Autore Topic: combattere il revisionismo storico.  (Letto 9147 volte)

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Re:combattere il revisionismo storico.
« Risposta #60 : Mercoledì 16 Febbraio 2011, 09:02:52 »
No, anzi.
Qualsiasi altra squadra al mondo che avesse vinto 7 scudetti di fila e partecipato regolarmente ai quarti di champion's avrebbe distrutto la concorrenza. Invece, e questa é la grande frustrazione del Lione, in termini di appeal e di richiamo continuano a contare meno di squadre come OM, Saint Etienne e PSG.


Prendo spunto dalla tua risposta per tornare su un mio vecchio pallino.
Il calcio è fatto di passione che come tale è guidata più della fascinazione che della razionalità. PEr questo molto spesso è più seguita una squadra che non ha vinto moltissimo piuttosto che quella che invece ha un palmares importante. Del resto, volendo essere per un attimo cattivi, perché tifiamo Lazio? Perchè ha vinto molto? No, ma lo facciamo lo stesso.
In altri post, leggo di una penetrazione su scala planetaria operata da altri club come Napoli e ATAC che hanno una bacheca ingombrante tanto quanto la nostra.
Che fare allora? Semplice, si fa per dire. Oltre a vincere (facile no?) o almeno a stare sempre lì a lottare per i grandi traguardi (ah, così è ancora più facile vero?) va fatta un'operazione poderosa, insistente e incessante di attrazione culturale, di concimazione del terreno, vendendo il nostro marchio, ma anche attraendo gli altri tifosi ed appassionati di calcio con la nostra storia, i nostri simboli, i nostri personaggi, di una squadra molto particolare, ma anche un po' maledetta.
Possiamo farlo, dobbiamo farlo: di questo ne devono prendere coscienza tutti, dalla società, ai tifosi, ai media. E' un'operazione complicatissima, difficilissima, ma "se non ora quando"?
un uomo di una certà mi offriva sempre olio canforato, spero che ritorni presto l'era del cinghiale biancoazzurro
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Re:combattere il revisionismo storico.
« Risposta #61 : Mercoledì 16 Febbraio 2011, 09:07:33 »
Non so, sinceramente, fino a dove arrivi il connubio roma città/roma squadra.
Nell'estero dove vivo io non esiste. Cioé, la roma, in questo momento, ha maggiore appeal per i suoi risultati sportivi, per le sue presenze in champion's e per il fatto di essere stata negli ultimi anni la sola rivale dell'inter.
Sinceramente, ho l'impressione che ci sia una impermeabilità a concetti esterni come colosseo, impero, giulio cesare e altre amenità varie. In ambito calcistico, intendo.
Roma, la città di roma, ha una sua storia che non ha bisogno di surrogati calcistici. Qui, il ridicolo, su questo aspetto, lo evitano. Voglio dire, se provassero ad associare il PSG alla Grande Armée , a Napoleone, penso che ci sarebbe una tuonante risata generale che si svilupperebbe in tutto il regno di Francia e di Navarra.
E' una questione calcistica, quando arrivai qui, nel 1997 ( :sad11:) la Lazio era su tutti i giornali. Fino al 2001 avevo la fortuna di avere quasi ogni domenica le gesta di Mancio, Salas, Nesta ecc...in copertina delle trasmissioni sportive. E spesso le dirette. C'erano magliette della Lazio in vendita quasi tutti i negozi sportivi. Frenate soltanto dalla scelta scellerata degli opinion leader della nostra tifoseria che rivendicavano il loro diritto di fare politica allo stadio:pottytrain1:
E ovviamente quando si parlava della Lazio de Rome si sviava, a volte sulla città.

Credo funzioni più o meno ovunque cosi'. Sono i risultati che portano la notorietà e l'appeal, che poi, inevitabilmente si appoggia sulla fama della città eterna. Ma é solo un corollario dell'appeal creato dalla loro costante presenza in Champions. Come succedeva a noi dieci anni fa.


Per quanto riguarda Bobby Moore e Ardiles, faccio ovviamente ammenda.
 :D

Post che è un distillato di saggezza di uno che conosce il mondo e sa che oltralpe hanno ancora il senso delle proporzioni e del ridicolo. Pertanto, se in Francia o in Inghilterra accostasero un gladiatore a un esterno sinistro dell'ATAC sarebbe un'operazione semplicemente da cabaret, peraltro di autori a corto di idee.
Dici bene quando parli della ciccia del calcio. Se vinci sei seguito, se perdi non ti si fila nessuno.
Era il 2000, ero a Las Vegas mentre mangiavo in un ristorante di un albergo. Mi passa davanti un ragazzetto di 15 anni con la maglia celeste, marchiata CIRIO e il nome dietro di "nesta".
Mi sono sentito arrivato come tifoso: era la prova che eravamo sul tetto del mondo, anche se avevamo vinto lo scudo un paio di mesi prima.
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Re:combattere il revisionismo storico.
« Risposta #62 : Mercoledì 16 Febbraio 2011, 09:29:09 »
Riguardo al nome Lazio anzichè Roma, ricordo ci fosse un regio decreto (abolito poi nel 1906) che vietava appunto l'uso del nome di città per una società sportiva o qualcosa di simile.

Ricordo male?
DISCLAIMER: durante la scrittura di questo post non è stata offesa, ferita o maltrattata nessuna categoria di utenti o nessun utente in particolare. Ogni giudizio su persone, cose o utenti rimane nella mente dello scrivente e per questo non perseguibile.

IB

Re:combattere il revisionismo storico.
« Risposta #63 : Mercoledì 16 Febbraio 2011, 09:44:46 »
Che fare allora? Semplice, si fa per dire. Oltre a vincere (facile no?) o almeno a stare sempre lì a lottare per i grandi traguardi (ah, così è ancora più facile vero?) va fatta un'operazione poderosa, insistente e incessante di attrazione culturale, di concimazione del terreno, vendendo il nostro marchio, ma anche attraendo gli altri tifosi ed appassionati di calcio con la nostra storia, i nostri simboli, i nostri personaggi, di una squadra molto particolare, ma anche un po' maledetta.

E qui, secondo me, entriamo in una zona minata.
Noi siamo come Tchernobyl, lo dico con la morte nel cuore.
Mi spiego meglio, seguitemi, non fermatevi alle prime parole che scrivo, a me degli irriducibili me ne frega poco meno di niente, di Paolo Di Canio ancora meno. Ma é un fatto, incontestabile, che hanno lasciato scorie radioattive sulla nostra Lazio che é titanesco eliminare. Alla Lazio, intesa come squadra di calcio e anche come "prodotto", hanno fatto un male che tutti quelli che ancora sono sognanti ripensando al gol nel Derby del 1989 dovrebbero capire quanto ci sia costato.
Siamo, utilizzo una tua frase, molto più che maledetti. Troppo maledetti.
Anche se la cosa é passata in discreta desuetudine, siamo ancora la squadra "des fascistes", delle mani a paletta. E questo, volenti o nolenti, riciccia sempre fuori. Come una metastasi, come un elemento radioattivo appunto.
Lo testimonia un articolo, pessimo e ignobile, sulla Lazio scritto su un settimananale sportivo francese, SO FOOT,  in genere intelligente, dello scorso mese, in cui le righe dedicate ai risultati importanti della Lazio in questa stagione, su Olimpia, erano rapidamente invasi dall'intervista a D'amico, Toffolo e dalla rivendicazione del suo essere "fascista". Come te sbagli.

Possiamo inventarci quello che vogliamo, ma per essere una squadra di calcio la Lazio deve vincere, e pure parecchio, per far "dimenticare" la nostra maledizione.

Offline carpelo

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Re:combattere il revisionismo storico.
« Risposta #64 : Mercoledì 16 Febbraio 2011, 10:04:55 »
Un po' e un po'.
Vero che siamo maledetti dalla nomea fascista (ad es. un ragazzo polacco mi spiegava che da loro ci sono diversi tifosi della Lazio proprio perchè pseudofascisti). Verissimo che i successi (e i campioni) dell'epoca cragnottiana ci hanno dato una visibilità ed un appeal mondiale.

Offline fish_mark

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Re:combattere il revisionismo storico.
« Risposta #65 : Mercoledì 16 Febbraio 2011, 10:13:52 »
E qui, secondo me, entriamo in una zona minata.
Noi siamo come Tchernobyl, lo dico con la morte nel cuore.
Mi spiego meglio, seguitemi, non fermatevi alle prime parole che scrivo, a me degli irriducibili me ne frega poco meno di niente, di Paolo Di Canio ancora meno. Ma é un fatto, incontestabile, che hanno lasciato scorie radioattive sulla nostra Lazio che é titanesco eliminare. Alla Lazio, intesa come squadra di calcio e anche come "prodotto", hanno fatto un male che tutti quelli che ancora sono sognanti ripensando al gol nel Derby del 1989 dovrebbero capire quanto ci sia costato.
Siamo, utilizzo una tua frase, molto più che maledetti. Troppo maledetti.
Anche se la cosa é passata in discreta desuetudine, siamo ancora la squadra "des fascistes", delle mani a paletta. E questo, volenti o nolenti, riciccia sempre fuori. Come una metastasi, come un elemento radioattivo appunto.
Lo testimonia un articolo, pessimo e ignobile, sulla Lazio scritto su un settimananale sportivo francese, SO FOOT,  in genere intelligente, dello scorso mese, in cui le righe dedicate ai risultati importanti della Lazio in questa stagione, su Olimpia, erano rapidamente invasi dall'intervista a D'amico, Toffolo e dalla rivendicazione del suo essere "fascista". Come te sbagli.

Possiamo inventarci quello che vogliamo, ma per essere una squadra di calcio la Lazio deve vincere, e pure parecchio, per far "dimenticare" la nostra maledizione.

Quando ho scritto maledetta pensavo anche (e soprattutto) ad altro. Pensavo a Re Cecconi, per dire, pensavo a una squadra che non si può permettere il lusso di vincere uno scudetto e poi non partecipare alla Coppa Campioni, pensavo alla retrocessione del 1980, pensavo ai meno 9, pensavo a Fiorini, pensavo a una famiglia che vince al casino ma poi il giorno dopo ha l'ufficiale giudiziario a casa.
Poi mi fai venire in mente certa gente, ora finalmente sparita dai radar, ma non c'è da stare tranquilli.
Di lavoro da fare ce n'è tanto. Come minimo servono 10 anni.
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Offline Fraplaya

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Re:combattere il revisionismo storico.
« Risposta #66 : Mercoledì 16 Febbraio 2011, 10:53:17 »
Quel che dice IB e' giusto: prima arrivano i risultati, con quella la notorieta' e poi le storie che ci girano intorno, inevitabilmente per Noi e per loro legate alla citta'.
Quando vincevamo noi, la maglia cirio appare in tutti gli store da B.Aires a Mexico city (per quanto posso testimoniare), mentre ora e' il momento delle maglie del fesso.

Col decadimento, inevitabilmente, se ne va la notorieta' e vengono fuori i nei: il nostro sta nella posizione della nostra tifoseria, rappresentata purtroppo anche in campo, dannosissima per l'immagine costruita negli ultimi 10 anni.

Contrariamente a quanto dice IBN non credo sia impresa titanica liberarcene: come dicevo prima, e' sufficiente (seppur non facile, me ne rendo conto) affiancare al nostro nome campioni, partecipazioni CL, risultati sportivi, e si tornera' a parlare di Lazio all'estero come di squadra vincente, riflesso della Roma citta', polisportiva più grande d'Europa etc etc

La resistenza senza compromessi e' una cosa più' da raccordo anulare, dove davvero serve confutare e combattere tutto, il resto del mondo gira in senso più lineare.
Imho
"l'attacco fa vendere i biglietti, ma la difesa fa vincere le partite" (V.Lombardi)

Boks XV

Re:combattere il revisionismo storico.
« Risposta #67 : Mercoledì 16 Febbraio 2011, 12:39:47 »
solo una Lazio vincente può spazzar via 'sto mucchio de cazzate squadra/città.
come fu, infatti, durante l'apogeo cragnottiano.
se la Lazio vincesse la Champions io me ne sbatterei altamente di sapere se il mondo ci pensa romani o marziani. je lascio volentieri a loro Colosseo e Cupolone. famme vince scudi e coppone co' le recchie e, per quello che mi riguarda, nel simbolo ce potemo pure mette la burina co' le zinnone e la brocca in testa che girava sulle le bandiere degli anni'60/'70.
del resto il mondo ricollega l'Ajax a Crujiff e alle tre Coppe Campioni degli anni settanta o al Colosseo di Amsterdam?

bak

Re:combattere il revisionismo storico.
« Risposta #68 : Mercoledì 16 Febbraio 2011, 12:48:48 »
Tutto vero il discorso su de canio ed i tifosi, ma ....... il Real Madrid (ma anche l'Inter) che ha tifosi di egual estrazione politica ed egualmente virulenti nelle loro parodie, non mi sembra siano mai andati via dalle prime pagine dei quotidiani, ni tampoco abbiano subito i linciaggi che abbiamo dovuto subire noi, con queste omologazioni del menga.

solo una Lazio vincente può spazzar via 'sto mucchio de cazzate squadra/città.


IB

Re:combattere il revisionismo storico.
« Risposta #69 : Mercoledì 16 Febbraio 2011, 13:02:59 »
Tutto vero il discorso su de canio ed i tifosi, ma ....... il Real Madrid (ma anche l'Inter) che ha tifosi di egual estrazione politica ed egualmente virulenti nelle loro parodie, non mi sembra siano mai andati via dalle prime pagine dei quotidiani, ni tampoco abbiano subito i linciaggi che abbiamo dovuto subire noi, con queste omologazioni del menga.

La spiegazione te l'ha data Boks XV sopra.
Real a Inter hanno una bacheca, una pletora di campioni che oscurano tutto il resto.
Noi, purtroppo, la mano a paletta é stata la sola ragione per essere in prima pagina.


jumpingjackflash

Re:combattere il revisionismo storico.
« Risposta #70 : Mercoledì 16 Febbraio 2011, 13:31:06 »
solo una Lazio vincente può spazzar via 'sto mucchio de cazzate squadra/città.
come fu, infatti, durante l'apogeo cragnottiano.
se la Lazio vincesse la Champions io me ne sbatterei altamente di sapere se il mondo ci pensa romani o marziani. je lascio volentieri a loro Colosseo e Cupolone. famme vince scudi e coppone co' le recchie e, per quello che mi riguarda, nel simbolo ce potemo pure mette la burina co' le zinnone e la brocca in testa che girava sulle le bandiere degli anni'60/'70.
del resto il mondo ricollega l'Ajax a Crujiff e alle tre Coppe Campioni degli anni settanta o al Colosseo di Amsterdam?
giusto e sacrosanto ma purtroppo almeno nell'immediato non possiamo ambire a vincere coppe e scudetti. Dovremmo trovare metodi più creativi per far conoscere la Lazio.

CiPpi

Re:combattere il revisionismo storico.
« Risposta #71 : Mercoledì 16 Febbraio 2011, 13:41:01 »
mi si permetta un paio i appunti da 'straniero' che sono anch'io.

non so negli altri paesi ma qui in UK i giornalisti sportivi sono poco inclini ad occuparsi di altro.

cioe', ad esempio, di calciopoli non si chiedono se sia stata una farsa o meno, quanto c'era di vero, quali incongruenze ci furono, e ci sono, ecc.ecc..

ne accettano semplicemente i risultati e gli effetti, quindi l'aesse e' stata l'unica antagonista dell'Inter, la quale, quest'ultima, ha dominato il calcio italiano in lungo e largo. Punto. il resto non conta.

un antagonista che fuori dai confini non ha mai fatto granche' ed una dominatrice che non fosse stato per il Mou avrebbe una recente storia non all'altezza delle sue spese.

quanto alla matrice politica del tifo non sono affatto interessati, l'opinione e' piu' del tifoso da strada, che spesso poi e' uno poco attento al calcio in generale e quindi anche italiano.

quanto alla parola Roma, che poi qui diventa Rome e quindi associabile all'aesse quanto un Milan, le discussioni ve le state a fa da soli  ;) perche' nessuno qui si fa il problema, ne si compra la loro maglietta perche' l'impero romano, il colosseo, il foro traiano, l'arco di trionfo, la scalinata di piazza di spagna o chissa che altro.

anzi e' piu' facile trovare un non italiano con la maglia, originale, della Lazio che uno con la maglia dell'aesse, che 'gira' modello tarocco addosso solo a tifosi daaaa magica importati.

meno seghe mentali, piu' scopate corporali.  :P

Offline carpelo

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Re:combattere il revisionismo storico.
« Risposta #72 : Mercoledì 16 Febbraio 2011, 13:42:57 »
giusto e sacrosanto ma purtroppo almeno nell'immediato non possiamo ambire a vincere coppe e scudetti. Dovremmo trovare metodi più creativi per far conoscere la Lazio.
giusto per pignoleria, le cacche vincono coppe e scudetti quanto noi, vediamo di andare in champions allora!! :D

Boks XV

Re:combattere il revisionismo storico.
« Risposta #73 : Mercoledì 16 Febbraio 2011, 15:52:04 »
 Real a Inter hanno una bacheca, una pletora di campioni che oscurano tutto il resto.

appunto.
che città è Inter? ce sta er fontanone? e Ajax ndo sta? a Boca Juniors c'hanno pure loro er cuppolone? e a Bayern?

Offline NV

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Re:combattere il revisionismo storico.
« Risposta #74 : Mercoledì 16 Febbraio 2011, 16:07:04 »
io intanto ho apprezzato molto gli striscioni con il simbolo SPQR del Sodalizio.
il simbolo, non gli striscioni.
è vero che conta la bacheca come dite, però visto che stanno esagerando, per me, co' Gladiatori e unacittàunasquadra vari, un bel puntello lo metterei.
così al prossimo decerebrato, gli si potrà dire: "c'è l'Aquila, e mo pure l'SPQR, 'azzo vòi?"
psichedelicatessen

schwitters

Re:combattere il revisionismo storico.
« Risposta #75 : Mercoledì 16 Febbraio 2011, 19:22:04 »
Allora vi racconto un fatto. Un bel tifoso laziale in contatto con le alte sfere societarie e da esse ben visto, propone a Lotito di far mettere sulla parte posteriore del colletto delle maglie la scritta SPQR (in piccolo). Era un modo per sottolineare un'appartenenza alla città e per impedire che i trigoriesi potessero farlo sulle loro maglie. Il Presidente si dichiara entusiasta e telefona alla Puma e al nostro marketing comunicando di provvedere. Passano dei giorni e nulla accade; le maglie escono senza la scritta e il bravo tifoso deluso telefona a Lotito per avere delucidazioni. Claudio nostro non si ricordava nemmeno dell'episodio. A me era sembrata un'ottima idea.

Offline MCM

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Re:combattere il revisionismo storico.
« Risposta #76 : Mercoledì 16 Febbraio 2011, 20:36:39 »

Non lasciamo passare il ragionamento che un "compratore" a parità di condizioni, tra Lazio e roma, si compra la roma perchè ha il nome della città ed il simbolo (medievale) della città.
Cerchiamo di rimettere le cose a posto. La lupa simbolo di Roma non è una cagna e non è il loro simbolo. Non hanno più appeal di noi perchè noi ci chiamiamo Lazio e loro invece roma.
Il Colosseo non è loro, non è loro san Pietro, Trastevere, i sampietrini, le fontanelle, i pizzardoni e tutto quello che "rappresenta" Roma (città).



non ho detto questo.
Non ho parlato di alcun compratore. Non so dove lo hai letto.
Investimenti di questo tipo non nascono certo dal nome della squadra.
Stavo parlando di riconducibilità di un marchio rispetto a un altro per una persona.

Per la mia amica coreana la parola roma, associata a una squadra, a un piatto di pasta, a un prosciutto cotto o a chissà cos altro, è "rome",la capitale italiana, Lazio manco sa cos è. Non la riconduce a niente.

Questa è una delle ragioni per la quale hanno molti più tifosi. Non l' unica, ma una.

RobCouto

Re:combattere il revisionismo storico.
« Risposta #77 : Mercoledì 16 Febbraio 2011, 20:49:34 »
Curioso come er marchio daaa città non richiami più di 25.000 persone per un ottavo di Champions.

Non se li incula nessuno, associano il nome alla città ma non saprebbero citare tre calciatori della rosa. E questa gente soldi per il calcio non ne spende.

Mazzola

Re:combattere il revisionismo storico.
« Risposta #78 : Mercoledì 16 Febbraio 2011, 21:32:43 »
...
Tenendo bene a mente che una squadra con il nome della città parte comunque favorita di default nell' immaginario di chi non è esperto di calcio o che comunque viene da molto lontano.

Il nome ufficiale dell'ultima squadra della capitale è uguale al nome della città.
Questo la rende inevitabilmente più facilmente riconducibile alla stessa, a parità di ogni altra condizione.
...


non ho detto questo.
Non ho parlato di alcun compratore. Non so dove lo hai letto.
Investimenti di questo tipo non nascono certo dal nome della squadra.
Stavo parlando di riconducibilità di un marchio rispetto a un altro per una persona.

Per la mia amica coreana la parola roma, associata a una squadra, a un piatto di pasta, a un prosciutto cotto o a chissà cos altro, è "rome",la capitale italiana, Lazio manco sa cos è. Non la riconduce a niente.

Questa è una delle ragioni per la quale hanno molti più tifosi. Non l' unica, ma una.
Mi sa che qualcuno ogni tanto scrive al posto tuo...
Lo hai detto tu, non io, che sono favoriti per default causa il loro nome.
Ergo a parità di condizione, supponiamo due squadre fallite che devono ripartire dalla C2, un "compratore" prenderebbe la roma per il nome e non la Lazio.
 
Perdonami ma tu legittimi tutti i luoghi comuni dei riomanisti.

Non hanno molti più tifosi di noi. Ma manco pe gnente.
Altrimenti, è matematica, avrebbero nel corso della loro storia, il doppio delle presenze allo stadio.
E' così non è mai stato.

La tua amica coreana quando sente Boca Juniors a cosa la riconduce ? e quando sente Tottenham ? continuo con le squadre ?

'Sti "problemi" anzi queste "esaltazioni da eredi dell'Impero"  se le fanno solo loro e al massimo possono arrivare fino a Tarquinia.
Superata la quale, le cose cambiano.

Offline aquilafelyx

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Re:combattere il revisionismo storico.
« Risposta #79 : Mercoledì 16 Febbraio 2011, 23:02:11 »
Curioso come er marchio daaa città non richiami più di 25.000 persone per un ottavo di Champions.

Non se li incula nessuno, associano il nome alla città ma non saprebbero citare tre calciatori della rosa. E questa gente soldi per il calcio non ne spende.

mo ariveno l'ammericani coi pulman i ciarter le navi da crociera i mezzi da sbarco e nun ce sarà più 'n posto libero ,

pare che so previste pure visite dall'oltrespazio , astronavi galattiche atterreranno a ciampino ,

gli eredi dell'impero



e i loro cloni

M'illumino di Lulic

Bajo las águilas silenciosas, la inmensidad carece de significado.


Chi ha paura di perdere non merita di vincere