Autore Topic: Io sono Comunista  (Letto 14428 volte)

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TD

Re:Io sono Comunista
« Risposta #20 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 14:51:51 »
ah, per me va benissimo, non è un'idea mia quella di non parlarne, provavo a spiegare a leo e basta, mi piace quando si parla di politica, figurete

leo

Re:Io sono Comunista
« Risposta #21 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 14:53:14 »


perché ho aperto il topic?
per leggere interventi come questi.

proviamo a parlarne serenamente, pacatamente ( ;D)

Offline benvolio

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Re:Io sono Comunista
« Risposta #22 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 15:03:28 »
OT
porgascogne e' un provocatore anzi un agitprop...:)
EOT

Belle le considerazioni di Giglic; dimostrano quanto i temi della politica richiedano approfondimento, distinzione, attenzione...
Sul comunismo italiano mi sento di condividere, piu' o meno, il giudizio "culturale" (e gramsciano?) di Giglic. Sul comunismo tout court e sull'analisi del suo fallimento andrebbero introdotte tutta una serie di discriminanti, alcune citate dallo stesso Giglic (la pianificazione assoluta, l'attenzione al prodotto globale ed allo sviluppo acritico delle forze produttive, lo stakanovismo, il comunismo in un solo paese, ecc..eccc..).
A me pero' l'insegnamento piu' profondo che ha dato la militanza (con tutte le farneticazioni) unita alla riflessione teorica, e' un banale pensiero: la natura umana non si puo' cambiare sicché pretendere a tutti i costi di farlo e' un bruttissimo approccio con la realta'. Sta cosa non e' esclusiva del comunismo, certi, ma un certo estetidmo intellettuale che l'ha accompagnata nelle esperienze di certe forme di comunismo l'ha resa letale (es: rivoluzione culturale o regime dei khmer).

TD

Re:Io sono Comunista
« Risposta #23 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 15:05:16 »
Il discorso di Giglic mi piace, però si rischia di rimanere nel campo delle belle parole, dei discorsi edificanti, degli svolazzi che sono segni belli con poca sostanza sotto. C'è un rovescio della medaglia che è dato dalla sostanza che tutti i giorni concretizza chi fa politica, e non parlo certo di quelli che si vanno a fare il mazzo gratis per sostenere le proprie idee, anche semplicemente arrostendo salsicce, facendo fotocopie, volantinaggi, collette o che. Uno dei fattori principali del disamore e del crollo degli elettori-sostenitori-aficionados della "sinistra" è il sentire che si tratta soltanto di un comitato d'affari.
Poco spazio per i sentimenti, gli ideali, le passioni. Poco. Niente. E' difficile dire in poche righe e con pochi secondi a disposizione, ma già così spero si capisca.

Offline giamma

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Re:Io sono Comunista
« Risposta #24 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 15:05:40 »
................... Il paese con il più elevato tasso di crescita (misurato secondo i parametri capitalistici, perdipiù) è la Cina, che non mi risulta si sia aperta al multipartitismo o alla libera circolazione di idee ed opinioni.....................
Di solito non intervengo in topic politici per precisa scelta visto che ho smesso di votare dalle elezioni del '94 comprese, ma questa non si può proprio sentire. La crescita smisurata della Cina è principalmente dovuta ad una nuova forma velata di schiavismo, collaboro con architetti e ingegneri che stanno lavorando in quel paese e ne sono inorriditi, compreso l'assolutamente infimo livello culturale e scientifico anche negli strati più alti della popolazione.
Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe. (C. H. Spurgeon)

Giglic

Re:Io sono Comunista
« Risposta #25 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 15:14:18 »
Di solito non intervengo in topic politici per precisa scelta visto che ho smesso di votare dalle elezioni del '94 comprese, ma questa non si può proprio sentire. La crescita smisurata della Cina è principalmente dovuta ad una nuova forma velata di schiavismo, collaboro con architetti e ingegneri che stanno lavorando in quel paese e ne sono inorriditi, compreso l'assolutamente infimo livello culturale e scientifico anche negli strati più alti della popolazione.

Assolutamente d'accordo, Giamma. probabilmente mi sono spiegato male. E' sul "fallimento del comunismo",però, che intervenivo. Si tende a dimenticare quanto quell' "inferno sociale" che è la Cina, sia adesso coccolata dal primo mondo, che si dimentica della matrice comunista della stessa.


Il discorso di Giglic mi piace, però si rischia di rimanere nel campo delle belle parole, dei discorsi edificanti, degli svolazzi che sono segni belli con poca sostanza sotto. C'è un rovescio della medaglia che è dato dalla sostanza che tutti i giorni concretizza chi fa politica, e non parlo certo di quelli che si vanno a fare il mazzo gratis per sostenere le proprie idee, anche semplicemente arrostendo salsicce, facendo fotocopie, volantinaggi, collette o che. Uno dei fattori principali del disamore e del crollo degli elettori-sostenitori-aficionados della "sinistra" è il sentire che si tratta soltanto di un comitato d'affari.
Poco spazio per i sentimenti, gli ideali, le passioni. Poco. Niente. E' difficile dire in poche righe e con pochi secondi a disposizione, ma già così spero si capisca.

Anche su questo, condivido in pieno. Quando mi hai insegnato quanto è bello il comunismo italiano, e poi scali Unipol un pochetto mi "disamoro".... (ma anche chi fa discrosi irrealistici sulle 35 ore andrebbe un poco ""ridimensionato", eh...)
(Sulle feste dell'Unità, o sui circoli ARCI UISP, potrei scrivere libri: secondo te perchè ho fatto il servizio civile nella "bulgara" Sarteano, Pank?)

Offline AlenBoksic

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Re:Io sono Comunista
« Risposta #26 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 15:17:35 »
a Marx siamo debitori anche dell' idea di globalità delle dinamiche economiche e politiche, ricorda Franco Cardini, medievista molto attento all' oggi, «sia pure nel rovesciamento della profezia: invece dei proletari di tutto il mondo, infatti, a unirsi sono stati i capitalisti». Una battuta, ma molto seria: «Il marxismo» dice Cardini «ha avuto il torto di sparire quando si cominciava a sentirne il bisogno». Cioè oggi, «in questo mondo così ingiusto, dominato da forze materiali e comitati d' affari e da un' economia priva di ogni dimensione etica e sociale». Proprio quella che Marx aveva tentato, «forse troppo presto per essere capito, di mettere in primo piano».
Voglio 11 Scaloni

Offline benvolio

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Re:Io sono Comunista
« Risposta #27 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 15:19:55 »
Una specifica per giamma. Immagino che Giglic volesse dire la stessa cosa con altri mezzi: in questo momento storico in Cina c'e' un regime che del comunismo ha mantenuto il monopartitismo e l'ateismo di stato funzionali al perseguimento di un sostanziale schiavismo di massa (per massa intendo le masse rurali e quelle inurbate piu' o meno a forza).
A TD che ha chiarito il senso del perche' "qualcuno era" comunista, la mia piu' completa adesione...

Offline Skorpius

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Re:Io sono Comunista
« Risposta #28 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 15:33:48 »
Io sono comunista
Perché soffro nel vedere le persone soffrire.


Mentre gli altri che non lo sono amano vedere soffrire le persone... e così via...

che retorica insopportabile, autoreferenzialità al massimo livello e taglio di ogni dialogo
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

leo

Re:Io sono Comunista
« Risposta #29 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 15:39:11 »
Mentre gli altri che non lo sono amano vedere soffrire le persone... e così via...

che retorica insopportabile, autoreferenzialità al massimo livello e taglio di ogni dialogo

la parte che tu hai aggiunto non è implicita della mia affermazione, sia ben chiaro.
infatti non ho mica scritto "solo i comunisti soffrono nel vedere le persone soffrire".
Cioè, non ho elencato peculiarità esclusive dei comunisti, che dunque possono essere comuni anche a chi comunista non è.

Offline franz_kappa

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Re:Io sono Comunista
« Risposta #30 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 15:40:33 »
pancrà, io non voglio fare polemica, credimi, ma questa regola ti giuro mi è sconosciuta.
sarà che non frequento molto i forum... l'unico che ho frequentato con una certa assiduità era LN, e lì mi pare che i topic politici nascessero come funghi (poi finivano come finivano, ma questo è un altro discorso).
Comunque, ribadisco, chi può cancelli il topic e finiamola qui, ma secondo me è un'occasione di confronto che si perde.
Ma quella è stata appunto la TRAGEDIA di Lazionet. Uno dei motivi per cui il defunto forum di Lazionet è finito per implodere in se stesso.

Ti riferisci a una deriva negativa, insomma. In nessun caso quell'aspetto dell'esperienza di Lazionet può essere a titolo di paragone.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline franz_kappa

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Re:Io sono Comunista
« Risposta #31 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 15:55:46 »
mettetece 'na pezza
 ;D

(voglio dire: discutere di politica come fa giglic è un arricchimento)
Sottoscrivo. E' un vero piacere (mi è capitato due o tre volte dal vivo) discutere con giglic di argomenti diversissimi. Mica siamo sempre d'accordo, chiaramente. Però è uno che ti lascia qualcosa dopo che ci hai parlato.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline Skorpius

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Re:Io sono Comunista
« Risposta #32 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 16:04:00 »
la parte che tu hai aggiunto non è implicita della mia affermazione, sia ben chiaro.
infatti non ho mica scritto "solo i comunisti soffrono nel vedere le persone soffrire".
Cioè, non ho elencato peculiarità esclusive dei comunisti, che dunque possono essere comuni anche a chi comunista non è.

non è implicita solo dopo averlo specificato... messa così come l'hai messa tu lo è eccome
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Offline carpelo

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Re:Io sono Comunista
« Risposta #33 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 16:24:13 »
Grande Giglic!
(ci tengo a chiarire che la mia era una provocazione: oggi sono chiamati comunisti tutti quelli che, in un modo o nell'altro, hanno da ridire su Berlusconi. Pure Fini è comunista. E' purtroppo evidente che la parola "comunista" sta mutando di significato a furia di caccia ai comunisti, basta leggere su questo stesso forum chi definisce comunista il regolamento di lazionet.
Ma lo so bene che è l'ennesima vittoria di Berlusconi)

Offline satanasso

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Re:Io sono Comunista
« Risposta #34 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 16:24:36 »
Sul comunismo tout court e sull'analisi del suo fallimento andrebbero introdotte tutta una serie di discriminanti, alcune citate dallo stesso Giglic (la pianificazione assoluta, l'attenzione al prodotto globale ed allo sviluppo acritico delle forze produttive, lo stakanovismo, il comunismo in un solo paese, ecc..eccc..).
A me pero' l'insegnamento piu' profondo che ha dato la militanza (con tutte le farneticazioni) unita alla riflessione teorica, e' un banale pensiero: la natura umana non si puo' cambiare sicché pretendere a tutti i costi di farlo e' un bruttissimo approccio con la realta'.

Prendo spunto, al solito, dalle parole di benvolio per una brevissima riflessione sul comunismo di stampo marxiano. Il pregio assoluto di Marx, per me, è quello di aver proposto non un'ideologia - chè l'uso ideologico di Marx è stato fatto, purtroppo e a sproposito, da molti suoi epigoni, sia intellettuali sia politici - ma un metodo di svelamento e di analisi delle contraddizioni delle società moderne. Il suo merito in altre parole è quello di aver offerto un'analisi della società perfettamente in linea con il loro livello di sviluppo storico, sociale ed economico, un'analisi che per ovvie ragioni deve essere continuamente aggiornata, se si vuole rimanere fedeli al suo insegnamento. Paul Ginsborg ha recentemente scritto, ad esempio, che oggi Marx avrebbe dialogato con Stuart Mill, per perfezionare e adeguare la sua proposta teorico-programmatica, rendendola all'altezza delle sfide attuali.
A me, del marxismo ortodosso e dei suoi altoparlanti non frega nulla e li considero, oltre che scorie nefaste del passato, assai ingombranti e pericolosi per il futuro della sinistra: mi interessa di più guardare nei dintorni di Marx. Una cosa da dire a questo proposito è che vi è stata una colpevole sottovalutazione della complessità delle società moderne nell'analisi delle sue dimensioni di razionalizzazione. La riproduzione di una società, in effetti, non può essere ridotta alla sola dimensione della riproduzione materiale (produzione, circolazione, consumo di merci), ma si basa anche su una dimensione di riproduzione simbolica (orientamenti valoriali, trasmissione culturale, socializzazione) che a sua volta impatta su processi di liberazione di un potenziale critico ed emancipativo facenti capo alle dinamiche dell'individualizzazione, cioè allo svincolamento del singolo dalla trama comunitaria di credenze, riti, codici comportamentali in cui era avvinto prima dell'avvento del capitalismo.
In questo senso, proporre un modello di socialismo centrato, come storicamente è avvenuto nei paesi del cosiddetto socialismo reale, sulla pianificazione dall'alto di tutti gli aspetti dell'esistenza umana (dalla politica industriale a quella dei consumi, dalla politica abitativa - i famigerati capi-fabbricato - a quella culturale), non solo è politicamente controproducente, cosa ampiamente dimostrata dalla storia, ma anche sbagliato sotto il profilo analitico. L'idea-guida, piuttosto, dovrebbe essere quella di una democratizzazione - che non è appunto, la sedicente dittatura del proletariato inteso come soggetto universale - delle relazioni sociali in tutte le sfere della coesistenza umana, dalla burocrazia alla fabbrica, dalla scuola ai quartieri: una democratizzazione che consenta a ciascuno di poter esprimere le proprie opinioni e rappresentare i propri interessi sulle materie e nei luoghi che interessano le condizioni di riproduzione della sua esistenza. Tra l'altro, non si tratta di un'idea molto originale, nè molto "comunista". E' stato lo stesso Bobbio, di certo non un comunista marxista, a sostenere opinioni assai simili a queste (forse un tantinello più profonde e articolate). Era il 1984, se non ricordo male.
Sciarpe rotte eppur bisogna andar

IB

Re:Io sono Comunista
« Risposta #35 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 16:25:55 »
Un altro comunismo é possibile.

(cit.)


leo

Re:Io sono Comunista
« Risposta #36 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 16:41:48 »
non è implicita solo dopo averlo specificato... messa così come l'hai messa tu lo è eccome

credimi, te lo dico con la sincerità che uso quando parlo ad un fratello: hai frainteso.
ti faccio un esempio?
in quell'elenco ho anche scritto che sono comunista perché sono anticapitalista. Se ci pensi bene, anche i movimenti di estrema destra di dichiarano anticapitalisti (per ragioni fortunatamente diverse dalle mie): questo è sufficiente per farti capire che quell'elenco che ho postato, frutto di riflessioni personali, è ciò che per me qualifica il comunismo, non so se sono chiaro.
D'altronde, solo un pazzo potrebbe pensare che solo un comunista abbia a cuore la sofferenza degli altri, e siccome in 350 post qui su bc, e in 5 anni di LN, non credo di avere dato segni di pazzia (a parte quando perde la Lazio   :(), dovresti prendere per buona l'interpretazione autentica che ti ho fornito delle mie parole  ;)

Ora vi saluto rileggo domani (spero).

Offline Skorpius

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Re:Io sono Comunista
« Risposta #37 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 16:53:32 »
credimi, te lo dico con la sincerità che uso quando parlo ad un fratello: hai frainteso.
ti faccio un esempio?
in quell'elenco ho anche scritto che sono comunista perché sono anticapitalista. Se ci pensi bene, anche i movimenti di estrema destra di dichiarano anticapitalisti (per ragioni fortunatamente diverse dalle mie): questo è sufficiente per farti capire che quell'elenco che ho postato, frutto di riflessioni personali, è ciò che per me qualifica il comunismo, non so se sono chiaro.
D'altronde, solo un pazzo potrebbe pensare che solo un comunista abbia a cuore la sofferenza degli altri, e siccome in 350 post qui su bc, e in 5 anni di LN, non credo di avere dato segni di pazzia (a parte quando perde la Lazio   :(), dovresti prendere per buona l'interpretazione autentica che ti ho fornito delle mie parole  ;)

Ora vi saluto rileggo domani (spero).

sei un comunista atipico.. quelli che conoso io avrebbero speso pagine e pagine per dimostrarmi che solo i comunisti hanno a cuore realmente la sofferenza della gente :)

ps però un po' retorico lo sei..
La gente dice che sono cattivo, ma in verità ho il cuore di un bambino: lo tengo in un barattolo, sul comodino.

Offline ammiraglio

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Re:Io sono Comunista
« Risposta #38 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 17:19:45 »
la croce di lazionet è stata la board argomenti dove gente con molto tempo a disposizione parlava indifferentemente di  robe mediche, di ingegneria, di fisica e di bioetica con la dialettica tipica dei soviet.
ci manca solo  l'accenno alla democrazia in salsa cubana e stamoapposto così.
a proposito l'unico iscritto italiano al pc cubano era un ex esponente della decima mas.

il comunismo reale è stato un vero dramma, quello italiano pieno di saccenza, arroganza e mancanca di concretezza.
anni buttati sui sacchetti di sabbia eretti pur di rimanere all'opposizione a tutti i costi.
un po' come un allenatore che gioca al massimo per il pareggio.

nulla contro leo, amico di avatar, ma pure l'ira di adams (l'esercito repubblicano irlandese) per avere la sua strategia di successo ha dovuto ... sfanculare i teocratici della corrente goulding.
insomma sti comunisti hanno meritato il pensionamento pure dentro l'ira.  ;D
yeah, i heard that dwight wants me fired. it's just the way it is. you know what? i just don't care, i don't give a damn.
i'll go home and find something to do.

IB

Re:Io sono Comunista
« Risposta #39 : Giovedì 10 Febbraio 2011, 17:33:41 »
[...]quello italiano pieno di saccenza, arroganza e mancanca di concretezza.
anni buttati sui sacchetti di sabbia eretti pur di rimanere all'opposizione a tutti i costi.
un po' come un allenatore che gioca al massimo per il pareggio.[...]

Il campionato era truccato Ammirà, era truccato. Ce stanno fior di documenti, manco ipotesi, ma proprio documenti che lo provano.
Su LN ce saranno stati pure i bulgari e i cosacchi, ma la saccenza, l'arroganza e la mancanza di concretezza del PCI che voleva restare all'opposizione a tutti i costi non si puo' leggere neanche su biancocelesti.org.

Sto pensando alla Roma di Petroselli, alle lotte per i lavoratori, ai morti di Reggio Emilia, al divorzio, all'aborto, ma giusto perché ce penso solo una quindicina di secondi, perché se ci passassi più tempo di sacchetti di sabbia che hanno cambiato, o aiutato a cambiare, la società italiana uscita a pezzi dalla guerra, riempiti dal PCI ne trovo qualche altro migliaio. E io comunista non lo sono mai stato.
Io credo che un miglior futuro dell'Italia passi anche per un maggior rispetto per quella storia.
Una storia italiana.

Comunque si citano canzoni, e io cito questa, che a me piace moltissimo.
Comunista di Lucio Dalla.

Canto l’uomo che è morto
Non il Dio che è risorto
Canto l’uomo infangato
Non il Dio che è lavato.

Canto l’uomo impazzito
Non il Dio rinsavito
Canto l’uomo ficcato
Dentro il chiodo ed il legno.

L’uomo che è tutta una croce
L’uomo senza più voce
L’uomo intirizzito
L’uomo nudo, straziato
L’uomo seppellito.

Canto la rabbia e l’amore
Dell’uomo che è stato vinto
Canto l’uomo respinto
Non l’uomo vincitore.

Canto l’uomo perduto
L’uomo che chiede aiuto
L’uomo che guarda
Nell’acqua del fiume.

Dove l’acqua conduce
l’uomo che accende una luce
o quello che trova la voce.

Canto l’uomo che è morto
non il Dio che è risorto.

Canto l’uomo salvato
non l’uomo sacrificato.

Canto l’uomo risorto.
Non il Dio che è li’ morto.

Canto l’uomo che è solo
Come una freccia
Nel suolo.

L’uomo che vuole lottare
E che non vuole morire.

Canto Andrea del vento
Ragazzo di Crotone
Che si fa avanti e racconta
La sua vita di cafone.

Anch’io sono partito
Piangevo alla stazione
E poi là nella neve
Dove si poteva sperare.

Non c’era l’onda del mare
Là sono arrivato
Anch’io mi sono fermato.

Canto l’uomo che ascolto
Con la voce distesa sul prato
Canto chi vuole tornare
Non chi vuole fuggire.

Canto Andrea che dice :
« Quella era la mia terra,
Adesso la prendo e la mangio»