercoledì. Rocchi sfugge alle maglie della censura e lancia la sfida: "Ci ricordiamo dei pollici di Totti all'andata -dice-, cari romanisti ve lo serviamo noi il biscottino". La sfida non viene raccolta, impossobile avvicnare un romanista. A Trigoria segnalati cronisti di romanews.eu sugli alberi.

Giovedì. Il giorno dell'orgoglio biancoceleste. Amichevola con La Sabina, vittoria per 6-0. 5000 persone a Formello. Qualche polemica sulla designazione di Tagliavento, subito smorzata da Tare. Firmani, unico romano della Lazio, lancia un grido d'allarme: "Non riesco a dormire!". I romanisti, invece, sono costretti al minimalismo. Tre ragazzi penetrano il bunker e palleggiano con Vucinic. Un riportino sopravvissuto alla gestione Spalleti rivela: "La squadra è molto carica, ma De Rossi è sopra le righe". Tanto che il giorno dopo lo chiudono in palestra. Due consiglieri comunali (il romanista Rocca del Pdl e il laziale Pelonzi del Pd), rivelano di aver fatto una scommessa: "Chi perde rifarà il giardino del Palazzo Senatorio". Gustosa.

Venerdì. Silenzio assoluto a Trigoria. Si percepisce solo che Menez è in palla ma Toni scalpita. Aumentano le quotazioni del lungagnone. Parla Delio Rossi, l'incubo dei romanisti: "Ci vuole sangue nelle vene per vncere un derby. La mia Lazio ce l'aveva". Lotito annuncia che non farà sconti: "La Lazio sa che peso ha questa sfida nell'economia del campionato". Roma avvisata, mezza...

Ieri. L’ultimo sforzo, ma è il giorno più drammatico. Parla chiunque. I due allenatori, e vabbè. Vincenzo Montella, che esagera: «Se batte la Lazio la Roma vince lo scudetto». Ahi. Donne in campo. Da Il Messaggero Ilary Blasi come Ciarrapico: «Lotito chi? Magioca?». Dal Corriere Paola Turci 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)'ana: «Forza Lazio, ma non vorrei che la Roma perdesse lo scudetto». Dal Vaticano il cardinale Angelini svela la sua fede romanista, mentre il collega portoghese Josè Saraiva Martins giura di essere laziale dal 1953. E al popolo?



4) VIAGGIO NEL TIFO INTERNAZIONALE. DAGLI STATI UNITI ALL'AUSTRALIA CON TAPPA IN CINA  (a firma Stefano Boldrini e Davide Stoppini)

Il Roma club Parigi si ritroverà a piazza della Bastiglia. La Lazio ha fans a Singapore, Russia ed Emirati Arabi


Un derby in mondovisione. Lazio-Roma oggi avrà una platea planetaria: sarà seguito in tutti i continenti. Tre quarti d’Europa, l’America del Nord al completo, metà Sud America, Oceania, una discreta fetta d’Asia, poca Africa. Si coprono 15 ore di fuso orario. I Roma e Lazio club di New York accenderanno il televisore alle 12.30 ora locale (-6 rispetto a Roma) di oggi, mentre in Australia saranno costretti a fare una levataccia: quando Tagliavento fischierà l’inizio, a Sydney saranno le 3.30 del 19 aprile.

Club, ma non solo: forum, gruppi di amici, gruppi occasionali. La Roma ha una platea mondiale. Il sito romanisti.it ha una sezione dedicata ai tifosi giallorossi nel mondo. I club indicati nel sito sono 18: 3 in Svizzera, il Roma club Malta intitolato a Sebino Nela, 3 in Belgio, Svezia, Giappone, Stati Uniti, Londra. Parigi, Principato di Monaco, Germania, Grecia, Brasile, Messico. Nella capitale inglese, c’è il Romaclub Lupi di Londra, fondato nel 2003, 50 iscritti. Il punto di ritrovo è il ristorante Italia 1, vicino Tottenham Court Road. Il presidente è Roberto Marroni: «Il nostro striscione debuttò in Roma-Brescia 5-1 del 2003. Ora, con le nuove disposizioni, per i tifosi risiedenti all’estero è molto complicato venire allo stadio. Seguiremo il derby attraverso il canale tv Espn. I personaggi storici del club sono Alex Carpi, Emanuele Giustini, Maurizio Corona, Andrea Salvio, Francesco Florio, Alex Marchetti, Tiziano Bisegna, Andrea Vitale. Se vinciamo il derby, è scudetto».

In Francia, il Roma club Parigi da un anno ha sede vicino piazza della Bastiglia. Fondato nel 1999, ha 97 tesserati. Il presidente è Saverio Bodard: «All’inizio ci ritrovavamo nella soffitta di un bar in sette: Claudio di Spianceto, Riccardo di Montecarlo, Nicola di Saronno, Nick di Nottingham, Corrado di Monteverde, Peter dell'Eur, oltre al sottoscritto della Tiburtina. Nel 2001 trovammo un punto di ritrovo particolare: il foyer universitario di Fontenay sous bois. L'età dei soci va dai 20 ai 70 anni. Seguiamo le partite con palloncini, bandiere, sciarpe e cappellini anni 80". In Cina c'è lo Shangai fans club, inaugurato nel 2009, ma non solo: un gruppo di tifosi a Pechino si riunirà per vedere il match. Ci sarà al completo il Tommasi fans club.

A Doha nel Qatar l'ambasciatore Andrea Ferrari, 47 anni, è tifossissimo della Roma. Seguirà la partita trasmessa dall'emittente Al Jazeera con un gruppo di amici. A New York c'è il Roma Club testaccio di Long Island City. Il presidente è Alvaro Pirani: "Il club è stato fondato nell'ottobre 2009 e abbiamo già 200 iscritti. I socci vivranno il derby a tavola, al ristorante Testaccio". In Svezia, il Roma clun Nils Liedholm è stato inaugurato nel 2001. I soci sono una trentina: studenti, professionisti, pensionati. Oggi, appuntamento a casa del presidente, Manlio Palocci, romano di San Giovanni, a Stoccolma dal 1977. In Angola, l'addetto consolare Ernesto è tifossissimo della Roma. La sua casa di Luanda è tappezzata di foto e maglie della Roma, Oggi, però, sarà all'Olimpico.

E all'Olimpico ci saranno anche tre soci del Lazio club Canada: "E' la prima volta che vengo per un derby - dice Micheal a Roma insieme a Manuele e Julian-. Finisce 2-1 per noi, al 90' segna uno tra Lichsteiner e Kolarov". Gli iscritti sono 110, si ritrovano al Bar Curva Nord di Toronto. Non ce l'hanno fatta ad arrivare, invece, circa 80 laziali provenienti dal nord Europa, penalizzati dal blocco aereo per l'eruzione del vulcano islandese. Una decina di questi non si sono arresi: hanno noleggiato un camper! A Singapore sarà derby al ristorante Sapporo, con 15 laziali e altrettanti romanisti davanti alla tv. "Ho 23 anni, sono laziale dal 1997 - dice Darran-. Che sofferenza: vorrei essere a Roma".

A Melbourne, nonostante il fuso orario, tutti alla "Porchetta", locale dello storico e controverso tifoso Rocco Pantaleo scomparso due settimane fa per un incidente stradale. Nel suo locale c'è una collezione di moto: fu lui, tempo fa, a vincere l'asta per beneficenza della moto della Lazio consegnatagli da Lotito in persona. E ancora: a Goteborg tutti a casa di Robin, webmaster dello Svenska Fans: "Abbiamo cominciato a seguire la Lazio con Eriksson. Romanisti a casa mia? Neanche per sogno". A Malta, poi, il Roma e Lazio club si sfidano a calcetto. Su youtube c'è pure un video. E' derby anche tra i presidenti onorari: Nela per la Roma Pulici per la Lazio. E poi Slovenia, Polonia, Belgio, Dubai, il Lazio club di New York, quello di Buenos Aires e quello di Mar del Plata. A Mosca appuntamento al "Ristorante dello sport". E la Cina? Sono 29mila i tifosi della Lazio. Per la Supercoppa hanno imparato via mail i cori. Oggi, li ripeteranno.



5) CHI VINCE IL DERBY? 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' VEDE ROMA, RUTELLI TIFA LAZIO (a firma Gabriella Greison)


GIANNI ALEMANNO: Romanisti e laziali devono dimostrare il loro tifo appassionato, che ci sontraddistingue dalle altre città ma in modo che sia uno spettacolo senza intollleranze, violenze, brutti segnali e con grande rispetto per l'avversario.

WALTER 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)': Il derby più drammatico degli ultimi dieci anni: come guadagnare le stelle, come fuggire alla polvere. Spero vinca la Roma e la Lazio si salvi perché lo merita tanto. La rimonta della squadra di Ranieri ha qualcosa di leggendario.

FRANCESCO RUTELLI: Noi questo derby lo vogliamo vincere, facendo ricorso a tutte le risorse del carattere e del cuore biancazzurro. I cugini romanisti, in corsa per lo scudetto lo sanno bene che la Lazio non è salva e che cercherà di portare a casa i tre punti.

MASSIMO GHINI: La Roma dovrà affrontare questa partita come un caterpillar: deve andare giù pesante, subito, senza lasciar respirare la Lazio. I ragazzi devono controllare la sfida perché hanno dimostrato di essere grandi. Uomini derby: Vucinic e Pizarro.

MARIA ROSARIA OMAGGIO: Incrocio le dita e il mio motto romanista per il derby è: tutti per uno e uno per tutti perchè la compattezza del nostro spogliatoio avrà la meglio. Derby alla Roma e salvezza alla Lazio. Un 3-0 perché Ranieri ha dato la giusta dose di energia.

ELEONORA GIORGI: Sarà una bella partita di calcio e credo che anche i tifosi faranno vedere un grande spettacolo. Per me che credo al calcio come vettore di emozioni sarà una partita elettrizzant e difficile per enyrambe, però alla fine vincerà la Roma per 1-0.

BUD SPENCER: Dopo il Napoli per me viene la Lazio avendo nuotato per anni con questi colori: il mio tifo e la mia speranza è che sappiano trionfare anche nel derby. Sarebbe bello rivedere la città addobbata di biancoceleste.

PATRIZIA PANICO: Nella partita contro il Venezia ho fatto una tripletta ieri e nella mia testa ho pensato: magari porterò bene alla mia Lazio e accadrà la stessa cosa nel derby per Zarate. Vorrei che questo campione rinascesse proprio nel derbissimo.


TD

Re:Rassegna stampa domenica 18 aprile (Gazzetta Sport-Giallorossi)
« Risposta #1 : Domenica 18 Aprile 2010, 10:14:19 »
Posso derogare alle regole del buon gusto e dell'eleganza?
Ranieri pezzo di merda.

TD

Re:Rassegna stampa domenica 18 aprile (Gazzetta Sport-Giallorossi)
« Risposta #2 : Domenica 18 Aprile 2010, 10:15:26 »
E 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' maledetto secchio di vomito.

Offline Fabio70rm

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Re:Rassegna stampa domenica 18 aprile (Gazzetta Sport-Giallorossi)
« Risposta #3 : Domenica 18 Aprile 2010, 10:21:16 »
'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)' già lo conoscevamo caro TD, quando riceveva gli irr in piena calciopoli.
Polisportiva SS LAZIO, l'unica squadra a Roma che vince invece di chiacchierare!!

Offline WBB

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Re:Rassegna stampa domenica 18 aprile (Gazzetta Sport-Giallorossi)
« Risposta #4 : Domenica 18 Aprile 2010, 10:25:01 »
WALTER 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)': Il derby più drammatico degli ultimi dieci anni: come guadagnare le stelle, come fuggire alla polvere. Spero vinca la Roma e la Lazio si salvi perché lo merita tanto. La rimonta della squadra di Ranieri ha qualcosa di leggendario.


ha parlato
cazzi loro >:D
trigoria delenda est

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Re:Rassegna stampa domenica 18 aprile (Gazzetta Sport-Giallorossi)
« Risposta #5 : Domenica 18 Aprile 2010, 11:13:18 »

WALTER 'giornalista ex politico italo-sloveno che copia canzoni altrui (e che porta iella)': Il derby più drammatico degli ultimi dieci anni: come guadagnare le stelle, come fuggire alla polvere. Spero vinca la Roma e la Lazio si salvi perché lo merita tanto. La rimonta della squadra di Ranieri ha qualcosa di leggendario.



ora e sempre:



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