Autore Topic: Il ritorno di Cragnotti..  (Letto 8747 volte)

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Offline robylele

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Re:Il ritorno di Cragnotti..
« Risposta #20 : Mercoledì 9 Febbraio 2011, 10:26:28 »
Torna Sergio, c'è bisogno di una frustata.

un'altra? c'ho la schiena piena di cicatrici, però dopo aver passato l'unguento mi vado a rivedere la bacheca bella piena e passa tutto.

'Vista da fuori questa nuova proprieta' Usa non mi intriga affatto. Troppe percentuali, troppi discorsi, troppi fogli'.
Luciano Spalletti
15 Aprile 2011

Offline boksic70

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Re:Il ritorno di Cragnotti..
« Risposta #21 : Mercoledì 9 Febbraio 2011, 10:32:08 »
Sì, tutto ok, ma non fu un fulmine a ciel sereno. Era ormai nell'aria: erano 15 giorni che Cragnotti e Galliani si vedevano.
Sì, ma io l'abbonamento l'avevo fatto.
Sì, ma era l'unica e ultima bandiera.
Sì, ma alla conferenza stampa eri tutto felice che t'eri preso sti 30 mln euri salvo lamentarti del cartello.
E io felice non ero. E il derby di Milano di precampionato con Sandro a fare il giro di campo  è stato straziante...

Offline franz_kappa

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Re:Il ritorno di Cragnotti..
« Risposta #22 : Mercoledì 9 Febbraio 2011, 10:35:25 »
piu' che un ritorno del Dottore, anelo  per un  ritorno del suo portafoglio gonfio. del resto ringrazio ma ne faccio volentieri a meno. al piu' una tessera tribuna d'onore a vita.
Portafoglio gonfio?

A parte la 'liquidazione' Enimont con cui ha iniziato (e fatto mercato nei primi due, fantastici, anni della sua Presidenza) mi pare che il resto ce lo abbiano messo la Lazio e il mercato.

Poi, per carità, fu un GENIO a comprendere che in quel frangente storico stavano per piovere migliaia di miliardi sul mondo del pallone. Prese la Lazio, allora club di terz'ordine, e l'ha proiettata PER SEMPRE tra i primi 6-7 club italiani.

Chi ama Lotito e non rimpiange Cragnotti non dimentichi mai che senza Cragnotti Lotito non sarebbe esistito.
Buon viaggio, caro Piero.

Offline fish_mark

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Re:Il ritorno di Cragnotti..
« Risposta #23 : Mercoledì 9 Febbraio 2011, 10:37:48 »
Occorre che il mister lavori sia a livello fisico, dove ho visto un calo, che a livello psicologico perché possa spingere questi giocatori ad un traguardo. Ma per riuscirci, mister e società devono dire a cosa si ambisce, bisogna dare delle mete ai calciatori, non farlo è uno sbaglio di conduzione importante.
Critiche a Reja e al presidente. Tutti e due corresponsabili di non saper dare un obiettivo e un senso a questa stagione che può (ancora) essere davvero importante. Deficit comunicativo e di ambizione.

Questo è un gruppo che può dare risultati, ma serve una spinta sia tecnica che societaria per farlo migliorare. Penso possa centrare l’Europa League, ma non credo nella Champions
Idem con patate, ma Sergio soltanto la EL? La CL proprio no?

Io penso però che possa fare qualcosa in più per riavvicinare i tifosi, lo spero. La gioia di andare la domenica allo stadio è soprattutto quella di vederlo pieno di passione». Ai messaggi dei tifosi laziali che non vanno allo stadio per protesta nei confronti di Lotito, ha risposto: «È importante stare vicino alla squadra anche in questo momento, perché la Lazio rimane e le persone vanno via.

Bel messaggio di riconciliazione. Da rilanciare. Ma non è la prima volta che Sergio lo lancia.

I dirigenti italiani però non si sono rinnovati in quel momento, così la grande crisi economica che sta attraversando il mondo ha creato un handicap tra noi e gli altri, così il nostro calcio ha avuto un livellamento verso il basso. Mi ha fatto piacere vedere che la Juventus sta proseguendo il suo progetto di creare una propria casa calcistica, ciò porterà un incentivo per il cambiamento. Serve uno sviluppo, un progetto che possa legare le tifoserie e la società a traguardi ambiziosi. Il campionato italiano si è’ ridotto di interesse, perché governano sempre le solite squadre e le altre partecipano soltanto al torneo. In questo modo guadagnano d’importanza le competizioni internazionali
Da un lato si da un giudizio assolutamente negativo di un calcio italiano da tempo in mano a un oligarchia cinica e retrograde. Serve una rivoluzione per sbaragliare questo cartello dominante: ci avevi provato Sergio, c’eri quasi riuscito. Ritentiamo?


«Non partecipandovi intorno alla Lazio è nato un disinteresse sempre maggiore da parte dei tifosi, dovuto anche alla mancanza di programmazione da parte della società».
Spargi sale sulle ferite …

"Questo grande progetto che si voleva portare avanti non è andato a compimento perché è stato interrotto da una brusca situazione economica del gruppo: la Lazio ha subito quello che è successo nel gruppo in cui la Lazio partecipava. Non è stato un problema nato nella Lazio e insoluto nella Lazio. La Lazio ad un certo punto si è trovata senza punti di riferimento. Però se andiamo poi in definitiva ad analizzare la situazione economico-finanziaria di un bilancio che io ho lasciato al 31/12/2002, era la situazione di una Lazio con un patrimonio immobiliare importante, un parco giocatori importante, una situazione calcistica di leader, quindi ritengo che la situazione debitoria in quel momento fosse normalissima. Non capisco poi cosa successe dopo, ovvero la gestione avvenuta sotto il controllo della Banca di Roma, l’azionista di riferimento, avvenuto nei 16 mesi successivi, fondamentali per questa situazione economica della Lazio. Il mio debito fiscale infatti era 40 milioni di euro. La situazione economica finanziaria era quella che era, controllandola nei bilanci. Noi non abbiamo partecipato all’aumento di capitale dei 110/120 milioni [sparì un aumento di capitale di 110 milioni di euro]. È come se io avessi fatto un aumento di capitale portando i 120 milioni e dunque pagando una parte dei miei debiti in definitiva. Se io mi sono venduto la partecipazione attraverso una diluizione della stessa, l’aumento di capitale mi appartiene perché è la mia vendita al mercato di quelle azioni. Se io contabilizzassi quell’entrata di capitale alla situazione debitoria di quel momento, verrebbe una situazione di normalissima gestione, ma con un patrimonio immobiliare importante, con un parco giocatori importante, e con una situazione debitoria zero. Quella situazione era pertinente ad una strategia industriale che si era condotta fino ad allora che aveva portato dei grossi investimenti sia di carattere immobiliare che calcistico. Il punto di riferimento in quel momento è stato che la Banca di Roma ha voluto al primo gennaio 2003 prendere il controllo della Lazio. Quindi il punto di riferimento è passato da Sergio Cragnotti all’istituto bancario. Ed è in quel momento che vanno rintracciate le responsabilità e i perché di quel pensiero industriale che non ha più avuto un grande successo: perché era fatto da uomini improvvisati, che non avevano nessuna mentalità industriale e che non hanno portato nessun valore aggiunto nella conduzione della società".

Grande intervento che ripercorre certi passaggi e rimette a posto una serie di cosette che da tempo andavano riordinate. Il baratro che ha portato la nostra Lazio ad agonizzare mentre attorno saltellavano garrugli gli avvoltoi con l’acquolina in bocca ha i suoi responsabili. Ma la tesi di comodo è che fu la gestione dissennata del grande Sergio.

"Il calcio ha bisogno di grandi mezzi finanziari: per fare un calcio a livello internazionale, competivio, globale come oggi. Un’industria oggi deve competer e alivello della globalizzazione. Deve avere mezzi e una spinta industriale che possa portarla a competere nei mercati internazionali. Il calcio non è un’attività sociale, ma industriale che ci porta a competere e ad avere dei risultati economici e sociali dal punto di vista della socializzazione"

Qui non ci siamo caro Sergio. Eppure lo dico: non è attività sociale, ma industriale che poi porta a risultati economici e sociali dal punto di vista sella socializzazione. Insomma, questi riflessi sociali co sono o no? Vuoi la partecipazione dei tifosi e poi chiudi all’attività sociale? Il tuo più grosso errore comunicativo e culturale fu di utilizzare un termine assolutamente sbagliato, una bestemmia in chiesa: il tifoso come cliente. No, Sergio, non dovevi.
Oggi ci sono altre strade e di esempi ce ne sono tanti. OL, Barcellona, Santi Pauli. Attività industriale e attività sociale: il riformismo applicato al calcio.

Io credo che al presidente Lotito, a parte la strategia calcistica di questo o quel giocatore, cosa che poi diventa aleatoria e possibilista, gli si può solo imputare la mancanza di comunicazione
Giudizio condivisibile. Errore ancora rimediabile, anche fuori tempo massimo.

Però credo sia importante farsi rispettare, ma dare anche alla gente grandi emozioni che sono quelle che legano il tifoso alla squadra"
Si sta tentando con l’Aquila. Ma non è con la tauromachia che si risolvono i problemi.
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Re:Il ritorno di Cragnotti..
« Risposta #24 : Mercoledì 9 Febbraio 2011, 10:38:14 »
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Re:Il ritorno di Cragnotti..
« Risposta #25 : Mercoledì 9 Febbraio 2011, 10:41:10 »
un'altra? c'ho la schiena piena di cicatrici, però dopo aver passato l'unguento mi vado a rivedere la bacheca bella piena e passa tutto.

il tifoso laziale in questo momento è come una donna serena e contenta del suo partner, che non gli fa mancare niente, che la domenica gli compra le pastarelle, la porta al cinema e gli fa trovare sempre il regalino, ma che ha ormai un bisogno sempre più impellente di una ventata di bruciante passione.
Del ragionier Persichetti comincia ad averne abbastanza, vuole l'impeto leonino di Rocco.
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Re:Il ritorno di Cragnotti..
« Risposta #26 : Mercoledì 9 Febbraio 2011, 10:48:08 »
Portafoglio gonfio?

A parte la 'liquidazione' Enimont con cui ha iniziato (e fatto mercato nei primi due, fantastici, anni della sua Presidenza) mi pare che il resto ce lo abbiano messo la Lazio e il mercato.

Poi, per carità, fu un GENIO a comprendere che in quel frangente storico stavano per piovere migliaia di miliardi sul mondo del pallone. Prese la Lazio, allora club di terz'ordine, e l'ha proiettata PER SEMPRE tra i primi 6-7 club italiani.

Chi ama Lotito e non rimpiange Cragnotti non dimentichi mai che senza Cragnotti Lotito non sarebbe esistito.

a memoria ricordo che la C&P fu costituita con i suoi 200 miliardi di lire di liquidazione.
Un'altra leggenda metropolitana è che Cragnotti aveva soldi da spendere e spandere.
Lo dico con con una punta di provocazione: guardate, cari amici, che il Cragna, personalmente, non è che fosse (e sia) così più ricco dell'attuale presidente. Ma proprio no!
E durante il periodo del suo pontificato, pardon, della sua reggenza, che acquisisce un gruppo da 1500 miliardi di lire di fatturato che costituì il riferimento industriale su cui poi si innesta la Lazio, precedentemente acquisita (che poi, dopo il 1996, prima la CIRIO acquista la Lazio, poi la vende, poi se la ricompra ...). Successivamnete si punta e si arriva ad acquistare partecipazioni all'estero, Brasile con Bombril, e Canada (ma lì lo fermano).
Insomma avevamo un gruppo finanziario industriale da 2000 miliardi di lier (cirio+9Bombril) dove era inserita la lazio. Se rileggete il passo di Cragnotti dove ricostruisce il periodo 2002-03, tutto parte dalla crisi del gruppo Cirio, ma la Lazio,in sè, non aveva quella situazione disperata che tanto si vuole raccontare. In questo senso, era una situazione simile a quella attuale della AS, dove il gruppo è in difficoltà, ma la società AS non è in situazione disperata, ma anzi aumenta il suo fatturato.
Il guaio è che Sergio fu defenestrato, con rapidità peraltro non molto usuale da queste parti (in Italia siamo sempre pronti a darci una mano, in virtù del solidarismo economico e sociale, caratteristica e putno di forza del nostro paese), in 3 mesi 3. Altrimenti a quest'ora in difesa, oltre a Dias e Biava, c'era ancora Stam ...
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Offline cuchillo

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Re:Il ritorno di Cragnotti..
« Risposta #27 : Mercoledì 9 Febbraio 2011, 10:52:19 »
"L’ex presidente biancoceleste rimane nell’immaginario collettivo come il presidente che spendeva tanto. Difficilmente si pensa a Cragnotti come colui che comprava Nedved a 8 miliardi e lo rivendeva a 70, oppure Vieri a 25 e lo rivendeva a 90, Veron a 42 e lo rivendeva a 60/70."


Per ristabilire un po' di verità su certe cifre.

Nedved lo prese a 9 e fu rivenduto a 75.
Vieri lo prese a 50 (25???) e fu rivenduto a 69 + Simeone valutato 21. Quindi, sì, diciamo 90, unica cifra corretta.
Veron lo prese a 52,5 e sulla vendita non si sa bene...C'è chi sostiene 75...Ma al Manchester dicono di averlo pagato addirittura 88...Di sicuro più di 60/70.

La precisazione solo perché mi irrita leggere, a distanza di anni, cifre così inesatte.
Vieri preso a 25, poi, nun se po' legge...

 
Invidio tanto Massaccesi. Ossia Jooooooe D'Amato.

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Re:Il ritorno di Cragnotti..
« Risposta #28 : Mercoledì 9 Febbraio 2011, 10:53:52 »
"L’ex presidente biancoceleste rimane nell’immaginario collettivo come il presidente che spendeva tanto. Difficilmente si pensa a Cragnotti come colui che comprava Nedved a 8 miliardi e lo rivendeva a 70, oppure Vieri a 25 e lo rivendeva a 90, Veron a 42 e lo rivendeva a 60/70."


Per ristabilire un po' di verità su certe cifre.

Nedved lo prese a 9 e fu rivenduto a 75.
Vieri lo prese a 50 (25???) e fu rivenduto a 69 + Simeone valutato 21. Quindi, sì, diciamo 90, unica cifra corretta.
Veron lo prese a 52,5 e sulla vendita non si sa bene...C'è chi sostiene 75...Ma al Manchester dicono di averlo pagato addirittura 88...Di sicuro più di 60/70.

La precisazione solo perché mi irrita leggere, a distanza di anni, cifre così inesatte.
Vieri preso a 25, poi, nun se po' legge...

Si, diciamo che nel passaggio, l'articolista si è lasciato un prendere la mano dalla penna.
Precisazione opportuna.

Sì, Vieri a 25 ... come acconto.
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Offline Il lodolaio

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Re:Il ritorno di Cragnotti..
« Risposta #29 : Mercoledì 9 Febbraio 2011, 11:00:43 »
Cragnotti non è nemmeno paragonabile agli altri presidenti della storia della Lazio. Sarebbe come fare un confronto tra vetture stradali e una Ferrari di Formula Uno. Ha fatto vivere alla Lazio dieci anni indimenticabili, e se all'orizzonte si affacciasse un altro come lui non esiterei, personalmente, a scegliere di saltargli in groppa e ricominciare la giostra. Dal primo all'ultimo giro. Un tifoso può anche discutere di borsa e plusvalenze, ma quello che a mio avviso deve interessarlo sono il campo e la bacheca. Cragnotti ha preso in mano un libro di nobilissima storia e lo ha stravolto, aggiungendo quei capitoli vincenti che mancavano. Non c'è stato mai uno come lui e chissà quando sarà possibile averne un altro.

Ma Cragnotti Sergio è ormai un signore di 71 anni che non può far altro che celebrare i bei ricordi del tempo che furono. E spero che, come hanno fatto troppi altri, non distrugga anche lui il proprio monumento: che, seppure con qualche macchietta, svetta ancora nel cuore di tanti.
Oh vivacchiare...

bak

Re:Il ritorno di Cragnotti..
« Risposta #30 : Mercoledì 9 Febbraio 2011, 11:04:10 »
marchegiani
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che dio ti benedica.

e due mostri come Stankovic e il Mancio, nonchè Simoncino e Fernando Couto in panchina
E i bavosi che per anni hanno taciuto.

che dio ti benedica

Offline LaLazioMia

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Re:Il ritorno di Cragnotti..
« Risposta #31 : Mercoledì 9 Febbraio 2011, 11:09:13 »
Per chi desiderava finalmente un Presidente Laziale ( è lui che volle a tutti i costi il ritorno del paletta e mise in tutti i posti chiave dei veri laziali e non i parenti) che immetta SOLDI PROPRI nelle casse societarie ( ovviamente dopo aver operato il delisting dalla Borsa) senza altri scopi , che non venda Nesta e Nedved per acquistare un bidone spagnolo , puo' ora riprendere a sognare.Evviva i Clienti , magari emuli del vero attaccamento alla maglia , come i riommerdisti. Finalmente un Presidente non famoso con il soprannome der Bucia, ma trasparente e prono al tifo, meglio se quello di professione e politicizzato.
Grazie Sergio per tutto quello che ci hai fatto vincere e che solo pochi hanno apprezzato e goduto in modo giusto, tra una marea di freddini pseudo tifosi. Grazie ma abbiamo già ricevuto e dato. Se devo sognare fatemi sognare un fondo di Dubai.
Citazione"Qui se non si trova qualcuno che decide di portare in tribunale Lotito, accusandolo di "qualcosa", non si viene a capo di nulla. Purtroppo."
Chi lo ha scritto? Cairo? La gazzetta?
No, MM il moderatore.

Offline WBB

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Re:Il ritorno di Cragnotti..
« Risposta #32 : Mercoledì 9 Febbraio 2011, 11:16:19 »
si, cragnotti come il simpatico rocco che imperversa su Hot Club col peperoncino in mano è un paragone calzante:
infatti je da' giù, è straripante, te fa gode' tantissimo e poi, alla fine, inevitabilmente, te lo butta spietatamente 'nder posto. :o :o :o
Magari un 31 agosto a caso >:(
comunque è l'incipit che lo frega, nell'intervista "quando avrò risolto i miei problemi..."
intanto, già ce sta il quando che a 71 anni non è uno scherzo
ma s'è scordato pure il se che è almeno altrettanto importante.
"Lets' leave them to dream" (cit. Micordisney)
trigoria delenda est

RobCouto

Re:Il ritorno di Cragnotti..
« Risposta #33 : Mercoledì 9 Febbraio 2011, 11:17:31 »
In tempi in cui il 99% dei tifosi desiderava "prima di tutto la tranquillità" - era il 2003 - ero tra i pochi a dire che avrei voluto rivivere quei dieci anni dal primo all'ultimo secondo. Oggi che la tranquillità è di casa, il 99% rivorrebbe le montagne russe. Normale, il tifoso vuole quello che non ha e non ha alcun obbligo di essere razionale.

Però la riscrittura della storia non va bene. A Cragnotti si contestava "freddezza gestionale", perché "non riesce a riempire lo stadio come nel '74 quando c'erano calore bandiere e lampadari" (poco importa che in parecchie stagioni cragnottiane l'afflusso allo stadio fu assai superiore a quello del '74). Io tutte le lamentele non le capivo proprio, facevano parte del malcostume di dover trovare sempre qualcosa da dire, forse per sentirsi in qualche modo importanti. Ricordo bene la serata della finale di Supercoppa 2000 con l'Inter: durante la premiazione fissavo il campo, pensavo che quella era la settima vittoria in poco più di due anni solari e che prima dovevo aggrapparmi ai miei ricordi del primo scudetto per capire cosa volesse dire "vincere": e pensavo "tutto questo, storicamente, non ci appartiene, e prima o poi finirà e dovremo pagare un prezzo salato. Ma, proprio per questo, me lo godo come un porco secondo per secondo."

Oggi, quelli che non riuscivano a godere manco allora perché troppo presi a guardarsi la punta del pisello, fanno i nostalgici e va a finire che debiti manco ce n'erano. Hanno un po' rotto il cazzo, francamente. Contestano tutto e tutti, contestano Lotito, hanno contestato Cragnotti, Calleri, Chimenti, Casoni, Lenzini e il caxxo che se li frega. Salvo dopo una decina d'anni erigere busti "inconsolabili posero" alle persone su cui hanno sputato per tutto il tempo che hanno retto la Lazio.

La storia non si riscrive e non si interpreta, lo stadio non è mai stato pieno come con Cragnotti e pure allora toccava sentire le pallonate de "ottantamila tutte eeee domenighe". E Cragnotti, fosse pure vera la storiella dei soli 40 milioni di buco, non pagava l'Irpef e la previdenza da anni e aveva lasciato in eredità contratti faraonici: tutte cose che devastarono i bilanci successivi, e che tolgono un buon 20% tutt'oggi al potenziale monte ingaggi. Ripeto, io rifarei tutto ma PER FORTUNA la Lazio gli fu tolta e sganciata dalla Cirio, altrimenti a quest'ora ci chiameremmo Lazio duemilaqualcosa e avremmo fatto un giro in C2 come la Fiorentina: cosa che, se non è avvenuta, dobbiamo esclusivamente a Capitalia e al sistema finanziario romano.

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Re:Il ritorno di Cragnotti..
« Risposta #34 : Mercoledì 9 Febbraio 2011, 11:28:53 »

La storia non si riscrive e non si interpreta, lo stadio non è mai stato pieno come con Cragnotti e pure allora toccava sentire le pallonate de "ottantamila tutte eeee domenighe". E Cragnotti, fosse pure vera la storiella dei soli 40 milioni di buco, non pagava l'Irpef e la previdenza da anni e aveva lasciato in eredità contratti faraonici: tutte cose che devastarono i bilanci successivi, e che tolgono un buon 20% tutt'oggi al potenziale monte ingaggi. Ripeto, io rifarei tutto ma PER FORTUNA la Lazio gli fu tolta e sganciata dalla Cirio, altrimenti a quest'ora ci chiameremmo Lazio duemilaqualcosa e avremmo fatto un giro in C2 come la Fiorentina: cosa che, se non è avvenuta, dobbiamo esclusivamente a Capitalia e al sistema finanziario romano.

Caro Rob
la ricostruzione di Sergio a me convince, almeno in certa misura.
Se io ti lascio dei contratti faraonici e tu non paghi (o meglio non metti i soldi) quelli diventeranno la voragine che poi si è consumata.
Sta tutto qui ciò che è accaduto nel periodo 3 gennaio 2003- 19 luglio 2004.
Poi ci siamo dovuti vendere tutto: l'argenteria, gli arazzi, i quadri, la raccolta dei dischi dei Clash e il Garelli del 1975 di nostro cugino. Ma c'era argenteria, arazzi e quadri di valore (risolvemmo i nostri problemi con il Valencia regalandogli Fiore e Corradi, per dire; il Milan ci prelevò Stam e i soldini ci servirono per Rocchi, per dire).

Riguardo la Cirio, va detto che se la Lazio rimaneva nel gruppo, avremmo potuto godere del decreto Marzano, ma abbiamo goduto di altre normative (DL 178/2002), è andata bene lo stesso. Forse se avessimo condonato come i nostri cuginetti (80 mln di euro in tre rate) a quest'ora Nesta si allenava a Formello.
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Offline BobLovati

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Re:Il ritorno di Cragnotti..
« Risposta #35 : Mercoledì 9 Febbraio 2011, 11:36:11 »
......................................................
La storia non si riscrive e non si interpreta ................

carissimo RC; fortunatamente NON SI RISCRIVE, visto chi sono i pretendenti all´opera !
Ma purtroppo SI RIINTERPRETA, sennò MagoTraversone, Guido & Co. che farebbero ??
Laziale, Ducatista e fiumarolo

Siamo noi fortunati ad essere della Lazio, non la Lazio ad avere noi

“LA MOGLIE DI CESARE DEVE NON SOLO ESSERE ONESTA, MA ANCHE SEMBRARE ONESTA.”

Offline franz_kappa

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Re:Il ritorno di Cragnotti..
« Risposta #36 : Mercoledì 9 Febbraio 2011, 11:36:51 »
E Cragnotti, fosse pure vera la storiella dei soli 40 milioni di buco, non pagava l'Irpef e la previdenza da anni e aveva lasciato in eredità contratti faraonici: tutte cose che devastarono i bilanci successivi, e che tolgono un buon 20% tutt'oggi al potenziale monte ingaggi.
Se ti metto alla guida di un bus con i freni fuori uso e lanciato a 300 km/h su un'autostrada incompiuta (e che. nel dettaglio, si conclude con un viadotto non terminato) e poi mi catapulto fuori dal mezzo io non procuro materialmente alcun incidente.
L'incidente lo fa chi sta alla guida un momento prima che il bus precipiti nel vuoto.
Ma come sgravare da TUTTE le responsabilità chi ha lasciato la conduzione del mezzo in quelle disperate condizioni 10 km prima dell'impatto finale?
Buon viaggio, caro Piero.

RobCouto

Re:Il ritorno di Cragnotti..
« Risposta #37 : Mercoledì 9 Febbraio 2011, 11:37:25 »
Riguardo la Cirio, va detto che se la Lazio rimaneva nel gruppo, avremmo potuto godere del decreto Marzano,

Il decreto Marzano era "mirato" e fu emanato a dicembre 2003. Molto aleatoria la possibilità di usufruirne.

Ma c'è un particolare che taglia la testa al toro: il Parma calcio, è vero, rimase in serie A, ma dopo un FALLIMENTO pilotato, tant'è che prima si chiamava AC Parma 1967, dopo si chiamava Parma FC (con la data di nascita stranamente retrodatata al 1913, data di fondazione del primo Parma FC). La cosa è passata inosservata, a Parma non credo gliene possa fregare di meno. Ma a Roma secondo te non c'avrebbe fatto caso nessuno? I trommici darebbero dieci litri di sangue a testa per togliere di mezzo quel "1900": sarebbe stato un disastro, a livello di immagine, forse irreparabile.

Offline franz_kappa

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Re:Il ritorno di Cragnotti..
« Risposta #38 : Mercoledì 9 Febbraio 2011, 11:40:27 »
La storia non si riscrive e non si interpreta
Errore.
La storia si riscrive e si reinterpreta continuamente, visto che mutano - di generazione in generazione - le convinzioni e le condizioni esterne che influenzano gli storici chiamati a commentare, interpretare e valutare i medesimi fatti (quando non ne emergono di nuovi in seguito ad accurato lavoro di ricerca).

La storia non sono le statistiche. La storia non sono gli spettatori degli anni Settanta. Quelli sono dati INCONTROVERTIBILI, ma non sono essi stessi "storia".
La storia è ben altro.
E' una disciplina seria che applica un metodo scientifico nella ricostruzione di determinati periodi della vita delle società.
Buon viaggio, caro Piero.

RobCouto

Re:Il ritorno di Cragnotti..
« Risposta #39 : Mercoledì 9 Febbraio 2011, 11:48:40 »
Certo, FK.

Però "eravamo sempre ottantamila" è un falso, interpretazioni o meno.