Autore Topic: Piazze piene  (Letto 31664 volte)

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TD

Re:Piazze piene
« Risposta #120 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 18:42:45 »
Sono d'accordo con berlusconi che la bindi è più bella che intelligente...questo proprio perchè la bindi sono anni che la sento parlare....

Sono sicuro che sei molto più bella di quello che scrivi.

sfumatura

Re:Piazze piene
« Risposta #121 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 18:46:03 »
Sfumatura, tu sarai stata fortunata e io sfigata, che ti devo dire, ma la società in cui viviamo è questa, e a me non piace, quindi lo dico. Senza fare caciara.

Ma è giusto dirlo, io non contesto questo. Che tu possa essere schifata da questa società, impostata più sull'apparire che sull'essere, sono d'accordo.
Io contesto la manifestazione di ieri. Sembra che questo modello sociale sia nato con l'avvento di berlusconi e che le rubi e daddario di oggi, siano un'eccezione, uno scandalo, che non si è mai avuto prima.

Mentre, purtroppo, che le donne hanno dovuto faticare più di un uomo, nel mondo del lavoro, è sempre stato. Per questo ti ho citato l'esempio di mia madre.....e anzi....oggi si è migliorato. Abbiamo molte più donne ai posti di comando (e  non parlo di Parlamento), cosa che solo 20 anni fà era inconcepibile.

sfumatura

Re:Piazze piene
« Risposta #122 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 18:47:43 »
Sono sicuro che sei molto più bella di quello che scrivi.

Ciò che è bello per te, non è detto sia bello per un altro....de gustibus...

Giglic

Re:Piazze piene
« Risposta #123 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 18:48:01 »
Fà benissimo...mica deve essere il garante della cultura.
Non fa benissimo, in quanto è un politico dal 1994. Come Presidente del Consiglio dei Ministri deve essere garante della Cultura. Altrimenti sogni uno stato diverso da quello che sogno io.

Offline ammiraglio

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Re:Piazze piene
« Risposta #124 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 18:48:43 »
Di discutere su certe questioni mi va fino a un certo punto, deboli, non deboli, escort, pappa, clienti, scelte più o meno consapevoli.
Il problema non è neanche la presunta concussione o il giovarsi dei servizi di una prostituta minorenne, quanto ai reati eventualmente commessi deciderà chi ne ha il potere.

Il problema è che il Presidente del Consiglio di un Paese DEVE rappresentare un punto di riferimento per il Paese stesso. DEVE essere in prima fila per affermare un insieme di valori in cui il paese si riconosce, che stanno scritti nella costituzione. DEVE dare risposte ai cittadini quanto alle possibilità che hanno di rendere migliore la propria vita, perseguendo i propri obiettivi in termini di studio, di lavoro, di opportunità in genere.
DEVE, perché ha giurato sulla Costituzione, perché ha delle responsabilità di fronte al Paese. Perché è il Presidente del Consiglio.

Se vuoi passare la serata con 50 escort che ti palpeggiano, non fai il Presidente del Consiglio di un Paese. A quel punto sei un cittadino come tutti gli altri, che se va con una professionista minorenne deve giustificarsi di fronte alla Legge e per il resto è libero di fare quello che è consentito, come tutti.

A un Presidente del Consiglio si DEVE chiedere di essere degno dell'incarico che ricopre nell'interesse di tutto il Paese (non solo dei cittadini grazie alla volontà dei quali è stato eletto).
Berlusconi non lo è, è talmente evidente da essere fuori discussione.

è talmente perfetto che un'aggiunta rischierebbe di rovinare il tuo post.

aggiungo solo una cosa.
obama passa una serata a settimana a cena con la moglie.
uno che ha detto al suo staff, il giorno dopo essere stato eletto: nun me rompete, non mi plafonate tutta la mia vita: una volta a settimana voglio vedere mia moglie. da solo.

piccoli grandi valori.

in italia funziona uguale, uguale.
già.
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

baol

Re:Piazze piene
« Risposta #125 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 18:49:12 »
Tu parli, ma in vacanza a CapoRizzuto nel 79 ce stavi pure te.
C'ho le prove fotografiche.
[OT]
...è partita la macchina del fango.... ;)
[\OT]

Ma mo' debbo rispondere all'amico f_k:
No, non regge. Devi dimostrare in maniera inequivocabile - con riscontri un po' più solidi delle intercettazioni - il nesso di causalità tra una presunta prestazione sessuale e la designazione di chiunque a cariche pubbliche per il tramite delle elezioni 'con corsia preferenziale' consentite dalla legge elettorale per le politiche e le regionali.

No, la morale non c'entra NULLA DI NULLA.
Qui entra in ballo solo il codice penale (ci sono due potenziali reati) e la sicurezza nazionale, come ho scritto prima. Ambiti sui quali non è possibile fare polemica. Ambiti che impongono discussioni serie, ponderate, frutto di riflessioni. Mica la caciara mediatica cui assistiamo da settimane.

Tolti i due ambiti succitati (gli UNICI rilevanti) il resto del cosiddetto Rubygate sono tonnellate di fango gettate addosso a un individuo (che - non lo nego - potrebbe meritare di ricevere tale fango addosso alla luce di quanto emerge dalle intercettazioni e da altri, parziali, riscontri...) con l'unico scopo di affrettare l'eclissi politica del Capo del Governo prima che a a tale scopo contribuisca una condanna della magistratura (se mai arriverà).
O, magari, quel fango (probabilmente meritato, ribadisco) serve a preparare un'uscita di scena in ogni caso, qualsiasi sarà il pronunciamento della magistratura sulla vicenda.

Come dire... Nel dubbio (molla o non molla? O, per meglio dire, lo mollano o non lo mollano le forze che ne puntellano il Governo?) io stampa meno. E meno duro.

Anche perché... Come fai a non menare sui giornali avendo a disposizione questo succulento materiale così amorevolmente predisposto e veicolato?

Franz, capisco il tuo approccio, ma qui allora di inequivocabile non abbiamo niente. Ci sono delle accuse, aspettiamo i tre gradi di giudizio ( mettiamoci comodi... ) e poi ci ragioneremo su.
Personalmente sono più in linea con quanto scritto da TD:

...
Il problema è che il Presidente del Consiglio di un Paese DEVE rappresentare un punto di riferimento per il Paese stesso. DEVE essere in prima fila per affermare un insieme di valori in cui il paese si riconosce, che stanno scritti nella costituzione. DEVE dare risposte ai cittadini quanto alle possibilità che hanno di rendere migliore la propria vita, perseguendo i propri obiettivi in termini di studio, di lavoro, di opportunità in genere.
DEVE, perché ha giurato sulla Costituzione, perché ha delle responsabilità di fronte al Paese. Perché è il Presidente del Consiglio.

Se vuoi passare la serata con 50 escort che ti palpeggiano, non fai il Presidente del Consiglio di un Paese. A quel punto sei un cittadino come tutti gli altri, che se va con una professionista minorenne deve giustificarsi di fronte alla Legge e per il resto è libero di fare quello che è consentito, come tutti.

A un Presidente del Consiglio si DEVE chiedere di essere degno dell'incarico che ricopre nell'interesse di tutto il Paese (non solo dei cittadini grazie alla volontà dei quali è stato eletto).
Berlusconi non lo è, è talmente evidente da essere fuori discussione.


sfumatura

Re:Piazze piene
« Risposta #126 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 18:52:51 »
Non fa benissimo, in quanto è un politico dal 1994. Come Presidente del Consiglio dei Ministri deve essere garante della Cultura. Altrimenti sogni uno stato diverso da quello che sogno io.

Se l'opposizione avesse il tuo stesso sogno, dal 1994 avrebbe lottato seriamente perchè non gestisse televisioni commerciali.
Ma siccome l'interesse alla cultura, non ce l'ha Berlusconi, perchè guadagna con quei programmi tv, tanto meno le varie opposizioni che si sono succedute, per chissà quale giro di poltrone guadagnate, che oggi non possiamo lamentarci del GF.
Teniamocelo ogni luendì sera, senza batter ciglio.

Offline gazzaladra

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Re:Piazze piene
« Risposta #127 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 19:01:04 »
er mutuo sociale
Non chi comincia...ma colui che persevera.

Offline carpelo

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Re:Piazze piene
« Risposta #128 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 19:13:04 »
Sono d'accordo con berlusconi che la bindi è più bella che intelligente...questo proprio perchè la bindi sono anni che la sento parlare....
Berlusconi è nato come imprenditore, prima che politico. In televisione serve auditel e se agli italiani piacciono gli spettacoli della de filippi e buona domenica o il GF, lui te li manda in onda. Fà benissimo...mica deve essere il garante della cultura.

Se dovesse, attraverso il suo ministro dell'istruzione, far adottare come libro di testo alle medie "Come si diventa velina", allora sarei d'accordo con te, ma finchè ciò non avviene, non vedo dove possa essere la sua colpa, se il GF fa da sempre il record di ascolti.
Saremmo noi italiani ad essere beceri se preferiamo quel programma ad un altro.
Mi sa che come al solito non mi son fatto capire. Io dicevo di tralasciare le sue tv (per una volta).
Dicevo che il baratto ti-do-il-mio-corpo-in-cambio-di-qualcosa-anzichè-impegnarmi-per-raggiungerla-come-fa-qualsiasi-racchia-o-donna-non-dai-facili-costumi non l'ha inventato Berlusconi ed è pratica antica e comune (e non ha caso ho fatto l'esempio delle università, episodio di cronaca neanche recentissima). Il valore aggiunto da Berlusconi, che casualmente è il presidente del Consiglio nonchè uomo più rappresentativo dell'Italia, è che SI PUO' FARE! E che addirittura può portare in Parlamento.
Questo, personalmente, mi manda ai matti! Tutte quelle donne che si impegnano per arrivare con il lavoro a certi risultati scavalcate da una bella e disponibile. Possibile che non ti roda?

Anche su Rosi Bindi, non volevo discutere della sua intelligenza, ma del fatto che Bindi è brutta e le Sue son belle. Come se politicamente conti qualcosa.

sfumatura

Re:Piazze piene
« Risposta #129 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 19:26:02 »
Mi sa che come al solito non mi son fatto capire. Io dicevo di tralasciare le sue tv (per una volta).
Dicevo che il baratto ti-do-il-mio-corpo-in-cambio-di-qualcosa-anzichè-impegnarmi-per-raggiungerla-come-fa-qualsiasi-racchia-o-donna-non-dai-facili-costumi non l'ha inventato Berlusconi ed è pratica antica e comune (e non ha caso ho fatto l'esempio delle università, episodio di cronaca neanche recentissima). Il valore aggiunto da Berlusconi, che casualmente è il presidente del Consiglio nonchè uomo più rappresentativo dell'Italia, è che SI PUO' FARE! E che addirittura può portare in Parlamento.
Questo, personalmente, mi manda ai matti! Tutte quelle donne che si impegnano per arrivare con il lavoro a certi risultati scavalcate da una bella e disponibile. Possibile che non ti roda?

Anche su Rosi Bindi, non volevo discutere della sua intelligenza, ma del fatto che Bindi è brutta e le Sue son belle. Come se politicamente conti qualcosa.
Ma Nilde Iotti, che nell'anno che diviene amante di Togliatti, viene candidata al Parlamento e poi eletta, non te la ricordi?
Siamo sicuri che quella candidatura sia stata frutto della sua preparazione?
Dovevamo ancora nominare  la Costituente e già  avevamo fatto capire di che pasta eravamo fatti...oggi di che ci vogliamo scandalizzare, se già prima di varare la nostra Costituzione avevamo fatto entrare in Parlamento l'amante del Segretario Nazionale del PCI...

Offline satanasso

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Re:Piazze piene
« Risposta #130 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 19:29:07 »
Ma Nilde Iotti, che nell'anno che diviene amante di Togliatti, viene candidata al Parlamento e poi eletta, non te la ricordi?
Siamo sicuri che quella candidatura sia stata frutto della sua preparazione?
Dovevamo ancora nominare  la Costituente e già  avevamo fatto capire di che pasta eravamo fatti...oggi di che ci vogliamo scandalizzare, se già prima di varare la nostra Costituzione avevamo fatto entrare in Parlamento l'amante del Segretario Nazionale del PCI...

La più bella battuta mai scritta sulla faccia della Terra. Sei un fenomeno.
Perchè era una battuta, vero?
Sciarpe rotte eppur bisogna andar

sfumatura

Re:Piazze piene
« Risposta #131 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 19:35:11 »
La più bella battuta mai scritta sulla faccia della Terra. Sei un fenomeno.
Perchè era una battuta, vero?

Perchè dovrebbe essere una battuta?
Non è stata l'amante di Togliatti? Non è stata eletta l'anno che è diventata la sua amante? NOn dovevamo ancora nominare la Costituente? NOn dovevamo ancora scrivere la Costituzione?

E' storia....

Offline Il lodolaio

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Re:Piazze piene
« Risposta #132 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 19:39:07 »
Perchè dovrebbe essere una battuta?
Non è stata l'amante di Togliatti? Non è stata eletta l'anno che è diventata la sua amante? NOn dovevamo ancora nominare la Costituente? NOn dovevamo ancora scrivere la Costituzione?

E' storia....
Ma aveva partecipato alla Resistenza.
La vita l'aveva rischiata, almeno.
"A noi la qualità cià rotto il cazzo.
VIVA LA MERDA!"

jumpingjackflash

Re:Piazze piene
« Risposta #133 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 19:39:31 »
Perchè dovrebbe essere una battuta?
Non è stata l'amante di Togliatti? Non è stata eletta l'anno che è diventata la sua amante? NOn dovevamo ancora nominare la Costituente? NOn dovevamo ancora scrivere la Costituzione?

E' storia....
no, fu eletta e poi divenne l'amante di Togliatti.
e scusami ma con le noemi e le ruby ha scarsamente a che vedere.

ciò che dici comunque non è al di fuori dal mondo. Effettivamente spesso gira così però per me ci sono cose che non sono giuste.

per la mia idea di società, dare un posto a qualcuno perché più affascinante o disposto a favori estranei al lavoro è sbagliato. Dare il posto a qualcuno perché parente di..., portato da..... è sbagliato. Non solo è sbagliato ma è un comportamento mafioso radicato visceralmente nella società italiana ed anche fonte di molti dei mali di questo paese. Il merito non  può  essere continuamente ignorato oppure si va a rotoli.

Offline Rebecca

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Re:Piazze piene
« Risposta #134 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 19:42:51 »
Sfumatura,ti apprezzo molto di più quando parli di Lazio. Pensavo sul serio che stessi scherzando quando hai citato la Jotti.
Mi dispiace molto.
La Lazio mia, in cima ar monno c'è la Lazio mia...

Offline Il lodolaio

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Re:Piazze piene
« Risposta #135 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 19:43:50 »
Se non sbaglio, e se lo faccio correggetemi, si parla di prostituzione minorile.

Un reato gravissimo.
"A noi la qualità cià rotto il cazzo.
VIVA LA MERDA!"

leo

Re:Piazze piene
« Risposta #136 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 19:44:10 »
Ma aveva partecipato alla Resistenza.
La vita l'aveva rischiata, almeno.

perché, andare con berlusconi me la chiami passeggiata di salute?  :)

comunque, il punto cruciale di tutta questa discussione, secondo me, è che è vero che usare il proprio corpo per raggiungere certi obiettivi è pratica antica e consolidata (non solo nel genere femminile), ma il fatto che il berlusconismo ha LEGITTIMATO e GIUSTIFICATO tale costume. Se non è un tema di assoluta rilevanza politica questo...!

Aggiungo che paragonare (perché questo è stato fatto) la Iotti alla minetti è a dir poco osceno.

sfumatura

Re:Piazze piene
« Risposta #137 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 19:46:02 »
no, fu eletta e poi divenne l'amante di Togliatti.

Ho scritto infatti che le due cose sono avvenute nello stesso anno....se poi siano andati a letto prima o dopo, non credo che nè io nè te lo potremmo saprere con certezza.
Certo che è una casualità strana, considerato come a quel tempo, fosse ancora più difficile di oggi, che una donna, riuscisse a ritagliarsi un posto così prestigioso. Ma magari sono maliziosa e fù davvero una casualità :D

Che poi sia lontana da una Ruby, ci mancherebbe altro...io non l'ho nemmeno pensato un simile paragone.

Ho solo evidenziato che certi favoritismi a sfondo sessuale, non li scopriamo oggi...

Offline satanasso

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Re:Piazze piene
« Risposta #138 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 19:48:27 »
Perchè dovrebbe essere una battuta?
Non è stata l'amante di Togliatti? Non è stata eletta l'anno che è diventata la sua amante? NOn dovevamo ancora nominare la Costituente? NOn dovevamo ancora scrivere la Costituzione?
E' storia....

Mmmm....allora non era una battuta!

Leonilde (chiamata da tutti Nilde) Iotti, nacque a Reggio Emilia il 10/04/1920. Il padre, un deviatore delle Ferrovie dello Stato, attivista nel movimento operaio socialista, perseguitato poi, durante il regime fascista, a causa del suo impegno sindacale, nonostante le disagiate condizioni economiche, nelle quali versava, iscrisse la giovane figlia all’Università Cattolica di Milano, perché come spesso ricordò Nilde, citando le sue parole: "E’ meglio stare con i preti, che con i fascisti."
"Per anni indossai il cappotto rovesciato di mio padre", dichiarò la Iotti in alcune interviste, ritornando con la memoria ai tempi della sua giovinezza, della povertà, dei tanti sacrifici compiuti dai genitori, che desideravano che lei studiasse per diventare "qualcuno".
Rimasta orfana di padre nel 1934, Nilde riuscì a proseguire gli studi perché la madre, in un periodo in cui le donne, per la legge fascista erano relegate al focolare domestico, iniziò a lavorare.
Durante la frequenza della facoltà di Lettere della Cattolica di Milano, per Nilde iniziò un travaglio ideologico, che la allontanò dalla fede cattolica, ritenuta assolutista ed intollerante. "Al credo, perché assurdo, dissi razionalmente no."
Con l’adesione dell’Italia alla Seconda Guerra Mondiale, Nilde, sostenuta dall’esemplare lezione di vita lasciatagli dal padre, si iscrisse al P.C.I.
Dal 1943 si segnalò dapprima come porta-ordini, uno dei ruoli più significativi e pericolosi assunti dalle donne, durante la Resistenza, attraverso il quale i partigiani tessevano la fitta rete di intrecci politici, che portarono l’Italia alla liberazione dall’occupazione nazi-fascista. Il suo impegno fra i partigiani della città natale, le consentì poco più che ventenne di essere designata responsabile dei Gruppi di Difesa della Donna, struttura attivissima nella guerra di Liberazione.
Il primo di questi organismi fu costituito a Milano nel novembre del 1943 da alcune esponenti di spicco dei Partiti che affluirono nel Comitato di Liberazione Nazionale, dopo la firma dell'armistizio, mentre i tedeschi assediavano le campagne e le città del Nord Italia, compiendo efferati rastrellamenti di civili, impegnati nella lotta contro il fascismo.
I Gruppi di Difesa della Donna e di Assistenza ai Combattenti della Libertà, da Milano, si estesero su tutto il territorio italiano ancora occupato, perseguendo l'obiettivo di mobilitare, attraverso un'organizzazione capillare e clandestina, donne di età e condizioni sociali differenti, per far fronte a tutte le necessità, derivate dalla recrudescenza della guerra.
Tali gruppi operativi femminili si segnalarono, durante la Resistenza, attraverso la raccolta di indumenti, medicinali, alimenti per i partigiani e si adoperarono per portare messaggi, custodire liste di contatti, preparare case-rifugio, trasportare volantini, opuscoli ed anche armi.
Come si è detto, Nilde Iotti ricoprì, dal 1943, il ruolo più emblematico, ma anche più rischioso, che molte partigiane dei GDD esercitarono, quello di porta-ordini. Victoria de Grazia, nel suo volume Le donne nel regime fascista, definisce la staffetta come "l'eroina della Resistenza: porta-ordini e persona di fiducia, è il vero jolly della guerra partigiana."
Da responsabile del GDD di Reggio Emilia, Nilde si fece interprete di quella coscienza civile e politica, che le donne, dopo secoli di esclusione dalla vita pubblica e dopo vent'anni di dittatura fascista, solo durante il periodo bellico, iniziarono a manifestare.
Infatti, gli studi compiuti sulla Resistenza italiana conferiscono ampio risalto al ruolo, non secondario, che i Gruppi di Difesa della Donna ebbero nel promuovere l'emancipazione femminile.
Dopo il Referendum del 2 giugno 1946, grazie al quale per la prima volta le donne italiane esercitarono il diritto di voto e furono così "considerate, dal punto di vista politico, cittadine a pieno titolo", come sottolinea Miriam Mafai, la ventiseienne Nilde Iotti fu mandata in Parlamento.
"Robusta, alta, i capelli sciolti sulle spalle, il manifesto desiderio di imparare a fare il deputato", secondo la descrizione del suo portavoce alla Camera G. Frasca Polara, Nilde conobbe Palmiro Togliatti, capo carismatico del P.C.I., in un ascensore di Montecitorio.
Da questo incontro seguì una relazione sentimentale, che seppe resistere a tutti gli attacchi, soprattutto all’interno del Partito, perché Togliatti era già coniugato con un figlio e all’epoca, aveva 53 anni.
Nilde, dapprima come semplice deputato, poi come membro dell'Assemblea Costituente, attraverso la sua sensibilità e la sua cultura istituzionale, diede prova di uno spiccato talento politico. Ella stessa definì quella nell'Assemblea Costituente, come "la più grande scuola politica, a cui abbia mai avuto occasione di partecipare, anche nel prosieguo della mia vita politica".
Nilde entrò a far parte anche della "Commissione dei 75", alla quale fu assegnato il compito di redigere la bozza della Costituzione repubblicana, da sottoporre al voto dell'intera Assemblea. Come si è già ricordato, i 556 componenti dell'Assemblea Costituente, in rappresentanza del popolo italiano, si riunirono per la prima volta il 25/06/1946 per nominare il Capo provvisorio dello Stato (venne eletto Enrico De Nicola) e per designare i 75 membri rappresentativi di tutta l'Assemblea. Dopo circa sei mesi di attività, la Commissione dei 75 sottopose il proprio progetto costituzionale all'intera Assemblea che, nel corso di quasi tutto il 1947 discusse, integrò, modificò, articolo per articolo la bozza iniziale.
Solo il 22/12/1947 venne approvato, a larghissima maggioranza, il testo definitivo della Costituzione che, una volta promulgato dal Capo Provvisorio dello Stato, entrò in vigore il 1° gennaio 1948.
Il ruolo svolto nell'ambito della Costituente, a favore dei diritti delle donne e per le famiglie, segnò profondamente l'impegno che Nilde profuse nella sua attività parlamentare, condotta ininterrottamente, per 53 anni, con rigore, costanza e semplicità.
Di grande risalto ed attualità si presenta la relazione sulla Famiglia, che Nilde predispose nel 1946, in qualità di membro della "Commissione dei 75". In essa l'Onorevole Iotti, auspicando il superamento dello Statuto Albertino con una nuova carta costituzionale, che si occupi dei diritti della famiglia, del tutto ignorati dal predetto Statuto, ormai obsoleto, peraltro disapplicato durante i 20 anni di regime fascista, invita l'Assemblea a voler regolare con leggi il diritto familiare. Caposaldo della nuova Costituzione deve essere dunque il rafforzamento della famiglia: "L'Assemblea Costituente (…) deve inserire nella nuova Carta Costituzionale l'affermazione del diritto dei singoli, in quanto membri di una famiglia o desiderosi di costruirne una ad una particolare attenzione e tutela da parte dello Stato", scrive Iotti a tal proposito.
Altro elemento nevralgico della Relazione in esame riguarda la posizione della donna: "Uno dei coniugi poi, la donna, era ed è tuttora legata a condizioni arretrate, che la pongono in stato di inferiorità e fanno sì che la vita familiare sia per essa un peso e non fonte di gioia e aiuto per lo sviluppo della propria persona. Dal momento che alla donna è stata riconosciuta, in campo politico, piena eguaglianza, col diritto di voto attivo e passivo, ne consegue che la donna stessa dovrà essere emancipata dalle condizioni di arretratezza e di inferiorità in tutti i campi della vita sociale e restituita ad una posizione giuridica tale da non menomare la sua personalità e la sua dignità di cittadina."
Se pensiamo che alla vigilia della seconda guerra mondiale il femminismo storico era stato spazzato via, insieme a tutti i partiti politici e a tutte le libertà (di pensiero, di stampa, di organizzazione, etc…), se consideriamo, inoltre, che la politica sociale di Mussolini prevedeva che "il lavoro costituisce per la donna non una meta, bensì una tappa della sua vita, da risolversi, prima possibile, con il rientro nell'ambiente domestico", la Relazione della Iotti, scritta quando le donne italiane si erano appena affacciate sulla scena politica, si propone come tentativo molto coraggioso di svecchiamento e di rinnovamento democratico.
Un occhio di riguardo viene posto da tale relazione sull'emancipazione, che può derivare dal lavoro; la nuova Costituzione pertanto dovrà assicurare il diritto al lavoro "senza differenza di sesso." Altro elemento, oggetto di studio, da parte della giovane parlamentare e che rappresenterà, nel corso delle successive legislature, uno degli impegni politici di maggiore rilievo, concerne l'annosa questione dell'indissolubilità del matrimonio. Nilde manifesta la propria contrarietà ad inserire nella Costituzione il principio dell'indissolubilità "considerandolo tema della legislazione civile". Infine, la Relazione focalizza la propria attenzione sulla maternità, non più intesa come "cosa di carattere privato", bensì come "funzione sociale" da tutelare. Uno degli articoli di maggiore impatto innovativo della proposta costituente, riguarda il principio dell'uguaglianza giuridica dei coniugi. Questi ultimi hanno eguali diritti e doveri nei confronti dei figli (per la loro alimentazione, educazione ed istruzione).
Ricordiamo che il Codice Penale (c.d. Rocco dal nome del penalista che lo curò), entrato in vigore nel 1942, concepiva le donne come "beni", sui quali il padre prima ed il marito poi, esercitavano assoluta autorità.
Forte dell'esperienza maturata nella Costituente, Nilde proseguì la propria missione politica a favore dei diritti delle categorie più disagiate (le donne in primo luogo), sia in Parlamento, sia all'interno del P.C.I., dove ottenne pieno riconoscimento solo dopo la morte di Togliatti.
Nel corso di mezzo secolo, vissuto all'interno delle istituzioni repubblicane, Nilde fu promotrice della legge sul diritto di famiglia del 1975, della battaglia sul referendum per il divorzio (1974) e per la legge sull'aborto (1978).
Dal 1979 al 1992 ricoprì la carica di Presidente della Camera, segnalandosi per grande capacità di equilibrio, di mediazione e di saggezza. Nel 1993 ottenne la Presidenza della Commissione Parlamentare per le riforme istituzionali. Nel 1997 venne eletta Vicepresidente del Consiglio d'Europa.
Con quello stile fatto di rigore e di eleganza, che tanto colpì Togliatti, al punto da suggerire ai deputati comunisti: "Imparate da Lei!", Nilde si distinse anche con la richiesta di dimissioni dal Parlamento, per motivi di salute (18 novembre 1999).
Il 4 dicembre 1999 la "Signora della Repubblica" esce di scena in punta di piedi…


Rieletta nel 1948 alla Camera dei deputati, siede tra i banchi di Montecitorio ininterrottamente sino al 1999 e per lungo tempo ne presiede l'Assemblea: viene infatti eletta Presidente della Camera dei deputati per tre volte consecutive, ricoprendo così quella carica per 13 anni, dal 1979 al 1992. Nessuno nella storia d'Italia ha ancora raggiunto il suo primato.

Nel 1987 ottiene un incarico di governo con mandato esplorativo da parte del Presidente della Repubblica Cossiga che si conclude senza esiti; è la prima donna e la prima esponente comunista ad arrivare così vicina alla Presidenza del Consiglio. Nel 1992 è inoltre la candidata di sinistra alla Presidenza della Repubblica.
Durante la sua vita ricevette inoltre numerose mansioni di prestigio quali: la presidenza della Commissione bicamerale per le riforme istituzionali costituita il 9 settembre 1992 (dal marzo 1993, subentrando al dimissionario Ciriaco De Mita, sino al 7 aprile 1994); la presidenza della delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (1996 - 1999), di cui fu anche vicepresidente nello stesso periodo.
Rinunciò a tutti gli incarichi il 18 novembre del 1999 a causa di gravi problemi di salute. La Camera dei deputati accolse le sue dimissioni con un lunghissimo applauso; il futuro presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, suo vecchio compagno di partito, scrisse nell'occasione una lettera pubblica, e ancora tornò a ricordare la Iotti nel 2006, nel discorso pronunciato alle Camere durante il giuramento per la Presidenza della Repubblica: «E ancora, abbiamo da contare - mi si lasci ricordare la splendida figura di Nilde Iotti - sulle formidabili risorse delle energie femminili non mobilitate e non valorizzate né nel lavoro né nella vita pubblica: pregiudizi e chiusure, con l'enorme spreco che ne consegue, ormai non più tollerabili


Così, solo per precisare di chi stai parlando senza avere la minima cognizione di causa. Uno dei pilastri della nostra storia repubblicana. Spero che basti per rispondere alla tua domanda "Siamo sicuri che quella candidatura sia stata frutto della sua preparazione?" La prossima volta informati un pò meglio prima di citare l'esempio peggiore che si poteva scegliere a suffragio delle tue tesi.
Sciarpe rotte eppur bisogna andar

jumpingjackflash

Re:Piazze piene
« Risposta #139 : Lunedì 14 Febbraio 2011, 19:49:16 »
Ho scritto infatti che le due cose sono avvenute nello stesso anno....se poi siano andati a letto prima o dopo, non credo che nè io nè te lo potremmo saprere con certezza.
Certo che è una casualità strana, considerato come a quel tempo, fosse ancora più difficile di oggi, che una donna, riuscisse a ritagliarsi un posto così prestigioso. Ma magari sono maliziosa e fù davvero una casualità :D

Che poi sia lontana da una Ruby, ci mancherebbe altro...io non l'ho nemmeno pensato un simile paragone.

Ho solo evidenziato che certi favoritismi a sfondo sessuale, non li scopriamo oggi...
nell'ultimo enunciato hai perfettamente ragione. Però:
A) non è giusto
B) se colto in flagranza di abuso di posizione pubblica come nella telefonata della nipotina di Mubarak, secondo me devi chiedere scusa e dimetterti.

del resto ne possiamo discutere, possiamo dire che è marcio tutto il mondo, anzi diciamo che gran parte dell'umanità vive sotto la paura di essere fucilata oppure lapidata per dei delitti d'opinione ma tu ti senti di dire che tutto ciò è giusto?